I falsi accusatori di Calabretta

I falsi accusatori di Calabretta I falsi accusatori di Calabretta Gli operai dell'arsenale gli preparavano uni grande dimostrazioni It M or -a g ppgIto-ti», M, ore --a. Stamane il colonnello Calabretta è partito con la famiglia per Riposto, in Sicilia, onde passarvi colà il mese di licenza accordatogli dal Ministero della marina, a condizione di non recarsi a Castellammare, poiché risultava al Ministero che i tremila operai del cantiere intendevano accogliere entusiasticamente il colonnello Calabretta. Questi, del resto, aveva, preventivamente dichiarato di non volere recarsi a Castellammare, appunto per evitare la progettata dimostrazione. Parla l'on. Fusco Intanto l'on. Fusco Alfonso, deputato di Castellammare, esce dal silenzio finora mantenuto 0 pubblica lu seguente dichiarazione, nella quale è notevole l'allusione di aver egli inviato al ministro della marina lettere anonima pervenutegli a carico del Calabretta. Ecco il testo della dichiarazione: « Ricevetti, tempo fa, uno anonima, che cestinai, denunziamomi irregolarità gravi in questo cantiere. Poco dopo, mi giunsero altre anonime confermanti le precedenti accuse e esprimenti il dubbio sulla mia. acquiescenza per i fatti denunziatimi, qualora non avessi cercato, attraverso la mia carica, la verità. Per rispetto alla mia. persona ed alla carica cho rivesto, e più di tutto impressionato dalla gravità delle denunzie, credetti prudente inviare le anonimie al ministro della marina, invitandolo, se del caso, alle opportune investigazioni. Ciò, del resto, si rese necessario per altre anonime pervenuto al Ministero, come ebbe a dirmi l'on. Leonardi Cattolica. Resto tranquillo per l'opera mia obbiettivamente compiuta, ma nei riguardi del colonnello Calabretta, con il quale conservai sempre rapporti cortesi, smentisco l'affermazione con. tenuta nel giornale II Momento circa pres sioni esercitate da me sul colonnello Ca labretta per ottenere col suo mezzo i voti favorevoli degli operai del cantiere, potendo luminosamente provare che, nò prima rxè durante il periodo elettorale, ebbi a conoscerlo personalmente. L'insinuazione fatta contro la mia persona proviene solo dall'insidia dei miei avversari, cui, per ora, rispondono e il 'giudizio sereno di persone oneste, la devozione dei miei amici e della cittadinanza, mentre persistendo l'insidia, adirò il magistrato competente. Firmato: On. Alfonso Fusco ». L'« Avanti! » pel Calabretta VAvanti! chiama in questione il Governo circa il caso Calabretta. Il giornale socialista scrive: Non comprendiamo il silenzio in cui il Ministero della marina ed il Ministero dell'interno si sono chiusi ermeticamente prima e dopo la sentenza. A guest! due Ministeri vennero ripetutamente domandate spiegazioni sul mistero della, strana solidarietà da essi accordata agli anonimi diffamatori del Calabretta, Noi abbiamo domandato per quali vie tortuose la camorra di Costellammare fosse riuscita ad ottenere contro il Calabretta un provvedimento di rigore, cosi rapido, cosi energico, da far pensare a tutta prima che egli avesse venduto ad una potenza straniera chi sa quali segreti militari. Queste domande, ripetiamo o'ggi nuovamente e ne aggiungiamo un'altra: come i due Ministeri intendono concludere questo nuovo vergognoso, doloroso episodio di vita italiana, in cui è in giuoco, non soltanto l'onore di un ufficiale di marina, ma quello di tutto il Paese? Sono pronti i due Ministeri a scindere la loro responsabilità da quella dei diffamatori? Che ne pensa il ministro della marina, on. Leonardi Cattolica? E che ne pensa l'on. Luzzatti, o per essere più esatti, l'on. Calissano? Oppure, a dispetto di tutta Italia, essi intendono perpetuare le tenebre e lasciare il Calabretta senza una riparazione che equivalga all'onta patita e mature la condiscendenza di prima in una veru complicità con gli autori dell'attentalo brigantesco? Ormai il caso Calabretta non interessa più la sola marina italiana : .interessa tutta l'Italia, e tutti gli italiani vogliono sapere tutto ed hanno diritto di sapere! Il silenzio, le mezze misure, le tacite pressioni sul Calabretta perchè ri nunzi u presentare l'annunziata querela, non possono far dileguare le nebbie di .sospetti che si sono accumulati intorno a certi alti funzionari dei due Ministeri. Il Paese hn diritto di conoscere tutta la verità. La l-ilta per la moralità nel cantiere di Castellammare comincia oggi. Il Governo ha :i dovere -li condurla a. termine, se non vuole disonorarsi a cospetto di tutti i cittadini italiani di ogni partito. Porli il Governo e snpranitto agisca prontamente contro : colpevoli, colla medesima severità soie<».'a centro 1111 battere l'epidemia colerica ed a mitigarne gli effetti sulle condizioni economiche della re- innocente! Il ministro Cattolico, ad esom-jpio. potrebbe cominciare con l'imporre al (Calabretta di dare querela, 0 con il nc-ii ìfrapporre ostacoli alla sua qu?r°la ». Il Consiglio dei ministri Tariffe ferroviarie ed epidemia colerica Roma, 2P, ore 22. Ogs:I si è riunito a Palazzo Braschi il Consiglio dei ministri. Erano presenti tutti i min viarie aventi relazione con gli interessi industriali del Regno. Il Consiglio ha quindi deli berato ulteriori provvedimenti, intasi, a coni gione colpita dal morbo. A tale uopo ha esa- minata l'opportunità di provvedere ad una proroga degli effetti cambiari: ma. tenuto conto del parere manifestato dalle locali Camere di commercio, ha deliberato di sonrassedere per ora su siffatto provvedimento, anche per cono- scero al riguardo il giudizio dell'oli. Calissano, che ritornerà domani a Roma. Egli, avendo avuto occasione di esaminare da vicino le con- dizioni locali, potrà fornire elementi sicu«i per un'equa deliberazione.1 II Consiglio ha. anche esamlnata l'opportunità, di sospendere il conche cedamenlo delle classi ner quella pane cne dipende dai due TòrpT d'armata VII ed XI, che risiedono nei luoghi colpiti dal morbo. Ha in- ftne deliberato alcuni affari di ordinaria am- ministrazione, ri n ui . 1. n-_^„. »r_ è. Lofi, SaCCnl e lo uenOVa'IOrtOna Romn. 29, ora 2*. L'on. Sacchi, ministro dei lavori pubblici, rliuidn svolgimento al suo programma per direttissima Genova-Tortona, ha trusmesso ,'enza al Consiglio superiore dei lavori i>ub- Mici il progetto del terzo lotto del tronco Tor- tòna-Armiata di cui erano già stati approvati i due primi lotti. Il terzo lotto Unplica ì'ub- bandone- della esistente stazione di Arquata e la Costruzione di una stazione debitamente raccordato con la linea Torino-Genova. Coni- plessivaniente per il terzo lotto è prevista unaspesa di oltre due milioni e mezzo.