Strangolata con un laooio per rubarla titoli e preziosi

Strangolata con un laooio per rubarla titoli e preziosi Strangolata con un laooio per rubarla titoli e preziosi Due «fermi» per il feroce assassinio della giovane professoressa a Portici La vittima, che vmorte un televiso GSE Napoli, martedì sera. Da questa notte carabinieri e polizia, senza un attimo di sosta, sono al lavoro perindividuare e catturare i responsabili dell'uccisione della prof. Annamaria Brogna Mazzocchi, la bella e giovane insegnante di scienze naturali al Liceo classico di Ischia, strangolata con un sottilissimo laccio di seta nel suo appartamento di Portici. , Il ten. col. dei carabinieri Francesco Elia, comandante Stamane alla squadra iveva sola in un lussuoso appartamento, aveva ricevuto poche ore prima della sua re - La drammatica aggressione dei due omicidi ai danni di quattro testimoni oculari del nucleo di Polizia giudiziaria della Corte d'Appello, dirige personalmente le indagini data la gravità e la difficoltà del caso. Siamo in condizioni di affermare che alle 9,S0 si è già delineata chiaramente una pista, seguendo la quale fino in fondo, verrà scoperto, forse in giornata, chi ha assassinato la signorina Mazzocchi, Annamaria Brogna Marzocchi aveva - passato da poco i 50 anni ed era una don- per la swaT>rillante preparazione che Pavera fatta dive- mobile di Alessandria nlre, giovanissima, titolare di una cattedra al Liceo classico, ma anche per la condotta Irreprensibile e l'animo gentile. Era nata a Contursi, in provincia di Salerno. Rimasta orfana di entrambi i genitori quando era una bimba, fu adottata da una famiglia abruzzese, i Mazzocchi. Così si spiega il secondo cognome. B dai Mazzocchi aveva ereditato a Portici il palazzo al n. S di via Rossano, in frazione Carn¬ . piano: a . p: il primo è affittato alla, famiglia di un insegnante elementare, Carlo Clemente, composta dal suocero, dalla moglie del maestro, Aida, e da un figliolo, Luigi, studente di liceo.' Nello stesso palazzo abita quella Rosa Calò, domestica della professoressa, rimasta anche lei ferita. La signora Mazzocchi divideva il suo tempo fra l'insegnamento, lo studio e le cure per alcuni, canarini. Se poteva, mare consentendolo, terminate le legioni saliva sul vaporetto e la sera era di nuovo a casa. Talvolta o perché le condizioni del tempo non lo consentivano, o per sentirsi troppo stanca, rimaneva a Ischia e rientrava a Portici la sera del sabato, ripartendo il martedì mattina (il lunedi era giorno vuoto di lezioni). Ad accudire ai canarini pensava la famiglia Clemente, che aveva in permanenza le chiavi dei suo appartamento. Ieri notte, nel grazioso paesetto vesuviano faceva un gran caldo e la famiglia Clemente, nonostante l'ora inoltrata, si tratteneva nel giardino che circonda tre lati del palazzo, completamente isolato (particolare questo che ha facilitato il piano dei criminali). Ad un certo momento il prof. Clemente udì come un grido soffocato ed un tonfo, anch'esso attutito. Si sapeva che la professoressa, dotata di cospicue possibilità economiche e di molto buon gusto, aveva degli alti tappeti nell'appartamento. Il tonfo attutito poteva appunto spiegarsi con il cadere di un corpo sulla stoffa. Preoccupato, il professore, che non avrebbe mai supposto che cosa era in realtà ac¬ Mentre erano intenti a caduto, invitava la moglie e il figlio a salire dalla Mazzocchi, tanto più che non occorreva bussare avendo essi le chiavi. Prima però di entrare i Clemente solevano ugualmente battere con le nocche l'uscio, secondo un segnale convenuto. Mentre la signora Aida e il figliolo Luigi salivano, il professore, spinto da un confuso timore, saliva anche lui. Ma, giunto sul pia- La professoressa Annamaria Brogna Mazzocchi (Tel.) nerottolo, si accorgeva che già la moglie ed il figlio erano entrati. Li seguiva e assisteva, terrorizzato, ad una scena svoltasi in un baleno. Due nomini — dei quali uno bendato — uscendo da dietro una tenda temendo che gli amici della signorina dessero l'allarme per averla trovata stesa sul pavimento, sparavano all'impazzata. Il televisore era c acceso » e fra- lla posa di un cavo smetteva le ultime, notizie. Immediatamente l'insegnante, convinto che avrebbero potuto uccidere anche lui, fingendosi ferito si lanciava a terra vicino aZIa moglie ed al figlio che erano anch'essi sul pavimento, gemendo per le ferite riportate. Il calcolo del prof. Clemente appariva giusto. Infatti i due banditi, convinti che ormai il terzo personaggio accórso non poteva inseguirli, lasciavano di corsa l'appartamento. Ma nello scendere s'imbattevano in Rosa Calò, la domestica della professoressa che, richiamata dal trambusto, accorreva anche lei, e le sparavano contro vari colpi ferendola alle manine, di striscio, al petto. Saliti quindi su un'auto, si allontanavano a tutta velocità dopo aver ancora sparato alcuni colpi verso il palazzo per ritardare un eventuale inseguimento. I tre feriti (la signora, il suo figliolo e la domestica della professoressa) soccorsi da altri inquilini, venivano trasportati all'ospedale <t Moresca* di Torre del Greco. II sopraluogo e il primo esame -del cadavere hanno stabilito che la professoressa è stata strangolata, che la morte è avvenuta fulminea e che l'unico movente consiste nel furto. Infatti i cassetti dei mobili apparivano aperti ed in disordine. Afa i ladri-omicidi non hanno avuto il tempo di attuare il piano per il sopraggiungere degli amici della loro vittima. Tra le cose trovate nella perquisizione vi sono titoli « al portatore » per oltre vii milione e gioielli di eguale valore: era questa probabilmente la preda. La professoressa aveva desiderato a lungo un televisore e, finalmente, ieri, dopo averlo commissionato ad una ditta di Torre del Greco, l'apparecchio le era stato portato da due operai, venuti al{e ore 19. Ciò che diranno i dite operai sarà decisivo: I carabinieri intanto hanno già « fermato » due persone. Crescenzo Guarino Ieri alle ore 23. munito dei conforti religioni, ò mnnento all'affetto del suoi cari !• AVV. PROF. OAV. Umberto Caroselli Capo Divisione Segreteria Generale Municipio di Torino Angosciai! lo annunciano la moglie Prlmina Arrotatilo, la aglia Ida col marito Giovanni Ma «ola e la piccola ToreSina, la sorella Laura col marito gun.le Bruno Boario, I nipoti iloti.ssa Lidia, Umberto Boario ed Enrica Arrotalo. I funerali avranno luogo mercoledì 9 corr. allo ore 10,30 partendo dall'abitazione dell'estinto, corso Regina Margherita 35. Per espresso desiderio dell'estinto la famiglia non prende 11 lutto. La presente serve anche di ringraziamento. — Torino, 8 moggio 1962. i.;i Prestdenu, Il ComifIlo di Ammlnlstrillone, In Dlreilons, gli Impiegati e gli Operai della Società Farmaoeutlcl Italia (Farmitalia) annunciano con profondo dolore la tragica scomparsa per infortunio sul lavoro del Capo Operaio Lorenzo Meaglia o dell'Operaio Speclallrzató Bruno Peruzzo 1 funerali avranno luogo mercoledì 9 maggio alle ore 15 partcnito dallo Stabiliiuento FnriniLalia. — settimo Torinese, 8 mangio 1962. E* mancata all'ulfctlo dei suol cari Angela Celiò ved. Binello Se diurno il ti late annuncio: Il figlio Mario, la llglin Giovanna ved. Chlrardl, il fratoilo Giuseppa, le eorelle Taola e Amalia con lo risjicttlve famiglie, la zia Maddalena Alborlcel, la nipote Cecilia col mnnio Giuseppe Ferrerò e 1 bimbi Rlocsrdo e Silvia, cugini e parenti tutti I timorati avranno luogo domani 9 maggio 1962 In Cirio alle ora 16 partendo da Via Tonno n. 61. — eirie, 8 maggio 1962. Lionello e Franca Fiorini partecipano addolorati alla scomparsa dell'indlmen «cabile Ornella Benso — Torino, 8 maggio 1962.