Una tragedia d'amore a Cremona

Una tragedia d'amore a Cremona Una tragedia d'amore a Cremona l n n a e , a i a e i l e . a a i ; i i i d i i o e o a a , n e , r o , i. o i a n e o oe o, accsaacoeateCremona, 3. or* !• Oggi' la nostra cittì è stata turbata da una tragedia d'aanore. Una ragazza cremonese. Maria Pedrtni. di anni 22, sarta, stamane, uscita di casa, si recava alla latteria in fondo a via Gonzaga, quando venne assalita da un individuo, che era stato visto' gironzare avanti e indietro, come sé attendesse qualcuno. Il forsennato si avventò sulla ragazza con un coltello lunghissimo, urlando : « Ahi sciagurata, toh! tohl non sposi me, mà non sposerai nessun altro ». Ed im/merse cinque volte la lama nel ventre e nel cuore della povera ragazza. Questa lasciò cadere la tazza che teneva in mano, gètto alcune grida rauche e cadde al suolo. L'assassino, coi coltello Insanguinato, si formò un istante a contemplare la vittima; poi si diede alla fuga Per quanto fosse un'ora mattutina, la strada era assai popolata, e la gente, riavutasi dall'emozione, cominciò ad Inseguirà l'assassino, urlando e tumultuando. L'odiicida. quando si vedova minacciato dao presso, si volgeva, minacciando col coltello 1 più vicini. Giunto in via Santa Maria Betlean. spossato e vicinò ad essere agguantato dalla folla, che si faceva più che mai minacciosa, entrò dalla porta N. 20 e si rifugiò in casa Supfirti. Le porte dello stabile vennero 6'ubito chiuse. Dioiche gli inseguitori minacciavano di invadere 11 luosro. e furono- subilo avvisate le Autorità di P. S. Accorsero vigili e carabinieri, che allontanarono il popolo tumultuante e procedettero all'arresto dell'assassino. Q"t.ndo ésli comparve sulla porta, In mez«». ai ulf.Tibirrieri, la folla tentò di assalirlo, e cL volle del bello e del buono ner farlo partir* sano sopra una carrozza. Alcuni olelcsi intanto avevano raccolta la ferita e trasportata nella sua abitazione. Il medico, chiamato d'urgenza, ben poco potè fare, poiché la ragazza spiro mentre egli giungeva. Egli riscontrava alla morta tre ferite al bacino, una al Detto ed una in direzione del'cuore. che e stata la mortale. La cause dell'orrendo delitto vanno ricercata in una folle passione amorosa. La Maria Pedrini era una brava e stimata ragazza, che da due anni amoreggiava con quegli che oggi è divenuto il suo assassino. 11 muratore Zanonl Giuseppe, d'anni 24. abitante a Grontardo.' Pochi giorni fa la Mania aveva dichiarato allo Zanoni che voleva assolutamente troncare ogni relazione con lut e di voler dedicare il suo poco tempo disponibile a curare la madre, che era uscita convalescente dadl'ospedale. Lo Zanomi, non sapendosi dar ragióne del rifiuto, cominciò a tempestare di lettere la .Fe* drini, scongiurandola a non ripudiarlo cosi. Egli le scriveva tutti 1 giorn, ma nell'ultrao la Mara non gli rispondeva neanche più. Il fidanzato, 6uppose allora che ad altri ella avesse dato il suo cuore, e da alcuni giorni si appostava, nelle vicinanze della casa della sua fidanzata, sforando di sorprenderla con altro uomo. La Maria invece usciva sempre sola ed in compagnia dei fratelli. Andatogli a male questo stratagemma, lo Zanoni ieri affrontò la Pechini mentre usaiva e le chiese il perchè non rispondesse più alle sue lettere. La ragazza, rispose che non intendeva più amoireggiare con lui, che ritirava la promesa, essendo indispensabile che ella spendesse tutte le sue cure per la madre. — Sta bene — disse freddamente lo Zanoni. Non sarai mia, ma neppure di alcun altro. E si allontanò. Egli tornò nella sera a Grontardo, e disse alla madu-e di" svegliarlo presto stamane-, dovendo recani a Cremona. Infatti alle 6 egli giunse in città ed armato di coltello si applwattò attendendo al varco la sua vittima.

Persone citate: Maria Pedrini, Zanoni

Luoghi citati: Cremona, Grontardo