Sotto il sole o mezzanotte

Sotto il sole o mezzanotte Sotto il sole o mezzanotte Soto il sole o mezzanotte CAPO HOME, 27 luglio. Mando questo ■dispaccio per la Radio 'fino a Vancouver; donde proseguirà per cavo. Da Dawson continuai la navigazione del periglioso Yukon con tale rapidità, a causa della corrente fortissima, che percorsi oltre '40 miglia in un giorno. Quando, Viceversa, i battelli fluviali — a ruota posteriore, alimentati a legna, che si raccoglie nella foresta lungo le rirc — debbono risalire il torrenziale Yukon, essi si aiutano legando corde di ferro agli alberi e superando in tal modo le innumerevoli salite. Scie scottante a sera TI 20 luglio, * sera, dopo aver ripassato U confine fra rAlaska canadese e l'americana, raggiungevo Fortyukon, sul circolo ■polare, dove si vede il sole a mezzanotte. Questa locali!.-* e la più settentrionale che aia abitata da bianchi, nell'interno dcl' Alaska, ed è centro di commercio par gli 'squimesi, i quali vìvono lungo i fiumi Porlupine e Chandclar che ivi confluiscono. Fortyukon, che disia dalla' costa nord dell'Alaska circa trecento miglia, ricorda il passaggio, di Amundsen quando egli vi giunse discendend.0 il Porcupinc, dopo la memorabile traversala artica dalla Groenlandia all'Alaska, pel passaggio marino nord-ovest, durata tre anni. Mai Vaviazioni! americana lento vnH sulla sterminata Tundra, a nord del fiume Yukon, pochissimo esplorala, attraversala verso nord dalla barriera dei monti Endicott, disseminata d'innumeri laghi, coperta di nebbie permanenti, f pochi voli effettuati nel 10"2'2 da aviatori americani in Alaska non oltrepassarono mai Fortyv,kon« A. Dawson trovai un tempo stranamente caldo-, il sole, alle olio di seni, scottava su una terra che per otto mesi dell'anno e coperta da ghiacci. Irovai invece a Fortyukon ,una tempesta invernale. Fortyukon è composto di cinquanta caiHtc, che ospitano il presidio americano e le missioni impegnale a convertire accaniU'mentc al protestantesimo queste remote popolazioni boreali. Ivi il fiume Yukon si, allarga enormemente nella Tundra squallida, disalberata. L'Alaska mcridiouals, con le sue eccelse montagne, i vulcani piti alti del mondo, i ghiacciai immani sul mare, le foreste di abeli pullulanti,di fauna, e le valli dove aleggia il fascino della ricerca dell'oro, sembrava lontanissima. Da Fortyukon, la desolata uniformità artica, tragica sotto le spettrali luci delle aurore boreali, si stende a nord inviolabile fino all'avvento del disgelo annuale; quando, in questi mesi, i 'ghiacciai si rompono, il vorticoso Yukon li travolge sino al Pacifico. Lungo il fiume ho trovato ambienti ospl'talissimi verso il giornalista europeo, e 'grande incredulità nel raicl aviatorio. Accoglienze originali, da pai le di queste strane donne americane, mogli e figlie di soldati, che allevano le volpi argentate, cacciano gli orsi e le renne, coltivano fiori sotto le invetriate. Pali'oro al salmone Continuando la discesa del Yukon, toccai Tanana, alla confluenza enit l'omonimo grande'afflucilie, per il guaio si risiile sino a Fairbunks, dove ricomincia la lerta dell'oro; quindi sono passalo per una serie di piccole stazioni (Huby, Nultilo, Koltay), scoprendo gualchi: sperduto italiano e visitando la missione russa ove sus■ (stono ancora una scuola e una chiesa l ortodosse, coi ritratti dei Romav.off e seguaci (questi esquimesi ignorano ancora l'avvento del bolscevismo); e infine sono giunto ad Andreafski, sulla foce settentrionale dell'Yukon, gran centro di scambio esquimese, dove ho trovato i più eterocliti cantieri navali del mondo: un'adunata enorme di carcasse di vapori fluviali, che venlisci anni fa ascesero V Yukon trasportandovi migliaia di cercatori d'oro, di ogni razza del mondo. La chimera dell'oro scomparsa, rimane la realtà delle iperboliche pescherie del salmoni, alla foce dell'Yukon. La foce è ingombra di azzurri iceberg; che sembrano galleggiare apposta per permettere ai piatti ballellini fluviali di sgusciare fra essi, raggiungendo Saint Michael, sulla costa dello stretto di Bering, al riparo dei marosi oceanici. Saint Michael e l'altra stazione navale americana che sorveglia accuratamente le coste, temendo provenienze russe dalla vicinissima Siberia. Una navicella di pescatori di foche, direni alla costa nord dell'Alaska, mi ha trasportalo a Cupo Nome, che è una vera cittadina fiorante, a causa delle ricche miniere di carbone e anche di oro. Il giornaletto locale, Nome Nnrrget, mi ha consacralo una pagina illustrativa, e il direttore mi assicura che il mio arrivo costituisce l'avvenimento più straordinario dell'annata. Nume è, per cinque mesi dell'anno, libera dai ghiacci a causa della calda corrente marina che spinge i suoi effetti sino a Capo lìarrow. frmundsen voleva sconfessare Peary? In Nome trovo un ambiente piraticissimo d'imprese polari; ma i propositi di Amundsen sono stranamente giudicali. Qui affermano che l'idea d'idrovolanti che sorvolino il Polo è chimerica: se ciò fosse possibile l'America lo avrebbe di già tentato. Il solo vero tropo di Amundsen, secondo gli imr ■ ricani che vivono nelle regioni artiche, era quello di raggiungere la nave Maud, come tentò vanamente lo scorsa anno, e di arrivare dalla nave al Polo dimostrando, al mondo che la marcia polare di Pcary, dodici anni fa, fu una mistificazione. Questi americani, infatti, sono concordi nel ritenere che Peary non arrivò mai al Polo: prova ne sia. che volle cempirre solo con un servo esquimese le ultime cento miglia, sino al fatidico punto, lasciando indietro, senza ragione, numerosi suoi compagni. Amundsen, o con gli idroplani ovvero con le slitte, si proponeva di raggiungere dalla nave Maud il Polo, sicuro di non trovarvi alcun segnale erettovi da Pcary. Si aggiunge ancora, qui, che VAmerlca si mostrava, comunque, aliena dalVa'mtara Amundsen, poiché temeva di distruggere la gloria americana di aver raggiunto il Polo Artico. Per l'America, quindi, i progetti aerei verso il Polo, conne pure la presenza della nave Maud da due anni protesa nell'estremo nord, sono piuttosto importuni. L'America profonde milioni di dollari per civilizzare questa squallida Alaska settentrionale, tanto che gli esquimesi sono cosi progrediti da aver sostituito i motoscafi alle loro canoe di pelle di renna; ma non aiuterà Amundsen a svelarceli mistero da Capo liarrow al Polo. In quanto alla aviazione americana, nulla essa Ita fallo ancora, non solo dalla costa nord dell'Alaska verso il Polo, ma neppure sulla sterminata estensione dal fiume Yukon al Capo liarrow. ARNALDO CIPOLLA.