In Belgio vince Senna (Lotus): il francese, terzo, consolida il suo vantaggio nel mondiale

In Belgio vince Senna (Lotus): il francese, terzo, consolida il suo vantaggio nel mondiale In Belgio vince Senna (Lotus): il francese, terzo, consolida il suo vantaggio nel mondiale Ferrari ferme, Prosi ringrazia Che cosa succede alla Ferrari? Dopo le speranze l'ultima delusione DAL NOSTRO INVIATO FRANCORCHAMPS — Nello sport si vince e si perde. Ma c'è modo e modo di essere sconfitti. La sonora lesione rimediata Ieri dalla Ferrari ha II sapore della débàcle totale, senea scuse. Ed onestamente, bisogna riconoscerlo, Il team di Mannello ha ammesso la propria inferiorità, tradotta nel ritiri quasi immediati di Alboreto e Johansson. Il pilota italiano, anzi, aveva già perso ancora prima che la gara cominciasse, quando ha dovuto cambiare vettura sullo schieramento di partenza pochi minuti prima del via. La Ferrari e famosa ed ammirata per l'efficienza, per la rapidità degli interventi, per i capovolgimenti di pronostici che ha sovente saputo operare. Questa volta è successo l'Inverso: di fronte alla necessità di permettere al suo pilota di punta di battersi ad armi pari con il rivale per il titolo mondiale lo ha tradito nella maniera più inspiegabile. Tre vetture fuori uso in poche ore, tutte le speranze deluse. I risultati negativi delle ultime gare dopo l'ottimo inizio di stagione forse hanno provocato una perdita di orientamento e un po' di confusione. Le prove frenetiche a Fiorano ed a Monza, l'esigenza di fare del confronti fra la monoposto modificata negli ultimi tempi e quella che aveva ottenuto la pole posltlon su questa stessa ptsta sono probabilmente all'origine dt certi guai. E' questa comunque un'analisi che spetta ad Enzo Ferrari. La situazione in classifica invece parla chiaro. Mancano tre gare (sempre che si corra in Sud Africa) alla fine del campionato. Prost ha 16 punti di vantaggio su Alboreto. Teoricamente un ribaltamento della situazione è ancora possibile, ma il francese gode di una posizione invidiabile, tanto da far apparire molto improbabile che il titolo gli possa sfuggire. Semplificando tutti i calco II, si può considerare ette Prost diventerà campione del mondo in ogni caso se vincerà Sedici punti tra Prost e Alboreto MONDIALE PILOTI (do 13 prove): 1. Prost punti t.. 2. Alboreto 53; 3. Senna 32; 4. De Angells 31; 5. Piquét, Rosberg e Johansson 21; 8. Lau-: da il; 9. Mansell 13; 10. Tarnbay 11; 11. Laffite 10; 12, Boutsen 9; 13. Surer e War v. lek 5; 15 Bellof 4; 16. De Ce sarls 3; 17. Arnoux 3. MONDIALE MARCHE (dopo 13 prove); 1. McLaren punti 83; 2. Ferrari 77; 3. Lotus 63; 4. Williams 34; 5. Bra bham 26; 6. Renault 16; 7. Ligie r 13; 8. Arrows 9; 9, Tyrrell 4. A Merano: dopo una qualsiasi delle prossime prove. Già il 6 ottobre nel Q.P. d'Europa a Brands Hatch gli sarà sufficiente piazzarsi in quinta posizione se Alboreto non entrerà in zona punti. Se il pilota della Ferrari dovesse per assurdo aggiudicar- : si tutte le corse che restano, da disputare a Prost basterà classificarsi due volte al secondo posto per neutralizzar-, lo in quanto a parità di punti e di vittorie, considerati gli eventuali scarti (si possono sommare al massimo 11 risultati), il tetto massimo delitto-1 llàno è a quota 77. Appunto quella che raggiungerebbe il corridore della McLaren che avrebbe però al suo attivo una terza posizione in più, proprio quella ottenuta ieri. Dire dunque che Alain Prost è adesso il primo pilota francese a conquistare il mondiale di Formula 1 è fin troppo scontato (e si tratta anche di un'affermazione più che meritata). In caso contrario, bisognerà proprio assegnarli l'Oscar di una incredibile sfortuna. c, crl. : Francorchanips. In alto: Prosi e in testa-coda. In basso: la seco Alboreto (seminascosto) evitano la Brabham di Piquet entrata nda vittoria di Senna nel mondiale di quest'anno (Tel. Ap) Alboreto costretto a cambiare vettura poco prima del via, quella di riserva si ferma al quarto giro - Johansson bloccato dalla rottura del motore - La corsa disturbata dalla pioggia: la McLaren ha preferito non rischiare dal nostro Inviato CRISTIANO CHIAVEQATO FRANCORCHAMPS — Se c'è acqua In pista, In Formula 1 si fanno due corse. Una, a parte, per Ayrton Senna, la seconda per gli altri. Cosi era stato in Portogallo sotto un diluvio Incredibile, cosi è stato Ieri nel Gran Premio del Belgio, innaffiato a più riprese dai temporali vaganti sulla zona. Il pilota della Lotus ha vinto non solo con le sue doti di campione del funambolismo, ma anche con la sensibilità tattica, con la capacita di guidare al limite senza commettere errori. Hanno provato ad attaccarlo le Williams, senza risultati, con un Rosberg scatenato In una spettacolosa rimonta; non ha neppure tentato Invece Alain Prost, pago di un terzo posto alle spalle dell'inglese Mansell. In gara non sono mai state le Ferrari, bloccate da una serie di Inconvenienti che. hanno lasciato molto amaro In bocca dopo le promettenti prove del giorni scorsi. Per le vetture di Maranello la cronaca della corsa è iniziata in mattinata, durante 11 solito warm-up di mezz'ora. Sulla pista bagnata (con uscite varie per Fabl, Piquet, Rothen- gatter e Martini) Alboreto è rimasto assai poco. E' rientrato al box dopo pochi girl con un problema al circuito della benzina. Un Inconveniente analogo era successo venerdì a Johansson. I meccanici di Maranello si sono subito messi al lavoro. Hanno cambiato tutto l'Impianto, provato il motore, visto che 11 carburante fluiva regolarmente. Nel giro di ricognizione però la vettura ha avuto un altro problema: per una perdita d'olio si è Incendiata la zona vicina alla valvola waste-gate. Il fuoco è stato prontamente spento, ma Michele è stato costretto a cambiare vettura, prendendo quella di riserva che aveva provato solo per mezz'ora venerdì. II pilota Italiano è uscito dal box appena In tempo per schierarsi alla partenza. Quando è giunto sulla griglia è saltato fuori dalla monoposto ed è letteralmente scappato verso la motorhome Ferrari, piuttosto lontana. Ridda di Ipotesi, anche le più assurde (abbandono della corsa tipo Niki Lauda in Canada nel 1979!) ed inseguimento in massa del pilota che era solo andato a cambiare la visiera del casco sporca. Poi il via, già con qualche perplessità. Ed infatti mentre Senna sfuggiva subito a Prost sull'asfalto bagnato e mentre Piquet faceva correre a tutti un bel rischio per un testa-coda alla curva-strettola della Bouree (le due Ferrari sono passate a tre centimetri dalla Brabham di traverso sulla pista) Alboreto è stato subito costretto al ritiro per la rottura della frizione. Nel frattempo per i capricci del tempo e qualche raggio di sole la pista si è asciugata ed è Iniziato 11 carosello del rientri per cambiare le gomme e montare gli slick. Il primo è stato Rosberg che dal decimo posto lnzlale era già passato al sesto. Il finlandese della Williams è ripartito in 22° posizione, quasi doppiato. Ma, un po' per la sua bravura, un po' per le gomme più veloci e le soste degli altri per la stessa operazione, si è riportato rapidamente nel gruppo di testa. Dopo otto giri, altra mazzata per la Ferrari. Johansson In lotta per rimontare dopo avere a sua volta sostituito 1 pneumatici, ha abbandonato con 11 motore fumante. Durante la sosta ai box 1 meccanici della Ferrari hanno un po' pasticciato: la vettura dello svedese è scivolata via dal .crick. anteriore e per sostituire 1 pneumatici anteriori è stato necessario sollevarala a mano. I meccanici Ferrari sono noti per la loro bravura e precisione: anche questo piccolo incidente è dunque un segnale della stanchezza e della tensione di tutto il team. Eliminate le Ferrari, Prost ha subito capito che non era la giornata per rischiare. Cosi la gara è vissuta su qualche episodio spettacolare, soprattutto sul duello fra 1 due compagni di squadra Mansell e Rosberg che si disputavano la seconda posizione alle spalle di Senna, il quale Infilava un giro record dietro l'altro guadagnando progressivamente su tutti. i rivali. Nigel Mansell si è esibito in un testa-coda alla Bouree al decimo passaggio (quando Rosberg era ancora lontano), poi ha tenuto testa al finlandese, dando l'impressione che la sua macchina avesse un 'po' di spunto in più di quella di Keke. Fatto sta che Ro¬ sberg ha tentato a destra ed a sinistra il sorpasso, sino a quando (dopo che era ricominciato a piovere ma per breve tempo) in un ennesimo attacco non gli sono mancati 1 freni. Allora è rientrato ai box, ha cambiato ancora le gomme, e se ne è rimasto quasi tranquillo in quarta posizione, superato da Prost. Ancora un brivido per Mansell subito dopo alla chicane successiva alla curva del Raidlllon. L'inglese, anche lui alle prese con freni difettosi e in un superamento difficile di Burer, ha arato con la vettura 11 terreno, saltando cordoli, passando su sabbia e pietre per rimanere infine miracolosamente in pista indenne. Senna primo al traguardo, dunque, con largo margine su Mansell, poi nell'ordine Prost (esibitosi in un giro più veloce), Rosberg, Piquet autore di una spettacolosa rimonta con le Pirelli che van-. no sempre meglio, e Warwick. Sfortunati Tambay, bloccato dalla rottura di un semiasse, Boutsen tradito dal differenziale, e Cheever con il cambio rotto, Undici piloti costretti al ritiro COSI' AL TRAGUARDO: 1. Senna (Lotus), 43 girl pari a km 298,420 in 1 ora 34'19"893, media 189,811 km/h; 2. Mansell (Williams) a 28"422; 3. Prost (McLaren) a 55"109; 4. Rosberg (Williams) a l'15"290; 5. Piquet (Brabham) a un giro; 6. Warwlck (Renault) a un giro; 7. Berger (Arrows) a un giro; 8. Surer (Brabham) a un giro; 9. Strelff (Ligler) a un giro; 10. Boutsen (Arrows) a 3 giri; 11. Laffite (Ligler) a 5 giri; 12. Martini (Minardi) a 5 girl; 13. Brundle (Tyrrell) a 5 girl. GIRO PIÙ' VELOCE: il 38" di Prost (McLaren) in 2'01"730, media 245,241 km/h. RITIRI E CAUSE: al 4' giro, Alboreto (Ferrari) frizione; 8', Ghinzanl (Toleman) uscita di pista e Johansson (Ferrari) motore; 11*, Alllot (Ram) uscita di pista; 14*, Danner (Zakspeed) cambio; 18', De Angells (Lotus) turbo; 24*. Fabl (Toleman) filo acceleratore; 25', Tambay (Renault) cambio; 27°, Cheever (Alfa Romeo) cambio; 32', Patresc (Alfa Romeo) centralina elettronica; 38', Rothengatter (Osella) cambio.