filosofia

filosofia filosofia Francesco Nuzzaci KARL POPPER Glaux, Napoli, 262 pagine, 4.000 lire. (bruno widmar) Karl Popper è uno degli ultimi superstiti del « Circolo di Vienna», non per questo è da considerarsi come un esponente della corrente neo-positivista che dal «Circolo» andò sviluppandosi alla fine degli anni Venti, per opera di molti studiosi ed in particolare di Schlick, di Carnap, di Reichenbach. All'avvento del nazismo, gran parte dei rappresentanti del « Circolo » emigrarono negli Stati Uniti, dove la corrente neo-positivista ebbe modo d'incontrarsi col pragmatismo americano e, soprattutto, col filosofo Morris. Nuzzaci, nella sua biografia, mette in risalto gli interessi di Popper per la logica, le scienze, i problemi sociali e politici. Utilizzando un' espressione di Popper, espressione che rappresenta il filo conduttore della ricerca dello scienziato (« Io congetturo che l'origine della vita e l'origine dei problemi coincide ») Nuzzaci conduce la sua biografia attraverso una ricca e chiara ricostruzione del pensiero di Popper, dalle origini al suo ultimo approdo, dividendo questa ricostruzione in due parti, «Approccio critico alla scienza » e « Approccio critico alla storia e alla società». La divisione in due parti della biografia di Popper obbedisce alla tematica e problematica del filosofo inglese; si tratta, infatti, di mettere in chiaro una questione di fondo: vi sono problemi che gli organismi cercano di risolvere endosomaticamente — mutamenti evolutivi che si compiono per via genetica — e vi sono altri problemi, invece, che essi tentano di risolvere esosomaticamente — per vie non genetiche — cioè per mezzo della cultura, della società, della tecnica. Giuseppe Quarta GEORGES CANGUILHEM STORICO DELLA SCIENZA Quaderni de « Il Protagora », 72 pagine, 2.000 lire. (b.w.) La storia della scienza è poco diffusa in Italia. Una delle ragioni di fondo è, senza dubbio, la lunga affermazione del nf u idealismo. Quarta ci dice come Georges Canguilhem, seguace di Gaston Bachelard, dalla biologia sia pervenuto all'epistemologia e quindi alla storia della scienza. Questi passaggi in Canguilhem, e che si ritrovano in tutta la tradizione epistemologica francese inaugurata da Bachelard, è caratterizzata da una netta presa di posizione contro il positivismo. Intanto, Quarta mette in rilievo l'osservazione di Canguilhem, vale a dire, che la storia delle scienze rientra nell'ambito delle discipline filosofiche. Ma che cos'è la storia delle scienze, secondo Canguilhem? Storia filosofica, ossia epistemologica, discorso critico intorno ai concetti usati dalla Scienza e con diverso significato nei diversi momenti storici. L'afférmazione essenziale di Canguilhem è che la storia delle scienze è storia di concetti e non di teorie, th* concetti in quanto le teorie sono formate dai concetti i quali, a loro volta, non possono prescindere dal contesto socio-economico-politico. OPERE DI ANTONIO ROSMINI Voi. 38, Il linguaggio teologico Città Nuova, Roma, 156 pagine, 3.500 lire. (enzo rondone) Questo volume, il 38° secondo la numerazione progressiva ed il primo delle « Opere teologiche », inaugura l'edizione critica delle « Opere edite ed inedite di Antonio Rosmini » curata dal Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa e patrocinata fino alla morte, da Michele Federico Sciacca. Condotta direttamente sui manoscritti, ricca di riferimenti e note esplicative, raffinata nella veste editoriale, questa colossale impresa si prefigge di restituire nel loro rigore filologico i testi di un pensatore la cui fortuna, in campo cattolico, non accenna a diminuire. A differenza delle precedenti edizioni, il piano dell'opera ripropone sostanzialmente la struttura che lo stesso Rosmini aveva progettato per i propri scritti; e prevede nove grandi gruppi, o « classi » (Ideologia e Logica, Scienze Metafisiche, Filosofia della Morale, Pedagogia e Metodologia, Filosofia della Politica, Opere Teologiche, Prose Ecclesiastiche-Predicazione e Catetetica, Prose EcclesiasticheAscetica, Prose EcclesiasticheApologetica) cui si ^aggiungono gli « Scritti letterari » e 1' « Epistolario ». Anche i criteri esteriori di segnalazione, come segnala l'editore, sono quelli adottati da Rosmini.

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