L'accanimento dei deputati socialisti contro Briand.

L'accanimento dei deputati socialisti contro Briand. L'accanimento dei deputati socialisti contro Briand. (Servizio speciale della Stampa). 1 Parisi- ^9, ore 1. Pareva) che quella di oggi potesse esser la giornata culminante e conclusiva del vi vaco dibattito parlamentare sullo scioperoterroviario, ma hanno avuto ragione i fa-cili profeti, secondo i quali la discussionesi sarebbe maggiormente prolungala. Tutta-via, è notevole il fatto che la seduta di oggisi è aderta tra una grande ealma, dinanzi apoche persone. La folla, richiamata dal clamoroso dibattito, dalla possibilità di gravi1 incidenti, dalla gustose violenze, dalle ingiurie, e dalle a•postrofì, ha risentito delle dò-oc ie fredde sopraggiunte sulla sua passionata e febbrile curiosità. La resistenza di Briand, contemporaneamente fredda e vivace, agili attacchi clamorosi, e i'1 forte discorso pronunciato ieri (Ja Mfflerand, hanno dimostrato auate serio argine .possono essere opposti al dilagare della tempesta, di Estrema Sinistra. La settima interpellanza Tre ciuarti della Camera sono vuoti, allorché'il primo oratore della giornata salle alila tribuna, per svolgere la settima delle in terpella.uze sullo sciopero ferroviario. Anchequesto oratore esce dal banchi di Estrema:n lv« u>.., „,,i J .. -ti j_ • r> è l'aii. Briquot, deputato scciailista-unificatO', del Passo di Calais. E' facile dunque prevedere che le sue parole non saranno un complimento verso il Ministero. Al banco del Governo siedono "già Millerand ed il generale Brutti. Briquet a sua volta interpella il GovernofwlV: ^v,ntat'-,-fla- llberta sindacale, consi-stenti neila militarizzazione* e sulle intenzioni ministeriali circa le revoche dei ferrovieri. JIvÌQìrlu^eTfl^^ ^01?+0sceie il diritto di_ sciopero, quale risultaGuosde : Algeria! P nni h cfmirt (^r),(n irP01 è stato trasP°^o >nMa il signor Briquet critica ora lui purele dichiarazioni del signor Barlhou e dui si-gnor MiLlerand sul diritto-di sciopero deferrovieri. La Camera, che ha già inteso questo ritornello, lo ascolta con indifferenza. L'eratoro arriva a parlare della militarizzazionedei ferrovieri. Egli la dichiara illegale —Gli impiegati della ferrovia — egli dico —non possono essere militarizzati che per itrasporto delle truppe e del materiale daguerra. Ora, la militarizzuzione dei ferrovieri è stata fatta, non per ]a difesa nazionalema per quella del capitalismo (vivaciaplaun all'È strèma Sinistra). Dal'1870, noi .abbia-mo mancato di avere la guerra diverse voite; dal 1898 per poco non abbiamo avuto loguerra con l'Inghilterra e con la Germaniaa proposito del Marocco. Ma voi non avetemilitarizzato i ferrovieri. Quello che non se fatto mal per la difesa territoriale, il signor Bruii ha fatto, senza esitare, per la difesa delle Compagnie (vivaci applausi all'Èstrema Sinistra), Briquet fu una lunga discussione giuridica pei' dimostrare che la militarizzazione dei ferrovieri ha costituito una violazione della legge vigente. I socialisti unificati sostengono il loro oratore, allorché il deputato del Passo di Calais dice che i ribelli non sono stati i ferrovieri, ma id ministro. Vediamo Jaurès ed altri di Estrema scal-ninnarsi, tra gli applausi r"lm Ad un certo punto Briquet solleva le prò-teste clamorose dei Centro., affermando chemai l'Imperatore di Germania ha messo l'e-sercito ni servizio delle Compagnie. " —' Noi non siamo in Prussia" — grida ildeputato Chanot. —L'Imperatore di Germa-nia non ha nulla da fare<qui (vivi applausial. Centro). L'oratore, a proposito de'l sabotagc, dicoche il Presidente del Consiglio non ha no tu-to, dimostrare che il sabotage è stato opera-to d'agli scioperanti. Briand sorge in piedi, e spiega: — Io hoorrore delle imputazioni e delle condannecollettive: esse sono quasi sempre ingiuste,Ma ho detto fin da -principio che questo scio-pero doveva assumere un carattere unarch:-co e insurrezionale, e che quando avrebbe-ro voluto limitarlo sul terreno prefessiona-le. non avrebbero avuto la prevalenza. E daallora ho distinto le responsabilità dei ferroVieri ingannati, dagli agitatori. Una voce all'Estrema: - Siete voi gli a-gitaton (vivi applausi all'Estrema) JBriquet dice che i ferrod di A-ra-hanno <™->m-t.n a.™,™»,, a.ra.»^a?.l:0.^0lto dcn.lulCJ'a contro un agenteuuui,o sfporw acmmcia contro, un agenteProvocatore, ma che questo non è stato ar-restato. Cita poi 1 caso dà scioperanti im-Ùfigionati dietro pretesti ridSi Anche trena dimostrazione. Delle automobili, che recavano gli ordini di sciopero sono stati fer Dolizia' moti e derubati dalla Poi Una voce all'Estrema: «Eccolo il sabolagc, eccolo il sabolage ». Portando alla tribuna la circolare dellaPrefettura che sospenda il diritto di vota ai ferrovieri militarizzati della regione diBetonine, Briquet si fa annlaudire daU'Fstre-ma, proclamando che il Governo 6 andatofino in fondo all'arbitrio ed alla illegalità « I revocati — dice giungendo alla conclu¬sione del suo discorso l'oratore ghono né indulgenza nò piefà da parte dei signori Briand e Millerand: soltanto chiedono della giustizia al Parlamento repubblicano. La classo operaia toglierebbe ogni fiducia alla repubblica se la Camera si facesse complice di un Governo di avventurieri ». A Destra: « Governo repubblicano? 'vo_Jaurès: «Quello perii quale voi votate»(rumori!. Briquet, concludendo, dice che il Cover-no repubblicano deve poter fare assegna-mento sulla forza degli opera! (applausi vi-l'Eslrema). TT ,, . Un altro Socialista Ha la parola quindi Thomas, il qualesvolge anche lui una interpellanza sullosciopero ferroviario. Egli dice: « Briand eMillerand hanno- dichiarato che lo scioperoera un movimento insurrezionale e non prò-fessionale ». Voci a destra: « E' verità» (applausi al Centro). Thomas: «Lo sciopero è stato un movi mento di classe » (rmuori a Destra.) Bedouce: «Non iuterrompete: voi non ci impedirete di parlare » (esclamazioni irò- nichc al Centro). Thomas: «Quali sono lo organizzazioni che si sono messe a capo d<'llo sciopero? Sono il Sindacato nazionale dello ferroviee la Federazione professionale dai fuochi- sti e macchinisti. Il Sindacato nazionaleesiste dal 1890, c conila G3 mila aderenti,Non è dunque un Sindacato fantasma. 1-aFederazione dei macchinisti conta 1G.GU0àderenti su 23,000 membri de! personale : essa non aderisce alla Confederazione gc-nerale del lavoro; dunque queste due orga-nizzazioni sono esclusivamente professio-rjoll Quanto agli scioperanti, non tuttt e- rano rivoluzionari, e si può dedurrò ciò dal loro numero enorme. Se fosse stato un niovimcnifo politico, se si fosse sollevato un vero esercito rivoluzionario, il paese avreb ha visto fuoco e sangue. Ma nello sciopero i ferrovieri non pretendevano che delle ri vendicazioni corporative: prima fra tutte l'aumento dei salari. Leggete il prospetto delle loro richieste nel 1893: oggi siamo al lo stesso punto. Insieme con l'inutilità deiloro sforzi, cresceva la loro collera, e que-sta collera da, un anno si è inasprita. Lapropaganda del Sindacato nazionale si è intensificata, i ferrovieri sono venuti olle | riunioni, sono discesi nella strada per gridare forte la loro miseria e protestare con-tro solari di fame. Il 12 ottobre si fanno dimostrazioni a Parigi per reclamare la giornata di cinque franchi. In una riunione l'assemblea reclama dal Parlamento lo stipendio minimo inizialo di 1800 lire, la legislazione del lavoro, l'applicazione del riposo Settimanale. Era questo l'ultimo appello al Parlamento, poiché dietro ai partigiani dell'azione parlamentare vi era una folla, numerosa di lavoratori che preferisco Ino l'azione dirotta. Millerand si è meravi dialo ieri delle minacele formulate dal Sin 1 *■_ .... . docato anche prima di avere presentato precise richieste. Il 25 aprile essi presentavano queste richieste, mentre già avevano minacciato lo sciopero fin dal 25 marzo. Ma lo sciopero, la minaccia di scioperocioè l'azione legale, l'azione sindacale, non è nel diritto di un Sindacato? (Applausi al-{'Estrema Sinistra). In Francia abbiamo o-vuto parecchi scioperi ferroviari prima di! plicati certi nuovi sistemi. Che cosa hanno J„ ,win„ÌT,in ^nmm^in inembri delquesto. Nulla poteva far supporre che sa rebbero state prese corte nuove misure, aii-1 davano questa riunione collettiva? Perchè ogni volta che essi hanno discusso con una sola Compagnia questo si è dichiarata di sP°Ft;i n dnre lol'° soddisfazione, ma ag giungendo che le oltre Compagnie si sa- rebbero senza dubbio opposte a tale con- cessione. Perciò i ferrovieri hanno pensato rli ricorrere ad un nuovo metodo; perciò "ninno voluto essere ricevuti Witti insieme dai rappresentanti di tutte le Compagnie davanti al presidente d«l Consiglio ed ni ministro dei lavori pubblici. Il 25 oprile n Sindacato domanda ai direttori delle Com pngnie di attenersi a questa procedura, ai la ctuale il presidente del Consiglio sembra\ va favorevole. 1 «Questa lettera resta senza risposta. Il 28 maggio viene rinnovata la domanda par mezzo del ministro dei LL. IV. Le setti mane passano. Il Sindacato nazionale non riceve nessuna risposta, nò dal ministro dei Ì.L. PP., né dalle Compagnie. Soltanto alla line di giugno compare, in un giornate ia risposta della Compagnia al ministro dei LL. PP Questa rìsnosta ò senza dataQuesta po' :' ministro non l'ha'comunicata al Sindacato. .»*.i«srand — Non dovevamo comunicarloIl Sindacato nazionale sapeva che il presidente del Consiglio ed io non avremmo accettato di presiedere la riunione con icontraddittorio da esso sollecitato. Thomas — Non avete risposto alla lotte r£\,uel ~° a,Pnl(Led a, ^lella .del 28. maggio Mullerand - Non dovevo rispondere, pex ch,è le Compagnie rifiutavano lu riunione cal contraddittorio. Thomas — Voi avreste dovuto rispondere almeno per calmare l'agitazione dei fer rovieri. .uil'ierahd — Il Sindacato nazionale e la Federazione, professionale non hanno ma dubitato della nostra adesione a simile riunione, Thomas — Nella loro risposta le Colu pagnic hanno dichiarato che esse non vo levano discutere con un Sindacato di agi tazione (Acciaiaazioni all'Estrema sinistra) Lsnand — lo non ho ammesso questo rifiuto delle Compagnie a discutere coi de legati del loro-^frsonale, in quanto cho questi erano delegati di una organizzazio ne sindacale, ; Luuche — E la prova? ' « • i • j Umilll risponde _ Kc<,olft _ dice Briand — -Vnnena io {eci Conoscere i' mio modo di vedere alcuconoscere ì mio moao ai veaere, licu «e„ Compagne hanno ricevuto i de egut» Qell Organizzazione sindacale, speciahnen le rorleans. Qualche giorno dopo questattore della Compagnia dun miglioramento al proUn delegato fece sotto il Z, vnWm™ Oiiiir !ntJrvisti il direi J'ltervisld' 11 a.l?eu °deu"s ucc01cì0 tV1 esso Pel'messo di calmare rimnazienza del personale! Voi dimenticate, od egregio col¬lega, che dopo queste due lettere il Governo non ha cessato di essere in relazione coi delegati del personale, e che noi abbia¬ 1110 ll'scuss0 con essi i termini della lette ru dell:l Compagnia (Applausi a sinistra). Vo' dimenticate che io ho detto ai delegati cli precisare tutti i punti delle loro rivendi t'azioni e di spiegare nella loro lettera le proposte contro il rifiuto opposto dalle Compagnie di ricevere un Sindacato lega¬le. Vi è un processo verbale a questo proposito: questo processo verbale è stato accettato dai delegati elei Sindacato. I delegati mi avevano domandato di riceverli con qualcuno dei loro deputati: io ho risposto rifiutando. Ho detto loro che non potevo accettare questa specie di precauzione ingiuriosa, parche cosi si mostrava d'' dubitare della mia buona fede e della mia parola (Benissimo a sinistra). Essi m nanno domandato allora un processo ver buld Ucl L'olloquio. Io l'ho fatto e l'ho loro comunicato. Essi lo hanno accettato, e coIme garanzia del nostro accordo, il Sinda'coto mi rimetteva qualche giorno dopo la protesta contro il rifiuto delle Compagnie a riceverlo. In pieno accordo, durante le trattative, per via di agitatori occulti ò scoppiato lo sciopero nelle circostanze che ormai tutti sappiamo. Bisogaiu tuttu.vfa abi tuarsi a dire in questo paese, ai lavoratori che quando essi mancano al proprio im pegno non hanno più ragioni di far vaiare (Applausi prolungali su molti banchi)Thomas critica le misure prese in riguardo a certi sindacati, e nelle quali egli vede la prova delle volontà delle Compagnie di provocare lo sciopero (Esclamazioni su mol li. banchi, applausi all'Estrema, sinistra). «Il -'residente del Consiglio ha parlato del sabotane. Gli atti di questa natura, per conto mio, li ho seniore delti criminali e contrari alla dignità operaia. Ma quando in una crisi come questa, gli operai sin dacati ed oppressi vedono il Governo usci re così facilmente dalla legalità, tutto si può spiegare da parte della classe opc raia », (Applausi all'Estrema sinistra). Thomas ricorda le nuove trattative fatte dui rappre-enlaiiti del Sindacalo naziona le e dalla Federazione macchinisi,!, ai quali si erano a^iujità i dssgtui^Ai Usi'!***** % Jaurès, sempre allo scopo di- ottenere un colloquio cener.ale coi direttori dello Compagnie. Nel racconto fatto alila Camera) dal presidente del Consiglio come nel suo comunicato ufficiale su queste trattative, vi è un malinteso. Briand ha detto che i delegati del Sindacato hanno accettato la sua proposta di fare loro da intermediari per trasmettere alle Compagnie le loro richieste. Briand — Io non potevo non credere ammissibile- la procedura proposta da me ai delegati, quando essi domandavano di trasmettere una rivendicazione nei modi contemplati dalla procedura da me proposta. iiiomas: «Lo sciopero ò scoppialo sulla rete del Nord l'il ottobre spontaneamente. Vi ò una ragione per definirlo politico e rivoluzionario? All'indomani esso si è esteso alla rete dell'Ovest-Etat. Pertanto anche in questo momento il Comitato di sciopero osita a dichiarare generale il movimento. Poi movimenti parziali sono avvenuti sulla P. L. M. e sull'Est. Se un certo numero di ferrovieri, membri del Comitato di sciopero e del Comitato esecutivo hanno avuto piacere di farsi arrestare insieme, ciò è sta-to per mettere meglio in luce l'arbitrio governativo (applausi all'Estrema Sinistra). Ma bisogna dire se essi sono stati arrestatiper avere deciso lo sciopero, oppure comoresponsabili del sabotagc. Se non è per que- sto. motivo, perchè il Governo ha rifiutato di trat/tare col Comitato di sciopero? Perchè il presidente del Consiglio si è tenuto nelle sue esigenze dal primo momento reclamando l'indicazione rete per rete delle richieste dei ferrovieri per trasmetterle olle Compagnie? Le risposte di queste sanza dubbio non sarebbero venute più presto della risposta alle lettere 25 aprile e 28 maggio. Quando i direttori si sarebbero indotti ad accettare l'intervista col loro personale? Il Comitato di sciopero giudicando sufficiente, l'agitazione pronunciò la fine dello sciopero ed ordinò la ripresa del lavoro. Vi ho espresso il carattere professionale dello sciopero e dei pericoli del modo di agire del presidente del Consiglio. Le Compagnie si sono mostrate senza pietà; quella drd Nord ha deciso delle ricompense speciali a quelli dei suoi macchinisti che non hanno preso parte allo sciopero (benissimo! Molto bene! su numerosi banchi). ■ On. Clissagara.y : «Dimenticate di parlare dei lavoratori malmenati ed uccisi daigii scioperanti » (violente interruzioni all'Estrema Sinistra). Thomas: «Il Governo non ha compreso" il pericolo del suo atteggiamento verso il diritto sindacale, ciò che i ferrovieri" gli rimproverano, e di non aver compreso il senso profondamente corporativo professionale della loro manifestazione di solidarietà » (Molto bene! all'Estrema Sinistra). Voci diverse : « A giovedì! Chiusura! ». La continuazione a domani Signor Briand : « Il paese comprenderà che la Camera non può sospendere una discussione di così capitale importanza come quella che si tratta dinanzi ad essa da martedì. Il Governo, chiede alla Camera di imporsi una fatica supplementare decidendo di tener seduta domani per la continuazione della discussione» (applausi da diversi banchi). Voci: «A domani! À questa sera!». Jaurès: «Noi chiediamo alla Camera di non tener seduta questa sera. Restano cinque interpellanti da sentire. D'altra parte, si annunziano delle proposte emananti da tre gruppi della Camera, e di natura tale, da modificare lo svolgimento della discussione. Poi noi vi sfidiamo a finire questa notte (applausi all'Estrema Sinistra). Noi abbiamo conosciuto altre tempeste e non cederemo a questa. Noi accettiamo.il rinvio , a domani proposto dal Governo, a condiIzlone che esso non implichi la sua chiusura automatica nella seduta di domani » [movimenti in vario senso). L'on. Patureau Mirand dice: «Noi domandiamo che si finisca questa sera. Il paese ne ha abbastanza! ». (Applausi su numerosi banchi). Jaurès: «In queste condizioni non domandiamo lo scrutinio pubblico alla tribuna. Si voti sulla data per il rinvio a domani, alle 2, per scrutinio pubblico alla tribuna ». Con 250 voti contro 155, il rinvio a domani, olle 2, è respinto. Numerose voci: "A domattina!» A mano alzata.si vota il rinvio della discussione a domattina, alle 9. La seduta è tolta alle 7,25. L'atteggiamento dei radicali Mentre nella seduta pubblica i deputati socialisti unificati fanno di tutto per prolungare la discussione delle interpellanze sullo sciopero ferroviario, i gruppi radicali si riuniscono per discutere e stabilire la condotta da tenere al momento del volo. Tra i radicali-socialisti si delineano due tendenze: il deputalto della Senna, Francklin Bouillon, ha proposto un biasimo al Governo, e cosi parecchi altri membri. Brard vorrebbe approvare l'azione del Governo, pur chiedendo che non si nuoccia alla libertà sindacale. Dopo la presentazione di parecchi ordini del giorno i! gruppo dei radicali-socialisti si è accordato sul seguente: «La Camera, deplorando lo sciopero ferroviario, che è stato dannoso agli interessi di loro come a quelli della nazione, invita il Governo a continuare le trattative per migliorare le condizioni del personale e per far reintegrare gli agenti destituiti che non siano responsabili del sabotage, per salvaguardare le libertà sindacali, e passa all'ordine , del giorno ». La Sinistra radicale da parte sua, dopo 'una seduta assai lunga, ha votato questo ordine del giorno: «La Sinistra radicale, riunita sotto la presidenza dell'oli. Cruppi. ed udite le spiegazioni fatte da parecchi oratori, che hanno manifestato in tutti i membri del gruppo una volontà di unione e di solidarietà repubblicana, approva gli atti compiuti dal Governo per mettere fine alle violenze del sabotage, che hanno recato danni alla vita nazionale, ed associandosi a quell'ordine dBl giorno che esprima tale • riprovazione, intende di fare tutte le riser- 've sulla politica generale del Governo, e di non legarsi ad esso per l'avvenire. i «Il gruppo all'unanimità invita il Governo senz'altro ad esaminare le rivendicazio- [ni legittime dei ferrovieri e la loro situa zionc individuale ». Dichiarazioni formulate in questo senso suranno poi-tate ulla tri buna.

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