Capricci e sarcasmo di Mafalda

Capricci e sarcasmo di Mafalda ragazzina dei tumetti I Capricci e sarcasmo di Mafalda Le sue battute toccano spesso problemi non banali, ma gli adulti per lo più si divertono soltanto Qulno MAFALDA VOTA CONTRO Bompiani, 80 pagine, 2000 lire. La contestazióne, anche nei fumetti, Scopila sempre dai pianterreni. Sarebbe impensabile un adulto, mettiamo un Flash Gordon o uno Steve Canyon, che si Oppone globalmente al mondo nel quale prospera la sua figura .di .eroe: anzi, personaggi come loro, da sempre, lottano per correg¬ gere storture e deviazioni di un mondo che in complesso, così com'è, gli calza come un guanto.. Niente di strano, con premesse così ovvie, che la contestazione alligni ai piani generazionali subalterni anche nei fumetti: che, duttili e sensibili come sono, qualche • volta presentano umori appena latenti e li esprimono abbastanza lucidamente, in paziente attesa che deflagrino nella società. Nel 1965, in Argentina, sul giornale El Mundo, appare Mafalda, una ragazzetto in età. appena scolare. Già da anni, negli Stati Uniti, tengono banco i famosi Peanute (cioè, Charlie Brown e compagni), carini e poetici, che, in prospettiva, ci accorgeremo avere assai meno grinta di quanta il loro autore, Charles M. Schulz, fingesse di attribuirgli. ' Mafalda invece nasce davvero arrabbiato, e cé ne avvediamo anche oggi scorrendo il volume Mafalda Vota contro, nel quale il mordace Quino, creatore di questo; linguacciuta e adorabile impùbere, pone in bocca alla piccola e ai suoi inevitabili coetanei una lunga serie di battute sarcastiche indirizzate a noi adulti che, per lo più, destituendo la lezione dì ogni elemento drammatico, ci divertiamo soltanto, motivo per etri, il pòvero Quino non può nemmeno vantarsi idi essere uno che « castigai ridendo mores». Questo, più per colpa nòstra che sua. Mafalda infatti è un personaggio azzeccato, che si muove in un'Argentina terzomondista e illiberale, senza risparmiare proteste. Fa, nei fumetti, quel che fa:, ai livelli super• ni, egualmente inascoltato, il povero Jorge Luis Borges. Con la differenza che l'argentino BoTges viene etichettato come un grande letterato tutto sul versante del mito, mentre Qui¬ no viene esorcizzato come un innocuo umorista. Ebbene, no: Mafalda, Miguelito, Felipe, Nando e gli altri" ragazzini di quésto « striscia » agitano spesso problemi non banali, anche se ridotti a battuta: basterebbero le vignette nelle quali Mafalda vede una strada dissestata dai lavori degli operai, con il cartello : « Pericolo, . lavori in corso». Ruba il cartello e corre ad applicarlo, a casa sua, al mappamondo che le serve per studiare geogra? fia. Con comprensibile turbamento paterno. Insomma, la protesto di Mafalda ci pare quasi sempre sensata anche in un mondo nel quale la prote-" sta rischia l'inflazione: qui le freccette sono ben appuntite e si conficcano con forza nei bersagli, anche se lanciate da mani piccine. ' Carlo della Corte

Persone citate: Bompiani, Capricci, Carlo Della Corte, Charlie Brown, Flash Gordon, Jorge Luis Borges, Schulz

Luoghi citati: Argentina, Mafalda, Stati Uniti