Vifforia italiana ai Circuito di Lione

Vifforia italiana ai Circuito di Lione Vifforia italiana ai Circuito di Lione Campai-i giunge primo su "Alfa Romeo,, - Il ritiro dei corridori della "Fiat» dopo una serie di accidenti - Pastore ed il suo meccanico feriti non gravemente (Dal nostro Inviato speciale) i . o a e e a i o. e Del diffusissimo servizio del nostro Inviato speciale, pubblicato nello nostro edizioni di iori, riproduciamo per 1 lettori lontani le parti essenziali. LIONE, 4, mattino. Temevamo la pioggia ieri e l'alba ci ha procurato la prima dolce sorpresa, mostrandoci un cielo serenissimo, ottimo presagio per una magnifica: giornata. Avevamo la quasi matematica sicurezza di vedere nella mattinata festiva le diverse strade che conducono all'autodromo strepitosamente affollate, ingombrate, clifllcilisslme a percorrere; eri invece non abbiamo trovato alcun ingombro. Folla enorme Nella notte, con i mezzi più disperati, migliaia e migliaia di persone hanno lasciato Lione per accostarsi all'autodromo: ma ieri mattina, quando entrammo nell'autodromo, trovammo le tribune ancora scarsamente affollate, il parterre solo in parto gremito ed i gnrages ancora sgombri di vetture; in compenso, la collina che sta innanzi a noi, e sulla Quale si distende parlo della strada che i concorremi devono percorrere, era ne: regnante di rolla. Migliaia e migliaia di persone avevano invaso prato e tribune clic, per la circostanza, sono =t->t-e erette nei punti dominanti del percorso. Lo spettacolo era quanto mai impressionante e caratteristico. Vi erano località dove la folla appariva tanto fitta che non si vedeva più alcuna traccia di vegetazione. A regoli..e il movimento stradale ed evitare ogni genero di ingombro, molli clementi hanno concorso: anzitutto un naturale senso di disciplina: noi la generale preoccupazione di anticipare la partenza per non giungere sul campo in ritardo. Alle ore s tutte le macchine che prendono parte alla prova sono pronte alla partenza. Dovevano essere 22. ma non ne sono comparsi» e' ° wnt-i. Il segnale che si avvicina la partenza è dato alle 8,30 dall'entrata in funzione degli altisonanti: i colossali megafoni posti presso le cabine dei cronometristi. Alle 8,30 le macchine accennano a lasciare i box per recarsi a prendere il posto di partenza. 11 primo a muoversi è Nazzaro, seguito poco dopo da Bordino. Un applauso scoppia nelle tribune. Nazzaro. che cammina a fianco della macchina, si volge verso le tribune e sorride. CU applausi da parte del gruppo numeroso di torinesi che assiste alla gara è fervidissimo: esso vuole significare l'augurio sincero che accompagna i nostri campioni nella difTioi'o prova. L'attesa diventa febbrile allorchè 11 megafono avverte che la prova sta per cominciare. Sono le 8.55. I.c macchine sono state portate all'inizio del rettilineo, che passa dinanzi alle tribune a qualche centinaio di metri della linea di partenza. La partenza — Ancora un minuto! — gridano i megafoni. 11 minuto passa e le macchine si muovono. Tutti si protendono per vedere meglio verso la tribuna dei cronometristi. La partenza avviene senza il minimo incidente, regolarissima. Quando le macchine giungono dinanzi alle tribune, Seagrave «ulla « Sunbeam » è in tosta. Lo seguo Ascari sull'cAlfa Romeo». A compiere il primo giro del Circuito è primo Seagrave, che passa dinanzi alle tribune impiegando 12' 16", il che vuol dire che ha marciato ad una media di Km. U2,!M). Nei primi 23 Km. i concorrenti, con distanze di poco varianti da un centinaio ai meiri, si sono postati nel seguente ordine: Seagrave, Ascari, Lee Guiness, campari, Bordino, Wagner, Chassagne, Divo, Friedrich, Resta, Pastore, Nazzaro, Zborowski, Marchisio, Costantini, Garnier, Thomas, De Vizcaja e Goux. Alle 9,25 lo strepito dei motori nella discesa, che porta alle Sette Strade, ci annunzia che il secondo giro sta per finire. E' ancora Seagrave che si trova in testa, seguito a pochi metri da Ascari. Bordino, che si trovava in quinta posizione, è già passato in terza ed insegue da vicino 1 due primi. Gli altri, su per giù, conservano le stesse posizioni. Il secondo giro è compiuto ad una media di Km. 113,150 ed è Bordino che lo ha compiuto nei migliore tempo. Bordino ha mantenuto la promessa fatta e continua a dare saggio del suo consueto sistema di corse: acquistare sin dai primi momenti il maggiore possibile vantaggio. Quando lo rivediamo, dopo compiuto il terzo giro, egli occupa la seconda posizione e proprio innanzi alla tribuna passa alla prima. il pussaggio di Bordino dalla quinta posi, zlone alia prima e la media da lui raggimi, ta nel secondo giro rimangono 1 fatti più salienti dei primi cinque girl Al 5.o giro Chassagne si ferma per quadctie momento. Al 6.o è Seagrave che si ferma per cambiare le candele. Il tempo migliore del 6.o giro è fatto da Ascari. Al 7.o giro Bordino ci ripassa innanzi con 8" di vantaggio su Ascari. Tra Bordino ed il 3.o, Lee Guiness, vi sono 55" di distanza. Dal primo all'ultimo la distanza viene poco a poco accentuandosi, per modo che tra il primo e l'ultimo si sta per raggiungere il giro di distacco. Bordino ha compiuto i 7 giri in un'ora 23' e 42". Lee Guiness in un'ora 24'35'V Vagner in un'ora 25'S", Resta in un'ora 25'23, De Vizcaja e Friedrich in un'ora 30'1", Nazzaro in un'ora 30'8". Bordino ha compiuto 11 7.o giro battendo tutti gli altri concorrenti in ir e 33" ad una media di km. 117,200. All'ottavo giro Nazzaro si ferma. Calmissimo egli scende di macchina e mentre Carignano cambia le candele Bordino continua a forzare per distanziare Ascari, ma senza riuscirvi. Il 9.0 giro è compiuto da Bordino alla media di' km. 116 e 690. Nel lO.o giro Bordino riesce a staccare Ascari e passa dinanzi alle tribune con un centinaio di metri di vantaggio. Bordino ha com. piuto i 10 giri, cioè 231 Km. in un'ora 58'4ì!" L'ILo giro segna per Bordino una nuova vittoria. Compie i 23 Km. del percorso in 11' e 34" al una media di Km. 120,060. E' la più alta media raggiunta sinora ed il pubblico fa al pilota torinese una calorosa dimostrazione di ammirazione. Al 18 o giro è Bordino che è costretto a fermarsi. Dalle tribune non riusciamo a farci un'idea di quello che occorre alla macchina di Bordino, ma vediamo con una certa trepidazione che la 6iia fermata si prolunga. Poco tempo dopo giunge pure al posto di rifornimento Nazzaro e si ferma. In questo momento i megafonisti annunziano che De Vizcaja ha avuto un incidente e la sua macchina è immobilizzata. Ha sfondato un pezzo dello steccato che sbarra la strada e la macchina è fuori garr In pochi minuti sei o sette macchine sono ferme dinanzi ai posti di rifornimento. Tre « Bugalti • cambiano le gomme. Tutti ripartono quasi subito ad eccezione dì Bordino che rimane ancora fermo dinanzi al posto della * All'annunzio che De Vizcaja ha sfondato un pezzo di palizzata un altro ne segue quasi subito dello stesso genere: anche Pastore ha urtato la staccionata. La macchina è immobilizzata e Pastore si ritira. La macchina di Bordino continua a rimanere ferma dinanzi al posto di rifornimento. Vediamo il meccanico che si affaceuda attivamente Intorno ad essa. Bordino resta ferino ben 49 minuti e non riparte che alle ore 12 e 11'. Messa a posto la macchina Bordino balza al volante etrpcgloGTgbgfestoondCsdamhAgDdaptlrBiaMicoAC4SsllècsLacrnsiLrcmctvIcAvzNgpd e riparte velocissimo. Il ritardo che ha sulle tre macchine dell'Alfa Romeo di Ascari, Campari e Wagner, sulle due Delage di Benoist c Thomas e sulla Sumbesm di Divo deve spingerlo a cercare di ottenere la massima velocità. Al 15.0 giro sono in testa Ascari, Lees Guiness, Campari e Divo seguiti da Benoist. Thomas e Wagner. Ascari ha compiuto il 15.0 giro in oro 2, 57' 53" e passa dinanzi alla tribuna d'onore alle ore 11,58 22". Nazzaro è in ritardo di due giri. Ascari giunto dinanzi al posto dell'Alfa Romeo si ferma a rifornirsi ed a cambiare gomme e la sua fermata determina un primo spostamento del gruppo di testa che avremo in seguito occasione di rilevare. Al rifornimento si vede Campari e Lee Guiness che vengono insieme; ciò mette un po' di elettricità nel pubblico. Chi finirà primoT Chi partirà primo? Purché le posizioni si ristabiliscano. Lee Guiness deve partire prima di Campar! e cosi avviene. Il pubblico ha applaudito l'uno e l'altro. A cambiare le gomme, a mettere olio e benzina alle macchine, hanno impiegato pochi minuti. Al 19.o giro le due Alfa Romeo, quella di Ascari e quella di Campari sono in testa. Segue la Stinbeam di Leo Guiness. Quarto è Divo della Delage. Siamo ora al ventesimo giro, più di metà del percorso è fatto. Mentre passa, Ascari, avendo compiuto i primi 462 chilometri del percorso, sopraggiunge Bordino. Avanza lentamente e va a fermarsi dinnanzi al box della Fiat. Ad Ascari seguo vicinissimo Campari. poi Leo Guiness che è seguito da Divo. Bordino è fermo. Nazzaro è a 52 minuti primi ila Ascari, a quasi cinque giri di distacco, altrettanto Bordino con un minuto in meno. Marchisio è ad un'ora dal primo. Le Alfa Romeo sono in questo momento in prima posizione Lo Delage sono piazzate molto bene. In seconda posizione si trovano le Bugatti, ma in ottime condizioni. Ecco la classifica dopo il ventesimo giro: Asce : ha compiuto il percorso in ore 41' 15"; Cam ir! 4 3'5"; Lee Guiness 4.T36"; Divo 4 3'57"; Benoist 4 8*45"; Wagner 411' 25"; Seagrave 4 16' 13"; Thomas 4 16' 39"; Chassawne 418' 12". Che il circuito sia tra i più difficoltosi per le condizioni del fondo stradale, lo ondulazioni continue e le curve pericolose lo si è constatato non solo dalla media oraria che è di Km. 105,080 ma dalle continue soste che i partecipanti sono costretti a fare. Al 22.0 giro 1 megafonisti avvertono che Lee Guiness, che era in terza posizione, ha abbandonato la corsa, per un guasto verificatosi alle ruote posteriori. Bordino e Nazzaro abbandonano Compiuto il 18.o giro, Nazzaro sosta per rifornirsi. Bordino si ferma a sua volta definitivamente. Lo vediamo con tristezza passare dinanzi allo tribune poi fermarsi pochi istanti dinanzi al box della sua Casa, indi portarsi nel prato. Ha compiuto 18 gin. La guigne perseguita oggi la forte Casa torinese. Al 26.0 giro Ascari si ferma per rifornirsi, cambiare gomme e mettere benzina. Si ferma anche Wagner. Il pubblico accoglie i corridori con calorosi applausi. I conduttori ed i meccanici si prodigano in un lavoro febbrile. Ascari si muove per il primo. In quel a omento sopraggiunge Campari, che è secondo, ma le posizioni non mutano. Ascari conserva la prima posizione. Salutiamo il passaggio di Marchisio. Il giovane pilota della Fiat ha inaiato una palizzata n ne ha forzato una trentina di metri. Non si è fatto nulla. Ai 27.o giro Ascari passa con 22" di vantaggio su Campari. Gli altosonanti ci portano un'altra notizia poco confortevole: anche Nazzaro si è fermato presso il posto 12 e di là sembra che venga lentamente al posto di rifornimento della Fiat. Non rimane in gara che Marchisio. Nazzaro giunge poco dopo e va a portare la sua macchina accanto a quella di Bordino. Si annunzia che Seagrave nel 27.o giro ha battuto il record della velocità della giornata. Ha coperto i 27 chilometri del giro in undici minuti e 15" con media oraria di 122,720. Ci avviciniamo alla fine della corsa. Al 30.0 giro le posizioni sono ancora immutate. Le due « Alfa Romeo » pilotate da Ascari o Campari sono in testa, ma la Delage di Divo avanza guadagnando sugli altri due. ' 11 giuoco tra la macchina azzurra di Divo e le due rosse di Ascari e Campari va negli ultimi giri facendosi serrato. Divo 'cerca di ottenere il massimo rendimanto daUa sua macchina, ma i due italiani presi dalla stessa febbre lottano a non lasciarsi superare. Si annunzia che Seagrave si è fermato, ma l'arresto è solo di qualche istante perchè dopo pochi minuti lo vediamo ricomparire. Siamo alle ultime battute. Gli altisonanti intensificano le comunicazioni. Ogni posto telefonico segnala il passaggio delle tre prime macchine, e le segnalazioni sono ripetute al pubblico che le accoglie con clamori. L'attenzione si fa vivissima. Anche negli improvvisati attendamenti sulle colline cessano le agitazioni. Tutti gli sguardi cercano lungo il percorso lo macchine, per avere la sensazione esatta della loro posizione. Dalla folla partono clamori, il passaggio di Divo è sottolineato da acclamazioni. Gli italiani che si trovano nell'autodromo sentono 11 cuore farsi piccolo piccolo. La vittoria della' macchina rossa sembra ormai sicura, ma 6ono tanti gli incidenti in una corsa automobilistica! D'altra parte Divo stringe le due macchine rosse cosi dappresso che nel 33.o giro abbiamo infanti una sorpresa. Campari nella- discesa da Givors alle Sette Strade passa dinanzi ad Ascari e quando le due macchine passano davanti alle tribune Campari è primo. Da Campari a Divo c'è un distacco di un minuto e 13". I 313 giri sono stati coperti da Campari in ore 6,41,51, da Divo in oro 6,42,20. Finale emozionante Sul box dell'Alfà-Romeo viene innalzato 11 segnale della massima velocità: disco rosso e croce bianca. Al 34.o giro Campari è primo, Divo 6 riuscito a superale AscarK ma non è riuscito a sorpassare la distanza che lo separa da Campari che si maritiene di 1' 13", Ascari dopo aver ' condotto quasi tutta la corsa, negli ultimi chilometri è stato costretto a rallentare per eccessivo riscaldamento del motore. Avanza lentamente e va a fermarsi presso il posto di rifornimento. Dal motore escono turbini di fumo. Si getta acqua sul radiatore e vengono cambiate le candele. Un uomo non fortunato Ascari! Ha perduto la Targa Florio per cento metri quando già ùveva la vittoria. Perde oggi il primo posto por un lievissimo incidente. Le ultime segnalazioni sono attese religiosamente. Non più una voce nell'ampio cam-ì po Quando la macchina rossa spunta sul declivio che scende al bivio delle Sette Strade è un urlo. Tutti scattano in piedi; si guarda la macchina rossa e pare che vada troppo lenta, si osserva Indietro per vedere se sopraggiunge Divo. La vittoria è ormai assicurata, ma a gridarla si attende di veder comparire la macchina rossa al principio del rettilineo. Il trionfale Anale di Campar! Finalmente la corsa 6 finita. Campari appare e taglia il traguardo. A compiere i chilometri 810,75 del percorso ha impiegato ore 7. 5" 34" 3/8. Una acclamazione vivissima ac ì coglie il vincitore. Tutti l fotografi si precipitano per prendere l'effigie del vincitore del secondo Gran Premio d'Europa. 11 vincitore è un uomo robusto, solido, quadrato. Ha la figura di un atleta. In questo momento egli si presenta colla faccia annerita e con un segno rosso sulla fronte. La musica militare suona la « Marcia reale » ; l soldati presentano le armi. Dalla folla erompe una acclamazione. Giunge secondo Divo. La macchina azzurra ha impiegato ore 7' 6' 40". Un minuto e a pochi secondi di distacco da Campari. La musica suona la « Marsigliese ». Campari e Divo ano accompagnati dal ministro Godart. Le acclamazioni si ripetono mentre corridori e dirigenti delle diverse case fraternizzano e si abbracciano. Non vi sto a diro la gioia degli italianL per la vittoria nazionale. Ascari ed il suo meccanico Marinoni sono- festeggiatissìmi. Eccovi ora l'ordine d'irrivo: Lo CAMPARI, in ore 7. 5' 34" 3fl. 2.0 T)ivo, in ore 7, fi' 40". 3.0 Benoist in ore 7, 17' 4". 4.0 Wagner in ore 7, 25' 10" 4/5. n.o Seagrave, in ore 7, 28' 56". 6.o Thomas in ore 7, 37' 27" 2/5. 7.o Chassagne in ore 7. 42' 26". 8.0 Friedrich in ore 7, 51' 45". Resta e Garnier cho potrebbero pure ultimare la corsa vengono fatti fermare dai commissari perchè il pubblico ha invaso la pista. Prime impressioni I commenti alla corsa li faranno i tecnici. Io non ho la pretesa di entrare in un terreno cosi scabroso, tanto più che anche i tecnici non potranno pronunziarsi se non quando avranno a disposizione gli elementi necessari per un giudizio. Vi è un problema in discussione: se in un cimento del genere, che per la conformazione e lo stato del terreno non offriva la possibilità di fare grandi velocità, la superalimentazione e cioè il tubo compressore è inutile, se non dannoso. Vi erano grandi motori ad alimentazione normale e motori a superalimentazione, ma la prova non ha dato egualmente argomenti decisivi per risolvere 11 problema, perché tra le macelline giunte lo prime ve no sono con motori dell'uno e dell'altro tipo. La macchina vincitrice è munita di tubo compressore, l'altra immediatamente seguente, no. E poiché la distanza è limitatissima, ogni conclusione che se no potrebbe trarre risulta infirmata. Detto questo per soddisfare ad un motivo di curiosità, eccovi ora alcune impressioni sulla corsa. Monotona per tre quarti ha avuto due o tre momenti interessantissimi ed una fase conclusiva densa di emozione. I momenti interessanti sono stati costituiti da una serie di sorprese. La prima sorpresa è stata data dalla Fiat. Per una serie di Incidenti le quattro màcchine della Ditta torinese, una dopo l'altra, sono scomparse dalla prova; nè più ne meno di quanto avvenne nello stesso circuito nel 1914, quando riuscirono vincitrici le tre » Mercedes ». Il primo ad essere provato dalla gwgne è stato Nazzaro. 11 vincitore di Strasburgo si è fermato una prima volta per difetto di carburazione. Questo stesso difetto lo costringeva più tardi a ritirarsi Bordino dopr avere fatto un magnifico t exploit », di quelli di cui egli è maestro e dopo avere battuto tutti e dominato tutti, perseguitato dalla stessa maligna sorte ha do. vuto fermarsi. Nel proposito di voler termi, nare la corsa Bordino riprese, ma la buona volontà non ha servito a nulla. Fatti alcuni giri, ha dovuto sostare e questa volta definitivamente. Pastore ebbe inchiodata la macchina da un urto nella staccionata; Marchisio si è ritiralo dalla corsa per lo stesso motivo. La gui. gnel Non si può dire altro. Se si trattasse a. un tipo nuovo di macchina molte congetture si potrebbero fare, ma si tratta di un-tipo già provato ed ogni considerazione cade. Bat. tuta a Lione la • Fiat » troverà modo di ri. farsi brillantemente a Monza, Una seconda sorpresa è stata costituita dalla posizione di prima linea raggiunta dalla giovane fabbrica milanese. Ascari sin dal primo giro si è messo dietro Bordino e l'ha seguito sempre non lasciandosi distanziare che di poche centinaia di metri. Scomparse Bordino ha preso il suo posto ed ha dominato la corsa sino al penultimo giro, Imme diatamente seguito da Campari, Vincitore del 2.o Gran Premio d'Europa. Scomparsa la t Fiat », Ascari, Campari e Wagner si imposero ed hanno condotto la corsa, non come ha loro piaciuto, ma nettamente dominando gli altri. Non fu che agli ultimi giri che Divo che pure aveva condotto.tutta la corsa in modo brillantissimo, passando all'offensiva diede l'impressione che vi era un'altra macchina che poteva competere con quella milanese. Il quadrifoglio coi locato nel cofano della macchina ha portato fortuna a Campari. La terza sorpresa fu costituita dal crollo di tutte le previsioni per quanto riguarda le grandi fabbriche francesi. Tutti 1 giornali prevedevano un successo clamoroso della • Bugatti ». Delle quattro macchjne allineate dal costruttore francese al traguardo, tre hanno finito la corsa, ma nessuna ha assunto una posizione dominante. Le ■ Bugatti » più che per altro si sono fatte notare per il grande numero di pneumatici che hanno dovuto cambiare. Ogni tre o quattro giri le macchine dal colore azzurro d'oltre mare, erano ferme dinanzi al loro box. Gomme ne sono state cambiate da quasi tutte le macchine, ma le « Bugatti ■ tengono 11 record. Della « Delage • si parlava ma senza eccessiva fiducia, ed invece questa macchina si è imposta con una corsa non di molto inferiore a quella della macchina milanese vincitrice del circuito. La fase decisiva, ' E veniamo alla fase decisiva. Due elementi contribuirono a renderla passionante; la offensiva di Divo e la disdetta di Ascari. La offensiva del francese contro 1 due italiani passò nel primi momenti quasi inavvertita. La corsa dal 20.o al 30.0 giro si svolgeva cosi monotona che l'acceleramento dt Divo non venne notato che da pochi. Al 30.O giro egli accentuò ancora di più la velocità della sua macchina. Il pubblico cominciò ad avvedersi che la fase più emozionante della corsa si stava iniziando. L'emozione assunse una grande Intensità quando si apprese che Ascari dopo avere dominato tutta la prova era costretto a rallentare. Si pensò, e con ragione, che lo stesso capriccio della sorte potesse capitare a Campari e in quanti guardavano con simpatia alla « Delage », crebbero le speranze. I venti secondi di vantaggio che ad ogni giro Divo si assicurava su Ascari, prima e Campari poi, erano troppa poca cosa per colmare la distanza che separava le macchine azzurre da quella rossa di Campari. e questa Infatti tagliava prima il traguardo. Come a Monza lo scorso anno nello scam. bio di posizioni nell'ultimo giro tra Nazzaro e Salamano, qui si è avuto uno scambio di posizione tra Ascari e Campari. Questi ha vinto la corsa ma Ascari ne rimane li vincitore morale. Magra consolazione. L'incidente che ha messo fuori gara Pastore, il giovane pilota della Fiat, ha avuto conseguenze assai più gravi di quello che i megafonisti avevano annunciato. Secondo il comunicato degli • altisononati » la macchina di Pastore urtando contro la staccionata avrebbe riportato danni seri ma il conduttore e il meccanico Manzo, erano rimasti Incolumi. Cosi non è. Per quanto 1 due uomini non abbiano riportato ferite gravi, sono stati sbalzati fuori della macchina e sono rimasti a tale segno tramortiti, che hanno dovuto essere trasportati al vicino ospedale. Sui motivi che hanno causato l'accidente si procede per induzioni. Per lo scoppio di un pneumatico la macchina hn fatto un brusco scarto, ed è andata ad urtare contro la staccionata. Spezzati parecchi metri dello steccato la « Fiat » si è impennata fino quasi a capovolgersi, ma non si è rovesciata per fortuna. Conduttore e meccanico sono stati sbalzati fuori dai loro posti. Pastore e Manzo vennero raccolti privi di sensi e trasportati al vicino posio di medicazione e da questo al locale ospedale: da una prima visite si è potuto constatare che nella caduta i due non avevano riportato ferite gravi. Il meccanico accusava dolori ad un braccio il che^fa pensare si 6ia prodotta la frattura dell'arto, Pastore avrebbe soltanto delle contusioni e delle ferite di leggiera entità. Lo sfollamento dell'autodromo avviene in modo abbastanza rapido e regolare ma non cosi ordinato come all'ingresso. Il cielo è stato benigno alla corsa. Ora che è finita si avanzano le nubi ed è vicina la pioggia. GIGI MIOHELOTTI. Gli altri avvenimenti di Domenica Ciclismo. — Nel 5.0 Gfro del Veneto, prova di campionato, Girardengo ha ottenuto una ennesima vittoria. La pioggia ha tormentato i concorrenti per buona porte del percorso, rendendo dura la prova. Ecco l'ordino di arrivo: Lo GIRARDENGO COSTANTE, di Novi Ligure, alle ore 18.45'45", che ha compiuto i 300 Km. del percorso in ore 12.3C45", alla media oraria di Km. 24 circa; 2.o Belloni Gaetano, di Pizzighettone, a una macchina; 3.o Gay Federico, di Torino, a due macchine; 4.0 Tecchio Antonio, di Vicenza, alle 18.45'46"; 5.o Trontarossi Giovanni, di Gerla, alle ore 18.47'50" ; 6.o Bestetti Piero, di Niguarda, alle 1R.46'20"; 7.o Arduino Camillo, di Torino, alle 18.55'40"; 8.0 Azzini Giuseppe, di Milano, alle ÌO.O'IO"; 9.0 Zanaga, di Padova, allo 19.0'13"; lO.o Gordini Michele, di Forlì, alle W.0'18": ll.o Caudini Antonio, di Bologna, alle 19.14'30": 12.0 Messeri Guido, di Tavarinizzo, allo 19.31'27": 13.0 Massaro Otello, di Pistoia, allo m.31'30" ; 14.o Tragella, alle 19.31'50"; 15.0 Toso, alle 20.5'. Il Campionato del mondo su pista ha segnato la vittoria di Moeskops tra i professionisti e di Michard tra i dilettanti. Buone prove hanno fornito gli italiani Moretti e Tasselli. La. La Torlno-Bnrgoscsia, riservata al dilottanti ed organizzata dall'Unione Sportiva Ausonia, ha visto lotte accanite. La prova è stata caratterizzata (Ja numeroso bucature. Ecco l'ordine di arrivo: 1.8. Pelano PI«t«j del Velo Club Lancia, alle ore 15 e 36, impiegando ore 7 e 6', alla media oraria . <u Km. 27.4G4- 2.o Colombo Giacomo, dello spore Club Genova, a una macchina; 3.0 Giumei" Battista, del Pedale .Astigiano, a una rnac china; 4.0 Picchiottino G., della Cirlaceso, a due macchine; 5.0 Barbera C, al'6.0™ 15 36' 30": 6.0 Tizzoni G., a una macbhina. 7.o Dezzani; 8.o Del Mastro; D.o Zanoni: MM» Melano Seguono altri 20 corridori in t- m. Motorismo. — Sul Circuito di Tortona si o svolta ieri la 6.a prova del Campionato Motociclistico Italiano. Medie altissime sono state ottenute dai corridori. Peccato cne la non buona organizzazione abbia falsato un po' la prova. Ecco i risultati: • Categoria 2aO cmc: Lo Vaga (MaffelS) ni S'ori 0' 58" 4/5 alla veloeità media oraria di Km. 89,270 ; 2.0 Verna (Henley) in 2 6 ' *'iY» 3.0 Maffeis (Maffeis) in 2 6" 29" 2i5 ; 4.0'«bezzi in 2 7' 40"; 5.0 Glanoglio in 2 12' 17 2/5. Giro più veloce. Maffeis al 2.o in 30 50 . . Categoria 350 cmc: Lo Raggi Olindo (A. J. S.) in 2 1<>' 20" alla inedia di Km. 99,222 ; 2.0 Mariani Isacco (Garelli) in 2 20' 2u. Ilo ; 3.0 Galli (Doti in 2 23' 7" 4/5 ; 4.0 Vaccari in 2 27' 16" 1/5 ; 5.0 Sassi. Giro più veloce, Peter al 2.0 in 2ó' 7" alla media di Km. 107,498. Categoria 500 cmc: Lo Nuvolari Tazio (Norton) in 2 26' 30" 3/5 alla media di km. 110,572 ; 2.o Roccatani (Sunbeam) in 2 ore 37' 57" 1/5. Giro più veloce. Mentasi! al 2.0 in 21' 37" 4/5 alla media di Km. 124,826. Categoria 1000 cmc: Lo Ruggeri Amedeo (Indian) in 2 21' 47" 4/5 alla media, di Km. 114,348 ; 2,o Faraglia Umberto (H. D.) in 2 39" 39". Giro più veloce Cantarini al a© in ai" 42" 1/5 alla media di Km. 124,404. Una riunione atletica a Castellazzo Alessandria, 4, notte. Nella vicina Castellazzo Bormlda si è svolta una riunione atletica col seguenti risultati: Finale corsa 100 metri: 1. De Ambrogio, della Ginnastica di Torino; 2. Brunorl: 3. a i>arl merito: nernardottl e Parlelll. — Corsa iwlistlcji 7 chilometri: CasteUazzo-Cnntaliipo o ritorno: 1. Ottoll.i det Trionfo Ligure di Genova; '2. leardi (11 Nizza; 3. Bovone di Genova; 1. Ferraris della Fiat di Torino; 5. Drago; seguono altri dieci in temivi massimo. — Corsa nel sacco: i. Panlzza, Moretti. Bertero, Rossi. — Tiro alla fune: l. Squadra Tourlng CInb; 2. Idem; 3. Untono Sportiva. La squadra inglese a Genova Genova. 4, notte. La squadra inglese che si trovava a Rapallo ha lasciato il golfo di Tiguglto stamane per tempo ed è entrata alle 10,30 nel porto di Genova ancorandosi al molo Gallicra. Appena tutte le navi si furono attraccate dalla nave ammiraglia Carditi ò stata sparata una salvo di 11 colpi (per salutare la città, I forti hanno risposto al saluto. Una gran folla ha assistito dalla banchina e dalle alture all'arrivo ed alle manovre della squadra inglese.