CONVEGNO A VENEZIA PER I CENTOCINQUANT'ANNI DALLA NASCITA di Lia Wainstein

Dentro l'anima di Leone Tolstoj CONVEGNO A VENEZIA PER I CENTOCINQUANT'ANNI DALLA NASCITA Dentro l'anima di Leone Tolstoj VENEZIA — Per celebrare il centocinquantesimo anniversario della nascita di Leone Tolstoj non si sarebbe potuto creare, anche a volerlo, un clima più composito e vi-, vace. Dal 28 settembre lino a ieri, alla Fondazione Cini si è tenuto il convegno dedicato all'«Umanesimo di Tolstoj». Nel discorso inaugurale Visentin!, presidente della Fondazione, si è detto lieto della presenza dell'ambasciatore dell'Urss Ryzov, con 11 quale, in precedenti occasioni vi erano stati talvolta del rapporti che Visentin! ha definiti .difficili; facendo presènte che al Convegno partecipavano sia la delegazione sovietica sia alcuni studiosi russi emigrati. L'ambasciatore Ryzov nella sua risposta ha riferito di aver assistito a Mosca alle solenni celebrazioni tolstoiane, un avvenimento che fu motivo di festa per tutti 1 cittadini sovietici. Terzo intervento Ufficiale, quello di N. Fedorènko, segretario dell'Unione degli scrittori è dell'Accademia delle scienze dell'Urss, che ha rievocato la lotta di Tolstoj contro la schiavitù. . Commovente una testimonianza dei parenti di Tolstoj. L'unica figlia In vita, la novantaquattrenne Alexandre, aveva espresso la sua riconoscenza alla Fondazione in un telegramma dagli Stati Uniti. La nipote Tatjana Albertini Tolstoj ha formulato sul nonno, di cui serba un vago ricordo, alcune osservazioni finissime, ispirate al tema «Tolstoj e l'infanzia». Fu questo un legame che fin dalla gioventù suscitò ima profonda eco nello scrittore, inducendolo non solo adamare e istruire, oltre ài propri figli, anche quelli del contadini, ma per giunta, con intuizione tutta moderna, a considerare 11 gioco « ùm cosa seria». Secondo il programma, ben cinquantacinque studiosi, provenienti da undici Paesi, avevano dato la loro adesione al Convegno. In realtà non sono poi tutti arrivati a Venezia, ma molti assenti —tra cui i sovietici D. Lichacev, uno storico Illustre, attualmente, pare, in Bulgaria, V. Laksin. Ju, Lolman dell'Università di Tartu, 11 Premio Nobel Hein¬ rich Boell — hanno mandato le loro relazioni. Nell'insieme, l'attenzione degli studiosi è sembrata concentrarsi soprattutto - sulla concezione del mondo di Tolstoj, sulla sua morale e sul grandi romanzi. L'aspetto religioso è stato trattato da Italo Mancini ne «H Cristo .di Tolstoj», da Ry&zard Przybylski, dell'Istituto di ricerche letterarie di Varsavia, ne «L'ateo alla ricerca di Dio», da Alexandr Pjatlgorskij dell'Università di Londra In «Tolstoj e la concezione russa del buddhismo», mentre analisi specialistiche venivano dedicate da B. Bursov dell'Università di Leningrado e dalla scrittrice Lidia Oinzburg ai rapporti di Tolstoj con Dostojevskij e conProust. Un Convegno suggestivo e ricco di spunti. Tre gli interventi più significativi. Nel suo magistrale saggio «Crisi della cultura e cultura della crisi in Tolstoj», Vittorio Strada ha affontato alcuni problemi di fondo, quali l'atteggiamento verso lo scrittore della critica, soprattutto nei giudizi di Rosa Luxemburg e di Lenin, o il carattere propriamente «cosmìco-storico» di Guerra e pace, o ancora la vitalità dell'esempio morale di Tolstoj, che però è ^inimitabile, unico, aristocratico: Sono comparsi anche la religione di Tolstoj e 11 contadino russo «con la sua cultura religiosa cristiano-pagana... Ma nella letteratura russa risuscitata Tolstoj vive nel 207 raygioso amore per la più dura verità, palesato da scrittori quali Vasilj Grossman, Solzenicyn, Trifonov». Trifonov infatti, nel sito acuto intervento sulla perdurante validità morale dell'opera di Tolstoj «Per tutti 1 tempi», ha parlato tra l'altro della coscienza dello scrittore, inesorabile come la stessa natura, e della sua mancanza di pregiudizi e convenzioni (che richiama un po' il realismo omerico?) di fronte alla sofferenza e alla morte. Bellissimo anche il saggio del critico Vladimir Laksin, collaboratore al Novyj Mir di Tvardoysklj. Ne «I tratti di una grande opera, etica», Laksin analizza tra l'altro il complesso atteggiamento dei giovani protagonisti di Guerra e pace, che vanno a combattere con patriottismo pur vedendo in Napoleone «.una figura tre volte attraente: quale figlio della, rivoluzione francese e eroe della repubblica; quale esempio di un destino incredibilmente glorioso, e quale genio militare che fece tremare l'Europa». Poi l'idolo crolla, e dopo la pubblicazione. della prima parte di Guerra e pace esce Delitto e castigo, in cui Dostojevskij affronta il problema del napoleonismo di Raskolnikov. Lia Wainstein Leone Tolstoj, visto da Levine (Copyright N.Y. Rcvicw of Books. Opera Mum)i e pei- l'Italia La Slampa).