E' sempre grave il giovane colpito alla testa dal carabiniere che l'aveva sorpreso a rubare

E' sempre grave il giovane colpito alla testa dal carabiniere che l'aveva sorpreso a rubare Ricostruito il grave episodio accaduto l'altra sera nei campi di Borgaretto E' sempre grave il giovane colpito alla testa dal carabiniere che l'aveva sorpreso a rubare Il proiettile gli ha trapassato il capo - La versione fornita dal militare: «Fuggiva con altri quattro, si è chinato, ho creduto volesse far fuoco» - Arrestati gli amici che erano con lui Sono sempre gravi le condizioni di Piero Danesi, il diciottenne ferito alla testa l'altra sera a Borgaretto (come abbiamo pubblicato nell'ultima edizione de La Stampa) da un carabiniere. Una storia incredibile: protagonisti e vittime, tre militari della caserma di Beinasco e cinque ragazzi, piccoli ladri d'auto, che alla vista delle divise si sono spaventati mettendosi a correre all'impazzata per i campi. Il Danesi è ora piantonato alle Molì.ictte, i suoi quattro amici sono stati arrestati. Sono i fratelli Francesco e Claudio Accetturo (quest'ultimo, a sua volta, ferito in modo lieve durante la sparatoria) di 16 e 17 anni, Carlo Mancusi 16 anni e Rocco Mittiga, 18 anni. Ricostruiamo i fatti, in base al racconto dei militari e a quello dei giovani amici di Piero Danesi. Verso le 21,30 di giovedì si presentano alla caserma dei carabinieri di Beinasco due vigili urbani; segnalano che vicino a piazzale Kennedy, a Borgaretto, alcuni giovani stanno smontando una macchina. Poco distante, dicono, c'è anche una 600, rovesciata in un fosso. Si tratta di un'auto rubata poche ore prima a Miraf lori. I militari, due in divisa, uno in borghese, salgono su un pulmino dell'arma e si dirigono, nel luogo indicato dai vigili. Scorgono da lontano due auto con sopra alcune persone, che alla loro vista si dileguano. Poco distante la 600: accanto, cinque ragazzi, che a loro volta scappano per i campi. I carabinieri intimano l'alt, poi li inseguono. •A un tratto — dirà poi il militare che ha esploso la raffica di mitra —ho visto uno dei giovani accovacciarsi come se volesse sparare-. Ma il ragazzo non è armato e a far fuoco è soltanto il carabiniere. Danesi e Accetturo vengono colpiti. Gli altri sono bloccati: diranno poi che è stato proprio Piero Danesi a rubare la 600. Ieri 11 giovane è stato sottoposto a un difficile intervento dal prof. Fasano ed è ora ricoverato nell'Istituto di neurochirurgia delle Molinette. II padre, l'operaio Antonio Danesi, non riesce a credere a quanto è accaduto. Dice: -La nostra e una famiglia per bene, non abbiamo mai fatto di queste cose, mio figlio lavora in una fabbrica di Orbassano. L'altra sera alle 19,30 l'ho ancora visto sotto casa, era insieme ad altri giovani mi ha detto "Sto ancora un po' fuori, poi rientro, stai traquillo". Lui non ha rubato quella macchina, mi aveva detto che gliela aveva imprestata un amico; l'altra notte sono arrivati i carabinieri in casa mia, non era mai successo in vita mia di avere a che fare con la giustizia-. Ieri Antonio Danesi è stato tutto il giorno in ospedale con la moglie Concetta: -Speriamo che si salvi. Perché quel carabiniere ha sparato contro mio figlio? E' assurdo-. ir Francesco Di Natale, 67 anni, da Novara di Sicilia (Messina), abitante in corso Lecce 33/34, è stato trovato morto in casa. Il medico municipale ha ordinato il trasferimento della salma all'Isituto di medicina legale per l'autopsia; si ritiene, tuttavia, che la causa del decesso sia da attribuirsi ad un infarto, cardiaco. *Tre giovani armati di pistola hanno fatto irruzione nella tabaccheria di corso Francia 143. Tenendo la titolare, Rosa Raimondo, di 58 anni sotto la minaccia delle armi, si sono impadroniti di 250 mila lire e di cinque accendisigari, del valore di 150 mila lire. Piero Danesi è sempre gravissimo - Lo veglia il padre, Antonio - Claudio Accetturo, arrestato E' sempre grave il giovane colpito alla testa dal carabiniere che l'aveva sorpreso a rubare Ricostruito il grave episodio accaduto l'altra sera nei campi di Borgaretto E' sempre grave il giovane colpito alla testa dal carabiniere che l'aveva sorpreso a rubare Il proiettile gli ha trapassato il capo - La versione fornita dal militare: «Fuggiva con altri quattro, si è chinato, ho creduto volesse far fuoco» - Arrestati gli amici che erano con lui Sono sempre gravi le condizioni di Piero Danesi, il diciottenne ferito alla testa l'altra sera a Borgaretto (come abbiamo pubblicato nell'ultima edizione de La Stampa) da un carabiniere. Una storia incredibile: protagonisti e vittime, tre militari della caserma di Beinasco e cinque ragazzi, piccoli ladri d'auto, che alla vista delle divise si sono spaventati mettendosi a correre all'impazzata per i campi. Il Danesi è ora piantonato alle Molì.ictte, i suoi quattro amici sono stati arrestati. Sono i fratelli Francesco e Claudio Accetturo (quest'ultimo, a sua volta, ferito in modo lieve durante la sparatoria) di 16 e 17 anni, Carlo Mancusi 16 anni e Rocco Mittiga, 18 anni. Ricostruiamo i fatti, in base al racconto dei militari e a quello dei giovani amici di Piero Danesi. Verso le 21,30 di giovedì si presentano alla caserma dei carabinieri di Beinasco due vigili urbani; segnalano che vicino a piazzale Kennedy, a Borgaretto, alcuni giovani stanno smontando una macchina. Poco distante, dicono, c'è anche una 600, rovesciata in un fosso. Si tratta di un'auto rubata poche ore prima a Miraf lori. I militari, due in divisa, uno in borghese, salgono su un pulmino dell'arma e si dirigono, nel luogo indicato dai vigili. Scorgono da lontano due auto con sopra alcune persone, che alla loro vista si dileguano. Poco distante la 600: accanto, cinque ragazzi, che a loro volta scappano per i campi. I carabinieri intimano l'alt, poi li inseguono. •A un tratto — dirà poi il militare che ha esploso la raffica di mitra —ho visto uno dei giovani accovacciarsi come se volesse sparare-. Ma il ragazzo non è armato e a far fuoco è soltanto il carabiniere. Danesi e Accetturo vengono colpiti. Gli altri sono bloccati: diranno poi che è stato proprio Piero Danesi a rubare la 600. Ieri 11 giovane è stato sottoposto a un difficile intervento dal prof. Fasano ed è ora ricoverato nell'Istituto di neurochirurgia delle Molinette. II padre, l'operaio Antonio Danesi, non riesce a credere a quanto è accaduto. Dice: -La nostra e una famiglia per bene, non abbiamo mai fatto di queste cose, mio figlio lavora in una fabbrica di Orbassano. L'altra sera alle 19,30 l'ho ancora visto sotto casa, era insieme ad altri giovani mi ha detto "Sto ancora un po' fuori, poi rientro, stai traquillo". Lui non ha rubato quella macchina, mi aveva detto che gliela aveva imprestata un amico; l'altra notte sono arrivati i carabinieri in casa mia, non era mai successo in vita mia di avere a che fare con la giustizia-. Ieri Antonio Danesi è stato tutto il giorno in ospedale con la moglie Concetta: -Speriamo che si salvi. Perché quel carabiniere ha sparato contro mio figlio? E' assurdo-. ir Francesco Di Natale, 67 anni, da Novara di Sicilia (Messina), abitante in corso Lecce 33/34, è stato trovato morto in casa. Il medico municipale ha ordinato il trasferimento della salma all'Isituto di medicina legale per l'autopsia; si ritiene, tuttavia, che la causa del decesso sia da attribuirsi ad un infarto, cardiaco. *Tre giovani armati di pistola hanno fatto irruzione nella tabaccheria di corso Francia 143. Tenendo la titolare, Rosa Raimondo, di 58 anni sotto la minaccia delle armi, si sono impadroniti di 250 mila lire e di cinque accendisigari, del valore di 150 mila lire. Piero Danesi è sempre gravissimo - Lo veglia il padre, Antonio - Claudio Accetturo, arrestato

Luoghi citati: Beinasco, Borgaretto, Messina, Miraf, Novara Di Sicilia, Orbassano