Sgomenti gli imputati alle richieste del P. NI.

Sgomenti gli imputati alle richieste del P. NI. Sgomenti gli imputati alle richieste del P. NI. Il rappresentante della pubblica accusa ha domandato per i quattro rapinatori del benzinaio 44 anni di carcere La sentenza prevista per questa sera Dal nostro corrispontlcntc Cuneo, venerdì sera. Pierino Viada, Giacomo Cultrera,' Luigi De Luca e Antonio Ellena, i rapinatori di Cuneo giudicati alla nostra Corte d'Assise, conosceranno in giornata la sorte che li attende. Poiché gli imputati sono per alcuni fatti rei confessi, la sola incertezza del verdetto riguarda la pena alla quale potranno essere condannati. Il P.M. dott. Squarotti è stato durissimo nella sua requisitoria, pronunciata ieri pomeriggio. Il dott. Squarotti ha particolarmente Insistito sul più grave reato, quello dell'associazione a delinquere, che coinvolge tutti e quattro gli accusati. Tre quarti della requisitoria sono stati infatti dedicati alla dimostrazione che questo capo di imputazione sussiste in pieno, anche se gli incriminati negano ora quello che, per altro, avevano ampiamente ammesso nel corso dell'istruttoria. I furti delle pistole, delle munizioni, delle autovetture, 'acquisto di calze da donna per mascherarsi, dei cerotti che dovevano servire per tappare la bocca dei rapinati, sono, ha detto il dott. Squarotti, le prove inconfutabili dell'organizzazione quasi perfetta della banda. Il P. M. ha negato agli imputati le attenuani generiche e del risarcimento del danno, anche se qualcuna delle parti lese è rientrata in possesso di quanto aveva in precedenza perduto. Dopo aver rievocato gli episodi più gravi della delinquenza di questi ultimi tempi, compreso l'assassinio dell'orefice di Villastellone, il P. M. ha concluso, rivolto ai giurati popolari: « Quelli che vi stanno davanti sono le reclute, le giovani leve di un esercito di delinquenti che va dilagando per le nostre contrade, seminando la violenza e spargendo il sangue degli onesti cittadini. La sentenza della Corte d'Assise di Cuneo dovrà essere un monito per tutti coloro che hanno fatto del delitto la loro atti vita quotidiana». Dopo questa premessa, le richieste non potevano non essere gravi: 12 anni e 4 mesi di reclusione e 7 mesi di arresto per il Viada, 12 anni e 4 mesi di reclusione e 4 mesi di arresto per il De Luca, 13 anni e 4 mesi di reclusione e 4 mesi di arresto per il Cultrera, 5 anni e 2 mesi di reclusione e 20 giorni di arresto per l'Ellena, minorenne all'epoca dei fatti. Per tutti, l'internamento, a pena espiata, in una casa di lavoro per non meno di due anni, e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. I quattro imputati, che durante le prime fasi del dibr.ttimento erano rimasti abbastanza tranquilli, sperando che il tutto si sarebbe forse risolto in qualche anno di galera, nell'udire le dure richieste del P. M. sono crollati di schianto. Cultrera si è messo a piangere, Ellena si è stretto le mani attorno al viso, De Luca è quasi svenuto, Viada è impallidito. L'udienza di questa mattina è stata interamente occupata dalle arringhe defensionali. Ha parlato per primo l'avv. Sartoris per Antonio Ellena. Il legale ha respinto anzitutto le tesi del P. M. riguardanti l'associazione per delinquere. L'Ellena, che è minore, è stato il primo ad accennare negli interrogatori alle rapine che la banda aveva in programma a Cuneo e a Lurisia, ma l'avrebbe fatto per una vanteria tipicamente giovanile, senza alcun fondamento di verità. L'avvocai > Sartoris ha concluso invocando il proscioglimento del suo patrocinato per totale incapacità dì intendere e volere, prevista espressamente rial codice per determinati casi che riguardano i minori. A questo punto ha chiesto la parola il P.M., dott. Squarotti, non per una replica, ha precisato, ma per fatti che riguardavano il suo ufficio. «L'avv. Sartoris — ha detto il P.M. — ha lamentato che l'Ellena non è stalo aiutato a sufficienza a reinserirsi nella società. Ora io debbo precisare che nella nostra città esiste un patronato per gli ex-carcerati, che opera fra mille riifncoltà per mancanza rii aiuti adeguati, per l'incomprensione spesso dimostrata dagli enti pubblici. L'opera rii riadattamento deve comunque cominciare quando il prevenuto è ancora detenuto; è per qiiPiio che io mi batto Fenomeni astrali e previsioni generiche: Luna in Pesci, opposta a Marte e quadrato a Venere e Mercurio. Giornata piena di Incertezze, dovute anche a un imperfetto stato di salute. Ne! pomeriggio incontri interessanti, che saranno molto utili nel futuro. Probabili conclusioni di affari vantaggiosi. Tipi: Vergini», Sanitario e Acquario. Vergine . Lavoro: tagliate i ponti che vi legano all'ambiento e lanciatevi verso nuove conquiste con quanta forza avete in animo. Collaborate con i nati del Leone. Vito affettiva: gelosia che vi condurrà ad una falsa visione delle cose. Modero te vi e ravvedetevi mentre siete in tempo. Salute: stanchezza generale. Bisogna ricorrere ai ricostituenti. Necessità di riposo. Sagittario Lavoro: per ora aspettate tempi migliori Osservate 'e manovre degli altri e poi decidete sul da farsi Contrai io da prendere in considerazione Vita affettiva: siete amati, ma da lontano Per ora dovete accontentarvi cosi. Una da tempo perché sia portato a compimento il nuovo carcere di Cuneo, i cui lavori, per mancanza di fondi, sono fermi da diversi anni>. SI è quindi alzato a parlare l'avv. Viglione, difensore dì Pierino Viada. L'avv. Viglione ha chiesto l'assoluzione del suo cliente dal reato di associazione per delinquere con formula piena, che nel computo della pena venga concessa la continuazione per i reati di rapina ai danni di Leone Berrò e per i numerosi furti contestati alla banda, e la concessione inoltre di tutte le attenuanti. «Piero Viada, ha concluso l'avv. Viglione, è un giovane che sta pagando duramente i suoi errori, ma per il quale la società non deve chiudere definitivamente la porta d'un futuro possibile ravvedimento». L'avv. Toselli sì è soffermato sulla personalità di Luigi De Luca, per il quale il P. M. ha chiesto oltre 12 anni di carcere, e illustrato le traversie che hanno portato il giovane, sesto di tredici fratelli, dalla lontana Cosenza a cercare lavoro a Cuneo, dove purtroppo è stato traviato, anche per la debolezza della sua psiche. L'avv. Andreis, che difende Giacomo Cultrera, ha preso per ultimo la parola, ponendo in rilievo che tutti gli Imputati sono incensurati, che nella loro mentalità poco più che infantile essi non conoscono nemmeno il significato dell'associazione per delinquere che la Pubblica Accusa ha contestato. D'altra parte, questi banditi, alla loro prima impresa, pur avendo le pistole sulla macchina, hanno rispo sto alla reazione del benzinaio aggredito adoperando solo i pugni. L'avv. Andreis ha concluso invocando una sentenza giusta ma non troppo severa. Nel pomeriggio, se il P. M. rinuncerà a una possibile replica, la Corte potrà subito riunirsi in camera di consiglio per l'atteso verdetto. g. d. m. Fralel Mosca,