I Quartieri vogliono gestire la sanità
I Quartieri vogliono gestire la sanità I Quartieri vogliono gestire la sanità Il Coordinamento dei comitati spontanei di quartiere ha telegrafatosi presidente della Regione Piemonte, al sindaco e agli assessori alla Sanità per chiedere unincontro «nei quale esaminare le iniziative da intraprendere per chiedere che la riforma sanitaria sia adeguatamente modificata». Un appuntamento urgente dopo la «doccia fredda» che ha investito i 736 consiglieri di quartiere nominati nei giorni scorsi e non ancora insediati: •Infatti la riforma sanitaria — spiega in un comunicato 11 Coordinamento Sanità ed Assistenza fra i movimenti di base — già approvata dalla Camera e in discussione al Senato, non attribuisce ai consigli di quartiere nessuna funzione. Le forze politiche continuano ad affermare di voler trasferire poteri ai Comuni ed ai loro organi di decentramento importanti funzioni La realtà è, invece, ben diversa». I servizi sanitari, in base alla riforma, non saranno gestiti né dal Comune di Torino ed al 23 consigli di quartiere, né dai 51 consorzi fra Comuni come prevedono la legge regionale ed una proposta di legge regionale per cui sono state raccolte 13 mila firme. La gestione sarà affidata a nuovi enti — leunita sanitarie locali — praticamente autonomi rispetto ai Comuni. «/ movimenti di base avevano ottenuto dal Consiglio comunale che ai consigli di quartiere venissero tra¬ sferite funzioni di gestione soprattutto nel campo della sanità e dell'assistenza. La sottrazione di ogni funzione in questo campo rimette in discussione l'utilità stessa dei consigli di quartiere ai quali resterebbero ben poche competenze in altri settori».
Persone citate: Quartieri
Luoghi citati: Comune Di Torino, Piemonte
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