Conferenza-dibattito nell'aula della Regione

L'Europa potrà evitare altre «guerre del vino» Conferenza-dibattito nell'aula della Regione L'Europa potrà evitare altre «guerre del vino» L'on. Battaglia ha esposto la linea dei repubblicani - Unità monetaria e Parlamento, «due momenti inscindibili» Le conferenze-dibattito organizzate nell'aula del Consiglio regionale per illustrare i problemi dell'Europa in vista dell'elezione del Parlamento (7-10 giugno) continuano a ritmo settimanale. Ieri è stata la volta del partito repubblicano il cui pensiero è stato esposto dall'on. Adolfo Battaglia, già sottosegretario agli Esteri con competenza specifica sui problemi europei e ora responsabile della politica estera del pri. Lo ha presentato la signora Aurelia Castagnone Vaccarino, consigliere regionale. Che cosa significa l'elezione a suffragio diretto del Parlamento europeo? Risponde Battaglia: -Uno degli ultimi possibili tentativi di riprendere possesso dei destini delle nazioni europee». Ce ne furono altri, tutti falliti: prima per il •veto posto da De Gaulle nel '61 all'ingresso dell'Inghilterra nella Comunità-; poi. nel 1973, la crisi petrolifera, poi -la guerra del pesce e le battaglie del vino». Infine le politiche congiunturali attuate dai vari paesi per risolvere le proprie crisi interne e che •hanno inevitabilmente fatto divaricare la forbice dell'economia europea». In sostanza: gli ultimi quindici anni della storia d'Europa sono da considerare un bagaglio del tutto negativo sul cammino della sua unità. Quando si è stabilita la data per l'elezione del Parlamento europeo si è pensato di dare con ciò un colpo di spugna a tutto questo bagaglio negativo. Speriamolo: comunque, dice Battaglia, • l'elezione del Parlamento non può andare disgiunta dalla creazione di un nuovo sistema monetario, l'uno e l'altro essendo interdipendenti per la realizzazione dell'obiettivo Europa come Stato federale». Del sistema monetario si discute proprio in questi giorni come ognuno sa ed esso rappresenta, secondo i repubblicani, »l'unica possibile risposta politica ai problemi economici degli Stati europei» e anche «l'unica possibilità di fare dell'Europa un interlocutore di pieno rispetto nei confronti dei paesi del Terzo mondo». Ci sono, come risulta dai dibattiti di questi giorni, molte difficoltà, comunque una cosa è certa, che -senza una politica interna estremamente rigida come quella richiesta dal piano Pandolfi l'Italia non potrà sperare di entrare a far parte del nuovo serpente». L'on. Battaglia non ha toccato i problemi piemontesi se non di riflesso accennando alla necessità che il futuro Parlamento europeo dotato di poteri politici che l'attuale non ha, instauri energiche politiche di strutture come quelle per le Regioni, l'ecologia, l'industria, l'energia, ecc. Politiche che avranno, ovviamente, un'articolazione regionale. Il tema più specificatamente piemontese sarà toccato venerdì prossimo. Era in programma un intervento del segretario generale della Cgil Luciano Lama, che non può essere presente. Si svolgerà allora una tavola rotonda tra i rappresentanti dei partiti piemontesi sul tema: «// Piemonte e l'Europa». d. garb.

Persone citate: Adolfo Battaglia, Aurelia Castagnone Vaccarino, Battaglia, De Gaulle, Luciano Lama, Pandolfi

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Italia, Piemonte