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OO STAMPA SERA ÙÙ OO STAMPA SERA ÙÙ Inter, vittoria inutile? Mazzola: «Lo scudetto finirà alla Juventus» MILANO — L'Inter ha sbagliato meno ed ha vinto il 190° derby milanese. Ma, in pratica, hanno fatto tutto i nerazzurri. Sono passati in vantaggio con Prohaska che ha poi propiziato, con un'autorete sulla punizione di Antonelli, il temporaneo pareggio, ed hanno piazzato la botta vincente con AltobellL Per la cronaca, Beccalossi s'è visto parare da Fiotti il rigore del possibile 3-1 e così il Milan è ancora riuscito a far tremare i «cugini* sino alla fine. Ma Antonella aveva la mira difettosa ed ha sprecato clamorosamente l'occasione del 2-2. Erano in 70 mila, malgrado una pioggerella uggiosa, a San Siro, e sono rimasti col fiato sospeso sino all'ultimo. Non è stato un gran derby, ma le emozioni non sono mancate. Doveva essere la gran giornata di Beccalossi per il quale i tifosi avevano preparato uno striscione con su scritto: «Bearsot buffone, Evaristo re». Ma Bearzot ha lasciato lo stadio (è in partenza per Tripoli dove «spiera» due volte il Camerun) senza cambiare di una virgola la propria opinione sul geniale ma discontinuo mancino dell'Inter. Beccalossi non ha brillato. E' vero che ha trovato in Tassotti un «mastino» falloso, ma non ha avuto acuti, pur mettendo lo zampino in entrambe le azioni dei gol dell'Inter. Piuttosto l'eroe della giornata è stato Ivano Bordon che ha effettuato almeno tre parate decisive (una in particolare nel finale su Antonello salvando il successo. E non ha colpe sulla deviazione di Prohaska. L'austriaco avrebbe potuto risultare un altro grande protagonista ma in uno scontro con Franco Baresi s'è prodotto uno stiramento alla coscia sinistra ed è uscito dopo appena 33': mercoledì non potrà giocare contro il Catanzaro in Coppa Italia che, a detta di Bersellini, rimane l'obiettivo principale, «anche se l'Inter, nella lotta per lo scudetto, non ha del tutto deposto le armi». Alla rispettosa distanza di quattro punti, l'Inter coltiva qualche speranza che Juventus e Fiorentina compiano qualche passo falso. Mazzola è stato esplicito: «Con la sua classe, la Juventus riesce anche a turare le falle di un derby che, sul 2-0, sembrava chiuso. Temo proprio che, continuando così, ci saranno poche probabilità per noi di disturbare le due prime della classe. Forse anche la Fiorentina dovrà arrendersi alla superiorità dei campioni d'Italia». Dallo scudetto alla retrocessione. La sconfitta di ieri inchioda il Milan al penultimo posto, a quota 15. Farina, che ha perso il suo primo derby da presidente, era amareggiato. Sosteneva che i rossoneri avevano preso due gol «da polli», accusava la difesa di aver ballato un po' troppo e diceva che, a questo punto, la salvezza rischia di diventare un miraggio. Chi crede in un miracolo è Gianni Rivera. «Abbiamo ancora nove partite a disposizione, parecchie alla nostra portata, e possiamo tirarci fuori da questa situazione che, per il momento, non è affatto disperata», commentava l'ex «golden boy». Era convinto che il derby potesse finire con un pareggio: «Da alcune domeniche giochiamo bene ma non riusciamo a concretizzare. Speriamo che il vento cambi direzione e che la fortuna ci dia una mano». Basterà che Antonelli non getti nel vento altre occasioni, come ha fatto ieri graziando l'esterrefatto (e riconoscente) Bordon. Bruno Bernardi ÙÙ Lunedì 8 Marzo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE o 1982 i