Nuovi colpi (ma non tutti vanno a segno) dell'Anonima sequestri

Un ingegnere della Ferrari è sequestrato in Sardegna Nuovi colpi (ma non tutti vanno a segno) dell'Anonima sequestri Un ingegnere della Ferrari è sequestrato in Sardegna Hanno fatto irruzione nella sua villetta nel Cagliaritano - Ma la moglie dice: "I fuorilegge si sono sbagliati. Viviamo soltanto del suo stipendio" DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CAGLIARI — Ancora in azione l'« Anonima sequestri » in Sardegna: i fuorilegge hanno rapito mercoledì sera un ingegnere della « Ferrari », Giancarlo Bussi di 47 anni, modenese. E' stato sequestra- to mentre cenava insieme con la moglie in una località turistica a 45 chilometri da Cagliari. Due banditi hanno fatto irruzione nella villetta posta in località Campus, a tre chilometri dall'abitato di Villasimius. A volto coperto, imbracciando fucili da caccia, i malviventi hanno intimato al Bussi di consegnare loro del denaro. Pare che l'uomo avesse con sé soltanto poche decine di migliaia di lire. L'ingegnere ha quindi risposto ai fuorilegge che poteva dare loro pochissimi soldi. I banditi a questo punto si sarebbero irritati e lo avrebbero rapito. La moglie dell'ingegnere Bussi è stata legata e imbavagliata ed ha potuto dare l'allarme soltanto verso l'I,30 di notte, cioè quattro ore dopo. La donna, riuscita a slegarsi, è scesa in strada e ha atteso il passaggio di una macchina. All'automobilista ha chiesto soccorso e sono stati immediatamente informati i carabinieri. I banditi (pare tre in tutto) si sono allontanati dalla villa a bordo di una 127 metallizzata di proprietà dello stesso rapito. L'auto è stata ritro¬ vata nella mattinata di ieri in una località impervia del Nuorese, tra gli abitati di Urzulei e Baunei. Sul posto sono accorsi gli agenti della « Scientifica » per compiere i rilievi di legge. Il procuratore della Repubblica di Cagliari, dott. Villasanta, ha immediatamente sentito la donna. La moglie dell'ing. Bussi, Edda Vittoni, di 40 anni, appariva sotto choc ed ha ricostruito le fasi del rapimento con molta difficoltà. Ha detto comunque che da una decina d'anni aveva l'abitudine di venire in Sardegna col marito per trascorrere una vacanza nella villa di un parente, quella in cui appunto è avvenuto il sequestro. « / banditi mi hanno legata col filo di ferro — ha detto —, immobilizzandomi le mani alla sponda del letto. Quindi mi hanno imbavagliata per impedirmi di richiamare l'attenzione della gente ». Si è appreso che, contrariamente al solito, mercoledì sera l'ing. Bussi e la moglie erano soli in casa. Stavano cenando al momento in cui sono sopraggiunti i banditi e guardavano la televisione. I fuorilegge pare siano penetrati nella villetta forzando una finestra della parte posteriore della casa. L'ing. Bussi e la moglie non hanno praticamente avuto possibilità di reagire. I rapitori hanno costretto l'uomo a seguirli e lo hanno caricato sopra la sua auto e si sono allontanati con un complice, che era fuori in attesa. Sono ora due gli ostaggi in mano dei banditi in Sardegna. Oltre al professionista modenese, infatti, è tenuto prigioniero dei rapitori anche l'operatore edile tedesco Peter Rainer Besuch, sequestrato dalla sua villa a sud di Olbia la notte del 18 settembre scorso. In merito al sequestro dell'ing. Bussi c'è da dire che i fuorilegge avrebbero agito avventatamente. Si è appreso infatti che l'ing. Bussi è un tecnico della « Ferrari », un uomo — cioè — che vive del proprio stipendio; la stessa villa nella quale si trovava non è di sua proprietà. Non si comprende quindi come sia stato scelto quale vittima di un sequestro. La signora Bussi ha dichiarato ai giornalisti di non rendersi conto dello scopo del rapimento: « Che cosa ci possono chiedere? Soldi non ne abbiamo se non quelli che ci vengono dallo stipendio di mio marito. E' certamente ben poca cosa per quelle che possono essere le richieste che sicuramente verranno avanzate. Sono propensa a credere che si sia trattato di un errore ». Mario Guerrini Giancarlo Bussi

Persone citate: Bussi, Campus, Edda Vittoni, Giancarlo Bussi, Mario Guerrini Giancarlo, Peter Rainer Besuch