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OO STAMPA SERA ÙÙ OO STAMPA SERA ÙÙ Lauda gioca in Usa (gatto fra i topi in Formula Uno) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LONG BE ACH — Ha giocato come il gatto fa con i topi. Il vecchio Niki Lauda è tornato a vincere, da campione, come una volta. E' il suo diciottesimo successo in Formula 1. Alle sue spalle si sono scannati tutti, ma non c'è stato nulla da fare. IL FINLANDESE ROSBERG Quindici macchine sono uscite di pista fra rotture e collisioni di vario tipo, ma Niki è passato imperterrito in mezzo a tutti e li ha lasciati alle spalle. Una vittoria da manuale, un successo che lascia tutti senza fiato. Era nell'aria questa impresa dell'austriaco ma nessuno si aspettava Monza 1981: Gran Premio d'Italia che arrivasse così presto. Da sole tre corse ha ripreso fin mano il volante di una monoposto e il due volte campione del mondo ha subito dimostrato che il talento non è acqua, che campioni si nasce, non si diventa. Abbiamo detto una corsa da manuale. Lauda ha veramente giocato gli avversari in maniera incredibile. Ha lasciato De Cesaris, bravissimo, partire alla disperata all'inizio della corsa, poi lo ha superato alla prima disattenzione. Quindi ha osservato da vicino l'incidente fra Arnoux e Giacomelli e se ne è andato verso il traguardo, avvertendo Rosberg che non c'era nulla da fare. E' bastato infatti che il finlandese cercasse di attaccare perché Lauda, con uno scatto rabbioso, gli riguadagnasse due secondi in un giro. Dai box hanno segnalato al finlandese il tempo e quest'ultimo ha desistito dall'inseguimento. Solo alla fine si è fatto sotto ma Niki ormai era imprendibile, al sicuro. Che dire di quest'uomo, di questo pilota che torna a vincere immediatamente? Gli altri non sono bravi, soo lui è un fuoriclasse? Certamente è un pilota che fa storia, che si avvicina ai grandi dell'automobilismo da Clark a Fangio a Stewart, n successo di ieri nel Gran Premio del Usa West lo lancia anche verso la lotta per il titolo mondiale. Ormai è un avversario per tutti, un uomo da battere. Per i vari Prost, Rosberg e Pi quet. «Sono contentissimo di questa affermazione — ha detto Niki — perché conferma soprattutto i miei programmi. E' una iniezione di fiducia che mi aspettavo ed è arrivata puntualissima. D'ora in poi tutti dovranno rendermi conto in ogni gara. Non mi sono montato la testa né voglio fare proclami di guerra. Ma la realtà è questa». Un Lauda decisissimo dunque, come nei vecchi tempi. I rivali lo guardano con rispetto. Lo guarda con ammirazione Gilles Villeneuve che ieri ha conquistato per la Ferrari un ottimo terzo posto, considerando il circuito cittadino che ha eliminato gli altri tre turbo in gara, lo guarda con ammirazione Piquet uscito di pista in maniera stupida. L'unico . rammarico è quello dell'Alfa Romeo. I due piloti della casa milanese, De Cesaris e Giacomelli erano forse gli unici che avrebbero potuto contrastare validamente il passo all'austriaco. Ma non ci sono riusciti. Giacomelli si è centrato in pieno con Arnoux e i due piloti si sono scambiate le accuse e le colpe. De Cesaris, dopo una partenza splendida, ha lasciato passare l'austriaco e ha pensato di poterlo seguire per attaccarlo nel finale. Ma non aveva fatto il conto con la sfortuna. I freni gli si sono bloccati nel tornante che porta ai box e la macchina si è praticamente diretta da sola contro la spai AMÙÙ Lunedì letta di cemento di fianco alla pista. Per l'Alfa Romeo, comunque, il risultato di questa trasferta americana è già più che positivo. La «pol-position» conquistata nelle prove di qualificazione è una dimostrazione della competitività della macchina. Ora dovrà soltanto lavorare a fondo per confermare questo risultato e cercare soprattutto qualche piazzamento in corsa. Per la Ferrari, il terzo posto di Villeneuve è già abbastanza soddisfacente. La casa modenese aspetta ora gli avversari sulla pista «amica» di Imola dove si disputerà il 25 aprile il Gran Premio di S. Marino, quarta prova del campionato mondiale. Ma l'uomo da battere, anche laggiù, forse sarà Niki Lauda. Cristiano Chiavegato S 5 Aprile 1982