Perdura il gravissimo stato della Duchessa di Genova

Perdura il gravissimo stato della Duchessa di Genova Perdura il gravissimo stato della Duchessa di Genova (Dal nostro inviato speciale). irregolare Straw, 19, ere 9,50. Mentre il battello Lombardia, dopo aver lasciato Arona, fila verso Stresa, il primo a darmi notizie della Duchessa è il capitano che subito mi rassicura. La Duchessa è in istato grave — mi dice — ma stazionaria. — Giunto all'altezza di Stresa dal ponte del battello scruto con occhio attento la sponda, ove giace il palazzo ducale. Dall'antenna del frontone, mossa da una leggera brezza, ondeggia ancora là bandiera issata, ciò mi conferma le notizie del capitano. Raccolgo subito a palazzo le seguenti informazioni: La crisi della Ducìiessa si presentò in forma gravissima: l'allarme dato gettò noi palazzo la costernazione e lo sgomento : nessuno si attendeva, date lo buone speranze dei dottori ed il continuo graduale migliojamento, cosi fulminea e dolorosa notizia. Nessuno la prevedeva, ma tutti sapevano che una ricaduta poteva riuscire fatale: perciò fu più grande l'angoscia che aveva invaso i famigliari e tutto il personale. Subito si telegrafò ad Agliè al Duca di ^nova.; ai Sovrani e ai Principi e si mando l'automobile a Torino alla ricerca del profossore Pescaiolo. L'illustre clinico giungeva verso le ore 23 e dopo aver visitata lungamente la Duchessa, col prof. Dalla Chiara, redigeva mezz'ora dopo il seguente bollettino che fu reso noto solo stamane : « Emorragia cerebrale fulminea colpiva ore l'i, S. A. R. con offesa alla metà sinistra del corpo. Torpore di coscienza e polso temperatura 38,1. — Firmati: ^ tól sera, verso le 19,30, iu ricevuto al palazzo dai so'i gentiluomini. Subito dopo entrava nella camera dell'inferma, dove si . „ ... ,„ n ~ „ i« trovavano già la Regina madre, la tessa Mnlabaila, dama d'onore della cnessa, il dottor Dalla Chiara, _ ... , _. . . . Subito la Duchessa, sempre gravissima, non riconobbe il figlio che, angosciato, non_,,„,.„ mln<:; /.rvTn^irìn rli farci avn-nti Tìnnnaveva (*uasi cora^10 ai farsi avanti. Dopoc^n'della Du- vnnncrnr,tn il dnlorp rm^t/i otto rin'mn-n * onorante il dolore, questo atto nmram,oalquanto la Regina madre, il Duca e gli altri presenti. Il Duca non si ritirò se non dopo la ve-nuta del prof. Pescarolo; e cosi pure la Re „ìna crie dornlonci0 nella camera vicina gma cne' aolmenao neua camera vicn.a Pescarolo. Dalla Chiara ». Dal bollettino si intrawede subito la gra-vita dell'attacco. La regina Ma|r^»srita con cuore angosciato, penetrò nella carne- ra dell'augusta madre, e mai, se non per brevi, intervalli, volle lasciarne il capez-zale. Il Duca di Genova, arrivato, come sapete,della testa dimostro di averlo riconosciuto.qua/che tempo però, con un breve cennogina alla Duchessa, sempre è pronta ad accorrere. I dottori rimasero al capezzale dell'ara-poso. La Duchessa Elisabetta è sempre vegliala da due suore, che mai la abbandonano. Il bollettino di stamane Stamane, alle ore 6, aveva luogo un nuovo consulto, in seguito al quale fu redatto un bolletino del tenore seguente: « Condizioni invariate, dei sintomi nervosi; stato di sopore più o meno profondo; temperatura 3S,2 polso 6, più regolare. —Firmati: Pescarolo, Dalla Chiara ». Presso a poco, dunque, le condizioni sono stazionarie; ma con lievissimo aumento della temnerntura che ner il mnmontrv rmn nn/H «-eiuiieraiui n. cne per u momento non può avere conseguenze. Per contro il pa'so è più regolare: quindi la fibra robusta avrebbe ._„_,, . „ _.. .... ancord- Per una telza volta, resistito, almeno per ora, se non soprageiungeranuo compli^a zi0hi, al nuovo assalto"del male ins'dioso. La cura e il bollettino di stamaneStressa, 19, ore 14. Sino alle ore 11.30 nessun segno di movimento si ha nel palazzo: tutto è muto: nessuno dei personaggi si muove, segno evidente che le condizioni della Duchessa si mantenigono gravi : non si sarebbe verificato a'cun (miglioramento, nemmeno leggerissimo. Il Duca di Genova è sempre qui. I dottori Pescarolo e Dalla Chiara non hanno mai abbandonato, durante tutta la mattinata, la Duchessa. Finora nessun altro bollettino è stato redatto. Si spediscono e si ricevono a quest'ufficio, valanghe di telegrammi. La notizia del peggioramento è tenuta celata alla IsabeL'a. r m«ji.i • • , , i I medici curanti, ieri sera, resisi conto del-Duchessa la gravità deL'e condizioni del! inferma, ten tarono con ogni mezzo della scienza di su „„,,„,., .„ „,.: , t^Efre 13 „ = ■ Dapprima somministrarono alla Duchessa dell'etere, poi, essendo il polso assai irrego lare Je praticurono iniezioni di o'io canfo- rato, che sono una delle ultime'risorse cui i medici ricorrono per salvare l'ammalato. Lavenivano praticate all'ammalata continuoinalazioni di ossigeno. So'o nel pomeriggio° * ,. * ,. . co se ne consumarono oltre ottocento litri. Perdurando le gravi condizioni, stamaneNel pomeriggio venivuuo appliculi all'ammalata dei supposti a buse di veronal. Vennepure ordinata una Vescica di ghiaccio da mettere sopra la testa dell'ammalata. Questo sistema di cura, che dimostra la vennero praticate altre iniezioni di olio cun forato, che è un potentissimo eccitante. gravità delrn situazione, fu poi spiegato dal aiuovo bollettino, redatto dopo un lungo con- sult0 e pubblicato aiie ore n: «periodi diaS«azione si alternano coi periodi comatosi: R^àvi irregolarità nel polso e nel respiro : temperatura 38.1. » Firmali: Pescaiolo e Dalla Chiara ,-,„„ , , . ,. „, 0inml tllu-lie 'a Popolazione di Stresa e ia nunierosa colonia di villeggianti, che vivonodn parecchie settimane in ansia per le con dizioni della Duchessa, non sperano più. L" „,„„ „. „..„ , ,, ' , 1 . J : stefcs« cameriere della Duchessa piangono ed esclamano: « E' finita!). La Duchessa si spegne lentamente. Le fasi della malattia Segnalandovi queste impressioni, non posso essere tacciato di pessimismo: anche le informazioni attinte a fonte sicurissima, confermerebbero l'infausto prognostico. Scientificamente parlando, eccovi le varie fasi detta malattia: la Duchessa fu colpita a fiorino, nello scorso marzo da un primo attacco cerebrale, definito» « trombosi generale»; poi venne l'attacco cardiaco, con complicazioni polmonari e renali. Scomparse queste ultime, ieri vi fu una ripresa dell'attacco cerebrale più grave, cioè una forte emorragia nella parte destra del cervello, che, dato .''incrocio dei nervi, offese la regione sinistra del corpo, causando l'elevamento della temperatura e il sopore generale. Aumentando la temperatura e approfondendosi sopore, la catastrofe potrebbe avvenire da l (totalmente scomparso, un momento all'altro. Oggi appunto i bollettini rilevano, sebbene lievi, continui elevamenti di temperatura. Se invece i' sopore e la temperatura diminuiranno sensibilmente, l'imminente pericolo potrà dirsi scongiurato, per il momento, ma non Perchè possa dirsi che la Duchessa avrà superata la grave crisi, come tutti si augurano, occorre siano trascorsi sette giorni dall'attacco: in questo frattempo vi è sempre pericolo possano manifestarsi i fenomeni mQtiingoencefalici, che purtroppo riuscirebbero fatali. E' solo confidando negli illustri medici curanti che i famig'iari, il personale e la popolazione nutrono ancor oggi spe¬ Iranze- Continuamente il Re, la Regina Elena, 1 Duchi d'Aosta e gli altri principi sono infor- jdella malattia della 1jChe COSa dice il march. Guiccioli ! NfiSsuno si nasconde la gravità del Bollet- tino pomeridiano. i Qualche pessimista si spinge a credere che esso 11Qn dica )a intera verità. Nel pomerig- ma|; dell'andamento Duch€Ssa> I Giungono dai paesi del lago, villeggianti,| ] an3Ìogi di ayer notizie. ma m, palazzo tutti i^^ riservatissimi: ogni notizia è fornita) ;&o!o dopo molie difficoltà. [\m ^ . . ,.|gto correva poi la voce che la Duchessa fos-1 se entrata in agonia, ma sono in grado di, smentirvela, nel modo più assoluto. 1 Poco fa, mentre usciva dal Palazzo Du- cale, ebbi la fortuna di imbattermi nel mar- ' chege Guiccioli. Nonostante egli fosse molto !riluttante a fornirmi ragguagli, in seguito alle mie vive preghiere, fini per d.!chia-!ranni- - Veda: nè io, nè altri, possiamo darle notizie diffu.e. perchè nói ne sappitimo! quanto lei; cioè, quanto i Bollettini affermano, una cosa sola però posso assicurarle per rispondere alla sua domanda, ed è che la . Duchessa non è entrata in agonia. Solo le | ì Anche la marchesa Villamnrina, Ho cercato di intravvedere il professore Pescarolo e il professore Dalla Chiara, ma mi fu impossibile, perchè durante il pomeriggio non si mossero mai dal Palazzo. Segni disperanti Il personale su poco o nulla. E ciò è spiegabile, pel fatto che in camera della Duchessa entrano soltanto la Regina Madre, il Duca di Genova, i dottori, la contessa Malabaila si deve accontentare di entrare solo per] qualche brevissimo istante. Ma dall'angoscia che traspare dai visi, si comprende la gravità del momento. (oroi lutti sono muti, e questo mutismo 6 più e-• loquente di ogni informazione. Un'altra prò-Uva che l'augusta amnialata^non-è agoniz- zante, si ha pel fatto che il Re non fu chia- malo ancora a Stresa. La presenza di S. M-, ;mentre ia inferma conserva qualche momen-\to di lucidezza di mente, potrebbe esserle •! fatale. iSi attende l'arrivo del Principe di Udine, che trovasi in viaggio. Oggi, il Palazzo pare deserto; non si vede questa regale dimora. anima viva. Una ondata di tristezza ricopre1mi/scta ,.or»oi» H ;