L'Urss è neo campione

L'Urss è neo campione L'Urss è neo campione La nazionale italiana è stata battuta solo dalla squadra sovietica DAL NOSTRO INVIATO ROMA — L'Urss non cade nella trappola dcll'Italla-mlracolo e conquista 11 quinto titolo mondiale di pallavolo maschile In-questa nona rassegna. Come nel girone di semifinale la squadra azzurra, pur provata dalla dura battaglia contro Cuba, lotta allo spasimo 1 primi due set per arrendersi poi nella terza frazione dopo avere perso per un solilo l'opportunità di aggiudicarsi la seconda. Diffìcile se non Impossibile pretendere di più da una squadra che ha sbalordito 1 più sofisticati tecnici di ogni parte del mondo. Il secondo posto azzurro vale più di una medaglia d'oro e dato che li successo È andato alla squadra sovietica che organizzerà le prossime Olimpiadi nel 1980 la seconda piazza In questo mondiale ci qualifica automaticamente per I Giochi di Mosca. Nel successo azzurro è stato Importante l'aiuto del pubblico, una folla meravigliosa per la maggior parte che ha fatto sentire alla squadra un Incitamento al calor bianco, ma con alcune pecche gravissime verificatesi purtroppo nelle uniche due sconfitte subite dagli azzurri In questo mondiale, entrambe contro I'Urss prima nel girone di semifinale e Ieri sera nella finalissima. Un antisportivo lancio di monetine In canipo e di altri oggetti non ap¬ pena la squadra azzurra non appariva più In grado di reggere al ritmo degli avversari. Gesti incivili che hanno rischialo d compromettere la conclusione della manifestazione. Peccato, perché oltre 18 mila spettatori (almeno altri duemila sono rimasti fuori dal cancelli chiusi oltre un'ora prima dell'Inizio della finale) hanno risposto all'appuntamento. In tribuna d'onore con II presidente del Coni Carrara c'era Il segretario Pescante ed anche Luca Monleze nolo Incuriosito da uno sport che non ha trovato ancora posto nell'attività della Slsport Fiat. Quando entrano In campo gli azzurri è un uragano di applav» si, un coro ininterrotto, un Incoraggiamento Incessante. Le squadre partono con 11 sestetto. Dopo due punti azzurri le battute del sovietici mettono in crisi la ricezione degli azzurri specie in Nassi. Ma quando Pitterà sostituisce un Negri appannato con Innocenti la squadra si sveglia. II pisano, « Formicliina » per i compagni, fa il folletto a rete, addirittura Imprendibile nonostante superi dì poco la statura di Greco, la « pulce » della squadra. Contro l'eccezionale altezza media del sovietici sembra la lotta fra David e Golia. Gli azzurri rimontano sino ad 8-11, fra una girandola di sostituzioni che Impegna in una sottile lotta tattica I due allenatori in panchina. Ma i sovietici chiudono In 28 minuti con 11 punteggio di 15 a 10. Nel secondo set la seconda occasione per gli azzurri, che partono con Innocenti nel sestetto base al posto di DI Bernardo. Gli azzurri passano a condurre addirittura per 10-3 mentre II tecnico sovietico Piatonov è costretto ad operare diversi cambi. Poi Inizia la lenta rimonta sovietica: è 11 pari, poi nuovamente 13-11 per gli azzurri, ma qui la squadra di Pitterà non trova la spinta necessaria per aggiudicarsi il set, un set che poteva mettere in crisi lo squadrone sovietico. CI sono due battute sbagliate di Negri e Nassl nel finale (al termine del match sette errori di battuta per l'Italia, sci per l'Unione Sovietica) e al terzo set-polnt sul punteggio di 15 a 13 I sovietici si aggiudicano dopo 36 minuti anche questo set. Senza storia 11 terzo set. La squadra azzurra è ormai spenta, priva di ogni energia. Tutte le sue chances le ha giocate nel secondo set e pertanto per 1 sovietici è un'autentica passeggiata, disturbata solo dalle intemperanze del pubblico. E' cosi 15 a 1 per I sovietici, In soli 14 minuti. Rino Cacioppo