Contestazioni a Mons. Cavallotti

Contestazioni a Mons. Cavallotti Contestazioni a Mons. Cavallotti 3 (Tribunale Penale di Torino). | L'interrogatorio 01 mons. Cavallotti, che l)a vertiio martedì sull'andamento generale della Cassa fallita, e proseguito ieri, il Presidente iia rivolto domande o contestazioni all'imputato sulle divèrse gestioni c sulle molteplici imprese della Bagnolo. D°n Cavallotti aveva presentato ne) periodo istrutr torio un memoriale, nel quale spiegava la sua condotta, fii il Presidente ha ricordato e contestato all'imputato molte frasi del documento. Don Cavallotti non ha mutato la sua linea difensiva, che consiste nello scagionarsi da ogni responsabilità e nell'accollare ogni colpa eventuale ai suoi coimputati, fratelli Zaccone. Onesti, e specialmen-' te l'ex-deputato, sono insorti, talora anche vivacemente, ma il Cavallotti ha mantenute ferme le sue dichiarazioni. 11 Presidente interroga l'imputato partitamente su ogni gestione della Cassa. Ma Questi non sa dare abbondanti ragguagli. La Cassa aveva acquistato a Barge un grandioso albergo; senti dire che fosse stalo acquistato per motivi essenzialmente politici. Sul funzionamento delle succursali slabilile dalla Cassa a lìibiana, Benevagienna, ecc., non e in grado di illuminare il Tribunale, A Saluzzo la Cassa rilevò i locali della Federazione Agricola Torinese, mentre già possedeva altri locali. Il Cavallotti nega di aver consigliato questo ampliamento di sede della succursale della Cassa, nella quale per altro lo Zaccone aveva stabilito un ufficio suo proprio. l^a « Bagnolo • appaltò l'Esattoria del Mandamento di Bagnolo, nel 1913, e rinnovò più tardi l'appalto. Il Presidente osserva all'imputato: — Nel vostro memoriale avete detto che eravate contrario all'appalto e che avevate intèso in proposito voci avverse. Cavallotti: — Fui -contrario perchè non lutti i soci erano concordi nel volere l'appalto. In seguito, dopo l'appalto delle Esattorie di Paesana, Saluzzo e Benevagienna, osteggiai l'esercizio nelle Esattorie perchè vedevo che creavano degli imbarazzi. Presidente: — Ricordate che l'Esattoria di Benevagienna sia stala assunta a zero, cioè senza aggio? — Lo s"ppi dopo. Per lo Esattorie la Cassa si trovò' in imbarazzo e dovette ricorrere ad opera? u con altri istituti. Giovanni Zaccone ni incaricò di cercar denari. Andai con Ambrogio Zaccone dal can. Righetti, che era stato già da me informato sull'andamento difficile delia Cassa Ili Righetti, die è anche lui imputato, fa segni di sorpresa e di diniego). Dapprima si mostrò riluttante a far nuove operazioni, ma alfine acconsenti a venire, a Bra, dove trattammo con il presidente di. quella Cassa Rurale. Presidente: — Si dice che voi abbiate magnificato in questa occasione lo stato della Bagnolo. — Affatto ; lo non magnificai niente. L'imputato conferma che la Cassa di Bra prestò denari alla Cassa di Cavallermaggiore, di cui era segretario il can. Righetti, e questa prestò alla Bagnolo. Non sa cosa si sia fatto dei titoli cosi ottenuti. Il Presidente interroga l'imputato sulla Mutua incendi istituita a Bagnolo nel 1910, e per cui la. Cassa faceva il servizio di tesoreria, e sulla gestione del peso pubblico di Bagnolo. Quest'ultimo fu ottenuto in appalto ad alto prezzo dalla Cassa, ohe aveva già partecipato a precedenti incanti, senza ottenerne l'aggiudicazione. La Cassa voleva tener alto in questa occasione il suo prestigio e non indietreggiò davanti al canone elevato. La gestione tuttavia non fu passiva. Urto ecatto dell'ex-deputato Zaccone Si passa alla fabbrica di liquori « Lavorazione Erbe Monviso », impiantata dalla Cassa. L'Idea di questa industria venne data da certo .Pugno, il quale fu assunto come direttore, con uno stipendio di 403 lire mensili ed una partecipazione del 25 % sugli tifili. In breve lo stipendio del Pugno si elevò a 4000 lire mensili. Ogni compromesso tra il Pugno e la Cassa fu concluso, in nome di questa, dallo Zaccone. Il Consorzio delle Casse Rurali, istituito nei 1919, passò a finanziare anche questa industria, per il cui sviluppo si era costituito a Barge un nuovo stabilimento. Presidente: — Era attiva? — A me la decantavano; mi dicevano che rendeva il 50 %. P. M.-'J — Chi lo diceva? — Zaccone e Pugno. Don Cavallotti parla di un contratto di alcool che sarebbe stato l'atto dallo Zaccone nel 1920, e con una notevole perdita per la Cassa. L'alcool sarebbe stato comprato a litri, anziché a peso. Giovanni Zaccone scatta: — Ma se oli epoca del contratto io ero a Napoli, al Congresso del Partito popolare! E aggiunge parole vìvaci di protesta contro il Cavallotti. . _ _,«„a Questi afferma ancora che Zaccone ordino a Pugno di non prender ordini da lui, Pugno per altro riteneva lo Zaccone un prepotente od un incompetente. Nel 1918 fu assunto l'esercizio di una segheria a Viilanova Solare Lo stabilimento doveva servire alla costruzione di cassette per imballaggio. Ad esso fu preposto un tale Bertero, un ottimo elemento. Ma per le sue opinioni politiche, dice Don Cavallotti, non si tardò ad osteggiarlo, ad impedirgli di dirigere l'azienda. Egli ora liberale, e fu eletto capolista nelle elezioni amministrative. Per questo si tentò anche di licenziarlo. .Si discute quindi di un'officina da carradore, di una fabbrica di ceste ecc. che erano state acquistate dalla Casso, volendosi che la Coo- f.-.: r .... ............ ........ ,i,r. c.\ nnr>hn perativa frutta avesse accanto a sé anche tutte le industrie sussidiarie. Per queste in dusfrie Zàccórie, continua don Cavallotti, cer lgclptbCmifPzdlCinmvavl'caateavrIsSPpdasncava di ottenere l'esenzione dal servizio militare. Pur di non andar sotto le armi egli avrebbe fatto anche lo spazzino. . Zaccone scattando: — Non è vero. Io in quei mesi ero in giro dalla mattina alla sera per la sistemazione della Cassa mentre lei nulla faceva. Don Cavallotti: — Io facevo il mio dovere. La maggior parte degli impiegati, osserva l'imputato, erano assunti dagli Zaccone. Costoro non ammettevano la sua ingerenza nelle questioni riflettenti gli impiegati ai quali inibirono di riferirgli alcunché della Cassa e delle varie gestioni. A Bibiana fu costituito un grandioso magazzino per la frutta. Per quanto io fossi un promotore dell'iniziativa, continua don Cavallotti, avevo in proposito idee diverse. Proposi un progetto modesto e. feci il nome di un ingegnere. Zaccone scelse invece ring. Gambetta ed un progetto dispendioso che cosiò 800 mila lire. Questo mentre io ero in viaggio. Non fui mai messo ul corrente della cosa. A Barge si impiantò una fabbrica ili liquori che costò un milione. Don Cavallotti non fu invitato a visitarla uè mai la vide. Pres.: — Non fece osservare a Zaccone che era disastroso impegnarsi a quel modo quando già la Tassa pericolava? — Disponeva tutto lui. Del resto mi diceva che era indispensabile l'impianto della fabbrica per rialzare le sorti della Cassa. A Bagnolo fu acquistata la segheria Boagllo, elio era in situazione difficile. L'acquisto avvenne per ragioni extra commerciali. In occasione della vittoria amminislrativa del liberali la sirena della segheria fischiò n. lungo. Quando Ir comprarono; dico l'Imputato, dissero: « Ora non flschierà più ». 2 milioni per le lotte elettorali L'interrogatorio, che ha occupato tutta la udienza pomeridiana, e continuerà ancora stamani, prosegue sulle voci di un capitolo che nel dissesto è stato dilanialo: Opere morali La Cassa aveva aperto un collegio e pattava 6*1 suo le suore che lo dirigevano. CoSt pure la Cassa offriva ai soci '."abbonaménto al quotidiano cattolico e ad un settimanale di Saluzzo, La cosa è contestala a Don Cavallotti, che osserva: Era un modesto omaggio. Del resto io proposi n«l 1920 di so-spendere tali omaggi. Invece si continuò a far mandare i giornali anche nel 1923. Uai giornali si passa alla propaganda elettoialo. t'imputato non sa dire se ì manifesti e le schefe per le diverse lotte elettorali fossero Evali dalla Cassa. Lo Zaccone gli disse, nei rei-imi mesi del 1923 che ogni elezione — qioè He'poiitioli" del 1919 e del 1921 e le umiuinl'st i-ulivo del 1920 — era costata alla Cassa 700 mila lire. La vita politica delio Zaccone periva poi sulla Cassa per 300 mila lire al- ! : n'Ó. CmchpfssqlddttstasmucrfipLgcmsacvtsiapbrmlaltdsfiistfs2nal