Recuperata una pala del valore di 300 milioni

Recuperata una pala del valore di 300 milioni Recuperata una pala del valore di 300 milioni Era stata offerta invano in Roma, sabato sera. Una preziosa pala di altare raffigurante la Madonna con Bambino, con Santi e Angeli, trafugata nel novembre scorso dalla chiesa di Santa Maria di Cesi, in provincia di Terni, è stata recuperata nel corso di una operazione svolta in collaborazione tra i nuclei dei carabinieri di Roma e di Milano. L'opera d'arte recuperata vale oltre 300 milioni. Si tratta di una delle più importanti opere del '300, dipinta da Piero Cavallini. Come si c giunti al suo recupero? II col. Margiotta e il cap. Focacci, rispettivamente comandante e vice-comandante del nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri, dopo una informazione, facevano bloccare una « 1300 » nel quartiere Trionfale. Legata sul portabagagli, i carabinieri trovavano la preziosa opera p, dopo averla recuperata, accompagnavano al comando le due persone sorprese nella vettura. Esse venivano irìentilicate per Giorgio Annibali di 22 anni, e Romano Lotti In un primo momento i due hanno tentato di far credere elle non conoscevano il valore del dipinto che trasportavano, dichiarando di averlo acquisiate, al mercato di Porta Portese. Messi alle strette, 1 duei vendita al comm. Meneghini Bernardo Bovo ricoverato alle Molinette di Torino nendo che costoro potessero essere i « protettori » delle ragazze i giovinastri cominciavano a girare attorno all'auto schernendo i passeggeri. Uno dei due passeggeri, seccato, scendeva, ma poi, forse per evitare incresciose complicazioni, era l'auto ad allontanarsi. Anche tutti gli offensori se ne andavano a bighellonare altrove, ma verso la mezzanotte erano di ritorno nei pressi dei giardini pubblici, dove scorgevano nuovamente la « Giulietta » di prima. Stavolta dall'auto scendevano i due uomini che, si avvicinavano al crocchio, decisi ad avere ragione dell'affronto subito. Nessuno del gruppetto rea ■ giva ed anzi i più si dileguavano. Angelo C. si allontanava a sua volta, ma, direttosi verso i baracconi, che ben conosceva, ne tornava con unn barra di ferro, lunga quasi due metri. Impugnando quell'arma improvvisata, si dirigeva verso gli avversari e ne colpiva violentemente al capo uno che si accasciava a terra, in una pozza di sangue. 1 protagonisti della rissa si davano allora alla fuga: soltnnto il feritore rimaneva dinnanzi all'uomo esani¬ confessavano finalmente di sapere benissimo il valore del l'opera, tanto è vero che l'ave vano offerta al comm. Giovan Battista Meneghini, marito separato della soprano Meneghi ni Callas, presentandosi nella sua villa a Sirmione. / rapinatori del benzinaio P. M. e difesa ricorrono contro la sentenza di Cuneo Cuneo, sabato sera (g. d. m.) Il P. M. dott. Squarotti ricorrerà contro la sentenza della nostra Corte d'Assise che ieri ha condannato tre dei giovani rapinatori del ben zinaio a 6 anni di reclusione e il quarto, il minore Antonio Ellena, a 2 anni e 8 mesi. Il rappresentante della Pubblica Accusa che aveva richiesto per Viada e De Luca 12 anni di carcere, per Cultrera 13 anni e 5 anni per Ellena, non ha visto accolta dai giurati popolari la sua tesi circa l'esistenza del reato di associazione a delinquere Inoltre il P M. lamenta che sono state concesse auli imputati troppe attenuanti Anche i difensori avv. Andrels, Toselli. Raviola, Sartoris e Viglione ricorreranno per ottenere, invece, una riduzione della pena. e. b.