La pavimentazione di un corso

La pavimentazione di un corso Cammin facendo., La pavimentazione di un corso Parlando, giorni fa, della pavimentazione >ilei corsi cittadini abbiamo accennato aUa _„rf,..T. , , «, --_„ ^-rti-»»! radiale trasformarono cui sono desinati alcuni tratti delle nostre principali arterie. Fra Questi c'è 11 coreo Galileo Ferraris, nel- la parte che va dal Giardino delia Citta- nala ni tw» di ftonftviL si ta«tta di della al corso Duca di Genova. Si tratta ai una i toilette ■ radicale, che nulla ha a cne fare colla semplice incatramatura, di cui ;pure abbiamo parlato: qui c'è da rompere 'e rifare la massicciata stradale e compie- "» , »„.i._. .i tarla con la nuova pavimentazione, che ri- sulterà dl una speciale miscela a Base ai pietrisco e bitume. Quello che poche settimane fa era un «em- ;r,iì^« ~n^»X & cria nner* in via di •plice progetto, oggi è già/H*™ ™ ™ J".attunzlone. anzi di ultimazione. 11 summen-jzionato tratto di coreo Ga'i'eo Ferraris sta per avere la sua nuova veste, e> Bper^mo,che queste duri per molto tempo. A questo jpronoMto. ibblamo da dare qualche lnformr-z'one al nostri lettori. li sistema dl pavimentazione prescelto per il cor-o Ferraris viene adottato peT la prisma vo'ta in Tta'ia Ma, se è nuovo da noi, non 10 è in America — suo luogo d'orlg'ne — rlnve viene npniicato da oltre un ventennio, pd in Francia, ad espmnto, dove è co. nosr'uto (In più di un lustro. Pelle nnvìmentnzioni fatte 2"-l5 anni fa in smir'ca, alcune non esistono più, lororat» e divorate dal consumo, altre invece d-rnno tuttora. In Istnto dl ancora discreta conservazione, r a resistenza di questo sistema di pavimentazione è in ragione diretta della buona manutenzione, e. ancora più, dl una eccellente opp'icaz'one, fatta con tutte le prescritte resole dell'arte. In Amo- ^rica ed anche in Francia si 60no pavimen- tati lunghi tratti di stradali da un centro all'a-tro. soggetti a transito intenso, eppure hanno dsto mncniflca prova. Speriamo adunqne bi?ne anche per Torino... A tale ri¬ guardo, però, non bisogna dimenticare rhe mo'ti sono 1 coefflcenti che hanno influenza sulla durata di questi ^fl«*£^ zione: primi fra gli altri, il passaggio d] caxichl pesanti ed i lìmiti estremi annuali 'di temperatura, che tanto più sono distanti fra dl loro e tanto più sono nocivi. Il sistema di pavimentazione in parola prende il nome dl « bitu^lte », e consta di una miscela, applicata a caldo, composta dl bitume a di pietrisco. Chiesto è dl varia grossezza: dal diametro dl una piccola noce si ve Uno alla sabbia ed al cemento, che è quasi impalpabile. Scopo dl questa varietà nella dimensione dell'elemento pietra è che la miscela risulti compattissima, che non .presenti vuoti, anche minimi. E si arriva appunto alla sabbia ed alla polvere dl cemento perchè tali vuoti della pasta dl bitume, anche se Infinitesimi, siano agevolmente e sicuramente riempiti. E' Intuitivo che la resistenza del prodotto sia proporzionale alla compattezza della miscela, alla omogeneità dell'amalgama. n cantiere per questi lavori è installato da un palo dl settimane In piazza Venezia. Merita dl essere visto. E' un esemplo 'idi organizzazione industriale, dl un accampamento del lavoro provvisorio e Inaprowlv saio, si. ma allestito con compiutezza e con" larghézza Inusitata dl mezzi. C'è un mac chinarlo imponente e composito, che non pub' a'meno di attirare la meravigliata attensione dal passante; ci sono vaste e comode baracche in legno, che servono da uffici, da ripostigli per gli operai, ecc. Le baracche sono circondate da una strana scolata: un esercito nero ed acutamente odorante di barili. Pono i barili che contengono il bitume, e che. a cagione del caldo e del . lungo viaggio (essi vengono dl Francia), et 60no in parte sfasciati, lasciando colare fra doga e doga il loro contenuto. Ciò non toglie che ora il bitume si sia nuovamente rappreso, e che per metterlo a liqueferà nella caldaia occorra spezzarlo con la scure. Fra le baracche e le macchine è andata sorgendo a poco a poco una piccola mon- n.,».*» viono tagna dl pietrisco e dl sabbia. Questa viene dal Po e dalla Dora, quello arriva da Ve nasca, dove si è trovato una qualità di pietra molto dura, cioè proprio adatta allo 6Copo. 11 trasporto dl onesto mattale vie ne fatto con una piccola locomotrice a vaI pore, che si trascina dietro una coda di mi' merosl rimorchi. Un elevatore si Immerge nel mucch'o del pietrisco, e col suol grandi cucchiai porta . su 11 materiale grosso e minuto Insieme. Tale materiale è immerso in un grosso cilindro girante, sotto cui arde un fornello. Il dispositivo ha II compito di asciugare e riscaldare il materiale, condizione senza la quale non si può operare. Un ventilatore e un aspiratore accoppiati sussidiano tale bisogna V pietrisco, mediante altro elevatore, è trasportato al sommo ' di una torretta In cui stanno quattro crlbbii o setacci. Mediante congegni semplici e ingegnosi, il materlale setacciato scende per quattro bocche diverse in un carrel'o. La propTz'one fra v ..r.«i.t. h. ,.„. »»n>.Ti - i vani pietrischi è calcolata da una bil<m- eia automatica Dl qui il tutto è riversato in un recipiente destinato, mediante il ro- tare di cilindri muniti di bracci irreg'-lar- mente disposti, a r.mestarela misoela. Per- ciò in tale recipiente si versa anche., nella dovuta quantità, il bitume, riscattato in due grandi vasche soprastanti a due grossi lornel'i a carbone Aprendo uno sportello mJi f„r,rtn il mi'tera'e è fatto co- Pare drettumenle sopraTn'camion a pareti «n&uF fivhifonantl come quelle di una speciali, funzionanti come ^attoinaTltJt R„i 'irVnnììere'^nn^Vasauadrodl operai di cui diirW duo eWere in Sarti di comn'ere in un "giorno ìa pav1men"'z'"ne di qua- "vasca, col quala è pomato direttamente 6U1 posto dove dove essere applicato. , . La misceia è distesa sulla massicciata In uno strato di circa cinque ceniim'-tri mediante rastreli e spazzole spec ali. poii viene compressa a mezzo d rulli ?°V. ™ ' vamerie pesanti. Un sotti e strato di «goudron • viene steso da ultimo, e quindi la . toilette • è completata da una 'c£e*ra Jn/*; rlnntura di sabbia. La miscela deve essere eparsa a ealno ed all'asciutto.. Sono, queste, condizioni essenza'!. La pioggia, qulndi, è nemica dl un simile lavoro. Olfatti, venerdì si era comincata la Di 60gna in corso Galileo Ferra;ls. Il mnorinario funzionava, i comignoli fumavano al! legr mente. Un carico di miscela venne porB tato sul corso, all'altezza di via Bertola e | applicato sul'a massicciata. Ma eccoti, mai laugu» .tornente, la pioggia. Il lavoro venne 1 troncato, non solo, ma l'apprcazione che I già ero staia commuta veniva a trovarsi in > condizioni di essere rifatta. E cosi il Ciorno seguente, che fu prodigo di un magnn'o 6o|e, tutto fu ricominciato er-nnyo. si milte metri quadrati di strada. Perciò se 11 tempo si mantiene bello. In breve il tratto in questione di corso Ga'Heo Ferraris sarà comp'uto Poi 11 cantiere pascerà, arm1 " bagagli al eompfeto in corso Francia, dove ù pure prevista la slstemaz'one dl un tratto dl quell'arteria. Complesslv'mente s'iranno dodici mila metri quadrati dl pavlmen'-izione col sistema della • bitu'ite ., e, sé i risultati si manifesteranno sorìd^fteenti, è probabile che negli anni prossimi ne venga fatto un nuovo e più largo uso. E' la lotta contro il fango e la polvere che la città nostra — ultima, però, fra le grandi città italiane — inizia Speriamo ne esca, e presto, con la viltor'a completai

Persone citate: Ferraris, Galileo Ferraris

Luoghi citati: America, Francia, Genova, Torino