I documenti dell'assassinato

I documenti dell'assassinato Il delitto Matteotti I documenti dell'assassinato eecrestaenmni Roma, U, mattino. II Messaggero conduce, come i lettori sanilo, una campagna vivacissima per dimostrare che 11 delitto Matteotti fu dovuto unicamente a moventi affaristici : « Come il plinto focale del misfatto vomiva, in un primo tempo da interessata e tendenziose manovre, additato al Viminale, ed ora si è via via spostato al Corriere Italiano ed alla sua banda, cosi la tesi di delitto politico si è ormai mutata in delitto a base affaristica. Per coloro che dapprima si ostinavano ad affermare che Matteotti non possedeva documenti e non aveva rivelazioni da fare, possiamo assicurare che il povero Matteotti, custodiva nel suo studio una completa documentazione intorno ad episodi di carattere; industriale e finanziario, di alcuni dei .quali si era già occupato in articoli di giornali. Ci risulta infatti che recentemente, cioè poco prima della sua tragica fine, egli provvide a corazzare il suo studio facendo fabbricare una porta di ferro a forte spessore e rafforzata da chiodi a larga te6ta da un noto meccanico, che ha la sua bottega non discosto da Ponte Milvio. Se qualcuno volesse obbiettare che tale misura difensiva egli avrebbe potuto attuarla per conservare denaro titoli, gioielli, è lacile rispondere che per tale bisogna tutte le banche mettono a disposizione del pubblico le comode cassette di sicurezza. I denari si conservano alle banche. Sono i documenti che si tengono presso di Gè >. Passando quindi a parlare del defunto Corriere Italiano, il Mrssaqgern scrive : « Nei giorni scorsi sono venuti alla luce numerosi e poco edificanti particolari sulle origini e sul finanziamento ed anche sui metodi dei generosi finanziatori del defunto Corriere Italiano. E'stato fatto anche accenno ad un episodio di molta gravità che ebbe il suo svolgimento durante il periodo delle trattative per la vendita dello stabilimento tipografico di piazza Poli. «Siamo oggi in grado di dare intorno a tale episodio più ampi particolari. Il noto industriale signor Borsani volendo acquistare lo stabilimento tipografico del vecchio Paese aveva stipulato un compromesso coll'avvocato Marengo, rappresentante dei proprietari, aw. Luigi Parodi e C, versando anche centomila, lire come caparra dei due milioni pattuiti. Frattanto sorse l'idea della fondazione , del Coni-ere Italiano, e l'avv. Filippelli pensò di far rescindere il compromesso stipulato per avere la disponibilità del macchinario del vecchio Paese. Nessun mezzo fu lasciato intentato per indurre il Borsani alla rinunzia dell'affare intrapreso. Poiché i mez zi comuni non erano apparsi idonei al rag- giungimento dello scopo si escogitò un siste, ma più energico e persuasivo. Il signor Bor¬ sani venne sottoposto ad una strettissima e. .—ocSw,., „ „„„„ .. „.„„.™.„ continuata sorveglianza e ebbe a ricevere lei tere anonime di minaccia. Come se tutto ciò non bastasse, si fece entrare in campo Amerigo Dumini incaricandolo, dietro promessa di lauto compenso, di trattare energicamente col Borsani. Il Dumini si pose subito all'opera e cominciò a pedinare il Borsani, studiandone accuratamente le sue abitudini. Un giorno però commise l'imprudenza di confidare l'eroica gesta che stava preparando ad un suo amico il quale, conoscendo i buoni rapporti di amicizia che legavano il Borsani ad un autorevole personaggio, si affrettò ad informare quest'ultimo. Impressionato della cosa, l'autorevole personaggio — di cui per ovvie ragioni non possiamo fare qui il nome - fece chiamare il Dummi da cui venne esat- tamente informato della criminosa impresa che era stata organizzata colla promessa di cinquemila lire, per una solenne bastonatu- ra e conseguente terrorizzamento del Borsa- ni. Il Dumini, vivacemente redarguito dal- l'autorevole personaggio, promise di non oc- sparsi più della cosa, ma il Borsani messo al corrente Sei grave pericolo corso, allo sco- po di evitare eventuali guai in futuro, rinun- Zio all'affare, rimettendoci parecchie decine di migliaia di lire e lo stabilimento tipogra- fico di piazza Poli potè senz'altro passare in mano al Fllippelli, e dell'avv. Olivieri sosti- tuto dell'avv. Luigi Parodi, amministratore delegato della società anonima proprietaria del Corriere Italiano ». I sequestri di giornali n curioso caso del "Nuoto Trentino „ Trento, 11, mattino. Ieri mattina il funzionario incaricato dalla R. Prefettura della censura dei giornali locali, vice-questore cav. Pietrangelo ordinava il sequestro del giornale « Nuovo Trentino », » che dovrà essere immediatamente sequestrato ». Il sequestro era stato motivato dal fatto che si erano riportate alcune informazioni già comparse nella « Tribuna » di Roma del 6 agosto e nel o Popolo » di Roma del 7 corr. e riprodotte largamente da tutta la stampa italiana, compresi i giornali filofascisti. Il redattore capo del « Nuovo Trentino », di cui è direttore l'on. De Gasperi, segretario politico del Partito popolare, fece scalpellare dalle pagine di piombo l'articolo che motivò il sequestro del giornale per uscire, a colonna bianca, in seconda edizione come, due settimane or sono, fece a Milano il ■ Corriere della Sera » in simile circostanza. Ma il vice-questore dichiarò che il giornale non poteva uscire neppure in sconda edizione, senza l'articolo incriminato e ordinò il sequestro della nuova tiratura facendo piantonare la tipografia da numerosi agenti di questura. Di fronte a tale provvedimento, il giornale ha querelato il vice-questore per abuso di autorità chiedendo il risarcimento dei danni per la mancata vendita della seconda dizione, e l'onorevole De Gasperi, direttore del quotidiano, ha inviato al Ministro Feder. zonì il seguente telegramma: « Stamane (questura Trento sequestrava giornale « Nuovo Trentino » da me diretto per pubblicazione notizie delitto Matteotti desunte da altri giornali non sequestrati, e impediva con piantonamento polizia uscita seconda edizione purgata articolo censurato. Protesto contro assurda interpretazione decreto stampa e riservandomi procedere vie legali contro abuso di potere questura denuncio sopruso — Deputato De Gasperi ». "I/Avanti!„ e "l'Unità,, Milano, il, 'lattino. I giornali Avanti! e Unità, per ordine prefettizio sono stati sequestrali, pare che tanto VAvanti! quanto l'Unità, che del resto lino alle 8,30 si vendevano liberamente, siano stati sequestrati per due articoli toccanti il Governo. Roma, u. mattino. II prefetto di Campobasso ha ordinato il sequestro dei quindicinale umoristico II Omirdio per offesa ad un corpo armato dolio State ed eccitamento a reazione pericolosa per l'ordine pubblico. Il sottoprefetto di Gorizia, per delega del prefetto del Friuli, ha fatto sequestrare il giornale Goriska Strazza per articolo atto n produrre ingiustificato allarme nella popolazione.^ {Stefani). Grandinata nel Saluzzese Saluuo, 11, man. L'altra jcia verso le 21,30 unii furiosa grandinata si è abbattuta sulla auàtra citta. Data perù la ix*a durata 1 danni «ella circostante campagna nuli tono gravi.