Il Congresso piemontese della piccola proprietà

Il Congresso piemontese della piccola proprietà Il Congresso piemontese della piccola proprietà Asti, 18, ore 12. Stamane, nell'ampio salone della Casa del Popolo, sul corso aell'Iudustrla, t staio inaugurato il Congresso piemontese della piccola proprietà, promosso dalle loculi organizzazioni socialiste. Nella sala sono raccolti circa 100 congressisti, mentre le adesioni di organizzazioni ascendono una cinquantina. Noto, fra le personalità presenti, gli on. Mariani, Samóggia, Casaiini, Monteniariini, Beltrami, Glulietti, Diego, Caroglio, Olga, Lorda; l'on. dott. Mario Casauiii, presidente della Federazione nazionale per là mutuai ila scolasti ca; ".Nino" Mazzo"u,'"r^ razione nazionale dei lavoratori della terra;Enrico Dugoni, per la federazione dei conta-dini del Mantovano; inoltre l'avv. Sdorati, ilconsigliere provinciale Francesco .Barberls, ilpral Castellano il dottor Oliarlo ed altri. Alle ore 10 l'ón. Vigna pronunzia un brevediscorso di Gallilo ai congressisti, invitandolialla nomina del presidente. E' acdamalo l'on. Merlimi; fungono da segre-lari 11 consigliere comunale socialista regio-niere Mario Piazza e Francesco Amateis, di-rettore dei Galletto L'on Mariani dichiara di non voler pronun-ziar discorsi, perdio il tempo è breve e la ma-tcria da discutersi grave e complicata. Dà quin-di senz'nitro la parola ai primo relatore dottorGiulio Pugliese di Alessandria. L'oratore, irilevata l'opportunità del Congres-so, parla dolio condizioni della piccola proprie-tà elio vallano da regione a regione, quasi dapaese a paese; si occupa della propaganda nelpartito socialista in mezzo ai piccoli proprie-tari, 'affermando audio por questi lavoratori lanecessità di provvedere alla risoluzione del prò-blenni per ciò die ha riflesso con la politica,mercè l'istruzione; polemizza con l'avv. Be-darida per quanto questi ha espresso nella suarecente intervista con la Stampa; insiste nelconcetto elio anche fra i piccoli proprietari siaeccellente i1 sistema della predicazione delleteorie socialiste collettiviste, e conclude preseli-tando un lungo online del giorno affermanteclie « il partito socialista è nell'assoluta necessita 0 nel suo preciso interesso materiale emorale di intensificare fra i piccoli proprietarla ella propaganda» mediante un'azione economica e un'azione politica. Sale alla tribuna il .secondo relatore, prò-féssor Cravera di Torino, il quale riassume asua volia uri ordine del giorno in cui « rlconosciuto il principio che la terra, deve esseredei lavoratori della terra» afferma essere Indispensabile la costituzione della Confederaziono 0 del Sindacato dei lavoratori stessi permedo che: 1. I salariati abbiano ad ottenere migliorcoiKlizionPdi lavoro. 2. I piccoli proprietari ajìblano ad ottenerea) la costituzione di un istituto di creditonazionale che, co.icedendo mutui a minimotasso, permetta all'agricoltore di svincolarsi da"") slrozzino; banchiere e dallo li) la costituzione, di un istituto di assicurazione contro i danni allo persone per inforlt* I.UJIUW 1 'l. Milli O.IItl pClOUIlU |.*.l llliv/i malattie, vecchiaia e mortalità; al bestiadell'i mirrala nrnnr-JptA rinvìi» ™" in" ii1ivn!,iaeria Piccojji inopiìi. 1.1, perone con la. picconpazioiu: c) alln costituzione di stabilimenti nazionali per la fabbricazione del solfato ramp, devarii concimi chimici, all'impianto di vivai e «li stabilimenti'di selezione di semi; da concedersi tutte queste merci agli agricoltori al puro •prezzo dì costo. L'on. Vigna, terzo relatore, alleva che il capitalismo ha tutto l'Interesso a perpetuarsproprietà la terra viene sfruttata al grado massimo, e con un costo miniano, grazie alle fatiche non bilanciate clic ad essa dà il piccolo proprtela-rio. Trova che Iti differenza ira ipiccolo propri èva rio rurale c quelli commercialo ~o industriale, 0 data dàtla legislazionela quale mentre permette affi! tiltiimi due ddisfarsi ouanidcfclo vogliono del loro negozi 0 Piccole fobbryaie. grava con anano di ferro sul piccolo proprietario rurale, impedendogliper pài influiti impacci Segali, di muoversiti che. egli diventa anche in tristissime condizioni, il vero schiavo della sua proprietà. Parlando del dàsegno di legge presentato dall'on. Luzzalii d'accordo col ministro d'agiri'colturi, l'on. Vigna osserva che esso par fatto arrosta per danneggiare anziché agevolare la piccola proprietà. 1.1 disegno di legge si è preoccupato non tanto del piccolo proprietario, ma più e sop rat ulto del capitalista, che darà ;id denaro per le assicurazioni, iper il parlilo, ecc. Tutto quelito oifja la prrna parie, riflettente la formazione della piccola proprietà. Per la seconda riguardante il bene ui famiglia, l'aratore rileva che il sistemi?, escogitalo dall'ori. Luzzatti. e importato dalle americhe, della Inalienabilità, è perlcoloio por la nostraagricolture. essendo dimostrato elio la terra tanto più rende quanto più si può mobilizzarne il possesso. Invita perciò i deputati socialisti a respinsero la seconda pairte del disegno di legge, che rappresenta un ritorno a forme tramontale, e conclude .fra nutriti applausi presentane) un ordine del giorno eanìonne alle sue race. Ha poscia la parola l'avv. Federico Bedarida, di/Nizza Monferrato. Il suo discorso, lucido e al una logica stringente, è seguilo co? massimo interasse dai congressisti e dal gruppo dei deputala che prendono rapidi appuntìL'oratore ricorda che il problema della piccala proprietà, non e nuovo al partito socialista, perchè nel 1S9Ì-9G sulla Critica Sociale deificati si svolse una imaniorabile polemica che mise in luce le tre correnti rappresentato anche oggi al Congresso i| la cori-etite di coloro elio, attaccati .alla dOtU'Jina marxista, vogliono disinteressarsi dal problema e passar oltre indifferenti in attesa della catastrofe finale; quella di coloro die Intendono «solvere il problema con l'applicazione ai piccoli proprietari ;:le&ai«nPredicaz:one delle massime evaiigollcsie del socialismo, persuadendoli peQuesta via eh* il socialismo stesso risolverà la cuilstione. colla cOllettivazione degli strumentdi produzione, ecc; e Infine l'ultima, rappre6entata dalla maggioranza dei socialisti, che pensano doversi applicare a questo problema gli stessi criteri di realtà aippltoiti a tutte le altre questioni sul tappeto delle diistoussionsociali. Ritiene che non sia <possibile~presentaro dedisegni di logge atti a risolvere in butto il problema, perchè il problema stesso è poliedrico ed è necessario acconciarsi a delle provvidenze di transizione che valgano a risolvere il problema della 'piccola proprietà coti poche probuste — concrete e positive — per la generalità dei casi. , .Combatto li progetto sulla piccola proprietà e Val iene di famiglio, così com'è proposto dal Governo e propone 11 seguente ordindel giorno: « Il Congresso afferma che H problema della pìccola proprietà non può esserti studiato e risolto con criterio unico, data ila sua complessità e la varietà che presenta a seconda dcMe varie regioni; che tale problema deve essere studiato dal partito colla massima curanell'interesse dei piccoli proprietari, che costituiscono ima categoria di lavoratori speciali. Dichiara che le proposte di soluzionattuali debbano essere quanto imai pratiche quanto aaiclir -nel campo ecc deve persuadere I piccoli proprietari che pepositive, pei- quanto aaicno scarse im numeroE quindi — liei campo ecanomlco — Il partitocontinuo crescere delle spese nriltori e depubblici servizi, ogni sollievo da essi domandato dovrà essere sopportato dalle dlassi più abbienti, e che porciò alla naturale resistenzdel capdtaligino occorro essi oppongano unforte organizzazione di olassn. Devo cercardi creano In ogni centro rurtulo, ove la piccolSroprleta o^mzzahi /Onico in fnrm'i coQoeraMva di ccnE„ « rli inferi airric^aimfetót éiSSt^SLSSliSSS <ii??n!kiK cotóSi^^el tì^fipìJpfflnSu^T^o^!W^uS^a) la istituzione di Banche di .piccolo creditoegiricolo tal modo da liberei» la (piccola Proprlete dall'usure e dallo^ sfruttamento ; i>) lIstituzione di grandi magazzini di deposito ovil ipiccolo prpprletario mòssa portare in garanzia del prestito i iprodotti del suolo. « Nel camipo politico — dà mandato al gruppo parlamentare di opporsi olla leffge sullpiccola T>reprieti e sul bene di famiglia, ci scome fu presentato dai Governo, per evitarche diventi un eccessivo strumento di consereailone. che aggravi le eondlizioni defila pie cola proprietà, crei nuove forme di latifondo e contrapponga un progetto che assicuri il orodito agrario, prcfc-niblhmonte coìlieuivo, allapiccola proprietà u. L'ordine del giorno s&moggia L'on. Massimo Samoggla, salendo alla tribuna, entra nel vivo del Dibattito, sviscerandolo con quella autorità e competenza che in materia di agricoltura gli viene da tutti riconoscami. « Bisogna occuparsi del problema — egli dico — non perché la piccola proprietà vada moloma perdio vada bene o male dobbiamo sapere comportarci di ironie ad essa, lo consi d01'0 '1 piccolo proprietario come un artigiano ™ alla stregua di questo deve essere trattato da,ì portilo socialista... Concludo affermando di voler portare in Par 'amento una parola sicura che esprima il pen 6*91:0 preciso del Convegno, Ecco lordine del giorno Samoggla: * l| Convegno, premessu die ritiene doverosoPer il partilo socialista l'occuparsi della pic «"a proprietà coltivatrice, considerandola alla stregua di un artigianato rurale clic può, ncllai.iuale periodo di transizione, efficacemente collaborare alla elevazione economica e morale 0 alla indipendenza del proletariato; ., afferma die, inutile sa non dannoso sarebbe " promuovere la formazione della piccola pro Ijrlela ™ essa non dovesse essere presidiata ed assistita da leggi ed istituzioni destinate a for «uro ìsLrnziouc, credito, mezzi economici pe la produzione, per la trasformazione dei pro dota e per il loro collocamento, nonché dispo sizioni tendenti a unire i piccoli proprietari in forti associazioni di cooperative, di mutualità 0. di previdenza; cosicché, in .assenza di una siffatta legislazione a favore della piccola pro impili lavoratrice, non appare nè opportuno né conveniente introdurre e sancire .il bene di fa miglia; fa voa che, nella prima parte del. progetto di legge N. «9 < Provvedimenti per la forma ''•tono e conservazione della piccola proprietà rustica e per il bene di famiglia» le disposi ziom per la formazione della piccola proprietà sono completate: a) con l'istituto della espropriazione; b) con la creazione di una Banca nazio naie obbligata a fare il credito al piccoli pro prietari; e) con un decentramento regionale che permetta una maggioro e più sollecita assi stenza alla piccola proprietà; d) con adeguati provvedimenti per la con venzione del debito ipotecario; e) con esoneri e agevolazioni fiscali, burocratiche, ecc. almeno pari a quelle die s sanciranno per le case popolari». La, seduta pomeridiana é aperta alle ere 14 druh'on. Merlarli, che cede subito dopo il posto all'oa. Vigna, dovendo partire, P.ir'.a per primo Francesco Banberis, che pronunzia uu lungo discorso, durante il quale t.cr.tfvressfni si abbandonano a vivaci discus *,oni stilile te tendenze oramai deilfueatosi nel.Oil.gT 0; e des : quella clic chiameremo ri| . J , - "i Z ~ ~.— .w «. iI^^^VS'-.?0' «H*** Cravera, quelila die,solissimo di idee nella discussione che diviene interessante allorché Ina la parola Nino Mazzola della Federazioni; nazionali® dea lavoratori della terra. Lo soglie l'on. Beltraimi. che fa dei, paninoltra la piccola proprietà dell'Ossila e delle altre ■parti d'Italia. E' aucli'egli contrario al ptofrdto di logge Luzzatti. Pair:ano poi in viario senso Enmiico Dugoni','011' LH'uKi0 Càsalinl. Luigi iNogro di CastOlUll /eTO| u doU_ Marlo casalihi. Giovanni Gamba.rana. sindaco di rubine, l'on. iMontemartiniBorghi.»Diego UarogUo. De Martini, l'avvSdorati. Garrone', Bai-berte e l'avv. tìivmpihi■bono le 17 e la discussione, durata intonsa per cinque ore, volge roipidamet;ìo a! terminoSi inizia la votazione siigli ordini del clornoXe rimangono sul tappeto due: Il primo, firmato daill'avv. Bedarida. dal dott. Giulio Pugliese, da 'Nino Mazzoni, Francesco Barberis ed Enrico Dugoni, dice: « Il Congresso afferma: « che il proi3?.na delia piccola proprietà non può essere studiato^risolto con un unico criterio data la sua complessità e la varietà che presenta, a seconda delle varie regioni; » ohe taie problema deve -essere studiato dapartito socialista colla anassiinva cura noU'inWreaso dei piccoli.proprietari clic costituiscono una spedale categoria di lavoratori; « dldiiarà : 1 « che le proposte eli soluzione attuali devono essere^quanto inai pratiche o positive e quindi'iinof campo _econo)>iiro il partito socialista deve persuadere i piccoli proprietari che per il continuo crescere delle spese parassitarie c di mudile dei pubblici servizi ogni sollievo da ■essi demandato dovrebbe essere sopportalo dalle dassi più abbienti, e che perciò allo naturailii resistenze del capitalismo; occorre che essi oppongano una forte organizzazione di alasse; «deve cercare di creare in ogni centro rurale, ove'la piccola proprietà sia preponderante, una organizzazione di classe iai Torma cooperativa di consumo pei generi avicoli ed eveiit.ua.lnneute pei 'generi alitmen-tinri e di produzione * seconda delle condizioni di ambiente; « deve propugnare : « a) la istltiuzione del credito agricolo onde liberare la pìccola proprietà dalla usura e datilo sfiiuttaanento; b) la istituzione di grandi rnaauzzini di deposito amministrati dagli stessinteressati, ove si possano portare i prodottdel suolo in garanzia del prestito; c) la conversione del debito ipotecario « nel cuìnpo politico: « te invito al gruppo parlamentare di opporsi al progetto di logge sulla, piccola proprietà e sul bene di fiìbiiglia, il quale oltre al .favorire artificialmente da formazione delle piccole proprietà, aggraverebbe quelia già esistente o creerebbe nuovo formelarvatc di latifondo a scopo di speculazione; e di contrapporre .un progetto che assicuri da parte dello Stato il credito agrario collettivo alla piccola proprietà ». A questo ordine del giorno segni quest'altro proposto dai frateli on. Giulio e dott. Mario Casaiini : « Il Congresso, considerando che il partito socialista non può avere di frante olle piccolproprietà alcuna pregiudiziale, ma che anzè suo dovere preooouparsi delle condizioni depiccoli proprietari attanagliati dal fisca, .sovente angariati da ogni sorta di sfruttamentdi inteomediari. e vittime anch'essi della poltica generale delie classi oapitalistiobe italianeafferma la necessità: « l.o di organizzare 1 piccoli iproprieari in Associazioni professionali per la difesa deloro interèssi di classe; « 2.0 di ottenere provvedimenti legislativia) per la riforma tributaria; b) per il credito a buon mercato a mezzo di Associazionlocali; c) per l'incremento delle varie formdi Assodazioni agricole (coopera-zione, mutualital:jr(J per una più intensa istruzione tecnicoagrtoóla; e) per le migliori forane di assicurazioni sociali (vecchiaia, ecc.). « E in ordine al progetto LuzzaWi, osservando" che esso tende alla creazione di unnuova piccola proprietà e non «Ila efficace dfesa di quella esistente e non risolve nessundei problemi targhi e profondi olio interessano la piccola proprietà coltivatrice; che in secondo luogo neppure la creazione d'una nuovpiccola proprietà non ò disciplinata in modchiaro, efficace, rispondente al bisogni di quellparticolarissime condizioni economiche e sociali, nelle quali potrebbe apparire giustificatainvita H gruppo parlamentare socialista a iotìpprovaro il progetto di legare sulla piccol l>rop*tetà. e ad ispirare la sua condotta pol tica ai concetti sovra esposti •. Fu pure deliberata la nomina di una ComW^onò da farsi dolila ipresidcnza, perch\mpyym all'attuazione dei deliberata del Con ; grosso. r^^-<n «Mntnip \ Sono le 19 e il Congresso si scioglie.

Luoghi citati: Alessandria, Italia, Nizza Monferrato, Proprlete, Torino