La condanna del sottotenente imputato di insubordinazione

La condanna del sottotenente imputato di insubordinazione La condanna del sottotenente imputato di insubordinazione j i - imputato di insubo{Tribunale Militare - 30 agosto). Alle ore 9 si riapre l'udienza. 11 solito pubblico. U solito apparato di forze.... U solito caldo! ... ... 11 Presidente dà la parola ali oratore delia legge cav. Boido, avvocato "scale. « In coscienza debbo riconoscere — egli incomincia — che spinte o splntoncinl il Pplldoii in quel giorno ritenne di aver subito un maltrattamento. Il codice militare, per quanto prescriva elle non si può parlare ni provocazione se non quando il superiore abbia commesso un reato ài abuso di autorità o di ingiuria, dà mezzo però al giudice- di temperarne il rigore quando ritenga che l'accusato abbia soggettivamente ritenuto di essere stato provocato. » Con molta erudizione si sofferma poscia a discutere questa tesi, confortata da numerose decisioni del Supremo Tribunale di Guerra. Conchliirie richiedendo un anno di carcere militare, condanna che per quanto minima, è severa e proporzionata alla gravità del sfatto che ha leso profondamente la disciplina ' militare. Con la sua poderosa logica, l'avv. Nasi, difensore del Poilidori. incomincia la sua arringa rendendo doveroso omaggio al P. M. che, abbandonando i vieti pregiudizi, ha riconosciuto doversi ammettere la provocazione soggettiva. Addentrandosi nel merito della causa, analizza con Uni argomentazioni le risultanze processuali e le prove testimoniali favorevoli all'Imputato. o Ma non basta, egli continua, grave è la pena che chiedete per questo simpatico e disgraziato giovane Egli è buono, generoso B leale! « Il suo atto deve.riguardarsi umanamente. Voi siete giudici, custodi supremi della disciplina, ma siete uomini.... Voi avete un codice che, per quanto vecchio, vi dà mezzo di salvare un uomo che un'improvvisa esal ddmrddtszppppPscdrrtaadzbdmlDdepnctazione ha fatto smarrire il senso del dovere j 2e della disciplina e come giudici e come uomini voi lo salverete! » Nel pomeriggio 11 Tribunale si ritira in camera di Consiglio per deliberare. Allo 17 uno squillo di campanello annunzia l'entrata del Presidente e dei giudici. L'attesa è vivissima. 11 sottotenente Polidori e al suo posto, nella posizione d'attenti, immonile. 11 Presidente legge la lunga ed elaborata sentenza redatta con cura dall'avvocato Gibilaro con i motivi di fatto e di diritto. 11 Tribunale Ita dichiarato colpevole il sottotenente Polidori nobile Gastone, del reato di insubordinazione con insulti verso tenente, commessa in servizio ed in presenza di truppe riunito, con concorso della semi-infermità di mente prodotta da intossicazione aleoo Indlbprcfz4zlica, e lo ha condannalo alla pena del carcere nmilitaro per mesi quattro, computato il sol- : Uferto ed alla sospensione dal "rado nec tnmal!etempo Pensione oai Oraao per ugual _" Il sotjotehente Polidori saluta e s'inchina; ! Squindi esce con la scarta Juan capitano, alto e fiero com'era venuto, giù .iella via affollata. | _La svista di una guardia-barriere dn1-La sera del 39 marzo ecorso, nell'imminenza' dell'arivo e del passassio di un treno, uno di quei cancelletti non era stato ben chiuso. Due Vbambine, taii Dutto Delfina e Andrels Maria, per le contusióni multiple e' la Minacciate" roT-' tura della base cranica, rimase in pericolo di ne approfittarono per passai' oìtre. In quell'at-l timo sopraggiunge il convoglio, improvviso per la forte curva. Uno, di quelle bambine fu al tempo a scansarsi; l'altra è urtata dalla loca-! ìuottva, gittata a terra, fragile oggetto di'fron-l te a quel possente ammasso ferrigno. La pove-'portata all'ospedale Mauriziauo va creatura. vita. : Fortunatamente superò la crisi e se la cavò.■in una quarantina di giorni. j Ma furono l'Inviali a giudizio-, per lesioni col-'-hiose, gli addetti a quel posto di guardiano: i l I coniugi Bellegarde Enrico e Felicita, insieme I al oivtlmente responsabile comm. Bianchi I 11 Bellegarde potè dimostrare come cancello e cancellelto, affidali alla 6ua sorveglianza a a ii chiuso il canceJletto a tempo, P-e.r l'improvviso i | appressarsi del treno, non udito da lei, distur, bota dai rumori della macchina della tranvia i id'Orbassano, pure ferma in attesa del passagò gj0 del convoglio. i t Ma ,1 Tribunale, mentre prosciolse il marito, fossero chiusi; come invece alla/1 tra parte del !passaggio a livello fosse adibita la di lui mo!glie, la quale a sua volta dichiarò di non avere'.a i |alla madre, l Bellegarde Eurico, ritenne la colpevolezza della donna e la condannò ad un mese di deten-l zione condizionalmente, ordinando la non i-f scrizione nel certificato penale di questa con-|del cornili. Bianchi. - Pres. : cav. avv. Viarengo: P. M. : Garrone;] Dif.: avv. Maccari; cane.: Bando Una famiglia modello {Tribunale Penale di Torino — 30 agosto). Il giovane muratore Chiò Mario venne denunziato al Tribunale per mali trattamenti - ov'," ,^hfZ^fn?Urin«,^0VenU <w?a-*SS v?n* ! isva chiudere una finestra, il... buon figliuolo; la percosse in guisa da farla cadere in lerra.i e assai: aj-'lorquando non potè pou mettere argine a quel-j E non fu questo il solo episodio di violenza!che condusse questo sciagurato sul banco del-!l'accusa. La madre ebbe a soffrire assai: al-1lorquando non potè più mettere argine a quel-i la prepotenza, si decise di rivolgersi alle guox- die. Allora quando gli agenti si recarono In auella Dovera abitazione ner arresta™ l'imu-a j cos-, : madre e .figlia quindicenne ed i due fii!giiu0li dormivano tutti e quattro in un letto: o i n e quella povera abitazione per arrestare l'imi-; mano, lo trovarono che dormiva colla sorella. Dovette ammettere che da un pezzo accadeva!de-donne alla testa, i figli ai piedi! Le conseguenze di questa singolare comu-l nione belluina, confessala dalla fanciulla, ri-! pugnano ad ogni umano sentimento; avrebbero, costituito oggetto di voto infame, basti il di-'sgusto; ma a dar la spinta all'azione giudi-'ziaria mancava la querela, i li Tribunale si limitò a giudicare il Chiò pei mali trattamenti inflitti ali madre, e lo servi ugualmente con dieci mesi di reclusione. Difesa: avv. Maccari.

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