Gli estremisti di destra e di sinistra vittoriosi nelle elezioni germaniche

Gli estremisti di destra e di sinistra vittoriosi nelle elezioni germaniche Gli estremisti di destra e di sinistra vittoriosi nelle elezioni germaniche I deputati comunisti salgono da 16 a 59, i tedesco-nazionali da 65 a 93 - I socialisti dimezzati : da 171 a 99 -• Situazione parlamentare difficile Primo contraccolpo: le dimissioni del Ministero bavarese. (Servizio speciale della STAMPA.) Berlino, 5 notte. I risultati ufficiali provvisori delle elezioni germaniche danno come eletti 418 deputati. Come è noto, per il sistema elettorale qui vigente — proporzionale a scrutinio di lista — il numero dei deputati è elastico e corrisponde cioè al numero dei voti dati effettivamente. Ora, poiché i residui non sono stati ancora utilizzati, il numero totale subirà qualche aumento ed il rapporto fra i partiti qualche spostamento. Diamo il numero dei seggi che risultano finora assegnati a ciascun partito, mettendo tra parentesi il numero dei seggi posseduto dai partiti al Reichstag precedente : Socialisti 99 (171); Partilo tedesco-nazionale 93 (65); Comunisti 59 (16); C'enfro 61 (68); Partito popolare tedesco 44 (66); Democratici 25 (39); Popolareschi 28 (2); Partito popolare bavarese 15 (20); Partito economico 6 (0); Parlilo agrario della Turingia 2 (0); Partito hannoveriano 5 (5); Lega dei conladini bavaresi 4 (4); Associazione agraria del Wurtemberg, del Iiaden e deWHessen 6 (0). II quadro conferma le prime previsioni e cioè un successo forte e considerevole dei radicali di destra. Di fatti, i 93 seggi rlei tedesco-nazionali, insieme ai 28 popolareschi, rappresentano il blocco più forte della Camera, anche a prescindere dai 45 popolari bavaresi e dei 6 del partito economico, che saranno sempre accanto ai primi in qualsiasi discussione parlamentare. Un successo parimente considerevole, e dal punto di vista delle cifre più spettacoloso ancora, è quello dei comunisti, i quali quadruplicano quasi i loro voti. Bisogna notare che gran parte perù dei nuovi eletti del partito comunista appartenevano al disciolto partito dei socialisti indipendenti. Una sconfitta in piena regola è quella dei socialisti, mentre la sconfitta dei tedesco-popolari (il partito di Stresemann e di Stinnes) per la sua gravità, vale quella dei democratici. Il centro ha perduto qualche cosa, ma alla fine dei conti rimane sempre il partito più solido e più immune da oscillazioni. I partiti minori hanno raccolto soltanto bricciole. La partecipazione alle urne è stata minore che nel 1920. Sembra che le maggiori astensioni si siano verificate fra le classi operaie. I popolareschi non hanno ottenuto quel successo che si reputavano sicuri di ottenere nella loro violenta e sfrenala campagna elettorale. Tutti soddisfatti La stampa tedesca-nazionale leva grida di trionfo. La. grande ora dei tedesco-nazionali ò arrivata — scrive la Deutsche Zeitung. — In genere tutti i partiti si mostrano pieni di buona volontà e disposti od assumere il potere. Il busillis incomincia quando si deve esaminare a quali condizioni i tedesco-nazionali parteciperanno al Governo. Si vede evidente nella maggior parte degli organi di destra, tra i quali si annovera anche la Deutsche Allgemeine Zcilung, la speranza di vedere morta per sempre la grande coalizione che arriva dai socialisti ai popolari e di costituire invece un Governo puramente di destra. Tutto ciò che sta a destra dei democratici, secondo la formula del Lokal Anzeiger, dovrebbe riunirsi in un solo partito orientato verso destra. Alla Deutsche Allgemeine Zcilttng pare naturale che i socialisti debbano scomparire per sempre da qualsiasi governo. La Deutsche Vagati Zeitung trova inutili anche i democratici. Senza, dubbio si presentano chiaro oggi le possibilità della costituzione ili un Governo orientato verso destra per cui le maggioranze parlamentari in definii iva non sono più indispensabili. Ma gli elementi più radicali clic | fanno capo alla citata Deutsche Allgemeine Zeilung hanno idee as^ai meno concilianti. Esso trovano assai pericolosa la formula « Governo di tutti i partili che, stanno a destra dei democràtici ». Stresemann, dopo la sconfitta del suo partilo, appnre ormai definitivamente liquidato, secondo questi nazionalisti. Il Centro colla sua perpetua politica ondeggiante, minaccia di versare troppa acqua nella politica nazionale. Bisogna quindi, secondo il giornale, che i tedesco-nazionali rimangano il partito dell'opposizione nazionale ed entrino come tali nel futuro Governo. Come un partito possa essere allo stesso tempo partilo di opposizione e partito di governo è un rompicapo che il polemico direttore della. t)flitiche Zeilling, per ora, non spiegji. Tutto questo atteggiamento fa temere unii costi : i tedesco-nazionali sono troppo pochi per governare in proprio. Troppo radicali ed' esclusivisli per accor¬ darsi con altri partiti, ciò che renderà impossibile ogni serio tentativo di legislazione nella nuova Camera a qualsiasi Governo.- II Vorwaerts davanti alla catastrofe del suo partito, si consola esclamando : « Noi rimaniamo il partito più forte della Camera i*. Quanto alla vittoria comunista il giornale socialista trova che questa non fa progredire di un metro sulla via della rivoluzione sociale. I commenti più disparati si intrecciano nei circoli politici e sui giornali circa gli aspetti del futuro Governo. Non si vedono che due possibilità: un governo di destra o un governo dei partiti medi del Reichstag. Ma l'ima e l'altra di queste due possibilità si presentano cosi irte di difficoltà che una soluzione pratica e reale non sembra potersi a priori trovare. Le lotte politiche e di classi tuttora vigenti in Germania, i contrasti ed i particolarismi hanno diviso la Germania in troppi partiti, ciascuno dei quali è dotato di una forza organica, ciò che li rende difficilmente capaci di assimilazione e di accordo con gli altri partiti. Ilo già paragonato i partiti di destra a grossi blocchi duri e massicci, inadatti a costruzioni durevoli. Anche se questi blocchi qua e là furono dimezzati, non hanno perduto però la loro qualità ingombrante e disarmonica. La Destra non può governare Fra i partiti che potevano servire a cementare, il fiasco è stato completo e ai partiti vecchi se ne sono aggiunti due altri nuovi : il comunista e il popolaresco, ciascuno con un numero considerevole di voti e con una dose ancora maggiore degli altri di irriducibilità e ..spirito combattivo. Nemmeno le supreme necessità della patria e i problemi urgenti della finanza e del dopo guerra possono servire a tenere insieme utilmente questi partiti così diversi per teorie e per principi. Fra il catastrofismo patriottico dei 110 deputati della destra e il catastrofismo internazionale dei 60 deputati dell'estrema, sinistra, rimangono circa, altrettanti deputati divisi in gruppi e con differenze inappianabili, ostilità quasi insuperabili. Basti pensare ai socialisti e ai tedesco-popolari: il partito degli operai e il. partito dei datori di lavoro. La vittoria dei partiti estremi è definita volentieri dagli avversari come una vittoria di Pirro. Bisogna dire, del resto, che, eccezion fatta per la propaganda di piazza dove l'ottimismo è naturalo, i popolareschi non si attendevano nessuna vittoria definitiva in queste elezioni. Si potrebbe aggiungere che forse essi sono contenti dei risultati in quanto che possono rimandare a più maturi tempi la fatica di assumere posizioni precise, pericolose e piene di responsabilità. Un Governo di destra sembra escluso, data la difficoltà di accordare con gli estremisi i popolari tedeschi o di ottenere per questi partiti la neutralità del Centro. Non bisogna dimenticare che il Centro ha dato alla Germania i cancellieri dell'adempimento: YVirlh e Marx, e assai improbabile appare il suo a:iaito incondizionato ad un Governo di destra. D'altra parto un Governo socialista, derivante dall'alleanza fra socialisti e comunisti, apparo del tutto impossi bilie. Rimane come unica soluzione degna di studio quella di un Governo di alleanza fra i partiti medi del Reichstag. E questo Governo di alleanza si può concopire o nella forma di una grande coalizione o nella forma di itti hlocco borghese. Una gratulo coalizione, comprendente il partito tedesco popolare, il Centro, i democratici c i socialisti, potrebbe teoricamente governare e avere la maggioranza. F.ssa riunirebbe'230 deputati su 450. Si vede subito come questa maggioranza sia assai scarsa e tale da richiedere continuamente la presenza di i. assi tutti i deputati per scongiurare pericoli da parlo degli avversari. Questo è l'unico Governo che potrebbe continuato la politica attuale tlell'adeinpitnento e la polìtica finanziaria iniziata dal Gabinetto Marx. So vogliamo Usare parole grosse, è forse l'unico Governo capace di salvare ancora il paese dai nemici interni ed esterni. Clio l'unica soluzione augurabile abbia una baso parlomentarre cosi instabile ed equivoca ò un indice eloquente dell'attuade situazione politica della Germania. Se fallisse il progetto della grande coalizione, rimarrebbe l'esperimento del-blocco borghese: tedesco-nazionali, il centro, i tedesco-popolari a i popolari bavaresi. Ma questo blocco non potrebbe avere la maggioranza assoluta dei voti e sarebbo nella necessità di mercanteggiare l'appoggio o dei popolareschi o dei democratici. Dobbiamo dire che i democratici, i popolari e il centro non potrebbero unii andare d'accordo nemmeno un momento senza couture sulle ripetute dichiarazioni di in¬ transigenza in argomento fatte dai popòlareschi stessi. Più facile sembra poter persuadere i democratici ad accordarsi, chiudendo gli occhi, con i tedesco-nazionali. Noi non vogliamo considerare nemmeno, in questo esame della possibilità di un blocco borghese, la difficoltà che potrebbe opporre il centro a unti direttiva politica che fosse inspirata dai cento deputati tedesco-nazionali. Una soluzione potrebbe essere facilitata in questo senso dai tedesco-nazionali se essi dichiarassero una buona volta che vogliono riconoscere il rapporto dei periti internazionali, come base di discussione, e vogliono pure riconoscere e accettare una leale politica di adempimento. La seconda ammissione sarebbe possibile: la prima, dopo i recenti attacchi della stampa di destra a quel rapporto che fu definito da Helfferich conio una seconda Versailles, pare tutt'altro elio probabile. Tutto fa quindi ritenere che, scartata; la soluzione di un blocco borghese, avremo l'esperimento di un Governo di grande coalizione. Bisogna dire che qualche nuovo elemento in suo favore 6 intervenuto: una, specie di purificazione e di maggior ar-r monia che si verifica nei partiti più duramente provati dalla sconfitta: i popolari e i socialisti. Questi due partiti hanno perduto dei seggi, ma in compenso si sono liberati da alcuni membri irrequieti che rendevano nel passato estremamente difficile un atteggiamento univoco del nartito stesso. Se l'esperimento della grande coalizione fallisse, tutte le previsioni, anche le più catastrofiche, sarebbero autorizzate. Si calcola che si dovranno attendere ancora dieci giorni pr avere i risultati definitivi. La nuova Camera non si riunirà prima del 20 corrente. Eletti e caduti Ed ecco le notabilità più note cho finora; risultano elette: Per il centro: Marx, Wlrth, Fehrenbach, Span, Bell, Glesbcrds; per t democratici: Schiffer, Dernburg, Bernstorrr,, Siemens, Koch, Baeumer, Chu'cfccking; per.' il partito popolare tedesco, Stresemann, Cholz, Heinz, Becker, Mold'onauer; per t so< cialisti: Mueller, Franken, Hilfferding, Welz, Bernsteln, David, Cheidemann, Solmaun, Wissel, Crisplen; per il partito popolare bavarese: Amminger, Leicht, Schirmer; per t tedesco-nazionali: Westarp, Herglit, Hoetsch, Bismarck, Tlrpitz; per l social-nazionalistii Ludendorff, Frick, Graeve; per I comunisti; Froehlich e Renimele. Dall'elenco dei nuovi eletti si vede cho moh tissiml dei vecchi deputati uscenti rientre-c ranno alla Camera. La nuova assemblea avrai quindi in fondo una forte rassomiglianza, colla defunta, con questa differenza che uvrà ancora un numero minore di veri valori e di' vere teste della precedente, che pur non nei aveva a dovizia. Fra coloro che sono cadutt nella lotta elettorale vi è il vecchio socialista: Letlebour ed i popolari Von Kardoff e Raumer. I.edebour cade dopo una serie ininter. rotta di legislature. Per il suo carattere violento od esasperato e bilioso era sempre in' lotta contro tutti e contro tutto. Egli aveva tinito per esser abbastanza d'accordo negli ultimi tempi col suo partito, in quanto che questo partito era composto da lui e da un suo solo compagno. Fra i caduti vi sono anche von Lersuer e Maretziki. Ha rinunciato invece a porre la propria candidatura il grande industriale Vogler, die fu uno dei più vicini collaboratori di Ugo Stinnes e cosi puro non ritornerà al Reichstag, avendo rinuncialo alla candidatura, la figura più simpatica fra le dopututusse, la signora Von Otteimb, la cui mancanza è deplorata da tutti i partiti. Un altro deputato democratico, Ludcrs, sembra caduto. Fra i democratici manca all'appello audio l'ex-minlstro Gottheim, collaboratore di importanti giornali berlinesi. Fra l nuovi eletti che compariranno per la prima volta al Reichstag vi ò il dottor Humperding, ministro delle finanze nel precedente Gabinetto nonostante non fosse lincerà deputato. Inoltre vi sono l'ex-gov ornatore dell'Africa occidentale, Schnee, il vecchio ammiraglio von Tlrpitz, il nipote di Bismark, von Otto Bismark, il generalo l.udendorfl ed il noto Kunze, agitatore socialistoide e nazionalista chiamato per le suo maniere violenti, Kunze-Manganello. La crisi bavarese Il presidente dei ministri Bavaresi von Knilllng, conio prevedevamo la settimana scorsa, ha presentato quest'oggi le proprie dimissioni o quell-J del suo Gabinetto. Il Ga. biiietto rimarrà in carica per il disbrigo de. gli affari di ordinaria amministrazione. P, Mi ,

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