Tutti vogliono conoscere i segreti di Virginia Wolf

Tutti vogliono conoscere i segreti di Virginia Wolf Tutti vogliono conoscere i segreti di Virginia Wolf L'ondata d'interesse per Virginia. Woolf,...da cui la cultura letteraria inglese è dominata da qualche anno, non accenna a placarsi. La monumentale biografia redatta dal nipote Quentin Bell, che anche in Italia ha riscosso echi e successo; la pubolicazione di testimonianze e documenti al riguardo di quel gruppo di scrittori e intellettuali che è indicato col nome di un quartiere londinese, il gruppo di Bloomsbury (vanno ricordati per lo meno i nomi dell'economista John Maynard Keynes e del saggista Lytton Strachey); la spietata curiosità per i dettagli più delicati della vita che questi artisti condussero attirano l'attenzione degli inglesi di oggi in modo sorprendente. Dell'intero gruppo la Woolf fu la protagonista, per cui è del tutto superfluo sottolineare quanto interesse può aver suscitato la pubblicazione in Gran Bretagna, presso la Hogarth Press, del primo volume (primo di sei a venire), delle sue lettere, intitolato The Flight of the Moud. Sono lettere comprese fra l'infanzia e il matrimonio con Léonard Woolf, nel 1912. E' naturalmente Virginia Stephen al centro di queste pagine, strana ragazza cresciuta in un ambiente intellettualmente raffinato. Virginia ha una sorella, Vanessa (che sposerà il criti- co Clive Bell), e due fratelli, Thoby e Adrian, i cui amici formeranno il fulcro del famoso gruppo bloòmsburiano. Quale l'impressione di questa giovinezza registrata attraverso le lettere? Niente che Quentin Bell non ci avesse già narrato. E' possibile però toccare con mano la libertà di concezioni morali che governò la vita di questa famiglia negli anni a cavallo del secolo. E' una libertà che scaturisce da un'assoluta franchezza di sentimenti, anche se schermi e obbligatorie simulazioni non vengono meno. Virginia e sua sorella viaggiano, hanno passioni e amicizie in qualche modo pericolose, ma non viene mai meno in loro, nell'osservare i subbugli del mondo o le piccole tempeste che si svolgono attorno ad una tazza di the, l'allegria. Queste lettere sono piene di risate sommesse* Virginia vi appare come una ragazza di ottimo carattere, di straordinaria forza d'animo eppure desiderosa di affetto, intera¬ mente dedita agli amici. Eppure sappiamo che è già ammalata, la nevrosi che la spingerà al suicidio nel 1941 già la insidia. Ci accorgiamo che è perfettamente consapevole di avere scarsa pratica dell'animo altrui (in questo la cerchia degli amici la protegge realmente): non ha interessi sessuali, ma è travolta da un vero trasporto amoroso per l'amica Violet Dickinson, assai più esplicito del sospettàbile. Eppure riesce, ad esèmpio nelle lettere spedite durante la lunga agonia di suo padre, a -mostrarsi- d'una calma dominata, sia pure straziata. Alla Dickinson, il giorno prima della morte di Leslie Stephen, scrive: « Mia Violet, non venire. Sta' quieta e tieniti forte. Qui non c'è niente da fare. Gli sono stata seduta vicino — come tutti noi. E' del tutto tranquillo. Ha perso conoscenza. Mi sembrava scesse meglio stamattina...». Siamo al febbraio del 1904. - In un'altra lettera, di poco posteriore, alla stessa Dickinson, Virginia racconta il suo incontro con Henry James, ed arriva a rifare il verso ai borborigmi, agli «hem», di cui lo scrittore costellava il suo discorso: « Mi dicono che scrivi... ». Difatti la radazza Stephen già scriveva, recensioni di libri e articoli di colore, e forse principiava a passare al suo primo romanzo, «The voyage out». Ma cosa scegliere in questo libro così affascinante, che finirà con il salire fra i primi titoli nel catalogo delle opere di Virginia Woolf? Forse le lettere a Vanessa spedite l'agosto del 1909 da Bayreuth. Virginia è al festival wagneriano col fratello Adrian e un amico: proprio nel raccontare sbadatamente le esperienze che vive, una rappresentazione del « Parsifal » e.il suo contorno, realizza quel volare in alto dello spirito^cui accenna il titolò di quésto volume. Enzo Siciliano Virginia a vent'anni col padre Leslie Stephen

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Virginia