Gara perfetta dei gìalloblù che battono la Fiorentina e restano soli alle spalle della Roma:

Gara perfetta dei gìalloblù che battono la Fiorentina e restano soli alle spalle della Roma: Gara perfetta dei gìalloblù che battono la Fiorentina e restano soli alle spalle della Roma: Vola il Verona, provinciale di lusso Ad Ascoli, con Zico in vacanza il vero brasiliano è Novellino Con due reti di Iorio (secondo in classifica marcatori) ed una di Stergato la squadra di Bagnoli si è «caricata» per IP la partita di ritorno della coppa a Graz ■ I viola, pur dominando a centrocampo, hanno sprecato troppe occasioni i Verona-Fiorentina 3-1 VERONA: Garella 7; Stergato 6,5, Marangon 6,5; Volpati 6, M. Ferronl 7,5, Tricella 6,5; Fatina 6,5 (77' Guidetti s.v.), Sacchetti 6, Iorio 7 (79' Bruni s.m,), Di Gennaro fi, Galderlsl6. FIORENTINA: Galli 6,5; Pin 5 (76' Puliti s.u.), Contratto 6; Orlali 6,5, Massaro6 (71' A.Bertoni s.v.),Cuccù-' ! reddu 5,5; A. Ferronl 5,5, Peccl 6, Monelli 5, Antognonl 5, lachlnt 6,5. Arbitro: Ballerini 5. Reti: 6' Iorio, 25' Storgato, 30' Antognoni su rigore, 72' Iorio su rigore. dal nostro Invialo GIORGIO BARBERIS VERONA — Buon viatico per 11 difficile impegno internazionale di mercoledì, nel quale dovrà vincere a Graz o pareggiare segnando piti di due gol; il Verona ha battuto la Fiorentina, restando da solo alle spalle della Roma capolista, e Maurizio Iorio, scarto della Roma campione, ha realizzato una doppietta salendo a quota 6 tra i marcatori, secondo al solo Zico che è in testa con 7 centri. Le precise geometrie della squadra di Bagnoli, che tanto bene sa distendere la propria azione rilanciando il contrattacco senza mai frapporre indugi, hanno dunque avuto ragione anche di una Fiorentina troppo sciupona in zona gol, superata nettamente sul piano della velocita e del gioco nella prima mezz'ora, e poi incapace di sfruttare a fondo la confusione generata da un arbitraggio alquanto insicuro: padroni per lunghi tratti del centrocampo, i viola han¬ no costruito poco, troppo poco di ordinato, e De Sisti, quando si è trattato di giocare il tutto per tutto, non ha avuto 11 coraggio di togliere un Antognonl spento e incapace di sfruttare marcature ormai saltate. Cosi la Fiorentina, nonostante il netto dominio territoriale specie nel secondo tempo, ha rischiato anche più degli avversari ed è riuscita a creare occasioni-gol soltanto quando ormai, grazie ad un penalty, il Verona aveva ristabilito le distanze. Ma a questo punto, parliamo degli ùltimi dieci minuti, è salito in cattedra Garella salvando quattro volte con bellissimi interventi la propria rete. Il Verona è stato grande per mezz'ora. In vantaggio dopo 6' con Iorio che, su cross di Volpati, ha saltato Pin (apparentemente in vantaggio sulla palla) con un delizioso tocco di destro e poi ha infilato di sinistro a fil di traversa. Verona. Iorio, dopo un bellissimo controllo volante, fulmina la squadra di Bagnoli ha lasciato che la Fiorentina spostasse il suo baricentro in avanti per trafiggerla regolarmente con 1 suol pericolosissimi contrattacchi. E dopo che la traversa aveva respinto una gran botta da fuori area di Contratto (sfortunato nell'occasione, visto che la palla ha picchiato sulla parte inferiore del legno, ritornando in gioco), ecco il raddoppio per opera di Storgato, spintosi all'attacco, per correggere (25') di testa una' punizione ben calciata da Fanna. E' stato su quest'azione che l'arbitro Ballerini ha dato evidente conferma dell'infelice giornata: in precedenza (18') aveva ignorato una colpevole spallata di Armando Ferronl (il minore dei fratelli in campo; l'altro, Mauro, è stato in assoluto il migliore del Verona) a Galderisi in piena area, e sull'azione del secondo gol ha decretato la punizione per Intervento di Contratto su Fanna, che era apparso regolarlsslmo. Insomma, due interpretazioni quanto meno dubbie, che hanno scatenato il pubblico delle opposte parti P i Galli di sinistro: èl'1-0 fino a convincere la tifoseria veronese che al 30' Fanna non avesse commesso fallo spin-' gendo Monelli, incuneatosi tra Ferronl e Tricella. Rigore ineccepibile, Invece, quello decretato dal direttore di gara, che Antognoni si è in- ' caricato di trasformare riaprendo una partita che la squadra di Bagnoli, pensando anche al mercoledì di Coppa, sperava di avere già chiuso. A questo punto il Verona, forse presago della povertà in fase di realizzazione della Fiorentina, ha arretrato anche maggiormente la propria azione, non riuscendo a rilanciare la controffensiva con la facilità precedente; E la Fiorentina ne ha approfittato. Fine del primo e secondo tempo, dunque, 'tutto in chiave viola: ma i'àziòne della squadra di De Sisti abortiva miseramente in fase conclusiva, dove Monelli si. segnalava ancora una volta per occasioni e palloni sprecati. Tentava di dare ordine Peccl, cercava: di inserirsi Orlali, si sfiancava su e giù per 11 campo Jachìni, ma tutto inutllnìenteCjAl punito che era proprlòVll Verona ad andare vicino al terzo gol (66') con Tricella dopo una bella triangolazione con Di Gennaro, e quindi a realizzarlo (72') quando,una plateale spallata di Ferronl a Galderisi (del tutto simile a quella del primo tempo) veniva punita da Ballerini con la massima punizione. Era Iorio ad incaricarsi del tiro'e ad ottenere cosi il sesto centro della stagione: fc-S il L'Udinese, sotto tono, si arrende ai marchigiani che finora in casa riclasse del calibro di Zico, forse poco servito, ma mai in 'grado di acciuffare il momento buono per smarcarsi più. assiduamente. Anzi, il brasiliano, ha addirittura impedito di far convalidare una magnifica rete siglata da Causio al 7' di gioco per un fallo commesso un attimo prima su Anzivlno. A parte questo episodio, il primo tempo è stato equilibrato, piuttosto avaro di ■emozioni. Alla manovra arrembante dell'Ascoli, la compagine friulana replicava con velocissimi contropiede in cui emergeva in particolare Edinho, con perentorie uscite dalla sua area. Anche Causio e Marchetti, ma soprattutto il bravissimo De Agostini, sembravano poter gettare le premesse per infondere toni concreti ai contrattacchi friulani. Ài marchigiani mancava un pizzico di ragionamento, sembravano anche frenati psicologicamente dal complesso Zico, finché non si so; no resi conto che il brasllia- Ascoli-Udinese 1-0 ASCOLI: Corti 6,5; Mandorllnl 6, Anziuino 6,5; Meni-' chini 6,5, Bogonl 6,5, Nicollni 6,5; Novellino 7, De Vecchi 6,5, Borghi 6 (61' Trillinovic 6), Greco 6,5 (89' Dell'Ogilo s.u.),Juary6. UDINESE: Brini 6; Galparoll 6, Pancherl 6; Gerolin 6, Edlnho 6,5, De Agostini 7; MIano 6 (79' Mauro s.v.), Mar-' chettl 6,5, Causlo 6,5, Zico 5, Praticità 6 (58' Virdls 5,5). Arbitro: Vitali 5,5. Rete: 79' Greco. dal nostro Inviato MARIO BIANCHINI ASCOLI — L'Ascoli ha fatto valere ancora una volta la «legge» del suo campo dove ha sempre vinto dall'inizio del Campionato. Ieri è toccato all'Udinese lasciare i due punti sul terreno dei marchigiani, non riuscendo a sfatare la tradizione (i friulani, da quando la formazione di Mozzone è tornata in serie A, oltre ad essere stati sempre sconfitti, non hanno segnato finora neppure un gol). Stavolta sembrava che l'Udinese, dotata di un organico teoricamente ptu forte, potesse azzeccare la giorna¬ ta giusta per infrangere la catena di insuccessi. Soprattutto Zico, il quale viene considerato il fiore all'occhiello, che dovrebbe consentire agli udinesi di effettuare un deciso salto di qualità, è mancato completamente alla prova. Il suo marcatore Aneivino non è stato costretto a ricorrere atte maniere forti per fermare il brasiliano. Al difensore ascolano astato sufficiente impegnarsi in un lavoro di ordinaria amministrazione. Qualche colpo di '.tacco, passaggi facili e scontati. Troppo poco per un fuo¬ hanno sempre vinto no era in campo solo per far numero. ÀI 58' Ferrari faceva entrare in campo Virdis al posto di Pradella, veloce e intraprendente, ma scarsamente incisivo. Il sardo, dotato di una classe maggiore, avrebbe dovuto in teoria costituire una spalla più valida per Zico. Ma la mossa non avevasuccesso, anche perché l'Ascoli spingeva sempre piti energicamente sull'accelera-. tore. Una fiacca punizione di1 Zico, calciata malamente al 68', è sembrato il segno di una giornata decisamente storta. Infatti, tre minuti più tardi si presentava ai marchigiani una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio: Novellino, schierato centra-, vanti al posto di Borghi, rilevato a sua volta da Trifunovlc, superava con un preciso cross la difesa udinese. La palla arrivava sui piedi di Nicolini il quale, appostato solitario davanti alla porta di Brini, mancava clamorosamente il controllo. La squadra di Mazzone continuava a macinare gioco sfruttando le iniziative di Novellino, fra i migliori in campo, il quale con le sue rapide finte, gettava lo scompiglio tra i frastornati avversari. Era lo stesso Novellino a. propiziare la rete del succes-so al 74': nel tentativo di fermare lo scatenato giocatore ascolano, Pancheri ricorreva al fallo. Punizione sulla sinistra dell'area che Novellino toccava lateralmente per Trifunovic. Pronto il cross teso, sul quale si gettava di testa Greco insaccando imparabilmente. L'Udinese reagiva rabbiosamente. La rete dell'Ascoli. correva, qualche pericolo.', Gerolin tirava fiacco da cor-, ta distanza. Ma ormai la vittoria era saldamente nelle mani del marchigiani. L'Udinese, su un campo che sarà difficile per tutti, si è rivelata una' squadra discreta. Però non ha dato l'impressione di poter insediarsi fra le protagoniste del campionato nonostante la presenza di Zico che ieri, tra l'altro, è sembrato in vacanza. OGIA È ARTE. \