Movimentate esequie stamane nel cimitero di San Cassiano
Movimentate esequie stamane nel cimitero di San Cassiano Movimentate esequie stamane nel cimitero di San Cassiano Pìccoli tafferugli a Predappio provocati da pochi lanatici Rachele invita i "fedelissimi„ a non litigare fra di loro e ai missini pia accesi grida: "Portate un po' di rispetta ai vostro morto „ - Ristabilito il silenzio, i sacerdoti possono celebrare le due Messe semplici in programma - Violenze di nostalgici contro fotografi inseguiti fra le tombe e presi a pugni e calci • Complessivamente alla funzione hanno assistito circa 500 persone, fra cui Marzio Ciano figlio di Galeazzo - Romano Mussolini è arrivato dalla Capitale quando la funzione era già terminata - Per volere della vedova, l'inumazione della salma è stata rimandata a lunedì mattina DAL NOSIRO INVIATO Predappio, sabato séra. Le esequie di Benito Mussolini, le prime dinanzi alle sue spoglie mortali, sono state celebrate stamane nella cappella che l'ex-duce aveva fatto costruire per la sua famiglia nel cimitero di San Cassiano, fraztonciha distante due chilometri da Predappio, sulla strada che porta a Rocca delle Caminate. E' stata una cerimonia semplice, che il fanati¬ i éccia /Indicalari mortali di Mu smo di alcuni « fedelissimi » non è riuscito a turbare, o rendere particolarmente < signiflcativa ». Dopo il riconoscimento della salma, avvenuto, com'è noto, ieri, tre minuti dopo mezzogiorno, la bara era stata deposta al centro della cappella, dinanzi al piccolo altare sormontato da un gigantesco gruppo bronzeo, raffigurante la deposizione di Cristo. Li era rimata tutta la notte, tra quattro ceri accesi, vegliata CàppéHetta nella quale, per j \\f■'•■';. (Telefóto). solo dai busti marmorei di Bruno, Rosa Mattoni e Alessandro Mussolini. Dinanzi al cancello del cimitero, montavano la guardia alcuni carabinieri, ma la loro presenza è apparsa superflua. Nessuno, infatti, dopo le 10 di sera, ha sostato dinanzi a quelle sbarre. Questa mattina l'affluenza dei curiosi, o dei nostalgici, è incominciata verso le 7. I cancelli erano ancorajehiusi, i carabinieri e gli agenti di polizia che facevano la guardia fermavano tutti, dicendo che la signora Rachele voleva essere sola durante le esequie. Vi fu qualche protesta, volò qualche frase violenta, ma senza conseguenze. C'erano alcuni giovani in maglia nera, che poteva essere un abbigliamento balneare o l'uni/orme del crollato regime, indifferentemente. Altri, invece, ostentavano fazzolettoni neri con teschi, fra tibie incrociate, ricamati in bianco, altri, infine, la classica « M » ricamata sul petto; si notavano alcune divise, di arditi, milioni neri chiusi al collo, distintivi di paracadutisti e della decima mas. Arrivarono da Roma il deputato Pino Romualdi, segretario del m.s.i. e il sen. Franz Turchi. I * fedelissimi», riconosciutili, li salutavano sventolando i fogli del Secolo d'Italia e del Popolo Italiano che recavano grossi titoli su tutta là pagina: < Mussolini restituito all'Italia», dicevano con grossi caratteri neri che avevano alcunché di luttuoso. • A piccoli -gruppi, gtì agenti di guardia fecero? enifaré-tiitti, anche un signore che si era scagliato con una eerta violenza: * Quando era vivo, aveita'detto, ci tenevate lontani da.lui temendo chissà che cosa; ora che è morto, ci spingete lontano da lui: avete ancora paurat ». Nessuno, evidentemente, aveva paura, poiché, come ho detto, tutti poterono entrare. Oli addetti all'ordine volevano solo che non si verificassero scenate. Nella cappella, un sacerdote del m.s.i., don Bruzzese, giunto da Firenze, celebrava già una messa per conto suo. I fotografi, issati da ogni parte, inquadravano il catafalco, ai piedi del quale era stato postò un grande ritratto di Mussolini in divisa di «maresciallo dell'Impero», volto sorrìdente, braccio teso nel saluto romano. Due arditi reggevano ciascuno un gagliardetto nero e tricolore, con scritte come la seguente «Boia chi molla». Terminata la prima messa, intervenne don Celato, un giovane frate camilliano che dirige un collegio maschile di Predappio. Con ordine perentorio, fece allontanare i fotografi ricevendosi qualche applauso dal pubblico. Nella cappelluccia c'era un'atmosfera particolare, da esclusiva. Dicevano che Mussolini era stato finalmente restituito all'Italia, ma i presenti restringevano l'Italia a solo pochi, i « fedelissimi». .Non c'era, infatti, la folla oceanica e travolgente che taluno immaginava. In tutto, saranno state presenti cinquecento persone, e dalle targhe delle automobili si po teva stabilire che il loro viag gio non era stato lungo né disagevole. Provenivano da Bologna, Ravenna, Forlì, Firenze, un raggio di cento chilometri dallo sperduta cimitero Alle 8,30 è arrivata Bachete Mussolini, piccola, stanca, con i bianchi capelli chiusi in un turbante di seta nera, un so- Francetco Rosso (Continua in 7* pagina) uoo » italiano
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