La IV Coppa delle Alpi

La IV Coppa delle Alpi La IV Coppa delle Alpi La prima tappa Milano-Fiume si chiude con imprevedutedificoltà - Il ritiro di Pellegrini - Bogani fuori tempo massimo Oli altri concorrenti raggiungono la media di 50 km. (Seryizio speciale della a Stampa ») Fiume, 9, notte. La « Coppa delle Alpi • la prova di resislenza che venne definita la più severa che si corre nel mondo, ha avuto il suo inizio ieri. In cinque tappe i concorrenti di queto « Campionato di resistenza » devono percorrere 2tìS0 Km. di strade a volte pione a volte con forte pendenza comprendenti 1 più alti valichi montani ebe culminano con 10 Stelvio. Macchine e piloti d'eccezione Le edizioni degli anni scorsi hanno sempre dato luogo a lotte vivissime rivelando piloti d'eccezione al volante di macchine perlezionate, idonee a tutti gli sforzi ed a tutte ■le asperità della strada. La « Coppa delle Alpi », oltre che una severa prova per I motori, è un collaudo magnifico di « chassis » e di tutti gli organi delle macchine, che vengono sottoposti ad un duro lavoro. I vincitori degli scorsi anni, Sandonnino nel 921, Cattaneo nel 922, e Minoia nel 923, possono essere considerati magnifici • assi » dell'automobilismo italiano. La nuova e quarta edizione della Coppa delle Alpi, resa più severa 6u alcuni traiti del percorso, si presenta anche quest'anno, anzi quest'anno maggiormente, come una ardua fatica pei campioni del volante. Però se la media di 50 km. appariva assai difficile da raggiungere nelle tappe montane, la prima, la Milano-Fiume (Km. 631,5), quasi totalmente pianepgiantc, che fu divisa nei suoi tre settori Milano-Rovereto, Rovereto-Pordenone e Pordenone-Fiume, poteva sembrare a tutta prima una "vera passeggiata. Invece il tempo ha fatto trovare delle difficoltà nel terzo tratto di questa tappa, dando alla gara, sin dall'inizio, un impreveduto sapore di lotta. Dal garage di via Orti, poco prima delle tre e mezzo del mattino, le macelline erano in ordine per recarsi a Taliedo e alle tre e mezzo sono uscite, precedute dalla macchina det commissari e dei dirigenti dell'U.C.A.M. Ventiquattro macchine si sono recate a Taliedo, dove, nel grigiore di una mattinata tardiva e tresca, tra il rombare caratteristico dei motori in prova, si sono disposto nell'ordine designato dalla sorte per la partenza.. 24 corridori alla partenza Alle ore quattro e mezzo circa il cav. Marcoratti dà la partenza al primo concorrente. E' il N. 20 Cofiani (O.M. 200 ce.) che prende il «yia ». Egli si arresta un istante per attendere il suo passeggero e scompare subito nel buio. Il suo saluto rombante, che va affievolendosi, è soffocato dall'ansare smanioso della macchina seguente: il N. 21 di Sandonnino. A due minuti di distanza seguono poi: Serra, Maiani, Bozani, Pellegrini, Faravelli, Schieppati, Dosio, Cattaneo, Danieli, Iliprandi, Danieli P., Tassare, Minoia, Masperi. Salutate con particolare omaggio dal sesso gentile .•sono le macchine di Serra e di Danieli, i quali recano a bordo come passeggero la loro consorte. E' la volta quindi delle quattro macchine militari, guidate da ufficiali, cioè: 11 maggiore Grassi ed il tenente Viamino; il capitano Barbieri e capitano Zupputo; capitano Zorti e tenente Codini; capitano Papa e tenente Guidi che prendono il « via » ad intervalli di duo minuti. E' giorno fatto quando partono 1 quattro caroions per la gara à panie. Prendono il « via » ad intervalli di 5 minuti nell'ordine seguente: Marescialli, Abbiati c Picconesoldati Vicich e Zimarei; aiutante di battaglia Marganari e Baroncini ; aiutanti di battaglia Rossi e Fosco. Per gli autocarri sono fissate quattro tappe, da disputarsi nei giorni 9, 11, 13, 17 agosto, con termine di tappa a Rovereto, Aronzo, Merano, Monza: ed un percorso di Km. 1009. E' da notare die le macelline partite sono tutte del tipo d.i serie, che le Case pongono comunemente in commercio. Una 60la Casa parteciipa quest'anno alla « Coppa Equipes », e la Casa bresciana a O. M. », che concorre con tre macchine del.tipo 6 cilindri, 2 litri. Tutti gli altri concorrenti partecipano alla prova come « isolati ». Strade difficili verso Udine A Bresoia le prime macelline passano alle ore 5,1, venendo dalla strada di Crema e sfilano nel seguente ordine: Cofani, Sandonino, Majani, Serra, Bogani, Schieppati, Faravelli, Cattaneo, Danieli M., Desio, Uliprandi, Danieli T. Poco dopo transitano Masperi, Mbvoia e, della categoria militare, il capitano Barbieri, il capitano Zorti, Papa e il maggiore Grassi. A Sant'Busehio i passaggi avvengono nello stesso ordine. Solo due accidenti si debbono registrare: uno occorso a Cofani, che ha dovuto cambiare una gomma (per foratura ad un centinaio di metri circa dalla clima del monte; e l'altro a Minoia, per guasto al motore subito riparato. Nessun mutamento notevole avviene durante il secondo settore, dove nessun accidente si è dovuto lamentare. Ad Udine i concorrenti arrivano-con un anticipo sull'ora prevista, malgrado le strade disagevoli, fangose, per la pioggia caduta. Essi hanno saputo brillantemente vincere le difficoltà dei primi due settori ; toccando verso questo secondo controllo una velocità media oraria di circa 55 Km. I passaggi sono cominciati ad Udine alle 13,15, susseguendosi nell'ordine: Cofani, Sandonino, Majani, Serra, Faravelli, Schieppati, capitano Zorti, Cattaneo, Bogani, Danieli M.. maggiore Grassi, Illiprandi, Danieli T., Masperi, Cofani primo a Fiume A" Fiume molta folla, il Comitato al completo e il presidente ing. Prodam si sono recati al traguardo di arrivo che quest'anno è stato spostato dal viale Mussolini allo sbarramento di Cantrida. Le prime macchino si avvistano verso le 15 sulla discesa che da Mattuglio porta a Fiume. La prima è la N. 2ldsk 20, di Pietro Coffani, partita prima 'da Milano. A brevi intervalli si susseguono quelle di Mariani, di Schieppati, di Minoja, il vincitore della terza Coppa delle Alpi, e del tenente Masperi. Tutti sono festosamente accolti e salutati al suono di inni patriottici. I concorrenti 6ono arrivati nel tempo massimo di ore 12, 38', calcolato sulla media di km. 50, ad eccezione di Bogani, che ha subito un ritardo di 2'21" e di Desio. Un solo concorrente. Pellegrini, si 6 fermato durante il percorso. Ecco l'ordine di arrivoTl l.o COFFANI (O. M.), alle 15,«' 6"; S.0 Maiani (.Alfa-Romeo), 15.53' 18"; 3.0 Bozani (O. Al.), 15,58' 21"; 4.0 «Faravelli, 16,18' 30",; 5.0 Sandonnino, 16,22' 85"; 6.0 Schieppati, 16,23' 10"; 7.0 Minoia, 16,85* 27"; 8.o Serra, 16,26' 54"; 9.o Cattaneo, 16,30' 9"; 10.0 miprandi, lfi,31' 41"; H.o Danieli Mario, 16,40' e 8" ; 12.0 Danieli T., 16,40' 11" ; 13.0 Tassara, 16,46' 30"; H.o Masperi, 16,47' 28".; 15.0 Dosio, 17,50' 4", TTmIl campione d'Europa dai pesi leggeri Parigi, -X nette. Onesta sera al Velodromo d'Inverno - alla presenza di una folla numerosa si è disputato il match Bretonel-Germain per il titolo di campione d'Europa dei pesi leggeri. Il Bretonel si è mostrato nettamente superiore al suo avversario che completamente esausto è stato squalificato aha tredicesima ripresa. Il match Gibbons-Blumfield USarvlzio speciale della «Stampa») Londra, 9, notte. Al terzo round il pugnatore inglese Blumfield è stato battuto per le. o. dall'americano Gibbone in un clamoroso match che si tenne quest'oggi allo Stadiurn di Wembley, alla presenza di circa CO mila spettatori. Era inteso che il vincitore della partita si sarebbe poscia misurato con Dempsey per contendergli il titolo di campione mondiale. I due campioni si erano quindi impegnati a fondo. La superiorità americana si manifestò sin dai primi colpi. Per un miracolo l'inglese non risultò fuori combattimento alla fine del secondo assalto. Il terzo durò meno di un minuto. Il k. 0. finale non fu che un colpo di grazia. Il vincitore ottenne 11 mila sterline ed il vinto COOO. _ Gerbauld tenterà da solo la traversata del Pacifico sul suo fallerò (Servizio speciale della • Stampa») Parisi, 0, notte. Alaino Gerbault, l'ardito navigatore che sul fragile veliero « Pire Crest » compie da solo la traversata dell'Atlantico, impresa che già nel 1881 fu compiuta dal capitano Fon cìacaro sul « Leone di Caprera », si ò imbar tato oggi a Le Havre sul « Paris » per New York. Egli raggiungerà il « Pire Crest » e procederà al suo equipaggiamento per tentare la traversata del Pacifico, New York, le isole Bermude, il canale di Panama, il mare dei Caraibi, l'isola della Tartaruga, 10 isole Garapo e le isole Marchesi sono l'itinerario che il valoroso navigatore tenterà di compiere. A sentirlo parlare sembra che egli si accinga a far un semplice viaggio di piacere. — Mi fermerò qualche giorno — egli ha detto agli amici che lo salutavano — nelle isole che mi piaceranno. — Egli porta seco sul suo veliero una provvista di lardo salato, pasta, riso, the, la sua sola bevanda, una cassa di libri, delle lenze da pesca ed una mitragliatrice. 700 annegati e 10.000 case distrutte all' isola di Formosa Parigi. 9. notte. Un telegramma da IYchj York annuncia che in seguito alle inondazioni dell'isola di Formosa vi sono stali 700 annegati e 10 mila case distrutte* Scomparsa o delitto? Un retroscena mostruoso Roma, 9, notte. Il 1G giugno scompariva da Palestrina l'agricoltore Giulio Chiapparelli d'anni 54. La scomparsa fu denunciata quindici giorni dopo c posta in relaziono con alcune voci che circolavano in paese misero in sospetto il maresciallo del carabinieri che iniziò subito indagini, per mettere in chiaro la faccenda. I personaggi di questo misterioso fatto sono 11 figlio diciannovenne del Chiapparelli, Giuseppe, e la moglie Annunziata Alpineto di ignoti, di anni 39. I due non godevano buona reputazione a Palestrina. Infatti Giuseppe Chiapparelli nel 1921 venne denunciato per violenza e minaccio contro il padre e condannato a 3 mesi di reclusione; nel 1923 venne corsìanaato per due volte consecutive ad 8 mesi di reclusione per porto abusivo di coltello e di pugnale e denunciato per l'urto qualificato. La moglie era divisa legalmente dal marito, che aveva lasciato 18 anni fa. Durante questo lungo periodo da amori illeciti le nacque una bambina. I sospetti per la scomparsa del vecchio Chiapparelli caddero quindi sopra il figlio Giuseppe. Si notò come subito dopo la scomparsa del Chiapparelli da Palestrina, la moglie ritornasse in paese e pare se la intendesse perfettamente col figlio Giuseppe, sì da far sospettare una relaziono mostruosa. Il maresciallo dei carabinieri ha tratto in arresto il Giuseppe e la madre, sotto l'imputazione di aver fatto sparire il vecchio Chiapparelli. Altri arresti sono imminenti* TcBprtGdctsasCzpDCNdlzsCSsacDNPNRC