A

A A Più di 300 miliardi spesi per polizze antifurto e rapina E' il premio totale per cui gli italiani si sono assicurati nel 1981 - Poi: 400 miliardi per le guardie e circa 300 per congegni contro i ladri □La sfrontatezza dei ladri è persino giunta, in questi ultimi tempi, a prendere di mira i luoghi dedicati al culto: chiese, santuari, case missionarie e persino cimiteri. H bottino consiste quasi sempre in oggetti sacri, vecchi, magari, di centinaia di anni. Questo nuovo fenomeno, che si è sostituito ai furti delle elemosine, ha indotto molti parroci a ricorrere agli antifurti e alle polizze di assicurazione. In pochi anni i tassi riservati a questo settore per le polizze assicurative sono passati da 2500 lire per ogni milione assicurato (arredi e paramenti sacri, organi ed altri strumenti musicali, ecc.) a 5 mila lire. I quadri d'autore ed Oggetti d'arte sono saliti da 4 mila a 7500 lire per milione. I gioielli, preziosi e argenteria (posti nella chiesa) sono passati da 5400 lire a 15 mila (oltre alle tasse e agli accessori). Questi dati bastano da soli per indicare quanto abbia preso piede il fenomeno dei furti nelle chiese. La difficoltà per appurare il valore «commerciale» degli oggetti rubati è, ovviamente, enorme poiché, in caso di furto, bisognerà fare i conti con la compagnia di assicurazione. Ecco, quindi, che molti sacerdoti si sono rivolti alle aziende specializzate in apparecchiature antifurto, sia del tipo elettronico, sia di quello più o meno tradizionale delle «campane» protettive di particolari oggetti di valore. itifurto H primato dei furti e delle rapine spetta, purtroppo, alle oreficerie e ai laboratori dove vengono custoditi e lavorati i metalli e le pietre preziose. In breve tempo, commercianti e artigiani hanno dovuto ricorrere a sofisticate strumentazioni antirapina tanto è vero che spesso il cliente si sente a disagio, quando entra in certe gioiellerie, per tutta una serie di passaggi obbligati attraverso mini cabine che si aprono solo con determinati accorgimenti I vetri, in genere, sono del tipo antiproiettile e antisfondamento. Non è escluso che dietro a qualche falso specchio, magari posto in un angolo del locale, vi sia qualcuno pronto a difendere la propria pelle ed i valori impugnando un'arma. Sembra, in sostanza, di vivere in momenti come quelli del film «7 sette uomini d'oro». I gioiellieri spendono ogni anno centinaia di miliardi di lire per difendere il loro lavoro: vi sono coloro che seguono con molto interesse l'evoluzione delle tecniche modificando, quando è il caso, le già prestigiose apparecchiature. Anche per quanto concerne l'assicurazione l'esborso è ingente: si spendono, ogni anno, molti miliardi di lire in «premi» di polizza. Ma in questo settore le cose non vanno molto bene: non è infatti improbabile che, dopo il primo o secondo furto (o rapina), alla vittima non venga più rinnovata la polizza, salvo che non siano adottati nuovi e s.r.l.