La difesa di Nigrisoli è ottimista

La difesa di Nigrisoli è ottimista La difesa di Nigrisoli è ottimista dopo l'esito delle prove scientifiche Gli esperimenti avrebbero escluso la presenza di iodio (componente della sincurarina) nelle urine di Ombretta Gaietti - L'infortunio del perito prof. Liberti, cbe ha reso impossibile la gas-cromatografìa, ha aggiunto nuove perplessità nel quadro processuale già confuso - Tuttavia il P. M. e la parte civile si dicono in possesso di prove schiaccianti contro il medico bolognese Bologna, martedì sera. Il dott. Carlo Nigrisoli lunedì venturo comparirà nell'aula della Corte d'Assise di Bolognaf Dedicherà la settimana di vacanza del processo, da oggi fino a quel giorno, a meditare su quanto dirà ai giurati circa la tragica morte della moglie t Con quali accenti esporrà l'autodifesa, proclamandosi innocentet Questi sono alcuni degli interrogativi che dominano l'attuale fase del processo che, forse, si avvia verso la conclusione. Gli avvocati Dentala, Perroux e Laudi danno per sicura l'apparizione dell'imputato in aula. Alle domande dei giornalisti, rispondevano ieri confermando questa notizia, ma saprai- pria ottimismo per la piega presa dagli avvenimenti, dal principio di dicembre a oggi, nella quarantina di sforni dedicati al supplemento delle indagini scientifiche. A riassumere in breve quel che è accaduto per merito dei difensori è sufficiente indicare i seguenti punti: 1. - Un senso di assoluta sfiducia si è proiettato su tutti gli accertamenti peritali e sulla stessa possibilità della scienza di aiutare la Giustizia a chiarire un enigma giudiziario. t. - E' stata scalzata l'accusa specifica rivolta all'imputato di avere ucciso la moglie € Iniettando una dose di sincurarina ». S. - A favore dell'imputato sono intervenute anche alcune stranezze verificatesi nell'attuazione dei controlli scientifici compiuti negli ultimi giorni — stranezze che offriranno certamente ottimi spunti suggestivi alla difesa. Il primo dei tre punti ora elencati non richiede chiarimenti, essendo vivo nella mente dei lettori il ricordo della crescente confusione che si andò determinando di mano in mano che si ampliavano e si inasprivano le polemiche fra i periti e i consulenti tecnici della difesa durante le lunghe, delicate ricerche scientifiche compiute nel dicembre scorso nei laboratori dell'istituto di farmacologia di Firenze, alla presenza della Corte. 1 E' invece opportuno un commento illustrativo sugli altri due punti che si riferiscono agli avvenimenti svoltisi la settimana scorsa, in serrata successione di tempi, fra il mattino di giovedì e la notte di domenica nel Centro nucleare della Casaccio e nell'Istituto di gerontologia di Firenze. Come si è ripetuto innumerevoli volte, il dr. Carlo Nigrisoli è accusato di avere ticciso la moglie con una iniezione endovenosa di sincurarina, veleno che contiene jodio nella proporzione del Ififc. Il consulente tecnico della difesa, prof. Emilio Trabucchi, partendo da questo dato di fatto, fin dall'anno scorso durante il periodo istruttorio, prospettò l'argomento: « Se nelle urine della signora Gale/fi non si trova jodio, si ha la certezza che non c'è sincurarina ». Sebbene la tesi sia aspramente contrastata dai consulenti tecnici della Parte civile e messa in dubbio dallo stesso perito del processo, prof. Pietro Niccolini, la ricerca dello jodio, omessa in precedenza, fu compiuta a Firenze a dicembre, portando a quei risultati controversi che tutti ricordano. Di qui la proposta di ripetere la prova con la ben più sicura tecnica del bombardamento nucleare con neutroni lenti. Questo procedimento, come i lettori ricordano, fu suggerito dal prof. Arnaldo Liberti, uno dei sette periti ai quali la Corte aveva affidato l'incarico di compiere l'esperimento della gas-cromatografia indicata dal prof. Trabucchi quale mezzo appropriato per scoprire l'eventuale presenza della sincurarina. Il prof Liberti, titolare della cattedra di chimica analitica strumentate presso l'Università di Napoli, e un valente studioso dotato di energia e di spirito di iniziativa. Egli, nel proporre l'analisi nucleare, aveva messo in risalto che codesta tecnica non avrebbe richiesto alcuna manipolazione del campione da esaminare, il che costituiva un notevole vantaggio, data l'estrema esi guità del liquido fisiologico ancora disponibile per la gas-cromatografia. La prova nucleare compiuta giovedì scorso alla Casaccio non rivelò la presenza tutto manifestavano il prò- I dello jodio: il che ha indub- zione chimica del campione, rendendolo inservibile per un eventuale impiego nella prova gas cromatografica. Questa iniziativa, secondo la difesa, ha costituito « un eccesso di zelo, compiuto forse a fin di bene, ma con una punta di intenzione accusatoria ». Afa un altro « eccesso di zelo », 6en più severamente criticalo dai patroni del dott. Carlo Nigrisoli, è stato compiuto dal prof. Liberti sabato scorso a Firenze, nella sua qualità di componente il Col- blamente costituito un considerevole successo per la difesa, sebbene, come vedremo tra breve, i professori Bolletti, Chiodi e Della Corte, consulenti tecnici della Parte civile sostengano che l'assenza dello jodio non escluda affatto l'impiego della .sincurarina da parte dell'imputato. Giovedì scorso, il prof. Liberti, constatato l'esito negativo, nell'intento di ottenere un'indicazione più. precisa, procedette a una manipola¬ Nigrisoli in una foto ecattata Nigrisoli in una foto ecattata carcere legio dei periti per la gas cromatografia. Di sua iniziativa, senza avvertire in modo esplicito e chiaro gli altri periti, egli ha aggiunto nelle urine della povera signora Galeffl, una goccia di ioduro di potassio, nell'intento di rendere più sensibile la prova gas cromatografica. Il risultato di questo gesto, che un altro perito ha qualificato « quasi un sotterfugio », è stato disastroso. Il delicato, complicatissimo strumento per la gas cromatografia, che, mediante un lungo, paziente lavoro, era stato tarato per funzionare in condizioni ben prestabilite, si è comportato in modo strano, indecifrabile, quando gli è stata immessa la miscela alla quale era stato aggiunto il ioduro di potassio. Il che ha determinato una situazione estremamente intricata. Il liquido organico disponibile era ormai quasi completamente esaurito; la possibilità di eseguire la tanto attesa gas cromatografia è apparsa del tutto problematica e condizionata da incerti e difficili lavori preparatori. E' stato un grosso infortunio per il prof. Liberti: lui, che in quest'ultima fase delle prove scientifiche era appurso nella simpatica luce di protagonista dando l'impressione di avere impresso un ritmo spedito alle indagini chimiche, è stato fatto segno al più duri attacchi da parte di alcuni degli stessi colleghi del collegio peritale. E' un infortunio che la difesa ha accolto con gioia per l'utilità dialettica che ne può trarre. Ieri il prof. Trabucchi, consulente tecnico dei patroni dell'imputato, al termine dell'udienza commentava: €lo ho sempre ripetuto che la gascromatografla avrebbe dovuto essere compiuta quando ancora erano disponibili S ce. di liquido fisiologico. E invece si è continuato a consumare quella disponibilità. Si ò giunti a sfiorare il margine di sicurezza, ma, nonostante tutto, la prova sarebbe ancora stata possibile. Ed ecco sopraggiungere l'incidente dell'altro giorno, che ha rimesso tutto in forse ». Questo ragionamento la- scia intuire che i difensori, fra le molte altre cose, sosterranno la tesi che al dr. Nigrisoli è stato negato quel controllo dal quale sarebbe emersa la dimostrazione della sua innocenza. Da tutto ciò si deve dunque dedurre che il processo è finito e che un verdetto di assolutoria per insufficienza di prove è inevitabile' Secondo il P. Af. dr. Leoni e i patroni di P. C, avv. De Marsico, Zaganelli e Costa, a carico dell'imputato, oltre a tutti gli indizi schiaccianti, c'è un dato di fatto inoppugnabile che riguarda direttamente le recentissime prove scientifiche. Non è affatto vero che l'esito negativo della ricerca dello jodio escluda l'impiego della sincurarina. essi affermano; e soggiungono di avere fatto presente questa tesi alla Corte prima ancora che avessero inizio le ricerche supplementari di Firenze. Sulla base delle con clusioni alle quali sono ginn ti gli scienziati Takeda e Reeves dell'Università di Denver nel Colorado, e il prof. V. Vaugan, autore di un trattato sull'assorbimento dei veleni nel periodo post mortale, essi sostengono che lo jodio fu assorbito dalle pareti della vescica: di qui l'impossibilità di rintracciarlo ora. Che il fenomeno sia incontrovertibile, essi spiegano, è dimostrato dagli esperimenti compiuti dai consulenti tecnici della Parte Civile, iniettando sincurarina su cinque cani: gli ultimi tre € amici dell'uomo » furono sa crificatl in esperimenti com pinti nella notte fra la domenica e il lunedì. Questo è uno degli argomenti di cui si discuterà lunedì venturo. Gli esperimenti scientifici sono chiusi; le discussioni di tale contenuto no. Quanto dureranno? Furio Fasolo llllllllllllllllllllllllllhlllllMllllllllllllllllllll