La cerimonia per la festa dello Statuto

La cerimonia per la festa dello Statuto La cerimonia per la festa dello Statuto Imponente satadi frappe • La consegna delle medaglie della riconosce a za L'adunata e il banchetto dei veterani -1 premi al valore - L'aspetto festoso della cittàTa lesta dello bl tt ò tte lbt i T.a lesta, dello bla tutu ò state celebrata ieri hella nostra citta in forma particolarmente solenne. La festività. segnalata dàlie numerose bandiere poste su di ogni edificio pubblico, su ogni scuola, in mpjle case private, issate su tutti i tram cittadini e provinciali, ha assunto una particolare grandiosità nelle vaa-ie manifestazioni patriotticiìe avute durante la giornata: rivista alle truppe, adunata dei veterani, distribuzione delle meda1 val?*e. A sera tutta la città fu Jllua festa. Luminarle ari ogni edificio puoduco. nelle musiche hanno dato concerto sulle piazze. ila C1'011('ca della principali, cerimonie neu ordine con cui sono avvenute. La lirista in via Po Via Po, ove stanno schierale la truppe per la rivista è lutto un trionfo eli bandiere. Non vi o balcone in cui non sventoli il tricolore. 1 portici sono affollatissimi: tutte lo finestre sono gremii* di gente. Molta attesa, vivissima curiosità. In piazza Castello è stata «retta una magnifica iribuna d'onore e tutti i oamoni sia.o parati a festa. Alle ore 10 precise .il comandante il Corpo' f. Armata gen. Ferirti di Roreto col gen. Bonzani, comandante la Divisione, salito da tutto lo Staio Maggiore, percorse il fronte delle truppe rilornanrlo poi per via Giuseppe Verdi in piazza Castello. Subito ha inizio la sfilata. I,a piazza, tenuta sgombra dal lato della Prefettura, da cordoni di carabinieri in al'a tenuta e da agenti municipali al comando del maggiore cav. Tessiore e da reparti di Milizia nazionale, presenta l'aspetto della Brandi solennità. Una folla varia si pigia dietro gli sbarramenti, ovunque riempiendo tutti gli spazi occupabili. Tutti j balconi imbandierati, alcuni addirittura inghirlandali da festoni tricolori, sono grcrrtUi di pubblico. I.a grande tribuna posta lungo .il palazzo della Prefettura è occupata dalle famiglie dei eduti in guerra. Vicino a questa l'altra riservata alle "Autorità. In essa hanno preso posto il Prefct'o grand'uff. Palmieri, il commissario Regio barone La Via, i generali Segato. Rosst-Gkisti.nia.ni a Chiarie, t commissari-aggiunti «mini. Grassi, comm. Pellicloltl, dott.. (ìorgoliml. prof. comm. Broglia, qiiesit'iiiti.mo in divisa da capitano, Von. Bagirnsro in divisa di console della Milizia Nazionale, 11 comm. iilireufreund, il cappellano miliare cav. Garella, il grand'uff. Cattaneo e numerosi ufficiali dell'Esercito o della Milizia. Percorso il fronte delle truppe, il generale j?eiitti, seguito dal suo stato maggiore, nel quale spiccano, per le brillanti uniformi il b'o .'rale Sostiti, il colonnello Btais dei Carabinieri, prendo posto a Manco della tribuna d'onore e si inizia lo sfùamento. Passa per prima la Legione Allievi Carabinieri, preceduta dalla musica che si ferma innanzi alle autorità al comando del colonnello Da Pozzo. La musica dei carabinieri è ben presto sostituita da quella degli Alpini e passano davanti alle tribuna le belle truppe della montagna coi loro muli i someggiati, poi reparti di cavalleria appiedati; quindi, mentre la musica del 92.o Reggimento Fanteria intona una gioconda marcia si inizia la sfilata dei fanti. Il pubblico guarda commosso quella lunga teoria di grigi elmetti sui quali il sole mette una pennellata di fuoco. Tutti uguali. uniformi nelle loro modeste divise senza colori vivaci. La folla si inchina reverente dinanzi allo gloriose bandiere ridotte a sbrendoli dal fuoco di cruente battaglie. Come in ua caleidoscopio seguono le altre armi. L'artiglieria : da campagna e di montagna, il Genio colla sua musica, indi le guardie di Finanza. I Bersaglieri passano in un turbine colle loro piume gettate al -svento, come le.gioconde note della loro fanfara. Vengono poi squadroni di lancieri nelle loro coreografiche divise, poi gli autocarrTrstle trascinano grossi pezzi di artiglieria pesante da 149 prolungati, poi i cannoni antiaerei e per ultimo i camions addetti al trasporto delle munizioni. Dopo i soldati sfila la Milizia Nazionale, preceduta dal Console Brandimarte e da un gruppo di ufficiali, sfilano centuria per centuria, gettando il grido di . AlalaI » davanti alla tribuna d'onore. Passano i militi ferrovieri, i premilitari fascisti, gli avanguardisti, ed infine i ciclisti. La Rivista termina cogli allievi dell'Albergo di Virtù, i Premilitari, ouelli dalla berretta rossa, e gli allievi dell'Istituto Carlo Alberto di Moncalieri che ha serbata la caratteristica divisa degli antichi soldati dell'esercito piemtmtese-sardo. Terminata la stilata 11 generale PctittI di Roreto scende da cavallo e si porta davanti alla tribuna dove si trovavano le famiglie dei raduti, fra un religioso silenzio: pronuncia un breve e commovente discorso. Dice fra l'altro ili sentirsi orgoglioso dell'onore toccatogli di poter consegnare colle proprie mani alle vedove, alle madri, alle famiglie rli coloro che alla Patria hanno fatto 11 maggiore dei sacrifici, la medaglia di riconoscenza nazionale. Assicura che la Patria non dimenticherà mai le famiglie 'degli eroi efie hanno dato il sangue del loro sangue, 'sacrificandosi disinteressatampiite, come non sarà mai cancellato il nomo di questi figli prediIn' nome del (inverno, e 'di S. M. 11 Re, primo soldato e cittadino d'Italia — conchiu<le il generale Petitti — porgo a voi il segno delta riconoscenza nazionale. Il breve discorso viene salutato da vivi e prolungati applausi; poscia ai piedi della tribuna d'ono»e si inizia la distribuzione delle ricompense con quella della medaglia d'argento assegnata alla memoria del tenen te di artiglieria Ferdinando Tappirone. Vie ne letta la brillante motivazione, dove è messo in rilievo uno dei tanti eroismi ignorati che costarono la vita ad un figlio d'I talia. La commovente cerimonia ha termine poco prima di mezzogiorno, e per le strade centrali di Torino risuonano per alcun tempo gli echi delle musiche militari ed il passo cadenzato dei soldati che, guidati dai loro ufficiali, fanno ritorno in caserma per lerminare ullegramente l'iniziata festa dello Statuto. I veterani del 1848-70 Anche i veterani hanno festeggiato degna menic lo Statuto, mercè l'iniziativa dell'Isti luto di propaganda e assistenza prò veterani e mutilati, che ha offerto loro l'ormai tradizionale pranzo al Valentino, pranzo che, come al solito, servi quale occasione a una beila manifestazione patriottica ed umanitaria La radunata dei veterani del 48-W, ai quali il Comitato ha unito i grandi mutilati della reconte guerra, ha avuto luogo dalle li alle 11,30, al teatro Alfieri, gentilmente concesso a tale scopo. Caratteristica, indimenticabile radunata! In platea spicca una grande macchia rossa: •=ono le camicie e i berretti dei garibaldini, i quali attirano, coinè sempre, la maggio™ curiosità. Ma accanto alle camicie rosse sono le divise del Pensionato Veterani; vicino •il bersagliere di Lamarmora è quella del tamburino, accanto al tremulo vegliardo, cui èia si annebbia il ricordo delle antiche gèsta il reduce della recente guerra europea. I lutti 1 petti portano decorazioni e distintivi I segni, cioè, del valore, del sacrinolo e d'rl dovere compiuti. 1 -adunata è assai numerosa: circa due"rrVito persone. Quest'anno l garibaldini sono Ìdiù numerosi del solito; ite sono venuti da tutte le parli del Pieoionte; Genova ha pure inviato una larga rappresentanza. Irò anziani portabandiera, m cani eia rossa. ?ec«mo vicino al palcoscenico, i vessilli iX l!oÌnolartinàAsistenza: La platea è man mano rtk un soffio di cordialità: veterani. KdS**« rei." vu'are.iU vanno famigliarti zan'lr,' in una commovente fraternità di 6PMoUa impressione e «^MNftMHAto'.'M«mia del comm Gemelli, il srande at Usta iella scena piemontese, in camicia rossa. ' m la Sbarba modica e la unga chioma guaina. Egli cuna sorretto da un ufficiale inlspcUuIlsmnpVpcatLmIistptrstgpVddsgdptgMddAzssmsAnsmmClrvgBrSullsbprsc5gdmdpcetztpdriaiCemslvzptppscgmmpvltgupdttrmpc o . i a . a e in divisa, è baciato da colleglli, è applaudito. Intanto, di quando in quando, la banda dell'Istituto Bonafous, che presta servizio d'onore, intona qualche cara marcia patriottico, li grand'uff. De Angeli, che lutto vede e che si trova ovunque, fa gli onori di casa. Sono pure presenti il colonnello Zanola dell'Associazione garibaldini, il colonnello Manassero, U comm. Del Signore, il colono. Santi, il cav. uff. Guerrini, i sigg. Rampone e Cappellino In rappresentanza dei tubercolotici e mutilati. Nell'atrio all'ingresso delle poltrone è stato posto il « buffet » che distriuisce il vermouth ai festeggiati. Davanti al teatro si sono intanto raccolte numerose automobili, offerte dai rlsoettfVi proprietari per il trasporto dei veterani al Valentino. Dopo alcune brevi e commosse parole del comm. De Angeli, si Inizia l'esodo con ordine e disciplina.. Salgono prima sulle automobili il veterano medaglia d'oro Cattaneo, caporale dei bersaglieri, e le signoro Lisa, Biamimo. Bourlot e Marcucci-Ponle, madri di « medaglie d'oro » che con la loro Iireseuza portano alla festa gli spiriti del oro grandi eroi. K' quindi la volta dei glandi invalidi, fra cui ó il colonnello Di Majo, che sono amorosamente aiutati a salire sulle automobili. Scoppiano frequenti gli applausi da parte del pubblico che si è pure riversato dal teatro, ed al quale si sono aggiunti altri curiosi. A poco a poco tutti, vecchi e giovani, sulle automobili o sulle vetture di piazza, trovano posto. Quindi, poco dopo il mezzogiorno, Il corteo di vetture, fra cui una completamente coperta di fiori, si muovo verso il Valentino, dove attendono le lavole imbandite. Il banchetto servito da. trenta palronesse dell'Istituto, sigiioro della nostra migliore società, delle quali funge da direttrice la signora Oltolenghi, si svolge in un'atmosfera di calda cordialità. Sono circa 500 i partecipanti: un colpo d'occhio magnifico. Alla tavola d'onore siedono: il grand'uff. De Angeli, presidente dell'Istituto propaganda prò Mutilati; grand'uff. Broglia, rappresentante del Municipio; l'avv. Morelli, rappresentante del Prefetto; col. Faracovi, rappr. Corpo di Armata o Divisione; comm. Anselnii, Deputazione Provinciale; cav. Peri, rappr. il Consolato di Francia; comm. Borello, rappr. l'Ospizio di Carità; gen. Marini, presidente Comizio Veterani; signor rtainpone, rappr. l'Associazione mutilati; aw. Arnaudi, ruppr. la Associazione Naz. Combattenti; comm. Zanoja, ptesid. Associazione dei Garibaldini; sig.a Lisa. sig. Cataloghino, sig.a Bourlot, medaglie d'oro; sig. Raccagni e sig. Catlanco medaglia d'oro; sig. Marciteci Poltri, sign.a Clunaglia rappr. Madri e Vedove; gen. Turletti; marchese di Villanova; comm. Mascurello; conte Verdun, cav. Bergngna; rag. Giovenale, cav. Tedeschi, gen. Solaro, cav. Pergola, rag. Magnetto, comm. Hossi. prof. Buzzi Beschini. cav. Levi, cav. Monti, dott. Drogoul rag. Maionica, conte Della Torre, professor Spiombi, sig. Achillinl, ecc. Alle frutta prese primo la parola il grande uff De Angeli. Dopo aver parlato del consolante bilancio dell'Istituto, e di tutto quanto l'Istituto stesso ha fatto e tende fare per la sorte dei suoi protetti, il De Angeli distribuisce parecchi assegni a veterani mutilali piemontesi, di cui uno fu, a 14 anni tamburino alla battaglia di Novara. Lo stesso presidente consegna la medaglia militare concessa dal governo francese ai veterani del 53. Altra distribuzione è quella delle medaglie d'oro e d'argento, egregiamente coniata dallo scultore Buzzi-Resehini, fatta ai benemeriti dell'Istituto per mezzo della scatola di cerini « italianisslma •, cioè alle fabbriche produttrici ed al loro direttori. Tutte queste consegne avvengono fra i generali applausi e la più viva commozione, poiché l'oratore trova nell'esallare i vecchi eroi e nel ringraziare i benefattori, accenti di grande umanità, che riscuotono larga eco nel cuore dei presenti. Dopo di lui, compiute le belle cerimonie delle premiazioni, parlano ancora l'avv. Morelli per il Prefetto, il grand.uff. Broglia per il Municipio, il colonnello Faracovi del terzo alpini, per.il Corpo d'Armata e la Divisione, il cav. Rampone per i mutilati, la signora Chinaglia per le madri e vedove dei caduti, e da ultimo il cav. colonnello Zanoja, a nome dei veterani, pronunzia brevi e commosse parole di ringraziamento augurandosi che la gloriosa camicia rossa dei garibaldini serva di fiamma che accenda le nuove generazioni e le conduca sulle vie del lavoro, del progresso, della felicità della Patria. Quindi, mentre la banda del Bonafous Intona l'ultimo allegro cantico, la bella, simpatica, riuscitissima riunione si scioglie. La principessa Letizia consegna 1 premi al valore Un foltissimo pubblico, notevolmente superiore a quello degli anni scorsi, ha assistito ieri alla commovente cerimonia della consegna dei premi Servais ed altri, nel gran salone della Mole Antonclliana. Gremitissime da una folla di parenti dei premiati le ampie gradinate laterali, tutto occupato lo spazio centrale del salone dagli invitati., biancheggianti gli estremi posti -per le divise estive delle scolaresche, l'imponente aula del tempio del risorgimento, punteggiata di bandiere tricolori, offriva all'occhio uno spettacolo superbo. Sulla grande pedana del fondo avovan preso posto le autorità e le notabilità citta dine fra cui abbiam notato il generale Petit ti di Roreto, comandante del Corpo d'Armata, il vice prefetto grand'uff. Palomba, il Regio Commissario barone La Via, il gene rale Bonzani, comandante della Divisione militare, il questore generale Zamboni, il presidente della Deputazione provinciale grand'uff. Anselmi, il Procuratore generale della Corte d'Appello grand'uff. Casoli, il generale Segato, il deputato provinciale Vincent, S. E. il grand'uff. Corinaldi, l'ing. Ferma presidente del Comitato per i premi Servais. il capo gahinetto cav. avv. Gualco, l'avvocato Lupo, il Commissario aggiunto commendator Grassi, il tenente colonnello dei carabinieri Palenzoni, la sig.a Treves-Treves presidente dell'Unione femminile nazionale, la signora Corbelli ispettrice delle infermiere volontarie della Croce Rossa. Reparti di guardie municipali e pompieri in alta uniforme rendono gli onori. Annunziata dalla marcia reale, allo 15.30 fa il suo ingresso la principessa Letizia, lloridisslma d'aspetto e indossante un'elegantissima, toilette turchina. Viene ossequiata dalle Autorità e prende posto al centro del posti d'onore, lungamente acclamata dal folto pubblico tutto in piedi. E' accompagnata dalla marchesa Colli di Felizzano e dal gentiluomo d'onore conte Fossati. 11 barone La Via, a nome della città, le fa omaggio di un magnifico mazzo di roso rosso che l'Augusta Signora mostra di gradire ussul. Appena la Principessa si è assisa, il barone La Via pronunzia brevi parole. Ringrazia calorosamente la Duchessa del suo intervento e rileva 11 significato della cerimonia che si celebra nel giorno In cui ricorre la festa del patto nazionale di libertà. Esalta le benemerenze dei cittadini designati a ricevere i numerosi premi, e accennando sinteticamente ai fatti pei quali le ricompense vennero assegnate ne illustra l'alta portata inorale. Conclude dicendo che bisogna inchinarsi al benemeriti cittadini premiandi in atto di omaggio alln alte loro virtù civili. Molti battimani accolgono il breve discorso del barone La Via. E si inizia la sfilata del- premiandi. La prima a presentarsi è la brava Tersilla Kcnoglio in Manavclla che non esitò a buttarsi animosamente sul binario della ferrovia per salvare un uomo, .sordo e quasi cieco, che lo attraversava mentre stava per sopraggiungero li treno, riuscendo ad evitare la tragedia. E' una donna di mezza età dal risoluto tipo di popolana. Il pubblico prorompo in grandi applausi quando la Principessa Ir: consegna il diploma ed il premio. Poi abbiamo un intermezzo commovente. Si presentano le vedove ed i fratelli del tre gasisti che per salvare i loro colleghi di lavoro perirono asfissiati dal gas in uno scavo del corso Inghilterra. Le donne piangono e gli uomini hanno gli occhi lustri. La Principes¬ fipLvanatcfmTpPguqsUblccvlcndlnce sa li conforta con amorevoli parole e stringe loro lungamente la mano, fra la commozione generalo. La sfilata continua. Ad ogni nuovo chiamato è una salvo d'applausi die aggiunge compenso a compenso. Particolarmente applauditi sono il caporale Pietro Poi, in divi sa. Ancho un giovinetto tredicenne Tarabru, che salvò un fanciullo caduto nel canale Coronila, è fatto segno ad una cordiale manifestazione. Maggior calore di battimani riscuotono gli agenti municipali numerosissimi che ricevono -ricompense. . Un episodio gentile avviene quando viene chiamato il dott. Pietro Vergano, direttore delle scuole elementari di Lucenlo, a r";e' vere la medaglia di bronzo al valor civile, per ua atto di coraggio. Appena e fatto il suo nome, i piccoli allievi c le allievo delle scuole di Luoento scattano in piedi. Mentre il Vergano riceve dalla Principessa l'onorificenza, si avanza un batuffoletto alto un palmo, un amore di bambina vestita in bianco, con un gran mazzo di fiori che dovrebbe offrire al Direttore. Ma questi si e- spostato per ricevere congratulazioni e stretto di ninno dalle altre Autorità. La bambina rimane lui po' interdetta poi, risolutamente, offre i fiori alla Principessa, Ad un segno di rifiuto, m povera donatrice fa per dare il mazzo al generale Petitti. ma sporge già il lab'bruzzo inferiore in un adorabile mossel.ta. di disappunto nunziailrice di prossimo pianto. Accorre qualcuno che la indirizza verso il Direttore e, finalmente, la piccola ambasriiatrioe può compiere l'atto gentile. 11 pubblico, intenerito, raddoppia glt applausi, sorridendo al lieto Une della lieve vicenda Quando viene chiamala la signorina Cristina t'ascio, a. cui venne assegnato il premio di virtù della fondazione Balnotti, un vivo movimento di curiosità avviene nel pùbblico. La premiata, una snella, anzi esile, fl.- f[urina che dimostra meno del vent'annl che ia, e clic è abbigliala con modesto decoro, si presenta alla Principessa, seguila da migliaia di-sguardi. La Principessa le dice alcune parole e poi la bacia, ira nutriti applausi. Altro abbraccio od un mazzo di rose bianche le. viene dato dalla signora TrevesTreves dell'Unione femminile nazionale. La giovane, piangente di commozione ritorna al suo posto ove siede accanto a due suore. Un ultimo applauso cordialissimo viene tributato al facchino pubblico Francesco Castagneri, che chiude la serie dei premiati, e la cerimonia è terminala. La Principessa si accomiata dalle autorità o salutata da nuove acclamazioni dalla folla in piedi abbandona il salone. Sono lo 16,30, La festa del flore La' festa, del flore, diventata quasi tradizionale poiché si ripete da alcuni anni, ha avuto anche ieri un buon esito, quale si ripromettevano gli organizzatori della nobile opera contro la tubercolosi. Olire mille signorine, fra cui le pili volenteroso allieve delle scuole municipali, hanno distribuito, avendone ili rpcrfivslbInlospiìreuupl'oaidTaaCbacoOFPsoe seudespozosupomristsaalcogrdobdib)dO riianiblo l'offerta benefica, le rose selvatiche preparato nelle scuole durante l'inverno itcirca ire'eenminila esemplari. Le gentili fioraie penetrarono in lutti gli ambienti, si infiltrarono in tutti i croccili, girarono per le vie, per i portici dal mattino a sera riuscendo a far mettere un fiore all'occhiello a limi i passanti ed a raccogliere, buone somme bilie cassette. Alla organizzazione dì questa Iniziativa della Crociata cernirò la .tubercolosi, collaborarono proficuamente, oltre alle signorine che si improvvisarono fioraie, tutte insegnanti municipali e le ispettrici del preventorio antitubercolare. '

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