L'anarchia ferroviaria in Francia e lo sciopero degli elettricisti a Parigi

L'anarchia ferroviaria in Francia e lo sciopero degli elettricisti a Parigi L'anarchia ferroviaria in Francia e lo sciopero degli elettricisti a Parigi Ila sospensione del servizio della l^etpopolitana ~ fiume*osi gravissimi atti di " sabotale „ « li o sciopero sulla Paris-liyon-JWéditerranée parzialmente fallito « Lia Valigia delle Indie prende la via Ostenda-Basilea. (Per telefono «lai servizio speciale «iella STAMPA) Parici, 16, ore 12. ' Veramente, • i stadacaiisti di Parigi non avevano preparato per oggi, ai parigini, una- giornata di delizie. Scioperi su tutte le linee ferroviarie, sciopero della Metropolitana, sciopero dei muratori, minaccia degli elettricisti, ricomparsa del cittadino Pataud, agitazione dei farmacisti!.... Non hanno avuto torto, dunque, i pavidi borghesi parigini se stamani hanno aperto le finestre con qualche trepidazione. Per di più, anche il cielo, fino a ieri così giocondo, si era levato col broncio : pioveva con un'abbondanza addirittura sindacalista. Eppure, anche una volta, la proverbiale bruttezza del diavolo è stata inferiore alla sua. preventiva effigie. La ferrovia metropolitana funzionava egregiamente, lo sciopero non si era esteso con la stessa rapidità, degli ordini di sciopero; il servizio di corrispondenza dall'Italia e dalla Svizzera, e da molti altri luoghi era sbrigato, normalmente, dai portalettere. I lattai hanno deposto presso l'uscio dei loro clienti la bottiglia bianca: le macellerie hanno esposto dei magnifici quarti di bue: le tranvie elettriche sono comparse con puntualità sulle linee; e quanto ai farmacisti, per evitare il malaugurio, era meglio non preoccuparsi di essi. Non v'era dunque altro, per i buoni borghesi parigini che armarsi di un ombrello e andarsene per i fatti propri: è quello che han fatto. I movimentati arresti alla redazione del.'" Humanité,, Ma non a tutta Parigi la mattinata di oggi ha negato qualche spettacolo fuori dell'ordinario. Via Croissant ha avuto, per eeempio, un avvenimento capace di farla nominare nelle innumerevoli edizioni di tutti i giornali. In via Croissant stanno gli uffi- ■ ci del giornale VHumanité di cui Giovanni Jaurès tiene la direzione politica ed in questa via sa erano dati convegno quei capi dello sciopero ferroviario che prevedovano di essere arrestati all'alba di stamane, facendo anche sapere a Briand ed al pubblico che avrebbero aspettato colà gli agenti della forza inviati da lui contro di loro. Così, l'operazione sarebbe riuscita più facile e più comoda. Ma perché proprio negli uffici deH'Hwmonité? La scelta non è stata fatta a oaso e ■ racchiude un gesto piuttosto tilagueur, ma non del tutto privo di spirito. Bisogna pensare, infatti, che Briand, attuale presidente del Consiglio, esce, come Luzzatti, dalle Ala del giornalismo, ma non dolio stesso giornalismo. In una parola, Briand apparteneva alla recinzione dell'Hitmonifé e vi rappresentava, una volta, l'elemento più scapigliato e più rivoluzionario. Si invitava dunque, Briand a comparire, nella persona dei suoi agenti, In quello : stesso locale dove giornalisti, restati sovversivi, e deputati socialisti, fraternizzavano con gli scioperanti. E per mezzo dei suoi agenti, nella sua veste di ora, che il primo ministro di Italia chiamerebbe .«scorza ufficiale», Briand 6 ricomparso stamane realmente negli uffici dell'Huma- ■ itile. Quaiitus mutatus ab ilio! Gli ordini del presidente del Consiglio erano risoluti e concreti: i soli cioè che possono opporsi con qualche fiducia di successo ad una agitazione così formidabile e così disastrosa. Gli arresti erano attesi per l'alba; peraltro Iti polizia è giunta assai più tardi, in via Croissant, ove, più sollecitamente, si è radunata la folla, in seguito all'annuncio dato dei sindacalisti. Un nuovo forte Chabrol? Ma prima di far venire gli agenti, diamo uuo sguir.'. ì all'interno della redazione del giornale. Le porte della redazione sono chiuse ermeticamente e solo quelli che posseggono la parola d'ordine possono farsi aprire. Da quanto si è potuto sapere, sono riuniti negl uffici deHiYHumanité : Jaurès, Com. pére Morel, Albert Thomas, Faure, Weber, Lanche, Dejeante, Meslier, Tabeurier, Lagresiìliere, Colly, Delaporte, Vaillant, Thevruer, Aubriot (deputati e avvocati socialisti); tutta 1* redazione dell'Humanité e della. Guerre, sociale e i ferrovieri Toffin, Le Gnenniec, Renaudel, Lemoine, Cbulaix, ì.eguen, dirigenti il movimento di sciopero. Nella nottata e stamattina sono state preparate delle provvigioni da restaii.rants vicini, per servire a tutte queste persone rinchiuse negli uffici del giornale socialista. I giornalisti ed i fotografi si pigiavano nei corridoi, sulle scale tortuose, nell'andito e nella stretta via già tutta invasa da strilloni che aspettavano i supplementi dei giornali. Perchè, bisogna sapere che gli uffici dell'Humanité sono all'ultimo piano di una vecchia e immensa casa nella quale è installato un grandioso stabilimento tipografico che stampa dieci o dodici giornali quotidiani appartenenti ai partiti più diversi. Sono riuscito a stento a penetrare nelle sale di redazione, dove Amilcare Cipriani stava discutendo col deputato Vaillant e con altri amici e compagni di fede ed ab biamo saputo che si erano aspettati inva no gli agenti e che era ormai sicuro che essi non sarebbero comparsi. — Se vengono — dichiara qualcuno dei più eccitati — saranno accolti a dovere. Voi avreste visto sorgere qui un nuovo forte Chabrol. I catturati si sono poi riuniti con i deputati ed avvocati appartenenti al partito socialista unificato, per decidere sul da farsi. Usa scena tragicomica Ma ecco il signor Lepine : sono le 9.30. Vi era con lui il capo della Suretè; agenti e soldati hanno fatto sgombrare le vie e ne hanno chiuso gli sbocchi. Nei locali della Humanité, Jaurès va incontro ai funzionari e li accoglie protestando contro gli arresti in nome della Repubblica e del diritto di sciopero. Il sindacalista Vullant aggiunge: « Noi protestiamo contro l'arbitrio di un Governo violento e traditore! rSm— Continuerete questo discorso in que- stura! — esclama Lèpime. E l'altro : — Da parte vostra continuerete ad essere un cattivo arnese!.... Un urlo formidabile esprime la soddisfa-lzionc dei presenti per questa apostrofe, I iinchè il ferroviere Renaudel impone silenzio. Tidnncio: — Compagni! Questi uo-; mini sono qui per il loro ufficio! Noi li ab- j biamo invitati a venire qui ad adempierlo: ascoltiamo in silenzio le loro parole e le obiezioni dei nostri amicH Ma non tutti obbediscono. Il sindacalista; Varennes ex-deputato, urla a squarcnigo- , j ._. * . „ la: — Io sono stato messo qui come segre- ,,• „„,.„ ,• , , •„,;,!„ D,.i, ,^^t tano di redazione, da Aristide Briand! Altri gridano : - Abbasso l'immondo I Briand! Abbasso'il rinnegato. , j T . ., ,. ,. , .,„ „, „„„ .Interviene il direttore della sicurezza e, . r • ■ ctaama : — Lemoine! Il segretario del Comitato di sciopero siiavvicina ai funzionari esclamando al alta voce: — Poco mi importa di andare in pri-!gione, purché i ferrovieri trionfino. iIl primo arrestato esce dulia sala delle riunioni. Alcuni compagni dichiarano di i seguirlo per impedire maltrattamenti da parte degli agenti. Poi è la volta di Re- nault: — Non lo vedete! — si dice in coro agli agenti. jRenault è seduto nel seggiolone che sor- cui scrisse gli articoli rivoluzionari. Via, j riconoscetelo, noi conserviamo lu memoria'cui scrisse gli articoli rivoluzionari. '-conoscetelo, noi conserviamo la memoria'di lui come quelle di un grande uomo! -Quando il direttore della Suretè chiama'Lo Guenicc. questo ferroviere s'avanza od ironicamente dice: — Compagni, non mijsi arresta mica per avere fatto degli im-;brogli nell'affare Pochette!.... jUna voce: — Evidentemente tu non sci! mi «pesce cane!» ì Un'altra voce: — Tu non sei neanche arrestato come amministratore della Compagnia di Suez! A questa scappata tutti ridono. Lèpine va su tutte le furie : il prefetto di polizia esce nel corridoio, mentre il direttore della Suretè continua a chiamare: — Toffin; Il segretario annerale del Sindacato dei macchinisti e fuochisti si volta verso i suoi amici gridando: — Dite forte ai compagni di non abbandonare il movimento! Briand, arrestandoci, ha commessot un'enorme gaffe-, di questa bisogna approfittare... E si grida da tutti: — Viva lo sciopero,' — Bidegnrray! — chiama ancora il direttore della Suretè. Si risponde: — Eccomi. Non temete compagni! Viva lo sciopero! Trionferemo se saremo uniti e compatti'! Poi * la volta di Challex. — Presente! — risponde il ferroviere, Ma poi egli guarda il mandato di arresto e dice:, — Non è questa l'ortografia del mio no- me: qui sta scritto Chaleix, ed io sono Challex. — Poco imporla! — risponde il funzionario di polizia. — Piano, piano! — interviene un avvocato presente. — Noi teniamo all'ortografia: è l'unica garanzia che ci rimanga. E gli agenti, bon gre, mal gre, sono co, ,?. , . . stretti a lasciare in pace questo ferroviere, T1 .. .,, „• ' H ... " direttore della Sicurezza esce subito nel ... „ . . _ .. cor."doio'I c granone e finita. grido formidabile lo accompagna, m cui si sfogano le collere fino allora male ° ., ,„, , represso. Sorge pure il canto delr/nfer/ifl- zionale " intanto, fuori, dietro i cordoni militari, i curiosi aspettano i prigionieri. Il primo 6 TjCrnoine: egli sta in mezzo a due agenti di sicurezza e quattro guardiani della pace gli fanno scorta. Il gruppo si ava nza fino alla via Montmartre. Gli agenti fermano u na carrozza, vi fanno salire il prigioniero 0 vi si moltono hi fianchi. L'operazione è fatta tranquillamente, senza nessuna resistenza da parto del Lemoine, senza ìicssu na manifestazione da parte della folla. Ecj co Renault : entrambi sono pallidi: ma fnn'no buon viso alla situazione, sotto la'pioggià che cado a torrenti, salendo nel fiacre che li condurrà in prigione. Toffin pronunzia il motto stòrico e grida ironicamente, all'ispettore della Sicurezza: «Non mi fa rete mica morir di fame laggiù! ». I.c Gucnni0c cammina a testa alla e gira il suo Sguardo con curiosità: «Arrivederci, comjpagni!» egli grida accommiatandosi sotto ! la cappotta della vettura. E qualcuno riìsponde: «Arrivederci!». Peraltro, rimaneva ancora la speranza di| poter mantenere il servizio sulla rete dell'Est, per la quale si può giungere in Italia per il Gottardo. Ma nella mattinata, il personale della rete dell'Est, che, pur aderendo allo sciopero generale, non lo aveva ancora attuato, ha deciso di astenersi dal lavoro fin dalle prime ore del mattino. La stazione dell'Est venne stamane verso le quattro, occupata militarmente. Molti agenti, fra i quali non pochi macchinisti e fuochisti, erano presenti; ma il capo-stazione non era sicuro di poter far partire i primi treni, verso la frontiera tedesca, verso la Svizzera e verso l'Italia. Si ha infatti, da Ginevra, che gli impiegati della linea (della trazione e dell'esercizio) della stazione Cornavin, appartenente alla. Compagnia P. L. M. hanno abbandonato, alle ore 3. il lavoro, lasciando un solo deviatore per ogni scambio. Una locomotiva ha ricondotto da Bellegarde 18 impiegati rimasti fedeli alla Compagnia: la polizia e la gendarmeria sorvegliano le stazioni. E' notevole la nota seguente pubblicata stamane dalla direzione della Compagnia dell'Est che servo i paesi posti lungo la frontiera germanica : « Il pubblico che non si spiega perchè i ferrovieri lo rendano vittima del loro cattivo umore verso i capi, giudicherà più severamente ancora, so è possibile, tutto i movimento dello sciopero sulla rete dell'Est, rete di frontiera per la quale ogni agente ha la sua parte'più gruve di responsabilità verso il paese. » I ferrovieri della rete del " Midi „ militarizzati Sulla rete del Mezzogiorno il gruppo dei ferrovieri Bordeaux-Midi ha deciso di iniziare lo sciopero questa sera. I ferrovieri si riuniscono stasera per ratificare questa decisione. Il Comitato crede di poter fare assegnamento sulla metà circa del personale della rete. La Comrv"*nia ha preso le misure necessarie. In seguito a queste intenzioni dei ferrovieri della rete del Mezzogiorno, il-Governo ha; esteso- -od essi il decreto sulla militarizzazione. Parecchie linee telegrafiche unenti Bordeaux a Parigi sono tagliate, ma il servizio telegrafico coll'esfero procede normalmente. Sulla rete del Nord, in provincia, i ferrovieri del bacino carbonifero del Pas de Calais non hanno ancora risposto alla chiamata alle anni. Numerosi treni sono stati soppressi. Altri subiscono ritardi. Un colpo di fuoco è stato sparato presso Lens contro un express al passaggio a livello di Avlon. I "houlevards,, al buio sera, la situazione si è ag- Metropolitana, e gli elettricisti hanno ab bundonato il lavoro alle ore G. Così, sono spente tutte le lampade che nonj traggono la loro forza da impianti privati,' . , , . . . „ . . 6 un 8ran giornale, che ha i suoi uffici su-, bwlcvards, ha dovuto spongere le lampade che avrebbe potuto mantenere accese, per evitare che la folla operaia, adunatasi, facesse delle dimostrazioni ostili ed atti di gidelel'pdpdgdnadrarinmdzidsidrèchgree fecaritidteVcanprzladuaacga]inseMa, verso gravata. E' stato messo ad effetto lo sciopero della'clvandalismo. Moltissimi punti dei boulevants sono al ^uio. La relazione di Briand e il vettovagliamento di Parigi Briand ricevette oggi i ministri del lavoro, del lavori pubblici e della giustizia, accompagnati dai direttori degli affari criminali, dal ministro del commercio e dal go¬ lamsdmdfqr[ej Il!emnerale Lyautey. Ricevette pure l'Ufficio del Consiglio comunale di Parigi, per conferire sulla questione del vettovagliamento di Parigi. Briand espose le misure prese. Dichiai'ù che il rifornimento dei viveri della capi tale era assicurato, e che i cittadini non hanno mancato di nessuna delle cose ne cessane. Dalle cifre fornite stamane dal servizio delle Halles e del mercato dei bestiami, si rileva che gli arrivi avvennero normalmen- fsttéClCste. L'approvvigionamento di Parigi è stato assicurato nelle condizioni consuete. Sono stato prese dalle diverse reti le disposizioni necessàrie, perchè anche nei giorni succés sivi possa avvenire l'approvvigionamento consue.to. In massima è stato assicurato massima l'arrivo delle derrate a Parigi. I deputati socialisti chiedono la convocazione del Parlamento Un manifesto pubblicato dai deputati socialisti unificati, afferma il carattere professionale dello sciopero dei ferrovieri, che pvctLdis™° dispiacenti di non potersi difendere, Se i ferrovieri furono costretti a ricorrere !""0 sciopero, la responsabilità risalo all e- oisino delle Compagnie od albi debolezza del Governo, devoto a"li interessi del capitalismo. 11 Governo, con un'illegale ej stensione dei decreti militari, trasforma gli operai in soldati. Infine si annuncia che i deputati socialisti han reclamata l'immediata convocazione della Camera. micnlctvrd j ' Ciò che scrivono i giornali parigini Jaurès inveisce contro Briand h'Humanité riempie stamane tutto il giornale di invettive contro il presidente del Consiglio: Briand vi è cucinato in tutte le salse. In un primo articolo si dice fra l'altro: « Per evitare degli spostamenti inutili di polizia e perchè Briand non debba-scomodare tropTio i commissari, i ferrovieri colpiti da mandato di cattura hanno deciso di riunirsi e di farsi arrestare insieme. « Essi hanno pensato che potevano scegliere un luogo che doveva riuscire gradito al Presidente del Consiglio: è quindi nelle sale dell'Humanité, del giornale in altri tempi fondato da Aristide Briand e dal quale egli ha difeso lo sciopero generale militando per i lavoratori, che i ferrovieri hanno deciso di aspettare i suoi inviati. « Così dunque, fin dalle prime ore del mattino. Toffin. Renaudel, Legnennie, Bidamant e Lemoine, sii terranno a disposizione di Briand. Essi saranno accom.pagnati du un certo numero di compagni con i quali si può legittimamente credere che Briand desideri di conversare. » Vi è poi un articolo violentissimo di Jaurès che chiama ridicolo e odioso Briand, che inveisce contro la complicità della magistratura che si disonora ordinando l'arresto dei ferrovieri e che proclama puerile e stupido il decreto di militarizzazione dei ferrovieri. Jaurès scrive che la Francia repubblicana espia in questo momento il passato rivoluzionario di Briand. In altri lunghi articoli si enumerino tutti gli atti e tutti i discorsi di Briand quando era semplice avvocato; socialista a Nantes ed a Parigi. Allarme nazionalista Bfsogna tuttavia notare che soltanto VUumanilè, antimilitarista, la arcianarchica Bevue Sociale e la Action Francaise, attaccano furiosamente Briand e il Governo. Tutti gli altri giornali parigini, compresi i radicali-socialisti più avanzati, pur riconoscendo la giustezza delle rivendicazioni chieste dai ferrovieri, stigmatizzano la condotta dei dirigenti e degli istigatori dello sciopero che interrompono la vita di una Nazione e producono danni enormi ai cittadini di ogni classe e prima di tutto alle moltitudini operaie che nulla hanno a che fare nelle beghe dei ferrovieri. L'/lcfion dice che, abbiano o no ragione gli scioperanti, siano o no stati trascinati allo sciopero, essi hanno messo la patria ]in pericolo e per aumentare un salario per sonale, hanno aperto le frontiere del Nord e dell'Est all'invasione tedesca. L'Aurore scrive: «E' impossibile, per FGGtpsppmfccmrcsfitN'clulmta simpatia si ubbia per dei lavoratori la cui devozione in tempi normali è unani memente lodata, lasciare ingrandire un disordine tanto dannoso agli interessi vitali del paese: è anche troppo che abbia potuto manifestarsi; esso deve essere represso fin da oggi ». La Lanterne crede che lo sciopero è pura follìa Il Figaro dice che il pubblico condanna questi scioperi criminali e reclama la più rigorosa repressione. h'Eclairc dichiara che lo sciopero deve [essere trattato come un delitto, j L'Echo de Paris ed il Gaulois constatano Ilo risoluzioni mostrato dagli scioperanti !e temono che il Governo non sia sufficientemonte energico nvrasnlllpenlsadrvtcpfpcglmdSpnEmRMcGS'bi - is. .1 qIl Paris Journal qualifica come cattivi efrancesi coloro che trascinano il paese in Stsimili crisi con incredibile leggerezza. Il deputato Daniele Vincent ha informa to il presidente del Consiglio, della sua in ténzione di svolgere alla riapertura della Camera una interpellanza per chiedere qua-1 li misure ha preso il Governo verso le) Compagnia ferroviarie e specialmente ver-,so la Compagnia del Nord, allo scopo di o o i o o o e prevenire e risolvere un conflitto che è un vero disastro per l'industria ed il commercio della regione del Nord. Le industrie danneggiate Intanto, comincia a farsi sentire il contraccolpo sulle industrie. Si annuncia da Lens che l'amministrazione delle miniere di Comières ha prevenuto gli operai che la , e - a i mancanza di carboni la obbliga" a far Iavo-!rare -li onerai un "-ionio su due lo altre irle „u opeuu un Oioino su due i.c une;Compagnie fanno accumulare il carbone: in attesa di poterlo spedire. ILa valigia delle Indie | * - n -, Iper la Via al Oasiiea. nniv.-ii.-*. 1». ore 21, j A causa dello sciopero dei ferrovieri fran- cesi, è stato deciso che il corriere postale dell'Inghilterra per le Indie, che ordina- riamente è diretto per la via di Calais, sia' ipsti'adato per le linee del Belgio. Uno spc- ciale piroscafo arriverà ad Ostenda nella] notte da venerdì a sahato, e porterà tremila sacchi di corrispondenze. Un treno speciale sarà organizzato ad Ostenda nel mattino di sabato a dustinazione di Brindisi, via Basilea, per il trasporto di queste corrispondenze. Si crede che anche il corriere , ., T ,. , .. . ,„. ,delle Indie a destinazione dell'Inghilterra, sarà trasportato per le linee del Belgio. [ Le ripercussioni all'estero Ginevra, 18, art 16. Il deputato Ador, membro del Consiglio Federale, ha svolto una interpellanza al Governo per il riscatto della stazione di Ginevra, ed ha accennato ai danni che potrebbero risultare per la città, dallo sciopero dei ferrovieri francesi. Il Governo risponderà nella prossima seduta. Intanto, per prevenire le conseguenze dello sciopero, la polizia ha preso misure per il mantenimento dell'ordine . PIctrolMira;*, 18, or* 14. Commentando le notizie delio sciopero dei ferrovieri di Francia, i principali giornali constatano che il suo carattere è più politico che economico. Biasimano i capì, del movimento che trasformano la Francia in un'arena di lotte rovinose ed esprimono il voto che il paese alleato esca degnamente da questo terribile conflitto interno. Le Ferrovie italiane non accettano merci per il Nord della Francia Roiim. 18, ere 1"'. A causa dallo sciopero del personale delle ferrovie francesi del Nord-Stato, le ferrovie italiane sino a nuovo avviso non accettino trasporti di merci destinate a dette ferrovie. Nord.