Piemonte guerriero ed eroico

Piemonte guerriero ed eroico Piemonte guerriero ed eroico Legl onose origini dell'Ordine Militare di Savoia cui Natura dell'Ordine — Il momento in sorse -- L'elenco manoscritto di tutti i primi decorati e la sua grande rivelazione quel pr^mi anni: un grosso volume superbamente, rilegato in marocchino, lo stemma reale in oro che campeggia in fronte tra ricchissimi fregi, dorato il labbro delle cento e cento pagine, che già alla semplicità delle loro colonne annotate da calligrafie diverse con brevissime-for-' mule per ogni nome, hanno qualcosa di commovente. Ma cosa ci dicono, quelle pagine tra cui pur trottiamo gli antichi decorati al valor militare dell'Ordine Mauriziano; i fedelissimi della Monarchia, gli eroici suoi difensori anteriormente al 1798/ Cosa ci rivelano, quelle centinaia dì nomi! Ppeciè i più umili, i più numerosi, quelli della classe dei Militi oggi scomparsa nell'Ordine! Sono in gran numero i decorati di Napoleone! Sono i piemontesi che Napoleone ha arruolato a forza, ma che, divenuti suoi soldati, più non si sono sottratti al fascino dell'Epopea e dell'Uomo, ed hanno lasciato brandelli di carne, e, hanno scritto pagine di gloria sui campi di mezza Europa! Sono gli eroi di quelle immortali campagne, Medaglie d'oro, Medaglie d'argento, Legion d'Onore, Croce di ferro! È' il valore, è tutta la gloria del Piemonte in un'epoca di leggenda che parla forse come nessun'ultra all'anima d'ogni soldato! Ufficiali, sergenti, semplici gregari, Militi tutti dell'Ordine di Savoia, non pochi Cavalieri! Perchù il loro Re, quello vero, quello che per amaro destino è stato tenuto in esi. lio dalle loro stesse armi vittoriose, al ritorno nei suoi Stati, al rinnovato grido di devozione dei veterani delle cento battaglie, di una cosa è giunto subito a preoccuparsi dal Soldato e dal Gran Piemontese che è egli stesso: che tanto patrimonio di gloria della sua Terra non veda disperso, ma costituisca l'arra fulgidissima della sua rinascista nel domani! II conferimento all' Altezza Reale il Principe di Piemonte della Commenda dell'Ordine Militare di Savoia con la fulgida motivazione che tutti conoscono, mi induce a parlare, quasi in omaggio al Vittorioso Condottiero di Armate che tanto nuovo Utstro reca all'Ordine glorioso, di qualcosa di molto grande che è tuttavia generalmente ignorato quanto alle origini dell'Ordine Militare di SavoiaEsso fu istituito, come si sa, da Re Vittorio Emanuele 1 con lettere patenti del 14 agosto 1815, e lo ricostituì Re Vittorio Emanuele II nel 1855 rendendo anche più severe le sue rettole e fin creando Canozlliere dell'Ordine, di diritto, il Ministro della Guerra in carica. Solo i militari, a qualunque Forza Armata appartengono, possono esservi iscritti, ma esclusivamente per segnalate azioni personali compiute in tempo di guerra, le quali inoltre non possono psr norma venire riconosciute e compensate -con le gloriose insegne se non dopo sei mesi dal fatto ed in seguito a rigorosa istruttoria su ogni circostanza. Appassionanti Interrogativi Ben si comprende, quindi, cosa l'Ordine Militare di Savoia significhi da oltre cent'anni per l'Esercito. Tanto più che con esso si ebbe por la prima volta un Ordine esclusivamente militare e capace per sua natura, non solo di prendere il valore, come dal 1833 fecero più specificamente le medaglie istituite all'uopo, ma ben ancora le alte virtù di comando e i più insigni condottieri. Prima, salvo la breve apparizione dal 1793 al 1798 di medaglie d'oro e d'argento al Valor militare, provvedeva a tutto l'unico Ordine Cavalleresco che, oltre al Supremo della SS. Annunziata, esisteva nel Regno di Sai: degna, l'ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. E davvero, nonostante i mezzi che si erano escogitati per rendere palese il titolo particolare, jnilitare o civile, che avesse dato luogo al conferimento delle sue insegne, veniva da ciò una confusione tra gli svariati titoli che era lamentata da molti. Naturale, quindi, che gli studiosi della materia concordino nel trovare molto saggia e particolarmente consentanea alle supreme finalità dell'Esercito, l'alta decisione di Re Vittorio Emanuele I, d'istituire esclusivamente per, i militari un nuovo Ordine Cavalleresco così bene in. titolato alla gloriosa sua Casa Guerriera. Ed è qui che generalmente s'arrestano le notizia quanto alle origini dell'Ordine Militare di Savoia, che per sua stessa natura, non poteva a meno di assurgere alle vette in cui lo troviamo fin dalle prime guerre del Risorgimento. Ma proprio circa l'epoca della sua istituzione c'era da chiedersi come mai Vittorio Emanuele I, fin dal 1815, ad un anno appena dalla Restaurazione e dal suo ritorno in Piemonte per salire al trono degli Avi, si fosso deciso a creare un Ordine Militare esclusivamente destinato a fatti di guerra, si noti, mentre a nuove guerre egli non pensava certo e mentre l'annosa, retrospettiva questione dell'insufficienza dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Laz. zaro non si imponeva davvero per urgenza finendo pur sempre d'essere una questione di forma più che di sostanza. E cos'era nell'agosto 1815 la situazione generale, sia per il Regno di Sardegna, che per tutta Europa"! Nel Regno uno stato di cose ancor tutt'altro che chiarificato, cento altri problemi che urgevano, ogni ordinamento che tornava all'antico, l'Austria protettrice che ancor manteneva a Torino i suoi reggimenti. E in tut. ta Europa, ormai che Napoleone era definitivamente abbattuto, il tranquillizzarsi d'ogni popolo tra le soffocatrici braccia della Santa Alleanza, la gran persuasione che fosse finalmente giunta pir tutti la sospirata èra della paos generale. E' in momenti come questi, che Vittorio Emanuele I crea l'Ordine Militare di Savoia, un Ordine guerriero come pochi! Nuove file di eroi Ed ecco che con la sollecitudine imposta dal rovinare dell'astro Napoleonico e dal decadere di tanti segni di valore, egli pensa magnanimamente a ricosti, tuire le file di quei gloriosi! E con un tratto che immensamente onora la sua mente di. Sovrano ed il suo spirito d'indipenden. za dall'Austria tuttora di guardia a Torino, crea l'Ordine Militare cui sarà un titolo di iscrizione proprio l'emblema di gloria largito dall'avversato Imperatore che è ancor solo mi viaggio verso Sant'Elcna! Grande! Nel 1815! Al doìnani di Waterloo! Sembra impossibile! Ma del superbo vero, quelle sacre pagine stanno a farci fede: i decorati della Legion d'Onore, della Corona di ferro, della medaglia d'argento li troviamo là iscritti a centinaia col grado di Milite e con l'espressa menzione della onorificenza Napoleonica per cui vengono iscritti; ed altrettanto per gli aventi grado di Ufficiate nei due Ordini e per i decorati di medaglia d'oro, che a decine troviamo iscritti fra i Cavalieri. E le iscrizioni che coi «linciano subito, in massa, fin dal gennaio 1816, tanto che i Militi alla fine dell'anno sono già SóS, per aumentare man mano negli anni successivi fino a superare i 500, dandoci la sensazione di ciò che deve essere avvenuto: una vera gara dei decorali di tante guerre gloriose, e tuttavia non loro, per vedere convertite le onorificenze guadagnate a chissà che prezza in quelle concesse per un grado inferiore dal loro Re! Queste, le origini dell'Ordine Militare di Savoia! L'antico valore piemontese rinato a gloria col rinascere della Monarchia dopo quindici anni di esilio, e accanto ad esso, in pieno rigoglio, il fior fiore del valore nuovo, quello che pur nella leggendaria Epopea aveva detto al mondo le mt//en:irie virtù guerriere, non solo dei piemontesi ma anche dei loro fratelli d'ogni regione d'Italia, e da cui non potevano più gloriosamente prorompere le insegne fra tutte ambite del valore italiano! Marcello Arduino