Marx tratta coi tedesco-nazionali per la ricomposizione del Ministero

Marx tratta coi tedesco-nazionali per la ricomposizione del Ministero Marx tratta coi tedesco-nazionali per la ricomposizione del Ministero Stresemann saorlflbato (Servizio spedala della « Stampa ») Berlino. 28. notte. Marx è stalo incaricato della formazione, del nuovo Gabinetto. Con ciò è terminata la serie del colloqui del Capo dello Stato con i capi dei diversi partiti e si inizia il lavoro faticoso di accordare lo diverse tendenze e le varie proposte in una formula comune di governo. L'incarico ridato a Marx non dice che si sia alla vigilia di una vera e propria reincarnazione del Gabinetto Marx-Stresomann. Marx, al contrario, è stato incaricato «Il riallacciare trattative con i tedesco-nazionali per costituire un Gabinetto di cosidetta grande coalizione borghese che vada dull'ostrema destra, popolareschi esclusi, sino al democratici, infatti, nei colloqui avuti starnano da Ebert con Herat, leader del partito nazionalista, il capo dello Stato si è formata la convinzione che il partito di destra dimostra ora più concilianti disposizioni. Quindi Marx, insieme coll'incarico, ha ricevuto, per cosi dire, il mandato dt realizzare questo accordo, che si profila all'orizzonte, col partito tedesco-nazionale. Marx si è messo alacremente all'opera. Già stasera si può affermaro che il contatto tra i due campi sinora in contrasto è divenuto più stretto. Se all'ultimo momento non si presenteranno difficoltà avremo un Gabinetto nel quale. 1 tedesco-nazionali rappresenteranno una parte importante. Essi hanno accettato la piattaforma di politica estera dei partiti medi del Relchstag. Per contro domandano l'allontanamento di Stresemann, lo scioglimento della grande coalizione prussiana, che dovrebbe essere sostituita da un Governo prussiano che abbia le stesse funzioni del Go verno centrale. Durano le discussioni su questo punto, si può affermare, con ogni probabilità, che, nel nuovo Gabinetto, Strescmarm non troverà posto. Il Tao organo dei tedesco-nazionali dava stasera come futuro ministro degli Esteri l'attuale consigliere di ambasciata a Miosca, Radowitz. - D'altra parte i tedesco-nazionali fanno già circolare una lista di ministri, ispirata dai loro desideri, e nella quale si trovano i seguenti nomi: Cancelliere Marx, vice-cancelliere e ministro degli interni Hergt (tedesconazionale), ministro degli esteri von Radowitz. ministro della guerra Gesslor, ministro delle Finanze LutPr, ministro della giustizia Heintzn (partito popolare tedesco) oppure Hennlnger (partito popolare bavarese), ministro dei lavori pubblici Brauns, ministro degli approvvigionamenti gelitele (tedesco-nazionale). Opposizioni dei democratici Risogna accettare questi nomi con una certa discrezione, poiché è ancora presto per affermare quanto essi possano corrispondere alla realtà e. quanto invece si tratti di pura espressione di un desiderio. Tanto più che all'ultimo momento nuove, difficolta, e questa volta dai democratici, sarebbero sorte. I democratici, di fronte alla possibilità di un Governo nel quale i tedesco-nazionali avessero un forte influsso e nel quale il ministero degli Esteri fosse occupato dal dottor ltergt, oppure quello degli interni, affermano clie in un simile'Governo non vi è posto per loro. Una accettazione da parte di qualche democratico di un portafoglio ip un Gabinetto di questo genere significherebbe l'esclusione dei democratici stessi dal reslo del partito. Una notk-ina ufficiosa di partito ni Bcriiner Tageblatl sottolinea questa situazione dei democratici la quale certamente dà un nuovo carattere imbarazzante, allo discussioni che. si stanno svolgendo per la. costituzióne deV Gabinetto. Si vede del reMo nelle trattative eoi tedesco-nazionali tuia conferma, di quello che abbiamo già detto nei giorni scorsi, cioè che la questione e più di persone, che di metodi e di programmi. Si domanda ai tedesconazionali un accordo sulla' base del riconoscimento di questi tre punti: t.o riconoscimento della Costituzione di Weimar; 2.0 riconoscimento dell'accettazione del regime parlamentare: 3.o accettazione del programma di politica estera sulla base, del rapporto dei periti, secondo quanto è stato esposto dai partiti medi del Reichstng. Ebbene i tedesco-nazionali non sollevano, almeno sino a quanto risulta sinora, nessuna difficoltà ad accettare tale programma ed a dare simili promesse, probabilmente poiché essi sanno benissimo che delle scappatoie e. dei cavilli ve ne saranno a iosa, sia di frónte ai colleglli del Governo, sia. di fronte all'Intesa, quando si tratterà di discutere i singoli punti de) rapporto dei periti. 11 Vorvjaerts, accettando conio vera la combinazione dei tedesco-nazionali e lamentando la scomparsa di Stresemann, offerto coinè capro espiatorio ai partiti di destra, si metto nello slesso punto ili vista e commenta cosi stasera la pretesa soluzione: • Si dice che i tedesco-nazionali si siano già dichiarati pronti ad accettare il presupposto della Costituzione e dell'adempimento. Onesta è una capitolazione davanti a delle frasi. Ma la capitolazione dei partiti medi del Rciclistag è peggiore, perdio si tratta di una capitolazione di principi! e di punti di vista fondamentali ». Tempestosa sedata al Reichstag per l'elezione del Presidente Mentre fervevano 1 colloqui! por .la costituzione del Governo, al Reich-stag si stava svolgendo una seduta quasi altrettanto tempestosa come quella di ieri e die ha portato alla nomina del presidente della Camera, scelto nella persona del tedesco-nazionale Wallarf, ciò die rappresento una nuova vittoria dei partiti della destra. Wallarf riuscito in maggioranza tanto nella prima votazione quanto nella seconda di ballottaggio in cui era rimasto a contendersi il posto eoli'ex presidente uscente, il socialista Leebe. ì^a seduta è s'ata vivacissima a cagione dell'intervento dei comunisti i quali insistono con tutti i mezzi, dai discorsi ai fischi, perchè siano liberati i loro compagni arrestati. La elezione del presidente non è valida se tutti 1 deputati non sono presenti I fu ripetuto a parecchie riprese dal deputato comunista Scholern. L'oratore dei comunisti, con una manovra tattica che merita di essere segnalata, all'iniziò della legislatura, poiché può preludere ad ulteriori atti di insolenza, propone che prima di procedere alla nomina del precidente del Relchstag si decida la immediata liberazione dei deputali comunisti e popolareschi arrestati. Questa proposta coglie di sorpresa i popolare.schi, i quali non sanno che viso fare. Poi prende il sopravvento lo spirito combattivo e da una parte e dall'altra le insolenza più furenti vengono scambiate. Loebe. l'ex-presidente della Camera, si oppone alla proposta dei comunisti, insistendo a che l'elezione presidenziale abbia luogo prima di ogni altra discussione. La proposta del comunisti è respinta e eì inizia la votazione nominale per l'elezione del precidente. Quando 1! generale Ludendnrff si alza e si UH a deporre il suo voto, si scatena la solila protesta di in«oìenze e <ll afférmazioni ironiche da parto del comunisti. Risa, urla, eontumel'e, sibili di fischietti, ai quali reagiscono pure vivamente l popolareschi, improvvisamente alcuni deputati comunisti balzano in piedi dai loro seggi c si dirigono verso il banco sul quale sono deposte le urne. Un gruppo di popolareschi ei precipita dalla parte opposta contro di essi. Soltanto l'intervento di deputati degli altri partiti che si sono cacciati in ui."z>o ai ilue manipoli, impedisce la mischia. Pero soltanto dopo in minuti il presidente riesce a ristabilire la oalma ed a fare condurre a termine la votazione. p- "*« ; U teiepiro della Ruhr continua «*r»Wn rt'H» 'Stame».) Berlina. 23. notte, la situazione nella lìulir non accenna a mutare. Lo sciopero dei minatori e la serrata dei proprietari continuano con inten¬ sità. Il nuovo giudizio arbitrale sottoposto all'esame dei minatori e proprietari della miniere è stato-respinto oggi dall'Associazione dei minatori cristiani e dalla vecchia Associazione socialista dei minatori, con 107 voti contro 83. Nonostante quindi il numero considerevole di persone disposte ad accettarlo, esso sono rimasto in minoranza, e l'agitazione degli operai continua. D'altra parte anche i proprietari di miniere hanno dichiarato che il giudizio arbitrale e insopportabile per gli industriali e come tale deve essere respinto. Le lettere scambiate tra Poincaré e Mac Donald (Servizio speciale delta • Stampa •) Parigi, 28, notte. Ecco le due più importanti lettere scambiato tra Poincaré e MacDonald: Nella prima lettera Poincaré, in data 14 corr., annuncia di avero informato Millcrand che gli avrebbe consegnato il l.o giugno le dimissioni collettive del Gabinetto. Si rammarica di non poter più accettare l'invito per il colloquio di Chequers, ringrazia MacDonald della lealtà e della cortesia che ha sempre dimostrato al Governo francese; soggiunge che le informazioni particolareggiate date, da Theunys e Hymans in seguito alla loro visita in Inghilterra gli permettevano di attenderò i migliori risultati dal colloquio di Chequers, colla piena spernnzu di giungere senza difllcoltà ad un accordo definitivo, che sarà certamente realizzato, senza alcun dubbio, in condizioni soddisfar centi per i due paesi. Poincaré ricorda che il Governo francese accettò senza restrizioni, nò secondi tini, le conclusioni del rapporto degli esperti, cosi come furono ratificate dalla Commissiono delle riparazioni, c dichiara di essere pronto a ripristinare l'unità economica del Rcich non appena la Germania avesse attuato il programma degli espcrii. Poincaré riafferma esservi accordo completo, poiché MacDonald disse a Theunys e ad Hymans che il giorno dell'entrata in vigore del piano degli esperti giungerebbe quando il Governo tedesco avesse integralmente eseguito i consigli degli esperti' ed obbedito alle loro prescrizioni. Insistendo nell'uffermare che gli esperti non lasciarono comprendere die il ristabilimento dell'unità economica del Hoich implichi la rinuncia all'occupazione militare della Ruhr, Poincaré rileva che l'occupazione rappresentò-per la Francia un mezzo, non un fine, e ringraziando MacDonald del tatto col quale trattò la questione dell'occupazione, nell'intento di evitare il risvegliarsi di malintesi, scrive : » Proclamammo elio abbandoneremo la Ruhr a misura die verranno effettuati i pagamenti della Germania, e cioè auguriamo di lasciarla al più presto possibile, ma erodiamo prudente conservare i pegni per il caso, disgraziatamente non impossibile, di ulteriori inadempienze della Germania ». Poincaré ringrazia MacDonald di aver detto ti Theunys ed a. Hymans che, nell'eventualità di una rottura degli impegni presi dalla Germania, questa troverebbe dinanzi a se, saldamente unite, come durante la guerra, Inghilterra, Belgio e Francia. Poincaré aggiunge clic la Francia preferirà sempre, allo misuro prese da sola, le misure prese in comune con gli Alleati. La Francia non prevede di ricominciare lo sfruttamento dei..pegni attualmente in suo potere che nel caso, certamente improbabile, che, arrivato il momento opportuno, gli Alleati non si siano messi d'accordo sulle necessarie garanzie da esigere. Poincaré soggiungo che il colloquio fra MacDonald e Theunvs gli è sembrato un passo in avanti verso una soluzione accettabile per i due paesi. A proposilo della Regia franco-belga delle strade ferrate, Poincaré rileva elio egli avrebbe voluto sistemate questa importante questione con MacDonald non appena gli esperti avessero formulate delle proposte concrete, ma gli sembra che la questione non .debba rischiare di dividere i duo Governi. Accennando quindi al problema della sicurezza, Poincaré ha dichiarato che gli sembra fuori di dubbio, secondo risulta dai documenti della Missione Nollet e DegouttP, comunicati a MacDonald. che la Germania viola deliberatamente 11 trattato di Versailles. E Poincaré conclude: « Poiché la Francia non ha ottenuto le garanzie che era in diritto di sperare, mi sarebbe stato assai gradito cercare con voi, di cui conosco lo spirito sinceramente pacifico, il mezzo per supplire alle precauzioni dio non furono preso sulla questiono capitale della sicurezza, o la cui assenza potrebbe essere fatale alla pace del inondo il giorno in cui gli eserciti alleati sgombreranno ì territori occupati. Vi ringrazio calorosamente delle cordiali disposizioni nelle quali un avete offerto di trattare queste questioni. Renderò conto al prossimo Governo delle mie lldiiciose impressioni». MacDonald a Poincaré, Londra 23 maggio 1924: « Mio caro primo Ministro: E' con un reale piacere che ho ricevuto le vostre lettere del 14 o U maggio, alle quali una quantità di lavoro ini ha impedito di rispondere al più presto. Non soltanto io ne apprezzo la cortesia o la cordialità, ma sono lieto di apprendere che potevo contare sul mantenimento delia vostra cooperazione per preparare una vili ad un accordo di natura tale da rimettere gli affari europei in una situazione norma le e, creando una mentalità di pace, gettare le. prime basi della sicurezza contro la guerra. Voi siete stato abbastanza buono per informarmi che siete talmente d'accordo sulle vedute che io ho esposto ai signori Tbeunis e Hymans, in occasione della loro visita a Chequers, che voi aspettavate i migliori risultati dalla visita che mi avreste fatta. Ecco una cosa più che soddisfacente. Io non vi ho mai nascosto, come nou me lo avete nascosto neppure voi, le difficoltà di conciliare alcuni dei nostri punti rispettivi; ma la vostra risposta ai miei approcci mi ha convinto che un franco esame della nostra situazione, quale essa 6 in realtà, condurrebbe all'accordo perfetto, senza sacrificare gli interessi permanenti della Francia e della Gran Bretagna. Capisco pienamente e rispetto la vostra ripugnanza a ostacolare in checchessia l'azione del nuovo Governo, c sono lieto che voi abbiate veduto che io mi ero espresso in modo da mostrare che mi rendo conto di quanto la situazione fosse delicata e elio ero desideroso di non imbarazzare ne voi nò i vostri successori coi quali dovrà continuare, usando la stessa franchezza, lo scambio ili idee che noi abbiamo avuto insieme. In attesa, punti di dettaglio amministrativi sono stati regolati per le vie solite o aspetto l'avvento del vostro nuovo Ministero per rijirendfre, là dove 6 stalo interrotto, l'esame dei punti sui quali l'accordo non è stato ancora realizzato. In ultimo luogo ritengo che noi possiamo rallegrarci dei progressi sensibili che sono stati fatti durante gli ultimi mesi nel miglioramente dello relazioni dei nostri due paesi. Quali possano esserne I risultati, ini ricorderò sempre con riconoscenza dell'accoglienza generosa che voi avete fatto ai miei primi tentativi per mettere queste relazioni sulla base di una comprensione e di una fiducia scambievoli. Se la buona fortuna potesse permetterci ili incontrarci, quando voi sarete In Inghilterra o che io sarò in Francia, sarà per me un lieto momento quello in cui potrò salutarvi. Con tutto le mie assicurazioni di rispetto e di amicizia, sono sinceramente vostro:_Ramsay MacDonald ».