Fermo nell'umanità Rubini o Attignente?

Fermo nell'umanità Rubini o Attignente? Fermo nell'umanità Rubini o Attignente? Le vacanze al 21 corrente (Per «ele/ono ai la Stampa]. Kob», 12, notte. Benché dal giorno della votazione per i tre membri della Giunta generale del Lilancio siano passate due notti, nella mente di qualche ministro persiste l'opinione che occorre provocare un voto politico prima delle vacanze natalizie. .Veramente, il ministro al quale alludo, era di questa opinione anche prima della giornata di sabato, ed egli l'ha espressa ai suoi colleghi fin dal giorno della ripresa dei lavori parlamentari. E' quindi naturale che egli insista nel suo avviso dopo la nuova manife■etaaione del forte malessere che travaglia la così detta unanimità ministeriale. Vi confejrmo che anche il presidente del Consiglio, nel momento in cui seppe il risultato della votazione sopra accennata, disse che era necessario di provocare un voto politico, ma non s\> se egli sia ancora di tale opinione; dovrei dubitarne, anche perchè il giornale ufficioso, da lui ogni giorno preferito, ha detto1 che la votazione politica destinata a divWere i liberali dai clericomoderati avrà luogo dopo le vacanze di Natale e di Capodanno. Ho ragione di credere che, dopo due giorni, il presidente del Consiglio non veda più nella elezione dell'òn. Rubini, tutto quel significato anti ministeriale che gli vollero dare nel primo momento i più caldi fautori Sella medesima. L'on. Rubini ha l'abitudine di dire, anche quando è ministro, che egli non è un uomo politico perchè guarda 6empre le cose parlamentari in modo obbiettivo, senza lasciarsi influenzare soverchiamente dalla passione di parte. L'attuale presidente del Consiglio lo ha sempre considerato come il suo caro amico, perchè entrambi siedono sui banchi di destra e sono legati, come direbbe l'on. Luzzatti, dalla consuetudine degli studi, essendo entrambi uomini di cifre e di finanza. Certo non si può negare che l'elezione di Rubini a capolista e la votazione per • Schanzer, abbiano un significato ostile él Ministero, ma è forse questa la prima volta che avvengono simili manifestazioni? Chi ha buona memoria, sa che spesso, molto spesso, i candidati ufficiali del Gabinetto Luzzatti sono rimasti alla coda dei candidati proposti all'ultimo momento nella stessa aula da deputati che conoscono la Camera molto meglio dei membri del Governo. Chi ha dimenticato il trionfo della candidatura Cocco-Ortu prima delle vacanze fstive? Eppure nè allora nè quando fu trovato uno straordinario numero di palle nere nell'urna del bilancio dell'interno, nel bilancio cioè del presidente del Consiglio, fu sentito il bisogno di provocare un voto di fiducia. Il presidente del Consiglio non può credere (nè l'ha mai creduto), che l'on. Rubini possa essere a lui più ostile dell'on. Cocco-Ortu. Tutt'altro. Di più, Luzzatti, che riflette molto prima di fare un passo, e deve molto meditare prima di decidersi a provocare una battaglia, sa che non soltanto a destra e a sinistra ma benanco all'estrema sinistra serpeggia del malumore. Egli ha lungamente meditato sulle schede che portavano i nomi degli on. Pansini # Rubini perchè il legame del candidato repubblicano con il candidato conservale** è sicuro Ìndice non soltanto del contegno osttto dei repubblicani, ma anche del malcontento di alcuni socialisti. S' ì perfino molto raffreddato l'entusiasmo luzzaltiano degli on. Cabrini e Samoggia, ed 6 molto sintomatico il linguaggio dell'oa. Pantano non soltanto nel Secolo, ma anche negli uffici della Camera. La critica più impressionante dei progetti per i servizi marittimi è stata fatta dall'on. Pantano nell'ufficio secondo. E' opportuno ricordare che negli uffici le convenzioni Schanzer avevano avuto un solo oppositore: l'on. Pantano. Il ministro al quale ho alluso, non si preoccupa punto di questi sintomi; egli ha sempre preferito una maggioranza ordinaria ad una maggioranza pletorica, perchè egli, nella sua lunga vita parlamentare, non aveva mai nemmeno concepito Videa dell'unanimità. Ma il preeidente del Consiglio, che ha concepito e attuato in modo veramente sorprendente l'idea dell'unanimità ministeriale, egli che ha raggiunto ciò che pareva a tutti un sogno irrealizzabile ed ha unito elementi che sono sempre stati In antitesi, non corre facilmente il rischio di vedere, se non spezzata, diminuita la sua grande opera. Ogni uomo ha la sua indole speciale, la sua caratteristica. Ogni presidente del Consiglio ha il suo speciale carattere parlamentare. L'onorevole Sennino è il presidente del Consiglio senza maggioranza. L'on. Giolitti è Il presidente del Consiglio con una maggioranza concorde, disciplinata e fedele anche oltre vita ministeriale. L'on. Luzzatti è il presidente del Consiglio con 1' unanlmità. Finché da questa unanimità non venga fuori la dichiarazione di guerra, l'on. luzzatti non ha alcun interesse a correre il rischio di perderla. Egli ha chiesto parecchi voti di fiducia e li ha sempre avulti da tutti i partiti, da tutti i gruppi della Camera. All'occasione propizia chiederà un altro voto di fiducia, ma egli è troppo consumato parlamentare per chiederlo senza alcun bisogno e senza opportunità. C'è forse in vista un casus belli? Intanto Natale è prossimo e le vacanze sono più prossime. Pace dunque agli uomini di buona volontà; pace e non guerra, cstMcpaimdspt4tRszrcrohismutbilsddtcdmsmsgsdtcpmcldcrcc1setnlnaldsl'npPer cancellare l'impressione prodotta dal 'ii 7 j i, i ■ Tieultato della votazione per , tre membri della Giunta del bilancio, basterà In vitto- ria, ormai assicurata, proprio contro la per- sona dell'on. Rubini. Giovedì prossimo, la'Glunta del bilancio procederà alila elezione del suo presidente. Gir oppositori sosterranno la candidatura Rubini'; i ministeriali le candidatura Abignento. Benché il ministeriale Aguglia si ostini ancora a mantenere, la sua candidatura, il Governo i-Mene che llon. Abignente sarà eletto a nriimo scruti-1 nio, perchè si 6 assicurato i voti di 22 com-1 missari. Io, che ho visto l'elenco di ruestl 22 commissari ho ragione di dirvi che i conti sono stati fatti con soverchio ottimi- smo e che in questo momento non è vero che tutti e ventidue voteranno per Abignente. Ma mi affretto anche ad aggiungere che ciò che non è vero onesta sera, sarà verissimo prima di giovedì. Voglio dire, che domani iwi 'ntAHiii^Z v„-4-^ n arnverà on. Giolitti, e che basterà il suo intervento, molto discreto, tn modo chenem- meno appaia, por far passare nel campo degli elettori di Abignente parecchi commis- sari che adesso parteggiano per Rubini O' per Aguglia. Se Giolitti fosse rimasto lon- !tano da Roma, si sarebbe avuto il ballo* .4„ . , .., „■ „ , . . _ . , taggio fra Attraente e Rubini. Presente in Roma lon. Giolitti, 1 elezione Abignente riu- scirà a primo scrutinio, con una maggiloran- ! za lusinghiera per l'eletto e per il Ministe-i ro. Dopo tale vittoria, il Ministero andrà in- ! contro con animo lieto alle vacanze, che sa-Ìranno prese, probabilmente, la sera del 21. C.

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