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viaggi Folco Qulllcl LE ISOLE DI CORALLO Do Agostini, Novara, Collana Meraviglie della natura, .127 pagine, 5.000 lire. (ed. ball.) Ogni giorno muoiono migliaia di coralli. E una silenziosa tragedia subacquea, uno dei tanti ecocidi compiuti irrazionalmente dall'uomo. Poiché anche nell' estinzione dei coralli c'entra l'homo sapiens. La meravigliosa barriera corallina, ossia il reef, si sfalda quotidianamente di pochi centimetri per la morte, appunto, dei suoi componenti. L'Acanthaster («corona di spine») è il primo anello di questa distruzione. E una stella marina che sugge la linfa del corallo facendolo rinsecchire e morire. L'unico nemico della stella è il tritone gigante, ghiotto di questa preda. Ma l'uomo, secondo una statistica australiana, raccoglie nei fondali del Pacifico circa diecimila trito ni all'anno. Le sue belle conchiglie finiscono poi nelle bacheche dei collezionisti. Il tritone, di conseguenza, sta per estinguersi L'Acanthaster non ha più nemici e prolifica, il reef sta lentamente scomparendo. Questa è una delle tante storie che ci racconta Quilici nel suo libro di viaggi che interesserà tanto i piccini quanto i grandi. viaggi Wilhelm Hannlng 216 GIORNI DI CACCIA NELL'ARTIDE Rusconi, Milano, 242 pagine, 7.500 lire. (o. m.) È la storia di un uomo che ama la natura, sul quale però prende il sopravvento l'istinto della caccia nel momento" in cui viene a contatto con l'ambiente polare e con popolazioni, come gli eschimesi, che hanno realmente una ragione di sopravvivenza nell'attività venatoria. Le esperienze polari di Hanning, come la caccia all'orso sulla banchisa, sono tradotte in questo libro con un distacco che sorprende. Non mancano passaggi in £ui si avverte la condanna per questa smania di uccidere che afferra l'uomo armato di fucile quando viene a contatto con la natura, come nel racconto del compagno di viaggio che' fa strage di gabbiani. Il mondo polare è terrà di conquista per Hanning ed i suoi compagni, grazie ai moderni mèzzi di cui dispongono: resta atrocemente freddo e carico di insidie soltanto per gli indigeni che affrontano, con il mare in tempesta, su battelli di pelle, armati soltanto di ramponi, la grande balena bianca. Libero Acerbi DAL CONGO AL NILO AZZURRO Editrice Portanuova, Verona, 260 pagine, s.i.p. (ro. re.) «Un mio amico si mostrava stupito e non voleva credermi quando gli dicevo che si può attraversare 1' Africa Centrale, dalla costa occidentale all'orientale, in pantofole e solo armati del bastoncino da passeggio », esordisce l'autore. Figlio del medico condotto di Viadana (Mantova), Acerbi incominciò a conoscere ed amare l'Africa partecipando come sottotenente di fanteria" alla guerra contro Menelik, dal 1895 al '97. Vi ritornò nel 1902, dopo l'invito dello Stato libero del Congo. Dapprima comandante della Force publique nella grande colonia di Leopoldo, quindi funzionario dell'amministrazione civile fino alla nomina di governatore nell'Alto Uele, Acerbi raccolse un'interessante serie di appunti di viaggio. Dal Congo Belga al Sudan all'Alto e Basso Egitto, egli si rivela guida attenta e precisa: i viaggi in battello o piroga, le cacce, le visite nelle missioni cattoliche o tra gli antropofago gli incontri gustosi col danzatore Okondo e con lo stregone trasportano di peso nell'ambiente della darkest Africa. La riscoperta dei valori e dell' identità culturale del passato africano era in quei tempi an. cora estranea alla cultura europea, e Acerbi non si sottrae a tale clima di fondo.

Persone citate: Acerbi, Agostini, Collana, Folco Qulllcl, Hanning, Libero Acerbi, Quilici, Rusconi, Wilhelm Hannlng