Ciò che s'impara e ciò che s'ammira all'Esposizione professionale Salesiana

Ciò che s'impara e ciò che s'ammira all'Esposizione professionale Salesiana Ciò che s'impara e ciò che s'ammira all'Esposizione professionale Salesiana enaugurazonesempceesoenneIII Esposizione Salesiana e degli scopi, de programmi e dei modi di funzionamento ael'.e Scuole professionali salesiane, La Stampa, come d'ogni avvenimento che può e deve aver largo interesse nazionale e sociale, si è ampiamente occupata. A completare l'opera ci pare ora opportuno fare una breve rivista dei risultati pratici e tangibili di queste Scuole salesiane in rapporto coi saggi offerti al publico nell'Esposizione, che ha assunto quest'anno Una importanza ancor più rimarchevole che nelle passate. Noi, come ogni visitatore equanime e sincero, potremo trarre conclusioni ben confortate da speranze di un risveglio intelligente e razionale delle nostre maestranze quando 1 sistemi adottati In queste Scuole ed i loro principi pratici vengano attuati su larga scala nell'educazione ed Istruzione operala. Gli intenti delle Scuole professionali sono 'd'una semplicità però tu't'affatto rinnovatrice del vecchi sistemi: dare all'artigiano la conoscenza perfetta del lavoro, cui si dedica con una applicazione progressiva ed un 'progressivo e razionale perfezionamento. Il fanciullo incolto e completamente ignaro dei;mestiere, cui i parenti o l'Istituto stesso lo vogliono indirizzato è portato a poco a poco;attraverso vari gradi d'applicazione, alla co-:nòs'cenzd completa di tutti i perfezionamenti tlel suo mestiere -e della sua arte. E poiché cgili non potrà essere applicato a lavori più perfezionati se non si sarà dimostrato ben fondalo e ben sicuro negl'esecuzione dei la- vori più elementari, così niun dubbio che il giovinetto, diventato operaio con regolare diploma, si potrà veramente diro capace od abile nell'arte sua, parche la conoscerà prò- fondamente e coscienziosamente. iII tirocinio ò diviso in cinque corsi e eia- scun corso in due periodi corrispondenti ai due semestri dell'anno professionale Al ter- mine di ogni semestre (periodo) si dà un esame per constatare il profitto di ciascun al- llev.o. So questi supera felicemente la prova, tanto nella teoria quanto nella pratica, viene promosso al periodo immediatamente stipe- riore del tirocinio e gli viene aumentato di un punto il voto d'abilità, fino a che, rag- giunti i 10 decimi, gli si rilascia il diploma ai operaio. Di questa progressiva istruzione dei giova- netto artigiano — istruzione come i risultati .dimostrano dagli insegnanti impartita con1la-rghezza d'I idee e modernità di mezzi e di Intenti — ha voluto appunto l'attuale Esposi- zione dare una larga prova. Ed e sotto que- sto punto di vista che l'Esposizione clic le scuole salesiano hanno ordinato nelle spa- !ziose aule delle classi ginnasiali dell'istituto, rta un interesso veramente singolare, quando il visitatore non si riprometta soltanto di ammirarvi capolavori o meraviglie delle vario arti e dei varii mesticr.. i Entriamo per esempio nelle sale, dove con «quisito gusto estetico, sono stati ordinati ijsaggi delle scuole dei falegnami. Subito vi'trovlamo 1 primi rudimentali lavori dei gio- vanetti cho ancora non hanno superato il pri- mo semestre di tirocinio : sono le intersecazioni prima semplici, poi più numerose e sagomate e complicate. Ogni pezzo porta'il nome del.piccolo esecutore, colle ore che vi'ha impie-igaio a farlo. Con una Interessante progres-.fione il visitatore trova poi lavori semplici;ancora, ma meno rudimentali, compiuti da giovinetti che già hanno ottenuto un punto di profitto: sono piccolo mensole, Pattumiere .S2 la perS .... . , ,, . ,, , „ . ,, _ . ;possibile, data 1 età degli artefici. Man mano 1 lavori degli allievi dei corsi superiori si fan- rio più complessi di maggior mole; .sono por- te, finestre, intelaiature, vetrine, inginocchia-,toi. portafiori, canterani, tavoli a coulisse, servantcs, predelle, confessionali, fino all'eso- cuzione mirabile per eleganza e buon gusto, per precisione e poderoslta dell'intiero mobilio di camere da letto, di stanze da pranzo, di salotti, lino agli artistici c pazienti lavori di Intarsio dei giovanetti giunti alla fine del ti- roctnio in questa sezione dei falegnami ed,ebanisti si ammirano saggi veramente Celici, Udio attestano in modo irrefutabile come l'in- segnaniemto ed il metodo siano fecondi dei miciinri ni<mìtriti i'b r luaiuiuu. Le souole delle varie sedi italiane e dell e-.etero gareggiano, per abilità e perfezione, in|«uesta sezione offrendo ai visitatori largo mo- !ido d'ammirare. Così notevolissimi sono i lavori d'intarsio della scuola di San Benigno, le camere da letto di stile squisitamente classico, o arditamente moderno aelle scuole di Torino, di Samplerdarena, di Roma, di Milano, che presenta, tra altri magnifici lavori, una camera da letto eseguita per ordine del principe Gonzaga. Nè meno ricca di bellissimi mobili la scuola di Liegi e quella di Òswiecin in Polonia, che tra molti altri saggi presenta una grande scrivania di una fattura magnifica e di una linea elegantissima. Novara presenta una grazloslssima stanza matrimoniale, in mogano, d'un originale disegno; come pure Catania, la quale espone anche un modello delle baracche che quella scuola falegnami mandò a Messina per i poveri sinistrati. Lugo, Malta. Firenze, Alessandria d'Egitto offrono pure saggi notevoli; Betlemme alcuni graziosi lavori di scultura in legno, Arequlpa « la scuola dell'Isola di Dawson i lavoretti fatti da quei picoll operai indigeni su ipertrofie prodotte dalle Cyttarie (specie di tartufi) sul fagus boetuloidc. Roma ha anche una scuola di liutisti e presenta un violoncello eseguito da un giovanissimo operaio. Tanto l'ancora grezza pattamVava, som» i mobili del magnifico salone ÉOU Inglese recano tutti il nome dell'esecutore, le ore ohe ha impiegato per compiere il lavoro, il punto d'abilità dell'operaio. E' faille ojutadd ai teealci ed a tutti gli intenditori tarsi un ooncetto preciso della vera abilita de- i kH operai • quindi della efficacia del sistema col quale le Seuole professionali salesiane «ranno tannando le maestranze. Il questo rimarchevole studio ci offrono tutte le altre sezioni. Nell'arte della stampa, Aatte piccole oamposlztoni con iniziali ornate, dal biglietti da visita, piccoli programmi, eBeguitl dai giovinetti del primo semestre dì tirocinio si Baie fino alle Impaginazioni accurate e di lusso, alla composizione difficile di Intere opere ai più eleganti disegni tipografici, per oura degli allievi degli ultimi corsi. E cosi nell'arte litografica. In questu sezione della tipo-litografia l'eccellenza su tutte della Bcuola torinese è indiscutibile. Tra le scuole estere primeggiano quelle di Capetown e di Buenos Aires, Entriamo nella grande sala superiore dove sono raccolte altre Interessantissime sezioni, Quella dei sarti, con abbondanti saggi, rende quael più degli altri, evidente 11 sistema praticato dai Salesiani nell'addestramento del è a a l e a o e suogovanoperai. In essoveiamoconezioni d'ogni genere: abiti ecclesiastici, teatrali, militari, da società, da dignitari dello Stato e della Chiesa e perfino divise esotiche. Accanto a questi saggi di operai, che sono già fatti, i rammendi, le prime Imbastiture, le prime provo di taglio, del giovanetti che sono all'inizio del loro tirocinio. Bellissimi campioni, alcuni elei quali rimarchevoli per la loro struttura, che ricordano 1 costumi del paesi lontani dove furono compiuti, offre la seziono selleria, nella quale concorre la superiorità assoluta della scuola di Ibagrè. Le più eleganti e Ani scarpette da signore posano in belle o numerose vetrine accanto agli scarponcèlli da sacerdoti, e agli stivaloni da cavallerizzo. E questa Mostra, organizzata dagli operai calzolai, è 'ricca e, al dire del tecnici, notevole. Come curiosità il visitatore che non sia tecnico, vi può ammirare due paia di pantofole, di cui l'operaio ha cestinate uno per il Pontefice e l'altro per il Re, ed un paio di stivaletti fatti in un pezzo solo, che offrono un enigma per capire come vi ' si possa introdurre il piede, l ™ rcpa.no calzolai, la mostra della scuo a i;di Buenos Aires appare la più originale e la Più Intéressante, ; La scuola di San Benigno, buona in quasi -:tutti i saggi, raggiunge una vera eccellenza nella sezione legatori. Una bacheca, che con tiene messali e libri di pietà o di scienza rile eati. offre ai visitatori prova di quale perfezione i giovani allievi abbiano raggiunto in quest'arte difficile, nella quale molto è lasciato al buon gusto ed al criterio estetico dell'operaio. Non possiamo non accennare ai lavori mirabili rap presentanti il maggicr-sviluppo e la maggiore potenzialità del laboratorio. E così ricordcre i1110: "'m messale in-4 grande Pustet Roma, le- satura in cuoio rilevato, dimostrante scene e figure simboliche, in basso rilievo, taglio sim bolico cesellato e miniato, lavoro originale in spirato allo stile 400; un .messalo in-4 grande Pustet Roma, ricca legatura, stile 500, coperta a mosaico, formata da oltre 400 pezzetti di pelle, taglio cesellato e miniato, in- annotila con la coperta ; un messale (usato), con cornice in rilievo, decorazione moderna, taglio con ce sellatine simboliche e stemma (donato al ve scovo d'Ivrea) ; un crocifisso, legatura in cuoio a sbalzo, imitazione genere antico, con angoli di rame eseguiti pure a mano dallo stesso ope- .rat; ecc. 1 E accanto a queste mirabili opere d'arte, an- chc 111 Queste sezioni, i primi elementari saggi - dei piccoli operai che hanno incominciato daj Poco il mestiere: esemplari di legatura rusti ca, a incanatura leggera, a incanatura solida, ! in tela inglese, in tela uso bodoniano, in pelle, in pelle zigrino, con tagli dorati, c poi. mano mano, con rilievi, con decorazioni della coper- Una e ^fc'-t cesellati, piccoli riparti in pelle; e poi le legature In scia, fino a quelle già più i lavorate con decorazioni moderne e con lavori eseguiti a piccoli ferri. j Questa progressione razionale e rigidamente 'osservata nell'educazione dell'operaio, più evi-- dente ai visitatori appare nella sezione degli intagliatori e scultori in legno, dove le scuolei di Torino e di Milano dimostrano una supre- mazia notevole. Bellissimi saggi dì plastica e.colossali lavori d'intagliatura o sci:tura 6ono i accanto ai primi abbozzi dei fanoiuUetii che da . poco hanno il bulino in mano, ; La scuola di Milano espone la grande porta della chiesa "di Sant'Agostino; e la. scuola di Te rino, di cui è valentissimo a'lievo il Bocchino .presenta interessantissime mosti, ^S^ * °BDraÌ dUr8n,e 1 *t ; Lo scopo dei Salesiani è dare ai giovani o- perai un'istruzione elementare la più coro- pietà possibile affinchè possano diventarci -, buoni artisti. Quindi — essi dicono — i gran- di laboratori industriali e commerciali non - possono entrare nel loro programma. Tutta- via le loro Scuole per l'Insegnamento teorico e pratico sono provvisto delle macchine più necessarie. Anzi lo studio e l'applicazion- di alcuni allievi riuscirono a vari perfezionamenti - od anche novità che in quest'ultima mostrad,po5sono molto lessare il visitatore ^l^J U mo d',esompio vi è nella sezione meccanica - una maccriilia a filettare di precisione a pa«so veramente universale rsemiitn Li IJl,. i veramenie universale, eseguita dal sacerdote Carlo Ghivarollo, e sotto la sua immediata . direzione, che nella sua semplicità è vera- n|mente meravigliosa e d'una precisione inde ! fett*hii<> ° i icmmi*!. Questa macchina, che lavora In andata eritorno. servo a far prontamente creatori omastl con passo qualunque possibile, fra ze- l a ro e un massimo dipendente dalla grandezza dol modello. Col modello presente, lasciando a parte tutti i passi possibili tra un decimillesimo di millimetro e l'altro, può fare 20 mila passi diversi fra zero e due millimetri. Serve poi a misurare oon precisione il passo nelle viti più minute di orologeria. Si notano poi filiere con apparecchio per i quinto anno di tirocinio. segno del prof. Francesco Chi apasso, e ch'è destinato per la tomba di Don Bosoo. Ognuna dalle tre partì di questo cancello forma un sol pezzo tutto lavorato alla fucina. Naturalmente alcuni di questi lavori, di singolarissima importanza e di fattura superiore sono di oiperai apparten&n'ii al corso di perfezionamento, corso che solo «slste nella scuo- la di San Benigno Canaveee. Ma dò non toglie ohe pure saggi di precisione, e dimostranti una piana, assoluta capacità e maturità dell'artefice, siano dati dagli allievi del quarto e » misurare il diametro delle viti in cmm. aippa- recchi per limare sfero per tornire frese, mni iiit(vn»n*rnn v„iia lì. i "coni autooentrati. «ella sezione fabbri e mec- oanicl ammiriamo gruppi di foglie lavorate al bilanciere, lampadari di gran lusso, una mar-auise dell'ing. Ghlbodo. portalampade conde-labri in ferro battuto ed un magnifico can-cello, eseguito dal sig. Pietro Guerra, su di Tira le speciali opere d'arte è necessario far notare ai visitatori i -grandi ouadrl di plrogravura della scuola di Barcellona, dei quali uno, La Vergine Cristiana, imita -in modo meraviglioso l'antica incisione su carta pergamenata. E' opera di squisita, fattura del sacerdote Schiralll. E siamo nell'ultima sezione, ma non ò certo la m'eno importante: quella dell'agricoltura. Saremmo per dire che più ancora in questa che in ogni altra sezione si dimostra evidente la bontà e l'efficacia del sistema dei Salesiani di educazione e d'-is'truzione del lavoratore. I risultati sono mirabili, impressionanti, e ci conducono a riflettere quanta ricchezza per l'Italia, nazione eminentemente agricola, ne verrebbe quando l'agricoltura fosse intesa ed eserolta'ia con la modernità d'idee, con le diligenti e costanti applicazioni del sistemi razionali e semplici, a sconfitta di misoneiste e antiguate consuetudini, per cui la feconda terra nostra male è soccorsa dall'opera intelligente e premurosa del coltivatore. Il sistema applicato dal Salesiani nelle loro floride colonie agricole del Brasile, del Para. dell'Italia è quello del colonnello Solari, di Parma., della cui bontà sono prova in ogni modo rassicuranti i magnifici esemplari di frutta, ortaggi, legumi, Riranaelle che guasta Mostra Salesiana offre alla ammirazione dei visitatori. I Salesiani s'adoprano per formare dei contadini che abbiano una completa istruzione pratica del miglior modo di aiutare coi mezzi meccanici e chimici la terra nella sua meravigliosa e "provvida fecondità. Lo stesso sistema applicato ai piccoli operai delle grandi industrie, dei mestieri e delle arti, è da loro osservato nell'educazione dei giovanetti ch'essi indirizzano al ben nobile lavoro dei campi, che ora troppo robuste braccia e menti aperte e salde -ripudiano. Ed è per questo sistema che noi ammiriamo questi piccoli agricoltori non solo dedicarsi alla cura della terra, ma a migliorare anche gli attrezzi di lavoro, modificandone le antiche foggie tradizionali, per adattarli alle nuove pratiche, alle nuove esigenze, ai nuovi me'todt dei sistemi che la scienza moderna consiglia. Cosi ammirìaimo attrezzi, nitensìli. macchine modificati e fabbricati dal reverendo sacerdote Carlo Ghivarallo e da allievi. Per esempio, una macchiita seminatrice per insalata e carote, una macchinetta per proparare l'innesto, una forbice applicata su perilca per potare alberi da giardino stando a terra; una paletta iper la semina regolare delle potate; i secchi di latta zincata, pei quali si abbandonò la forma cilindrica, adottando il'ovale, per non obbligare il portatore alla doppia fatica simultanea di sostegno diretto e di leva. li peso riuscendo per tal modo di aderenza aL'.c gambe, si eliim'na lo sforzo per la leva e il trasporto è facilitato di molto; un regolo mobile per 11 trapianto di agl'i e cipolle: una vanga e una zappa smussate, a scopo di evitare meglio nel lavoro le radici delle piante e recar loro la minima offesa possibile, ecc., ecc. E così un ingegnoso, quanto semplice sistema per far crescere le piante fruttitele, a forma di canestro, con maggior reddito di fruiti a. La colonia di Lombriasco presenta del grano... pantagruelico, di cui un sc^Io seme ha dato vita a ben duecento e più steli recanti oltre cento spighe. La colonia di Ivrea espone esemplari d'innesti, d'ogni sistema, di cui alcuni nuovi e genialissimi, sementi d'ogni genere, ortaggi di grossessa e bellezza mirabile. In questa colonia, che si può dire un modello .'igricolo. è impartita l'istruzione agricola ai soldati, dagli ufficiali, cui i buoni Salesiani sono ben lieti d'offrire ospitalità e il modo di ^poter proficuamente compiere il loro mandato. Una significante provadi quanto bene possano fare queste colonie Salesiane all'agricoltura ò la piccola mostra di Cori-gliano d'Otranto, dove si vedono gli at-iirezzi rudimentali e prea- 1daTOlt,icl col quaill t contadini prima deli'lstitu ; zi0ne della colonia lavoravano quelle feracisjsiane terre. Naturalmente l'Esposizione agricola offre di ammirare i'aippricezione del sistema delle scuo- | j le professionali anche a tutte le culture affini, ; come all'apicoltura, alla pollicoltura, all'enolcjgia, alla bachicoitura, in una mostra completa 1 e interessante, che dimostra, quanto larga sia !l'attività e l'applicazione di questa attività dei j Salesiani. E a noi pare che per 1 mirab'li ,ri- , sutetl di questa loro coraggiosa attività ed !-applicazione, i Salesiani, pel bene del nostro iPaese- dovrebbero, ancor più che nelle indu i SI;rle- neU'awriicoIlura, tra gli uomini dei cam !pi 6 dcUo visn«. diffondere il loro sistema di : educazione ed istruzione dei lavoratori. Dai 'SU01 culnm lailaci- dai suoi fecondi vigneti, dai suoi ricchi oliveti. l'Italia, terra benedetta, attende il suo più grande sviluppo economico, il benessere del suo popolo.- Se i Salesiani volgeranno ad essi la maggior cura e la diligenza dei loro studi all'agricol'aura, bene a iranno mor I i^ tr^ lontane colonie, tengono nella loro opera ai educazione e di civiltà sempre alto e fermo un i eletto spirite di italianità ! Ed era una piccola nota di pratico avviso pei visitatori: l'ingresso alla bella interessante Esposizione, che non ha scopo di lucro, come ! nessuno scopo di lucro è nella istituzione delle 1 scuole professionali, è affatto gratuito. La Mo.stra ha la sua sede In via Cottolengo. 32. Burocrazia i ,Un a,s.duo ci scrive cne u,Ua sua qualità J^V^^V&^^^<&^^ «ali. ieri si presentò allo sportelo della sta ?'01Mì ferroviaria di Porta Nuova per l'acqui Et0 d,' im biglietto Torino-Palermo, con Ira versi.ta per via cri mare Napoli-Palermo. I un- pie* ito rispose che poteva solo rilasciare il biginetto per la via delle Calabrie, non essen do autorizzato a rilasciarlo per la traversata 'del mare, scio perche ancora la Dilezione delle ferrovie non Ita mandato a questa staziona la tariffa in -proposito. Il capo-staziorto. g"ntllissimo, pur riconoscendo il diritto del viasff-a t0Te- confermò il fatto: assicurò anzi che. die- i'ato dal Paese cheloro deve anche i„atoao.u acse, tneioro aeve ancnet-ro i continui reclami avuti ogni giorno da altri Impiegati, ha sollecitate più volte la Direzione delle ferrovie a mandargli tali tariffe, ina senza esito alenino. E da piiù mesi il soni zìo cumulativo navigazione-ferrovie è in pieno vigore! Povera Torino nostra! Infortunio nei cantieri dell'Esposizione All'Ospedale dì San Giovanni fu ricoverato in condizioni assai gravi un giovano operaio di 17 anni, certo Luigi Massera, abitante in corso Sicoardi. .15. n poveretto,, mentre lavorava nel padiglione della Germania. all'Esposizione, era scivolato £ cadut0 da u„ ponte mobile, dall'altézza di seì metri. Il Massera aveva battuto violento: mente il capo, riportando una commozione ce rebrale, ed il dottor Rey-naudi si è riservato 0Rm Kmdlzto. Arrivi Sono giunti da Roma il senatore Tommaso Villa e l'on. Montù.

Persone citate: Carlo Ghivarallo, Carlo Ghivarollo, Francesco Chi, Luigi Massera, Pietro Guerra, San Benigno, Tommaso Villa