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I grandi lavori di bonifica del Ravennate I grandi lavori di bonifica del Ravennate / nostri lettori ricorderanno la descrizione dei colossali lavori di bonifica del tlr^ennate, che va compiendo II Genio civile per dare all'agricoltura le ampie plaghe di suolo, oggi ancora paludi incolte. Una delle operazioni più importanti è quella cosidejta della « bolle del Senio», che'consistc nel deviare in un nuovo alveo questo fiume, %tl costruire un lungo canale che convogli le acque, attualmente straripanti, sino al mare e, nel punto d'Incontro fra il Sènio e il canale, far passare il primo sul secondo. Questa opera grandiosa è stata assunta dalla Federazione delle Cooperative, di cui parlò a lungo il nostro inviato speciale. La figura che qui presentiamo rappresenta una delle operazioni di costruzione del nuovo grande canale. Siccome il fondo di esso è fangoso, si procede a solidificarlo con un robusto impianto in legno, formato immettendo, gli uni aderenti agli altri, del pali di quindici metri d'altezza. Ognuno di essi viene sollevato, come si vede dalla figura, da una gru. mossa dall'elettricità ed è posto fra le due colonne della macchina. Dopo di che il maglio elettrico, che si vede fra dette colonna, con pochi colpi precisi, lo immerge nel terreno in modo che ne sopravanzi solo pei cinque centimetri la lesta, che serve a formare il pavimento. Parecchie centinaia di metri, di pavimento sono state qosl diti dis.LxH>uUG± Questa macchina, che è una franlumatrice e impastatrice elettrica del temento, serve per ultimare l'operazione sopra descritta. Ridotto il fondo del canale a un impiantito robusto in legno, vi viene, sparso sopra un denso strato di cemento. Ver ciò fare, questo materiale t convogliato in grossi /lezzi per mezzo di piccole ferrovie elettriche Decauvllle su vagoncini a bilico dalla, cava albi macchina, dove è versalo. Quivi subisce una triplice elaborazione: un primo frantumatolo riduci1 i blocchi di cemento alla grossezza di ordinari ciottoli di strada: un secondo front urna loia, in. cui questi vengono convogliati automaticamente, li riduce allo stalo di sassolini, ai quali, gettali dalla macellimi stessa nell'ultima parte dell'apparecchio, viene impresso con l'acqua che vi' turbina un energico movimento rotatorio, che ne (orma un impasto che. quando è giunto allo stalo voluto, esce vii entra nel vagoncino a bilico indicato dalla figura, e iter mezzo suo viene trasportalo sul'luogo della lavorazione, Anche iiucstc macchine non avevano potalo Introdursi dagli i.nprenditori privati per la resistenza opposta dal carrettieri e dui braccianti. Ora invece la Federazione delle Cooperative le usa su larga scala, coìi farle economia di uomini, di tempo e di spesa.