Il 1917

Il 1917 Il 1917 Hanno restaurato le architetture del 700 e del tardo zarismo. Hanno dipinto le vecchie case — di nuovo — con l'esatto colore grigio pastello, o rosa, ocra, verde, turchese, che lo scrupolo storico impone. Nel 1967, per il cinquantenario della rivoluzione, avevano riprodotto persino i manifesti del '17, composti secondo il vecchio alfabeto cirillico, affiggendoli su colonnette in stile liberty come si usavano allora: avvisi del Soviet, o del comitato militarerivoluzionario bolscevico (ma scegliendoli in modo che non comparisse mai il nome di Trockij), o locandine di teatri e annunci delle conferenze di Lunaciarskij. Proprio nella città di «frontiera », insicura c un po' straniera, immaginata da quello zar che secondo Lenin « applicava la civiltà con i metodi della barbarie-», dovevano scatenarsi le rivoluzioni che avrebbero sconvolto la Russia: dalla «domenica ciì sangue'» del 1905 alla rivoluzione di febbraio 1917 e a quella di Lenin nell'ottobre. Gli eventi dell'ottobre furono rapidi e semplici, la Russia era stremata dalla guerra; lo zar Nicola II, dinanzi al quale ancora pochi mesi prima s'erano inginocchiali i reggim'enti dei contadini soldati, aveva perso lo scettro: per la prima volta la Russia non aveva una fede. La notte del 24