I funerali del suicida

I funerali del suicida Il dramma coniugale di Settimo I funerali del suicida La sua figura morale Hanno avuto luogo domenica a Settimo, alle are 18, 1 funerali del buffettista Giacomone, che, come narrammo, feri la moglie con un colpo di rivoilitéHa e quindi si uccisa Molta gente ha partecipato alle onoranze funebri del suicida; essa ha voluto cosi rendere omaggio alla memoria di un uomo ohe, sebbene travolto da un impoto di cieca passione, che gli aveva armala la mano contro altri e contro se stesso, era stato tuttavia un umile lavoratore, che era riuscito a conquistarsi la simpatia di quanti 10 conoscevano. Le ulteriori indagini dell'autorità inquirente hanno, infatti, raccolto degli elementi, die vanno per cosi dire all'attivo dello scomparso; di guisa che il profilo eh- ne venne a tutta prima tracciato — in baso alle informazioni raccolte al San Giovanni dalle persone che vi accompagnarono la moglie ferita — deve essere in più punti modificato. Egli non sarebbe stato un violento per una triste inclinazione di natura, che anzi viene descritto dai conosoeniti come uomo serio e tranquillo, dedito al lavoro, senza fìsime pel capo. S'egli fu qualche volta -violento nel confronti della moglie, lo sarebbe stato per una specie di triste fatalità ohe travolse la sua umile o tranquilla esistenza, e fini per mutarla in dramma sanguinoso. Egli era sinceramente affezio: to alla moglie, e ne diede anche delle prove. Qualche tempo addietro essa, malata, fu curata in un ospedale della nostra citta, ed egli, facendo anche dei sacrifici, pagò puntualmente la retta, perdio essa avesse un trattamento adeguato. Era attaccato al lavoro, e curava con amore i suoi piccoli interessi inerenti al suo € buffet », ed anzi uno del rimproveri che faceva alila moglie era appunto che essa, a differenza di lui, non dedicasse bastanti cure, tempo e attività alla piccola azienda dd < buffet ». Altra prova dell'attaccamento del Giacomone alla moglie, e del suo desiderio di untone cordiale e tranquilla con la consorte, è data da una circostanza che non manca di delicatezza. Quando la moglie tornò dall'ospedale, 11 marito le offerse in dono un paio di orecchini, con brillantini, per i quali spese una somma per lui veramente considerevole. Voleva egli con ciò confermare la sua affezione che, dopo la malattia di lei, era forse divenuta in lui più intima e più profonda. Inoltre, come già dicemmo, egli era geloso della moglie. Preso da questi due sentimenti — geloso e insoddisfatto della moglie che riteneva spendesse troppo in relazione alla modesta proficuità del suo lavoro — si comprende'come egli potesse trascendere contro di lei; ma non risulta che tali scenate fossero cosi frequenti e di tanta gravità, come era a tutta prima apparso. Ogni volte che la moglie, dopo over abbandonato il tetto coniugale per qudlo paterno, ritornava a luì*, egli riteneva in buona tede di poter iniziare una vita nuova, ma ecco che subito riteneva di avere sufficiente motivo per lamentarsi della moglie, e le burrasdie ricomindavano. L'altro giorno egli si è recato in casa dei parenti di lei, dove la moglie aveva nuovamente riparato, perchè, persuaso forse di nonpoterne fare a meno, sperava di ricondurla a quello dio egli riteneva il suo dovere. Ma essa gli parlò di separazione legale, facendogli capire che essa era definitivamente perduta per lui. Sconvolto da tali propositi egli non arretrò davanti alla tragedia. Abbiamo parlato con un fratello del morto, puro abitante a Settimo, ed egli ci ha confermata la stima generalo di cui il Giuseppe Giacomone godeva in paese, per lo suo ottime qualità di lavoratore e di cittadino. 11 fratello ci ha inoltre comunicato quello che potrebbe dirsi lo stato di servizio del suid. da, come lavoratore, o che indubbiamente attesta di un esemplare lavoratore. Il Giocoìnonc lavorò per 11 anni di seguito nelle onichie Giovanni Fogliano di Torino, dapprima conio operaio, quindi come capo-officina, posto che si guadagnò per la sua capacita c ottima condotta. Licenziatosi spontaneamente per stabilirsi a Settimo, cioè per tornare vicino alla famiglia, egli entrò come capo-meccanico negli Stabilimenti Riuniti Schiappordli di Settimo, e vi rimase cinque anni. No usci con un lusinghiero « benservito » quando nello sta, bllimento, per diminuita produzione, si procedette alla diminuzione d'ella maestranza. Ultimamente, conio • buffettista > del Circolo apolitico « Edera Settimese » si era puro fatto benvolere indistintamente da tutti 1 soci per il suo tratto serio e tranquillo. I funerali, come già dicemmo, riuscirono, nella loro imponenza, una larga altestazio[%ne di questi sentimenti di benevolenza, ddla generale convinzione cho lo considera, più die colpevole, vittima di un avverso destino. Essi perciò hanno costituito, pure in mezzo al più grande dolore, una soddisfazione particolarmente sentita per il vecchio padre e per tutti i congiunti.

Persone citate: Giovanni Fogliano

Luoghi citati: Stabilimenti, Torino