Ma questo progetto c'è o non c'è e se c'è perché non lo discutono?

Ma questo progetto c'è o non c'è e se c'è perché non lo discutono? Ma questo progetto c'è o non c'è e se c'è perché non lo discutono? Le posizioni dei consiglieri socialisti e di quelli democristiani C'è o non c'e il progetto per la metropolitana leggera? E se esiste perché non è stato discusso in Consiglio comunale prima di essere invato al ministro dei Trasporti? Due interrogativi che in questi ultimi giorni hanno sollevato molte polemiche. Accuse e contro-accuse fra de e pei : un dibattito vivace in cui è stato coinvolto, per competenza d'ufficio, l'assessore ai Trasporti del Comune, Giuseppe Rolando, socialista. Per costruire il .metrò leggero» (sostituirà quello sotterraneo, cassato nel '75 da quasi tutti i gruppi presenti nella sala rossa) è necessario il contributo statle di 180 miliardi in conto interessi (ingrado cioè di coprire gli interessi di un mutuo di circa 1300 milardi) previsto dalla legge 1042 per la vecchia metrpolitana. Dice Rolando: -Oggi nii vorremmo che il finanziamento arrivasse comunque a Torino. Ma per ottenerlo sarà necessario il riconoscimento di "equivalenza" frail vecchio progetto in sottorrenea e l'attuale in superficie'. Aggiunge: -Dire, però, che il progetto non esiste è inesatto. Esso infatti è nel piano dei Trasporti approvato dal Consiglio comunale il 5 maggio 77; contiene tutte le indicazioni necessarie per dimostrare come intendiamo affrontare i problemi di Torino e spiega quali siano le soluzioni che riteniamo idonee per realizzare la metropolitana leggera-. A parere di Rolando, il progetto dunque esiste: è formato, oltre che dal piano dei trasporti, da documenti inseriti nel piano pluriennale d'attuazione, approvato il 2 agosto scorso, inviato al ministero per «ottenere l'equivalenza» e, quindi, i 180 miliardi. Ripete l'assessore: -Dire che non esiste un progetto è inesatto. A meno che per "progetto" non si intenda la serie di progetti esecutivi-. La de nell'ultima seduta di Consiglio comunale, la settimana scorsa, ha presentato un ordine del giorno, nel quale, in sintesi, chiede di conoscere V-oggetto misterioso- inviato al ministero, n documento, presentato dal consigliere Artusi, sarà discusso forse oggi. Ma Rolando, a nome della giunta, nei giorni scorsi aveva precisato che preparare «un progetto esecutiva vero e proprio, senza la sicurezza di ottenere il contributo dello Stato, è solo uno spreco-. E i democristiani avevano risposto: «Non siamo profeti; non possiamo giudicare ciò che non conosciamo. Per questo abbiamo presentato l'ordine del giorno: per sapere — ne abbiamo diritto — quale sarà il futuro di Torino su un problema importante qual è il trasporto pubblico. C'è il progetto? Allora la giunta lo faccia conoscere ». Oggi, salvo ripensamenti, la discussione riprende, g. san.

Persone citate: Artusi, Giuseppe Rolando

Luoghi citati: Torino