Come ha parlato l'on. Amendola

Come ha parlato l'on. Amendola Come ha parlato l'on. Amendola Il PRESIDENTE dà quindi la parola all'on. Amendola, il quale sorge a parlare dal terzo banco del secondo settore di sinistra. L'onorevole AMENDOLA dice: « Cercherò di limitarmi a poche dichiarazioni; a quelle strettamente indispensabili. Le posizioni chiare hanno almeno questo vantaggio: consentono di risparmiare molte parole. Parlerò soltanto per un obbligo di deferenza verso gli elettori, i quali hanno di-' ritto di vedere confermati, in quest'aula, gli impegni polìtici assunti durante la campagna elettorale. Dopo di allora la situazione è rimasta immutata;- ma si è avuto un fatto nuovo: il discorso della Corona. Su di esso il Parlamento è chiamato a pronunziarsiNoi non voteremo l'indirizzo di risposta al discorso della Corona che viene proposto alla decisione della Camera; non lo voteremo, sebbene nella prosa di Antonio Sala ntfra si incontrino idee ferme su cui non potremmo negare il nostro consenso. Ma vi troviamo altresì giudizi dai quali dissentiamo, mentre mancano in essa affermazioni nelle quali precipuamente si concreta il nostro punto di vista. E' nel suo insieme un documento che non corrisponde al nostro giudìzio sulla situazione politica. Non abbiamo proposto emendamenti che sarebbero stati parziale ed insufficiente espressione del nostro dissenso nel voto politico che daremo. ■0 Le elezioni e la Milizia c Su due punti mi spetta innanzi tutto l'obbligo di precisare il nostro pensiero: le elezioni del 6 aprile e la Milizia Nazionale {interruzioni a destra). Ma, prima di toccare questi punti ed i molti altri che ci dividono irrimediabilmente dal Governo e dal partito politico, che in quest'aula e fuori di questa aula lo sorregge, noi dobbiamo associarsi con animo reverente al pensiero di gratitudine e di esaltazione che l'indirizzo rivolge alla Vittoria ed alla memoria sacra dei °acrifici che essa costò al popolo italiano ed alle forze armate dello Stato, verso le quali noi abbiamo un debito che può essere saldato soltanto con serie opere ricostruttrici. « La maggioranza di quest'assemblea ha avvertito con sorpresa il nostro riliuto di associarci alla convalida della sua elezione. Era il meno che potessimo faro. Non possiamo riconoscere la legittimità del risultali elettorali del b aprile; non possiamo accettare per buona la proporzione tra le forze politiche italiane, quali risultano da quelle cifre elettorali. Prescindo dalla valutazione della legge elettorale e dal modo col quale fu approvata dalla Camera del tempo, argomenti sui quali non ho bisogno di ripetermi. Dico soltanto che le elezioni non ebbero luogo nelle condizioni di libertà e di legalità che sono previste dallo Statuto del Regno e dalla stessa legge elettorale vigente e che pertanto noi siamo nel pieno diritto di non riconoscerne la validità e non accettarne i risultati. E' perfettamente vero che questo nostro giudizio non impedirà a questa Camera di funzionare sino a che sarà possibile. E' altresì vero che, l'avvenuta convalida della maggioranza ha eliminato la sola istanza legale che consentisse formalmente quel dibattito che già si è svolto e che continuerà a svolgersi nella stampa e nella coscienza morale del paese. Non Importa Non siamo qui per recriminare; per chiudere gli occhi sulla realtà. Siamo qui per affermare le posizioni giuridiche e morali nelle quali riconosciamo le condizioni indisppnsabili per la costruzione della realtà nuova. « Quanto alla Milizia Nazionale, noi dobbiamo considerarla dal duplice punto di vista: politico e militare. Dal lato politico noi rifiuteremo sempre di ratificare l'eslsten.-a (li un corpo armato gravante bensì sul bilancio dono Stato, ma al servizio di un partito politico. MUSSOLINI: — No. no! Ve l'ho mandata a difendervi I AMENDOLA: — No faccio a meno! Essa ci appare come una lesione gravissima di uno stato di diritto che è uguale a tutti i cittadini, a coloro che della milizia fanno parte e in essa vedono il sostegno, come a coloro contro ì quali la milizia monta la guardia. E' un disordine politico e giuridico che dovrà essere eliminato, quando si tratterà sul serio di reintegrare nellu sua vera efllcenza lo Stato. Si 6 parlato più volte, in questi tempi, da pai-te fascista, di normalizzazione. E' codesio un argomento che riguarda il fascismo ed i suoi rapporti col paese. Per noi. avversari, che non sollecitiamo facilitazioni, normalizzazione significa anzitutto scioglimento della Milizia... [Interruzioni e rumori a destra). MUSSOLINI: — Questo mai! {applausi sui banchi, della maggioranza). AMENDOLA: — Dal punto di vista militare, 1 argomento non presenta minore gravita. Gli accenni contenuti nel discorso della Corona e raccolti con meritoria prudenza nell'indirizzo di risposta, sono troppo valili e generici perchè sia possibile anticipare giudizi ni riguardo, ma deve essere ricordato c'ie In difesa militare degli Stati sovrani, segnati, nieiiìe dopo l'esperienza della memoranda guerra dei popoli, riposa sul principio tondimentale dell'uguaglianza del diritti e dei doveri di tutti i cittadini. d°P° guerra e dargli quell'ordinamento agire Voci da destra: — La disciplina.I La disciplinai AMENDOLA, continuando: — Tale principio sarebbe gravemente offeso il giorno in cui particolari privilegi circa la natura e la durata degli obblighi di leva fossero concessi a quei cittadini che potessero senza disagio per la loro coscienza, iniziare la preparazione militare di un corpo armato avente origini di parte. Ora, le condizioni attuali dell'esercito non soltanto ci consigliano di non sollevare, sulla via del suo riordinamento, pericolosi problemi nuovi, ma anzi impongono di trarre, senza ulteriori ritardi, le conclusioni maturate durante il decennio di guerra e del vigoroso, compatto, che permetta di ricavare il massimo rendimento dalle risorse del bilancio, conservandogli quella caratteristica tutta italiana, che è la sua completa fusione morale con tutto il paese. A questa immensa riserva di energia il nostro paese ha potuto ricorrere non invano nelle oro dolorose del passato. Ad essa si potrà attingere con sicurezza in qualsiasi circostanza futura. Le libertà statutarie violalo AMENDOLA: — Legata alla questione del problema militare è quella deUa politica internazionale. Su tale argoicento l'indirizzo di risposta contiene qualche importante rilievo. « La' situazione internazionale di una grande potenza quale l'Italia è e vuole rimanere, non lia reale autorità e vigore se non si fondu sopra una situazione interna stabile e sicura e se non la rappresenti e Jà regga un governo forte del consenso e della disciplina della nazione». Sappiamo che con queste parole si è inteso rappresentare quella che sarebbe, secondo il fascismo, la presente situazione politica del nostro paese. L'opposizione invece, ritiene clic quelle parole rappresentino con lucida esattezza una situazione che deve essere nelle aspirazioni di tutti i buoni italiani, ma che nel momento attuale è ancora al di là da venire [mormorii). Alla sua effettiva realizzazione si oppone la politica interna del fascismo che divide gli italiani in due canini nemici [rumori), i quali non possono associarsi in forme di consenso e di disciplina che non abbiano carattere veramente e seriamente nazionale. « L'argomento della politica interna è, troppo vivo nelle quotidiane discussioni, perchè sia necessario esporlo a fondo. Esso è nella mente e nel cuore di tutti. Vi è un emendamemo, quello dell'on. Casalini, che ricorda tutte le libertà statutarie, pubbliche e private che il fascismo ha violato e viola ancora, nonostante tutto. Quell'emendamento ricorda dello verità sacrosante. Sono gli articoli che vanno dal 2V al 'ii dello Statuto del Regno sui diritti e doveri dei cittadini, escluso il 31, che riguarda il debito pubblico, che non sono rispettati. Essi hanno formato lu beneficiata del cosidetto illegalismo. Quando l'opposizione ricorda simili cose lo si risponde trionfalmente una sola cosa... Voci da destra: — Sufuol SarnoI AMENDOLA, continuando: — ...rivoluzione. Vorremmo rispondere a nostra volta {rumori) che una rivoluzione, la quale non ci impedisce di discutere il discorso della Corona del Regno d'Italia, devo consentire che gli elementi di essa siano interpretati cum grano sali*, ma preteriamo rispondere che una rivoluzione, che può essere talora una fatalità tragica," grandiosa, vivente, diventa assai misera cosa quando consente di coprire in maniera cronica la sarabanda di innumerevoli arbitrii l-.iziosi privati... Voci da destra : — Sono creazioni dell opposizione ! AMENDOLA, continuando: — ...che non creano, non ricostruiscono un bel nulla, ma invece disturbano, infastidiscono e tormentano la vita tutta di un popolo. l'ori da destra: — La vostra vita! AMENDOLA: — No, non la nostra, signori della maggioranza, perchè la nostra è fuori dei conti, ilupuoichè abbiamo scelto questo posto di battaglia, ma quella del popolo Innumerevole, apolitico, lavoratore, di quello che ha diritto di vivere nello Stato e che ha il dovere di servire lo Stato, ma che è som inamente opportuno non disturbiate nella vita privata, nei suoi' diritti ed interessi legittimi, sinché- in supreme necessità della Patria, legalmente accertate, non lo impongano. Nò a questo può ridursi la funziono della politica Interna. VI è l'eccesso sistematico del potere esecutivo; vi è la permanente confusione nonostante lo vostre periodiche grida e le non meno numerose polemiche revisionistiche tra il potere statale ed il potere del partito dominante. MUSSOLINI: — Sicuro! AMENDOLA: — Vi è il privilegio assicurato a coloro cho aderiscono al partito fascista. MUSSOLINI: — E' falso, non è vero [Rumori alla destri: accompagnano l'interruzione). Lo Stato a il Partito AMENDOLA, continuando: — in tutti i campi dell'attivila nazionale -, : è quasi in soppressione di fatto del diritto di i cntladini di amministrare I loro legittimi interessi nei Comuni e negli altri Enti locali. Tulio ciò, mentre si discorro quotidianamente di Stato forte e di restaurata autorità statale, conduce a questo risultato che lo Stato è facile e comoda preda di tutti i furbi e di tutti 1 faziosi, [oh! oh! mormorii sui banchi del Centro), i quali, pur di appagare il loro desiderio di predominio e pur di soddisfare 1 loro interessi, non esitano ad imprimere sulle poco esigenti coscienze la marca del littorio. Ne conseguo che, sotto l'apparenza di un rigido accentramento dell'autorità dello Stato, questa in realtà viene polverizzata e dispersa attraverso il partito fascista in mille e mille maniere. Contro questa situazione noi affermiamo la necessità di una larga e risoluta restaurazione . costituzionale, premessa necessaria dì una profonda e necessaria riforma dello Stato, della reintegrazione di tutte le libertà pubbliche e private... MUSSOLINI: — Si abusa! AMENDOLA, continuando: — ... della soppressione di ogni privilegio di parte inconciliabile non soltanto coll'aborrita democrazia, ma altresì con un qualsiasi Stato liberale, ed affermiamo che va restituita, 6enza ritardo, ai cittadini la facoltà di amministrarsi negli Enti locali, di cui il Governo e, per esso, il fascismo si è impadronito su larghissima ssala. Affermiamo sopratutto che non può essere definito forte lo Stato che è mancipio di un partito ed auspichiamo la forza effettiva dello Stato italiano a tutela e sollievo di ratto il nostro popolo. Voci dalla destra: — Con Nittil Con Nitti! BERLINGUER, rivolto alla Destra: — Fate qualche interruzione intelligente! AMENDOLA, continuando: — Dal tema della politica interna al problema sindacale il passo è breve. ROSSONI: — Se ne Intende? Lo capisce? AMENDOLA : — Il discorso della Corona ha mostrato di voler considerare il problema dello classi lavoratrici, ma non espresse concetti che oltrepassino le linee di un generico paternalismo. L'indirizzò di risposta parla del dovere, da parte dello Stato, di riconoscere lo libere associazioni dei lavoratori. Noi affermiamo che, prima di pensare a riconoscerle, occorre garan'ire a quelle associazioni l'esistenza e la libertà entro i limiti della legge. Fino a che tali garanzie non esistano, noi protesteremo. Possiamo anche dispensarci dall'avere una opinione intorno al cosidetto sindacalismo integrale, il quale si presenta per altro con ques'a grave deficienza al suo passivo: che non è riuscito a convincere delle sue buone ragioni la Confederazione generale dell'industria... ROSSONI: — Non è vero! AMENDOLA, continuuando :' ■-■ ... la quale non ha rinunciato in alcun modo alla sua es'-tenza autonoma. MUSSOLINI: — D'accordo col fascismo. AMENDOLA : — Sia ben chiaro, per altro, che, mentre noi rivendichiamo il diritto di liberi orgnnizzatori sindacali, noi ricordiamo altresì i limiti cho la legge pone ad ogni azione sindacale nell'interesse del Paese e del lavoro, nell'interesse stesso della generalità dei cittadini. Tali limiti non dovranno in nessun caso venire oltrepassati. (Rumori). Ciò sento di dovere, con assoluta libertà e senza alcuna possibilità di equivocare, dichiarare nell'ora stessa in cui da questi banchi io rivolgo un saluto al libpri lavoratori italiani... {lììimori a Destra rd al Centro, L'on. Amendola attende che V. tumulto cessi). RAGNASCO: — Dice perischerzol AW.NDOLA (continuando): — ...maturati atraverso l'esperienza storica di questi anni e riconciliati colla Patria. Le finanza AMENDOLA : — Circa la finanza, noi ci associamo alla generale siddisfezione che accompagna l'avvicinarsi del pareggio. Ma rivendichiamo questo risultalo {Voci a destra: — Nitti! Nitti! Nitti!). AMENDOLA: — ...alla solidarietà degli sforzi compiuti in questa direzione da tutu i Governi cho si succedettero dopo l'armistizio (rumori), ed osservo che il riconoscimento di tal! sforzi non è ancora venuto dal banco del (loverno. Riteniamo, inoltre, che la necessità del pareggio non possa giustifienro i provvedimenti di finanza qulritlnna e conservatrice cho caratterizzano l'attuale azione di Governo. Da essi esce aumentato il disagio sociale, che può riflettersi in nuovo forme di squilibrio finanziario. Finché alla restaurazione del bilancio finanziario non corrisponderà l'equilibrio stabile della nostra economia, non potrà dirsi che la preoccupazione finanziaria appartenga dennitivamento al passato. « Frattanto, di fronte allo tendenzo rlecisainento conservatrici della finanza oggi prevalenti, noi affermiamo il criterio che non è ! possibile trascurare niù a lungo di conside' raro la condizione del celi medii o dei lavoratori sui quali ha gravato più duramente la necessità del pareggio e cho hanno diritto ormai a rivendicare la loro parto di luco e sole, nella convivenza nazionale. Voci alla destra: — Viva Tic Stofani I Viva Ile Stefani! (/ deputati ed l senatori presenti urihi tribuna applaudono fragorosamente mrnlr:* annidino grida: Abbasso Nitti!). AMENDOLA: — Devo aggiungerò soltanto brevi considerazioni circa il tema più strot1 lamentò parlamentare. Quale 6 il dovere del¬ l'opposizione costituzionale? Quale azione si propone essa di svolgere? Questi argomenti conducono in generale, dentro quest'aula, a larghe dissertazioni di storia e di filosofia della storia... Voci, dalla destra: — Materia di vostra competenza ! AMENDOLA continuando: — ...sul passato» sul presente e sull'avvenire. Posso assicurare i nuovi arrivati che. in ciò questa Camera non differisce per nulla da quelle precedenti delle quali io feci parto ma, come io mi astenni sempre in passato dal partecipare a questi tornei ideologici, cosi, a maggior ragiono, me. ne asterrò oggi con gran vantaggio per l'assemblea. {Applausi ironici sui settori del centro). . La situazione parlamentare AMENDOLV: — Nulla è più vano e più penoso di questa insistenza nel ricercare nel passato le ragioni e le giustiflficaziont ,dei presente. La verità sta nel contrarlo.,Noi creiamo spiritualmente il passato attraverso il nostro stato d'animo presento ed in realtà entriamo in contatto ed in conflitto tra noi colla nostra volontà e collo nostre aspirazioni attuali. Occorrerebbe dunque, so volessimo discutere, metterò radicalmente di fronte lo nostre rispettive vedute e le nostre rispettive finalità politiche per valutarle. Potrebbe ciò ossero fatto in questa assemblea? E' quanto, noi non crediamo. Voci dalla destra: — Non ce ne dispiace! AMENDOLA : — Per discutere in un Parlamento occorre anzitutto avere la libertà di discutere e la possibilità di deliberare circa la situazione politica. Tale libertà e tali possibilità non esistono in questo Parlamento: (ramori). ROCCO: — On. Amendola, rispetti la Camera ! AMENDOLA fa segni come per dire che la' osservazione è fuori luogo e non lo riguardaAMENDOLA: — Tale libertà e tali possibilità non esistono in questo parlamento (rumori), costituito da una maggioranza rigido, la quale potrebbe deliberare ma non intende discutere, e di una minoranza, la quale rinuncia a discutere perdio sa di non poter deliberare. In una cosa, pertanto, noi possiamo trovarci d'accordo : nell'evi!are inutili accademie. Ma i critici di parte ministeriale, volendo ad ogni modo inquadrare entro l'interpretazione fascistica la presenza di alcune opposizioni in quest'aula, ci hanno attribuito piani strani e fantastici di azione politica. Si disingannino costoro una buona volta e si rassegnino a pensare che vi sono sotto le stelle spazii e stati di coscienza che il fascismo non riuscirà mai a intendere (rumori e denegazioni). AMENDOLA : — In questa aula noi non abbiamo nulla da fare e quasi nulla da dire. Voci dalla destra: — Questo è vero! AMENDOLA: — E questo poco sarà detto tanto più speditamente quanto meno la maggioranza : e ne renderà difficile l'esposizione. Lo. nostra incompatibilità con questa. Camera supera quella che diviso il fascismo dalla Camera precedente. Voci dalla destra: — E andatevene! AMENDOLA: — La maggioranza parlamentare, o chi per essa, possono disporre di questa legislatura. Se .ne servano, se potranno e so saleranno... Voci dalla destra: — E' intelligente! • AMENDOLA continuando:' — ...per compiere beno l'opera della quale avranno tutto' Rimerito o della quale non intendiamo assumere alcuna corresponsabilità [rumori, scambio di frasi fra i vari banchi). Ma sia ben chiaro, per ora e per sempre, che il successo o l'insuccesso di questa legislatura non potranno essere imputati in alcun modo all'opposizione la quale non è in grado di impedire nessuna deliberazione e dalla quale non può certo dipendere che questa Camera, in cui è appena spettatrice, non si crei grandissime benemerenze verso l'Italia (impressione). L'opposizione si trova in questa Camera nelle precisa condizioni della minoranza di una SocletA anonima. Assisterò ma non partecipare (rumori, interruzioni, dalla destra) : — Ma prendere l dividendi 1 Forza e consenso AMENDOLA continuando: — Le rispettive responsabilità sono con ciò assai chiaramente determinato. Non possiamo, in alcun modo, accettare alcuna responsabilità per quanto si riferisce alla valutazione o alla svalutazione dell'istituto parlamentare. Il Parlamenta non è certo svalutato dalla ferma decisione di una delle parti di vedere tutelato, libero e dignitoso l'esercizio del suo mandato politico. Esso è invece svalutato ed annientato dalla dichiarazione, ripetuta anche in questa aula, che il governo ha 11 suo potere nella forza... MUSSOLINI: — E' nel consenso, (la destra applaude; interruzioni da parte della maagioranza contro l'on. Amendola). \MENDOUA, continuando : — ...che lo tiene colla forza, che lo abbandonerebbe soltanto dinanzi ad una forza prevalente. Dopo tali affermazioni, questa Camera appare come un sistema che abbia il suo centro di gravità fuori di sù stessa. CORBINO: — Perciò sono nel Ministero. AMENDOLA: — Quale meraviglia se essa' non riuscirà a trovato il proprio equilibrio, E' stato osservato che, date le nostre premesse, la nostra presenza in quest'aula ò illogica e incomprensibile. ALFIERI: — Prima la minoranza era 'di trenta persone o puro faceva qualche cosa. AMENDOLA : — Ciò non è esatto. Circa l'essere venuti, osserviamo che affrontare le elezioni costituì un fino a sè stesso giustificabile. Tale, decisione, che ci ha permesso di riaffermare lo nostre posizioni e costringere il Governo ed il fascismo a impegnarsi con tutto le loro forze e con tutto il loro metodo, ha dato, nonostante tutto, risultati elettorali tali... (Voci dalla destra: .MagnificiI) ._i quali, piaccia o non piaccia, significano qualche cosa. Circa il restarvi dichiariamo che ciò può essere giustificato dalla, sicurezza di una tribuna cho ci consenta di parlare al Paese per esprimere lu nostra opinione, so tale sicurezzu ci sarà datu. (Voci dalla destra: — C'è il Mondol). ... luesio- è in definitiva il solo ed unico piano dell'opposizione: parlare al Paese, conquistare lu coscienza del l'uesc. « Una pace di aottomissiono » AMENDOLA, continuando: — La nostra negazione dei risultati elettorali del 6 aprile, sa ininliea il nostro rifiuto di riconoscerci nel paese por quello che siamo in questa Camera, nq/i significa affatto la semplicistica pr» sunzione di essere fino da ora.... Voci a destra:, — ... fuori del paeseI AMENDOLA: — ... nei paese una. maggie» ranza politica. Ma noi rivendichiamo il ét> ritto di parlare, di operare, so è vero norrntle e legale il consensu, onde illuminare !a pubblica opinione sullo nostre finalità e sulle nostre ragioni. E siamo ben corti che nessun possesso di poteri statali o di anni putrii, sburrare il passo alla pubblica opinione il giorno in cui questa esigerà il rispetto delle pubbliche libertà, la restaurazione costituzionale. Voci a destra: - A vetta chs l'erba cresca! AMENDuLA: Se noi insistiamo con tanta fermezza in questa posizione fondamentale, ciò non di] "mie dal desiderio, più o meno estetico, iti conservare una linea più o meno intransigente o tanto meno da passiono o da rancore di parte. (Voci a destra: sii SII). Ciò dipendo unicamente dalla onesta convinzione ■ !::' in Balia non potrà esservi puce... lo/c ii destra: — Fino a che ci sarete voti AMENDOLA: — .... c quindi nemmeno torta e prosperità nuche non sarà stato riconosciuto o rispettato il diritto (Voci a destra^

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