Condannato l'ex-bidello per il falso testamento

Condannato l'ex-bidello per il falso testamento Condannato l'ex-bidello per il falso testamento Indirne il copiato a compilare un olografo a nome della sorella defunta - E' itata assolta la nipote Alessandria, giovedì sera. (g. 0.) Sì è concluso dinanzi al Tribunale di Alessandria 11 processo a carico dell'ex-bldello Giacomo Caligarìs, di 85 anni, di Castellazzo Bormida, e della nipote sua, Giuseppina Molinari, di 54, residente ad Alessandria, imputati di falso in scrittura privata e circonvenzione di Incapace. Il Tribunale ha condannato per il falso il Caligarla a 6 mesi di reclusione con 1 benefici dì , legge, ha assolto dallo stesso reato la nipote per non avere commesso 11 fatto; 1 giudici hanno poi assolto entrambi dall'Imputazione di circonvenzione di Incapace perché 11 fatto non sussiste. E' stata inoltre dichiarata la falsità del testamento all'origine del procedimento. Il Callgaris e la moglie, Francesca Varesini, non avevano figli e alla morte della donna, nel 1959, il pensionato, accompagnato dalla nipote, si recò da un notaio, chiedendo la pubblicazione del testamento olografo della moglie, in cui egli veniva dichiarato erede universale. Trascorsi alcuni mesi, alla Procura della Repubblica di Alessandria pervenne un esposto nel quale venivano mosse gravi accuse nel confronti del pensionato e della nipote. SI affermava che il Caligarìs • la Molinari avevano Indotto, approfittando delle sue condizioni psichiche menomate, ilfratello della Varesini, Francesco, a scrìvere e firmare con ■ il nome della sorella quello che era stato fino ad allora ritenuto il testamento della defunta. Inoltre, alla fine del I960, pochi mesi prima che il Francesco Varesini decedesse a sua volta, I due l'avrebbero ancora convinto a sottoscrivere una dichiarazione con cui riconosceva la validità del testamento della sorella, dando atto di avere ricevuto a tacltazlone dei suoi diritti la somma dì trecentomila lire. Le indagini appuravano che nel '57 la Varesini, da qualche tempo totalmente paralizzata, non aveva potuto scrivere il testamento; inoltre una perizia calligrafica appurava che a scrìvere il documerto era stato il Francesco Varesini. iiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiii:iiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiB