Notevoli riserve del presidente della Commissione del bilancio

Notevoli riserve del presidente della Commissione del bilancio Notevoli riserve del presidente della Commissione del bilancio Un'incidente sulle roste del XX Settembre-I cattolici rotano l'ordine del giorno Daneo Battibecchi fra 1 socialisti ed Avezzano (Seduta del 28 ottobre 1910) Sotto la presidenza del sindaco Rossi, il Con- oovk) i* prescienza ubi M^<iw «u™., " y,," sigilo comunale si è riunito oggi, in seduta j pubbltca. per continuarte Ha discussione dell'or dine del giorno. Interrogazioni Aperta la seduta alle 15,36, incominciano le Interrogazioni. E parlano BACHI, per sapere se venne defluita la vertenza Ira le case operale della barriera di Orbassano od 11 dazio; GEISSER, per lamentare le troppo facili concessioni di festival* regionali e l'eccessivo numero di spacci di liquori ; BONA, perchè il Consiglio esprima una parola di condoglianza per la morte del fondatore delia Croce R-06sa, Enrico Durand, avvenuta ieri a Ginevra. Altri consiglieri Interloquiscono su altri argomenti di Interesse rionale. Il SINDACO risponde brevemente alle varie interrogazioni. TACCONIS, quale assessore per la Polizia, risponde egli pure brevemente alle argomentazioni d'i Geisser riguardanti i feslirals. Uiceclw la Giunta non ha creduto di sopprimere le feste regionali per varie considerazioni. Anzitutto perchè l'uso delle feste era ormai antico; poi per fare cosa grata alle Opere di beneficenza; Infine per non rinunziare al cespite che l'erario municipale ricava. In quest'anno, nelle casse dell'erario sono entrate L. 40,000 nei' lusso eli posteggio; ed in quello delle Opere pio altre L. 20.000 circa. Riconosce però con Geisser che vi sono molte considerazioni che consigliano a sopprimere la consuetudine che dà alla città l'aspetto di un villaggio net giorni di sagra. Ma la Giunta desidera che il Consiglio si pronunzi sull'argomento. GEISSER sd riserva di presentare una mozione per l'abolizione dello feste rionali. Ma su questo argomento domanda, a sua volta la parola BROSIO, per rispondere alle parole di Geisser riguardo agli spacci di liquori ed ai fettivals. Egli dice che Gei6ser avrebbe provveduto meglio a parlare riguardo agli spacci tre anni fa, quando erano in corso le domande di apertura degli spacci e non oggi. « Per quanto riflette le feste rionali — esclama — sarebbe un errore abolirle, perchè in questo momento 6ono più che necessarie » (rvmori; oh! oh!). BROSIO: — Sissignore ripeto, più che necessarie! E lo saranno fino a che 11 Governo non d darà i forestieri ! [Humori; risale). BROSIO : — Intendo dire, fino a che il Governo non ci dia 1 mezzi ferroviari indispensabili per avere anche noi un moviimento di forestieri. Sul risanamento di via Stampatori Essendo cosi esaurite le interrogazioni, il Consigilo inizia la discussione del primo argomento che riguarda il risanamento edilizio di via Stampatori, secondo il progetto deCla Giunta che abbiamo già pubblicato in riassunto. GHERARDINI: — Prende primo la parola per dire che non si sente di votare i.l progetto perchè a suo giudizio non è completo. E' suo avviso che sia un errare procedere frammc-ntariaimente alla risoluzione del problema del risanamento edilizio. Cosi egli pensa che 1/ progettò attuale non risolva che in parte il problema, poiché prossimatmente sarà resa evidente la necessità di abbattere altri caseggiati nella località. Meglio dunoue affrontare fin d'oggi la risoluzione oompleta del problema. Pensa poi ancona che il prezzo di cessione di terreno alla Gassa di risparmio in ragione di Mire 174 77 al m.q. sia troppo esiguo. ROSSI ANGELO. — Si accosta in parte alle considerazioni di Gheratndini, specialmente per poter rendere possibile il passaggio Tiella località della linea t/ràrivlatria Barriera di Casale. Crede poi che sarebbe miglior cosa cambiare la base del contratto con la Gastsa di risparmio. Ad esemplo, Invece di cedere olla Cassa 11 terreno al prezzo pattuito, stima che sarebbe mesdio corrispondere alla Cassa le 300,000 lire che. secondo il progetto, dovrebbe 6pender 11 Municipio, ooll'obbligo alla Cassa stessa di eseguire oompletaimente il progetto. P.EY. — Approva il pronto della Giunti, perchè indubbiamente il peso finanziario che si addossa il Municipio è minore degli oneri eonportati per altri risanamenti edilizi. BACHI. — Vorrebbe che si potessero ottenere migliori condizioni dalla Cassa di risparmio, e che il prezzo di esproprio venisse calcolato al valore reale dalle case espropriande e non ai reddito che gli attuali! proprietari ne ricavano per il noto uso che ne fanno. Le critiche dell'on. Daneo ■DANEO. — Pur aippTovando in massima il progetto, ritiene che le previsioni che lo informano sono scarse; che il compenso chiesto alla Cassa è Inferiore al prezzo reale dei terreni, e il rischio del Comune è superiore alle 300,000 previste. Vorrebbe quindi che la Giunta facesse altre pratiche per -migliorare il proflette. FENOGLIO. — Per varie considerazioni dimostra, l'utilità di soprassedere aa ogni deliberazione per poter coordinare il progetto ad altri studi per il risanamento edilizio degli isolata aittiguj. In questo modo si potrà avere una soluzione completa ed organica del proMieima edilizio. li Consiglio approva all'unanimità Il SINDACO, rispondendo ai vari appunti, rileva anzitutto che la Cassa di risparmio sd è indotta ad accedere ale trattative, che fecero capo al progetto, unicamente par deferenza alle sollecitazioni del Municipio che, conscio dell'urgenza e della necessità di risanare «H isolati in questione, cercava i\ modo più facile e più conveniente per effettuare questo antico « desiderato » pubblico. Le basi del contratto furono lungamente di- . 6cusse cogli amministratori della Gassa e non crede quindi possibile mutarJieDimostra che il prezzo aa metro quadrato corrisponde es-at- «amento al prezzo reale dei terreni nella re- Bignè- ^'.«ìi-^uta ■» Pannofli/, „h .G^ifiSSi è S ri- ^darete^ questione ad altri studi. Per queste considerazioni la Giunto non ac- cetta alcun rinvio, e prega il Consiglio di approvare il progetto, che risponde ad una verà necessità e di cosi alta tainortamza mo- rafle ed'Igienico, che merita qualche «acriflcto, -oco superno- se anche questo fosse di qualche re a quello PTOvdstó n sindaco mette quindi in votazione il progetto, che risulta approvato all'unanimità. Per l'assestamento di collina Palberti chiedo il rinvioProseguendo negli argomenti all'ordine del giorno si giunge aM'lncantco dato all'ingegnere Andrea Quaglia di eseguire un » rilievo planimetrico ed altlmeitirlco delia, zona compresa fra le strade di Chieri e di S. Vito. » GEISSER appoggia la proposta della Giunta; MOLINARI vorrebbe che un eguale lavoro venisse esteso alla collina di Oavo-retto; PALBERTI non è dedito stesso avviso. Egli pensa Invece che la proposta debba essere sottoposto all'esame della Commissione del bilancio; FENOGLIO non vede Ha necessità di consultare Ha Commissione dea binando, polche nel caso in questione non sii tratta di prendere impegni,' ma di compierò utili studi; CERIAN\ si rallegra nel constatare che la Giunto si avvia ad affrontare i probdemi che riguar: dono l'avvenire della nostra collina; SINCERO giudica degni di considerazione i riitevi di Palbentii. e crede che la Giunta debba tenerle In molto conto. Per suo conto dichiara che subordinerà il suo voto alle dichlarazIni che vorrà fare il Sindaco. SINDACO — Io non posso fare dichiarazioni particolari, polche la proposta non ha altra portola che quella contenuta nella pròposte, INVREA si pronuncia favorevole aJla proposta della Giunta, convinto della necessità di dare un buon assetto alila collina. PALBERTI dice che egli non ha chiesto Intlne ohe un rinvio a due mesi della propo sta, per non incorrere poi negli inconvenienti già verificatisi In altre occasioni, come, ad esemplo, in occasione delle proposte fatte«altuarlamente e frammentariamente per l'acqua potabile. BONELLI, assessore per 1 Lavori Pubblici rileva ohe l'urgenza della proposta è venuta dal tatto che la Giunta ha dovuto tenere in Msp&so domande ^{J^ne di caseggia- ti in collina. Non vede la necessità del rinvio voluto da Palberti, nè la ragione delle sue Piwoocupazioni comò presidente della Com missione del bilancio, perchè la proposta non coinvolge impegni. ROSSI ANGELO appoggia la domanda di rinvio di Paftbertó. SINCERO osserva che non vede a sua volta l'urgenza degli studi proposti; polche, dice, se tutto il piano regolatore è In condizioni disastrose, la parte più disastrosa non è quella della collina. LAVINI appoggia il progetto che, messo ai voti, risulta approvato a maggioranza. Sull'acquedotto municipale Su alcune proposto riguardanti acquisti di materiali por l'Acquedotto municipale, CHIAPPORI solleva una lunga discussione. Egli, prima di votare qualunque spooa, desidera di a•are notizia sui lavori In corso alla Venaria, e più precisamente vorrebbe sapere quanti sono i pozzi finora costrutti e quale è la quantià d'acqua che danno. BO\Ei f i- — r no™! ennn iq « in .mantitibo.-nllli. U *3 s?n2.- * „!f"^tltadell'acqua è di 250 litri al minuto secondo, CHIAPPORI vorrebbe conoscere ancora il pensiero della Commissione di indagini sull'acquedotto e l'impianto idro-elettrico. DEPANIS, quale presidente della predetta Commissione, risponde che gli studi ad essa affidati non sono ancora prossimi ad essere compiuti. Se però di Consiglio desidera di avero notizie sulle impressioni della Commissione, egli è pronto a darle, ma in seduta privata, per evitane qualsiasi possibile pregiudizio agli interessi del Comune. CHIAPPORI prega quindi 11 sindaco a riunire il Consiglio in seduta privata per una mezz'ora. Dopo altre osservazioni di SINCERO, DEPANIS risponde che non basterà una mezz'ora per dare spiegazioni sui lavori della Commissione. CI vorrebbero forse parecchie ore. Ad ogni modo, egli pensa che le proposte della Giunto possono essere approvate senza le preoccupazioni espresse dal consigliere Chiappori. CHIAPPORI, dopo la dichiarazione di Depa-riiis, non insiste. Prega il sindaco di volére !™LlislE?'r^ ip&èi l1 Consiglio si riunisca ìxrossimamente in seduto segreta peT udire le dichiarazioni del presldemte delia Gommis- sione. disporre perchè il Consiglio si riunisca in se-duta segreta per udire le dichiarazioni del pre¬sidente della Commissione. SINDACO : — Va bene. Le proposte riguardanti le spese per l'acquedotto vengono poscia approvate. Interpellanza e mozione snlla festa del XX SettembreSono le-18,20 ed il Consiglio affronta la di-scussione della nota interpellanza e della mo-ffxx^f'h3, daU'a mluoranza sulla festaL'toterpllto'presentota da Lava è nei se-guenti termini: « Il sottoscritto interpella il signor Sindacocirca i molivi per 1 quali non ha creduto disolennizzare con manifestazioni di carattere ci-grande SnffiwE?d'eld&^vuTo^niversario della Breccia di Porta Pia, malgradote calde patriottiche affermazioni che da ogniDarte del Consiglio p.omnnnlio. A\ Tra-lnn vaingmparie del Consiglio comunale di Torino vennerofatte, a proposito della commemorazione di tate avvenimento, nella seduta 13 dicembre 1909e malgrado Le dichiarazioni, al riguardo, del Sindaco stesso, di cui 11 Consìglio prese formalmente atto votando l'ordine del giorno CompansTorino, 21 settembre 1910. Dott. Giovanni Lava. E la mozione sottoscritta dai consiglieri Gherardlni, Nofri, Lava, Aliaste, Cagno, Chiappori, Gitti, Levi, Bovi, Balsamo Crivelli, Corbelli, Sdorati, Bachi è nei termini seguenti : « I sottoscritti rilevando come l'Amministrazione comunale non abbia, quest'anno, voluto In alcun modo ricordare la data memoranda della caduta del potere temporale dei papi. Invitano il Consiglio a provvedere affinchè in avvenire la manifestazione del XX Settembre meglio e più decorosamente risponda al sentimento liberale della cittadinanza torinese. 1 X^tÀTA&^^y^rato che almeno In quest'anno la Giunta, conformemente alle dichiarazioni fatte dal Sindacol'anno scorso avrebbe dato alla festa che rammenta un grande avvenimento patriottico, una Impronta di significante solennità. Invece nulla si è fatto. Si è avuta la solita illuminazioncella al palazzo civico e memimeno più il solito concerto musicale. Perciò egli ed i suol colle-ghl della minoranza hanno creduto loro doZ^^^^S^^S^iverso i sentimenti della cittadinanza. GHERARDINI, come primo firmatario dellamozione, dice di rimettersi alle argomentaziondel collega Lava. Il SINDACO risponde che nessuno può elevare dubbi sui sentimenti di Italianità suol 3 della Giunta. Tutti sentiamo la patriottica significazione della ricorrenza patriottica; ma per suo conto non comprende il motivo per cu una solennità che deve essere negli animi s | debba galvanizzare in una giornata di festeggia menti rumorosi. Ad ogni modo, esclama, se è nel pensiero degli interpellanti che alla festa 8l febba dare un carattere di affermazione d ! Italianità, allora potremo essere tutti d'accordo ma se lnvece le 511 ™>fc dare un'impronta che s"°nl Provocazione verso altri sentimenti, nè io J» la Giunta ci presteremo ad accontentare gl interpellanti. Del resto, aggiunge, mi sono in formato che cosa si fa in altre città ed ho sa puto che si fa nò più ne meno di quanto faccia |mo noi. Voci dalla Minoranza. - Non è vero: a Doma si è fatto qualche cosa di megilio. SCIORATI. — Potevate mandare almeno un telegramma a Nathan LAVA. — Io vorrei ad esempio che sd serbassero pel 20 settejnibire alcune delie feste civili come la distribuzione di medaglie o di Twemt Vorrei che si pubblicasse un manifesto. Ella invece mi fa diire che io voglio provocare. SINDACO. — Non mi fraintenda. Ho detto e ripeto che se è nel vostro pensiero di solennizzare una ricorrenza patriottica allora ci troverete, ma se invece voleste dare alla festa una forma provocatrice allora non ci troverete più. •LAVA. — Confessa/te che avete paura del clericali! Un intermezzo burrascoso •GHERARDINI, — Nella giornata del 20 settembre ho visto pubblicarti dei manifesti per un festival in Bongo Sani Salvarlo; ho visto la musica recarsi al festival; non ho veduto Invece alouh segno per la paitriottioa solennità. Non si è mondato nemmeno un telegiramma al sindaco di Roma, SINDACO. — Ma se non se n'è mai mandati dei telegrammi! GHERARDINI. — Insomma, noi domandllamo che col contegno della rappresentanza uflldale delta oittà. non si possa dire che Torino è nelle mani dei preti e del bottegai! A <rueste parola dagli estremi banchi ,11 Destra al alza con impeto AVEZZANO, il anale ad alta voce grida : « E' ora di finirla con questo vooabolo dispregiativo di « bottega! » rivolto ad una laboriosa ed onesta classe di cittadini! •. E poiché ojueste parole vengono <iocolte da clamori all'Estrema. AVEZZANO con vooaliz-Fimi- ^ : zaalone" wescénte còn'tinua"a""gridale teta! E' un'indegnità! E' una vergogna! , lava (con vooe baritonale rivolto ad Àvez zaino). — Ma lai ohe Ridda tanto, è forse il 6indaco? Voci dall'Estrema. — Lascialo gridare; è na-l dturale che difenda i bottegai | MAVEZZANO. — E voi ohi siete che parlate con tanto disdegno del bottegai? Siete degli azzeccogarb'ugili in sessantaauattresimo. SDORATI. — Badi, collega Avezzano. che io l'ho già messo a posto altre volte. BROSIO. agli estremi. — Ma se siete dei bottegai anche voi altri e come! A onesto punto domanda la parola DANEO. « Voi — dice rivolgendosi verso l banchi della Minoranza — volete mettere la Questione in un camino diverso di quello ohe fingete di voler stare. Con quale base di verità potete \oi venitre ad accusarci di poca deferenai alle solennità patriottiche dopo che da noi furono organizzate le significanti feste a Cavour? Noi duncrue possiamo bene affrontare 1 vostri rim telacvcacssasgualmente». Termina presentando tt seguente:eordine del giorno: « Il Consiglio comunale, udite le dichiarazioni dol sindaco: convinto che nessuno possa mettere in dubbio i semiitmenti dett'amministraztoTie e di tutta la cittadinanza per la co- sI .conquistata unità delia patria, passa aM'ordiae ; del giorno ». Oltre die- da Daneo l'ordine del giorno è firmato da Cerri. Palberti, Bocca, Angelo Rossi e Bona. LAVA e GHERARDINI insorgono a protestare. AVEZZANO. — Desidero di giustificare U mio scatto di poco fa: sono scattato perchè ritengo che la si debba finire col vooabofo di | <• bottegai » detto in tono dispregiativo. I hot- \ legai non sono secondi a nessun nel sentire il rispetto che si deve alle memorie patrie; e ! ncm si sentono imeno di voi — esclama rivolto a i agli estremi - nel culto al paese». ; SCIORATI. — Gherardlni è stato frainteso; egli non ha voluto acoomunaire i bottegai ai dlericali. Ha detto che il sindaco ha dato la Musica ai bottegai e non alla festa del 20 set¬ tembre. Ad ogni modo, polche l'i sindaco ha lasciato che oi si rivolgessero parole provocatrici... SINDACO. — Ma non è vero: chi vi ha provocano? Domando a.1 Consiglio se io ho mancato al mio dovere di imparzialità. SCIORATI. — Lei avrebbe dovuto chiamai all'ordine Avezzano. .Ad ogni buon fine, poiché noi trial rivolgiamo frasi offensive a ne? suno... Voci dalla Destra. — Huml Da guaite pulpito! SCIORATI. — Restiamo intesi che se il fatto si ripete io risponderò come si deve. Fra rumori continuati si giunge finalmente alla votazione dell'ordine del giorno Daneo, sul quale è chiesto pinirna d«18a Minoranza e :e cioè tutti- i consiglieri della Minoranza pre senti. iI Viene poscia messa in votazione la mozione .Gherardini. la auale viene approvata da 11 e (respinta da 40. Sono le 19,25 quando il sindaco scioglie la prossima si terrà venerdì. 4 novembre Erano presenti alla seduta di oggi i consiglieri : Atbertini. Al.lasia. Avezzano. Bachi. Badini-Confalonierl. Balsamo-Criveirj, Barbris, Bocca, Bolmlda» Bona. Bonelli. Bosso. Bozzolo Bravda. Brosio. Bruno. Cagno. Cittaneo, CauHn Cova-glià. Cerdana. Cerri. Chiappoli, Cil'i-aiiiio. Goimpans. Daneo. Depanis. Fenoglio, Fino, Piarlo. Frola. Geisser. Glierardini. Giovara. Gitti. Govone. Giribaudi. Invrea. La | claire, Lava. Lavinl. Levi. Mantovani. Ma \ rocco. Maschio, MiflrJioìratti Molinari. Negri, Nnfri' Pnglianl. Pniberti.. Pia, Pomba. Pri natiti. Ratti. Rev. RLnaudo. Rossi Angelo. Rossi -neofflo. Sdorati. Sincero. Tncconts. Tlmossi. ; U-ssegil-io. Vtanolo-Lutati. Villa. Zini Scusarono l'assenza i consiglieri : Amar, Fer raris. Nasi.