Le scuse delle autorità turche

Le scuse delle autorità turche Le scuse delle autorità turche all'ambasciatore d'Italia pei* S'incSdento di Tophane Costata ttnojtoll. 7, ore 15, Il governatore di Pera sd 6 recato dall'ambasciatore d'Italia a presentare le scuse e la espressione di rammarico per l'incidente di Tophane, e assicurare che l'inchiesta procede severissima. Il sottosegretario di Stato agli esteri, si è pure recato dal barone Mayor des Pianches, per presentare le scuso del Consiglio dei mini stri. il' ministro degli interni ha poi mandato da lui il «direttore della stampa interna», collo stesso incarico. Rowes. 7, ore 2>. Ha prodotto buona impressione la prontezza colla quale all'ambasciatore italiano a lmpCostantinopoli vennero fatte le più ampie scuse per l'incidente toccatogli l'altro ieri a Pera. La Tribuna rileva che l'incidente è stato suhit0 troncato dal contel?no corr€t.t0 e defe rome ckJ Governo ottomano, ed aggiunge- «Qualche deduzione, tuttavia, se ne può fa-j re, e cioè, che è tuttora pericoloso per gli europei in getterò, e non solo per gli ambasciatori, andare in giro -per Costantinopoli, in tempo di Ilamadan, quando, cioè, l'anima popolare mussulmana più è in preda al fanatismo religioso. Il nuovo regime turco che l'Europa civile ha accolto con tanto fa vora e con tanta fiducia, r.on ha potuto cam biare in così breve tempo, la psicologia ed i costumi, ma da questo non si deve inferire una insufficienza o impotenza del regime stesso, e tanto meno una sua minore simpa- fia verso l'Italia, mentre, anzi, i Giovani Turchi molte prove hanno dato di animo amichevole verso il nostro Paese». TI Giornale d'Italia, occupandosi delle cause dell'incidente, osserva: « Non è il caso di parlare di movimento xenofobo contro gli europei, e tanfo meno contro gli iialiani. Invece, ora, in Turchia, vi è del malcontento e dell'effervescenza contro le Potenze europee, per la questione di Creta, che è considerata una questione li amor proprio dai turchi, e che è sentila da tutte le classi, incluso il .popolo. Ai turchi 1 atteggiamento delle Potenze, nella ouestione di Creta, è poco gradito. Essi non vogliono assolutamente cedere alle velleità di Creta, e quel Gabinetto turco, che facesse delle concessioni su tale questione, sarebbe rovesciato dal furore popolare. I turchi temono che una qualsiasi concessione a Creta possa far sorgere un'agitazione assai temuta in quelle isole dell'Arcipelago, le cui po polnziom. greche di origine, sono di nazio nalii-à turca. La Turchia, in questo momen $ f» trasformazione interna de] paese, si è \,sta t-m-aKlin.a dalla questione di Creta cne. oltre a compromettere il suo amor proprio la distoglie^tìall'attuazionc di tutte omelie riforme che essa ha in animo di fare. I continui incidenti, che avvengono per tale g'0^ eJ-ìlLl0^ dfli °'io,nl?li nurcni, esaceibnno lamino della pono-lnzio ne contro tutti coloro, che sono disposti a non riconoscere il diritto di sovranità della Turchia. Quanto è accaduto al nostro ambasciatore e indice di questo stato anormale 0'animo della popolazione turca e specjMmente di quella di Costantinopoli; ma' nessuna ostilità preconcetta è contro l'Italia». Per una ferrovia strategica Roma. 7, orti 22. Ju,nvA Xr\,c^np0 la Questione della ferrovia mila-tare OstigJia-Campo San Pietro-Treviso Come è noto, prima della chiusura della Camera dei deputali in luglio, vi fu a Montecitorio "una numerosa riunione di deputati veneti, la quale reclamò la costruzione di detta linea. I deputati furono anche sentiti dagli onorevoli Luiami e Spingurdi e parve che la deliberazione Clelia riunione trovasse buona accoglienza presso il Governo, ^eiionche da allora ad opri si sono riaccesi gli interessi regionalistici che già fecero rilardare di tanfo la costruzione di questa linea. Lo Stato Maggiore aveva richiesto una ferrovia di grande potenzialità e perciò \%j^^«^$>? ¥*F p0c"£_pS??p£"g2, ln costfuzl°ne =lu * ° per ja Poggfo-nu>co-\erona muovendo ;da Ostile passando fra i colli berici ed eu »fn raggiungesse Campo San Pielro e Tre viso. Ma ecco Padova chiedere che II trne- 1 fiato da Monfagnana diverga verso"l'i suo ahi | tato e ai in. raggiunga Treviso. Ecco Verona a sua vera sopraggiungere e chiedere un trac mio OstigliarCologna-Barbarano-Campo San Pietro, lutti i tracciali infi-.ie fuor di quello in dicalo dallo Stato Maggiore responsabile di quella difesa militare del Paese, net cui imo- ; resse la nuova linea fu reclamata e dovrebbe ;essere cone.ssa, perchè agli interessi c/j.mmeri rial) dr'>a regione, provvede già abbondante]mente la reto esistente ed alle eventuali ilonoi? deficienze basterebbe una ferrovia o una tranvia. In questo stato di copp alcuni deputati f!i>i;,n recione veneta hanno conferito col mtni sfro (loi Invprl pu),Dl,>j nn sacchi invitandolo ad as.,umc,.e ]„j, fi-;iPCordo conilminlstrò della j ff„orra ,0 Studio del migliore traccialo d'i que, st., importante linea facendo astrarono da , { p0Psib;ie pwsslone politlca cte pote.W6 , , , ' fp. .1 .. u'^^f^J? "la dovrà passare ! 'n ,7tti inHvo di Pndav 1^^JL^^u^É^-ZSISIt1^ rjp« n«n r>nt<nT7vi1a ila mtawwa'9 ' »«« iJiaiùalO. H3 Blt3»r3{,.. | «...mo. 7. r.rr 22. T>ler>-afario dn Parigi .min Tritnmn- ,■ n ! u|j«tó M>. s; bts?s do** e lo stesso onoa, avrebbe detto k^.on esitare un momento a mettere da parte i itw.sse periirolare della sua citta, ove 'osse dimostrato che la nuova ferrovia toccan f!o!n Perderebbe della sua potenziala. breve fermala di un giorno nella cupi belga, durante la quale visiterà l'Espo- ^^U'^f ^\^ch^n^t ' ^ca/^ii^na Minuto1 ^n'eàbin^rlsèr'. ivam nel piroscafo delle Mcssagerles Maritimi in partenza d;i Anversa domani, giovedì. Circa 1 molivi della rottura delle trattative n.atrimnniailj, li corrispondente agglung'i: <■ La famiglia Elltina chiedeva che a prenderò la fidanzala, del Duca, 11 quale avrebbe poi dovuto venire in Italia per il matrimonio, si recasse una corazzala della marina da guerra Italiana. ' Non so se questa clausola, solle- ! ! ! ! ; .VHS,se vÌYa dlscus.slPne, ma certo che fu affac ; Slata,v ™« consta che, dopo la visita fatta u"c" d Aosta a suo fratello, l»iv.i degli Abruzzi, a Véne/la, non è più 'l fisi» di puriliirf' f1' opposizione o litro di pirte della Duchessa o si .usie-r-a che 'a visita d"i tu c''' di Aosta a miss Eil;i.,s savi.ie 'inTiuta : SI annunziava stamane che » ,n (urta proba WUtà i Duchi il Aisui In v \i per j ..m!dra. avrebbero, j'a>3andi d:i Pnrigl, falli una breve sosta per visitale miss Elliins ali Ufitt l ChatUlon, nei •".atepi Kii >, I i- un--. ■<• tato, con la sua fhinrrlta ti «;io d.-ml-'^lo : per sfugggire .'le :: **\»"w <ì*\ sii »• a1»tH che continuamente =1 recavano all'// iel i.Majestlc. » -, , , ; [JQ[ COEIìl6tall'9fiiO C8' 0tl3f]r! awinpiatuiu^iiiu uoi quami Bf<»n. 7, m ti. ' L'Esercito Italiano scrive che i decreti re Dativi alle promozioni per il completamento del quadri organici non sono stati ancora inviati alla Corte dei conti per la necessaria registrazione; onde il prossimo Bollettino non potrà essere pubblicato nella corremo settima m. L'Esercito aprerlunge che sono iìi cór<!0 tutte ]e pratiche necessarie per impedire eie la ir.b bilcaziane dot Bollettino in quegf in questione subisca troppo sensibili ritardi -VEsorcito tintinna . RCrl,.„ !n,I!t.0 che lniz, ind , % n carnr,!c del rogginv'iiti e noi polendo per s,essa «M» nubblioatò il no Alino W^&P CT^f % " M!l Sff^SoSm^iS^S..^ 0 nv,ver,}ren W f.1' »" ™» ?"£Vrn0J0mpr4t 'loì Bnllet" llnJ s,c*?° Perchè I Corpi ne SbDlano norma onde evitare a?Jl intercìsati un iniitjlu w-vl i>)ùs«te:

Persone citate: Pera, San Pietro