Tra le rovine e le ceneri dell'Esposizione mondiale di Bruxelles

Tra le rovine e le ceneri dell'Esposizione mondiale di Bruxelles Tra le rovine e le ceneri dell'Esposizione mondiale di Bruxelles Quasi interamente distrutta = La Sezione italiana è salva = Mezzo miliardo di danni? = La costernazione della città (Servizio speoiale della & TE8 .A. Ir* -A. ) Bruxelles. più Bruges, La città morta non è più Bruges, ma HruxeU.es. Bruxelles, la magnifica città, ricca di ogni gaiezza, di ogni mondanità, di og-ni splendore, è come oppressa da un nembo di tristezza, che par venuta dall'alto, dal cielo. Gli è che ogni Esposizione internazionale istituisce in una grande città una città simile, effimera quanto si vuole, ma viva, succhiante il sangue della città vera che l'attornia e la mantiene, assorbente tutto il vigore e tutto lo spasso della popolazione circostante. , Si direbbe che il fuoco ha distrutto Bruxelles: le sue case, le sue ricchezze, la sua gioia di vivere, pur lasciando incolumi le persone che or si aggirano com.e sperdute intorno all'immane rovina cosparsa di ceneri. I Le fiamme non divampano, non sibilano più: l'incendio è domalo. Ma prima ancora, esso ha distrutto quasi tutta la Esposizione e non si è taciuto, non si è spento se non. 'dopo aver divorato le più nutrite membra ideila superba Mostra mondiale. I Resta ben poco ormai, e ciò che rimane tpar che languisca in un abbandono mortale. Insomma, tutta Bruxelles sente e sa di non. aver più la grande Esposizione che in queste ultime settimane aveva richiamato, quótidianamentc, una lolla di ammiratori, venuti da ogni parte del mondo. Diciamolo pure-, il successo maggiore di questa Esposizione distrutta era costituito dalle sue attrattive, dirò cosi, mondane : teatri, concerti, padiglioni di varietà, villaggi esotici, restsurairts. Ebbene, tutto ciò è andato miseramente distrutto, insieme agliedifìci delle seguenti Nazioni, che maggiora inente aveva,no partecipato alla Mostra: la belga, la inglese, la francese (in, essa era compreso il gran padiglione di Parigi), olire quella parte straordinariamente interessante, che riproduceva la vecchia città di Bruxelles. Le altre sezioni, se non sono distrutte, hanno subito — come è facile comprendere i~ danni più o meno seri, cosicché, in tutto il vasto recinto della Esposizione predomina la rovina, la desolazione, E' davvero miracoloso il fatto che in tanto 'disastro non siano perite centinaia di persone; quando divampò l'incendio, una gran folla si accalcava nei ritrovi della Mostra, e il panico provocato dal disperato allarme, assunse proporzioni disperate. ■ Ma la fortunata circostanza del miracoloso salvataggio di tanta gente lascia anche maggior posto al vivo, profondo, rattristante cordoglio della metropoli, che ha perduto il suo più superbo gioiello, la sua stessa imagine prodigiosa nella pupilla del mondo. , JV"07i c'è più Esposizione. 150 mila persone che fuggono Tìon si conoscono ancora con precisione le cause della catastrofe, la quale ha preso in pochi istanti una estensione tale, che la lotta contro il fuoco è sembrata impossibile, nonostante i massimi sforzi. Come tutte le domeniche, la folla era af-fluita in gran numero all'Esposizione: tegiornata era stata magnifica: il numero 'dei visitatori aveva superato i 150,000. i Venuta la sera, l'Esposizione non si era Spopolata; anzi i curiosi vi erano rimasti per assistere ad uno spettacolo di fuochi artificiali. A un tratto si videro le fiamme apparire »«tetto del palazzo centrale, al disopradella sezione belga. Le prime grida di « Al luoco!» gettarono un panico indescrivibiletra i passeggiatori che si pigiavano tra igiardini illuminali. UvL.TJ^Lt!!^ °en?™le< ^ventoso. {Avvennero enormi parapiglia. Donne e ra-ttazzi furono rovesciati urtati, calpestatic'da una folla spaventata che temeva di nonVoterai salvare dal fuoco. In un momentol'incendio si estendeva dall'ala destra al.l'altra parte del palazzo, invadendo quasi contemporaneamente l'ufficio delle poste » telegrafi, i locali della direzione centrale 'e poi le sezioni. Corto circuito Si credeva dapprima che l'incendio fosse tinto appiccato da un razzo dei fuochi artificiali che fosse caduto sul tetto della se-tione belga: sembra piuttosto che il fuocoMa stalo causato - coinè vi ho detto ieri -Ua un corto circuito, che si è prodotto nei dispositivi di illuminazione del portico di nntrata della sezione belga. I frammenti infiammati e le scintille sono caduti nella sa. ila belga delle mode e sete artificiali; questi iocalt in un momento sono stati tramutati in un immenso braciere. Dalla sezione belga prima colpita, l'incendio si è propagato ad¬ la sezione inglese e nella sezione francese in coti poco tempo, che non se ne potè nem- meno dare l'allarme. 1 Invano, telefonicamente, vennero chia-mati i pompieri da tutta Bruxelles e daisobborghi; il fuoco aumentava di velocità fea" i soccorsi più pronti furono assai meno rapidi del necessario. Fin dal primo motnento il posto di pompieri dell'Esposizione aveva messo le pompe in batteria, ma ben-tosto fu certo che non si sarebbe potuto lottare con successo, e che si sarebbe dovuto lasciare al fuoco la sua parte, una parte considerevole. Si constatava pure che la pressione dell'acqua era troppo debole Si sperava di poter circoscrivere il disastro tti palazzo centrale, ma questa era una spe-rama troppo grande. In meno di mezz'ora, la sezione belga era interamente in preda itile fiamme. Cornalo di gioielli Sembra clic non si sia potuto salvare nulla dell'Esposizione collettiva di gioielli e pietre preziose, di valore considerevole, e che bisognerà ricercarli sotto le macerie. In pochi minuti, si può dire, l'Esposizione inglese era pure interamente distrutta. Il vento, che fin dal primo momento aveva contrariato il lavoro dei salvatori, raddoppiò di violenza e non si potè pensare di circoscrivere il fuoco. Occorse abbandonare ben tosto ogni speranza di preservare dell'Esposizione francese la sala dell'alimentazione, il padiglione della città di Parigi ed il ristorante francese. In pochi minuti tutto fu distrutto. Si tentò di tagliare, ma invano, il fuoco da questo lato, distruggendo il ponte che collegava la sezione francese all'inglese. L'incendio minacciava di distruggere la sala della metallurgia francese e raggiunse bentosto la rotonda situata all'entrala della sezione francese. In questo momento, dato il pericolo, furono fatti da questo lato i massimi sforzi. Venne disposta una scala Porta ed i pompieri poterono assalire il fuoco dal Ulto, fortunatamente, questa volta il vento soffiava dal lato opposto collaborando cosi all'opera dei pompieri. Alte due del mattino, quando l'incendio fu circoscritto, la sezione francese che occupa nel palazzo centrale uno spazio considerevole, era stata assalita rabbiosamente dalle fiamme. La devozione dei salvatori ha potuto preservare alcune tra le. installazioni più artistiche, come la galleria centrale col grande \salone di ricevimento e la galleria degli a arazzi; si è potuto salvare anche la cassa del Commissariato generale di Francia che conteva un centinaio di migliaia di lire. Il fuoco si è rapidamente propagato dal palazzo centrale alle altre sezioni estere, fra cui quelle della Danimarca, Russia, Norvegia, Austria, Giappone, Cina. La più provata è stata la sezione italiana che occupava essa pure una parte del palazzo centrale, ma le perdile fortunatamente sono minori che nelle sezioni belga, inglese e francese. Le facciate del padiglione della città di Gand, del padiglione spagnuolo, del padiglione olandese, hanno pure assai sofferto. L'Esposizione tedesca — una delle più importanti e più interessanti, che forma tutto un isolalo dalla parte opposta del palazzo centrale — ?torc è stata nemmeno minacciata dal fuoco. Nel braciere Secondo l'Independance Belge il panico a Bruxelles Kermesse, ha degenerato in una grave battaglia. Anche le persone calme, prese da panico, si gettarono sulla folla cercando di farsi un passaggio a colpi di pugno e cercando un'uscita. I soldati del genio venuti da Anversa hanno fatto saltare il ponte unente le due parti della sezione francese al di sopra dcll'Avenue di Salbosch, ma malgrado questo il fuoco si è propagato rapidamente alla sezione francese e sì è in seguito f„„„„, Slt! Ur* sezioni cslzre, cioè della \Danimarca, Russia, Norvegia, Austria, Guip- appone. Cina, ecc. Più di 40 case dell'Avenue di Salbosch, contitigiie all'Esposizione, erano già diventate preda delle fiamme. Non resterebbero più che delle ceneri. Si hanno dei timori per il padiglione della fabbrica nazionale di Herslal e per la galleria delle macchine. Dalla parie sinistra dell'A venti e des ] Walìolls tutto ò distnlito. La {acciata dcl Uglione della città di Gand, dei padigloni \olandcsc c spagnuolo hanno un soufferto \ma t detli paiigUonì non sono sta(ì col m {gravemente. V \ u func0 é lmnìnal0. lasezione be, „„ ' ,•„„,„„„ ,., , „ .... ,. «... ci*' ?" ° ì n \l r 0""6 « Bnixcl\es kermesse gli 'um dClla .Dlreìzlone- ventuna ™Sa P™ate \non sono pia che un ammasso fumante che \1 pompieri inondano d'acqua. Si dichiara ufficialmente che vi sono 32 feriti tra cui due soltanto gravemente. La folla ed i disgraziati concessionari rovinali dall'incendio accampano nei pressi dell'Esposizione. I pompieri di Anversa e di Liegi, con tutto il loro materiale, vengono a sostituire i loro colleghi bruxellesi, che estenuati. 'itornano in caserma ] La folla se ne va lentamente. I pompieri Uell'Esposizione, giungendo sul luogo del- l'incendio, riconobbero che le pompe noti potevano funzionare perchè la pressione di acqua era troppo debole. Per quanto concerne le sezioni raggruppate, la sezione internazionale [Danimarca, Russia, Norvegia, Austria, Giappone e Stati Uniti) non è stata colpita che in parte. Tutti i quartieri di Bruxelles kermesse 1 sono scomparsi. Solo il portico principale del : quartiere è intatto. Contrariamente a ciò che è stalo detto, \nella confusione dcl primo momento, la \ sezione italiana non ha sofferto che in 'gioia, quella italiana e parecchie sezioni e francese è fortemente'dann^g-parie Alle due antimeridiane si annunzia che la sezione inglese è completamente distrutta. La estere hanno pure subito danni, ma è impos sibile precisare nella confusione del momento quali sono i più colpiti. Tutta la sezione belga e la facciata principale dell'Esposizione è completameli!-- di- strutta. < E' pure distrutto il restaurant francese, il padiglione della città di Parigi, tulio il lato \sinistra dell'Esposizione delle tribù. Persinola statua della repubblica è stata rovinala. e e a i e li i a e a a . o, flo a e, mo re I principali gohe.'ins esposti dalla Francia sono perduti, come pure numerose opere d'arte. Nella sezione belga si segnala che iOlmilioni di diamanti sono chiusi in cassaforte.\CU abitanti d''lle case privale costrutte ««U'Avenue hanno potuto salvarsi. Si considera l'Esposizione di Bruxelles come interamente distrutta. Scesa fantastica A mezzanotte lo spettacolo innanzi all'Esposizione di Bruxelles era terribile, sinistro; il calore intenso, la pioggia di scintille, ininterrotta; le detonazioni, i colpi di scure ripetuti, i comandi che si incrocia-vano, le pompe che lanciavano getti vio-lenti, presentavano un aspetto fantastico, Le « lande » erano inutili: non solo non riuscivano a domare l'incendio ma non- pò-levano neppure limitare l'opera di devastazione e sì che tulle le pompe di Bruxelles e dei sobborghi erano sul luogo. I soldati del genio — rome si disse ■— hanno fatto saltare il ponte riunente li sezione francese, malgrado ciò il fuoco ha invaso rapidamente anche la sezione opposta. Le facciate del padiglione della città di Gand, del padiglione spaglinolo; olandese hanno sofferto molto, ma all'interno i padiglioni non hanno subito danni molto gravi. Un pompiere è stilo gravemente ferito. Il i a e al a ea ae se a el fù a aio a se o rti ual lao gioielli di grande valore. Un soldato ha ricevuto una pugnalata mentre arrestava un ladro. , Il racconto di un testimone Il capo del servizio di sorveglianza all'Esposizione ha fatto alla Chroniciue le dichiarazioni seguenti: « Le guardie notturne avevano assistito all'appello delle ore 8,45. Esse stavano per recarsi al loro posto, ed io mipreparavo ad uscire, allorché qualcuno gridòa - di à bcs i o m „ r i e e a i . n e . genio di Anversa è atteso perchè provvedacolla melinite a [are saltare la parte dell'E-sposizione, che si crede non si possa più sai-vare dal fuoco. Dei furti sono siati commessi. Un soldatoha sorpreso quattro individui, nel momenton cui sforzavano una vetrina contenenteAi fuoco! Al fuoco! Mi slanciai fuori nella direzione delle grida, e vidi che delle flammeuscivano dalla sezione del Belgio. In aleutaistanti il fuoco si propagò all'ufficio postaleed all'ufficio del Comitato. Le vòlte crollaro-no. Noi riuscimmo tuttavia con grave pericolo a salvare le tappezzerie ed i gobelins e di-versi altri oggetti preziosi ». Il giornale dice che l'incendio è state cau sato da un corto circuito che si è manifesta io negli apparecchi dell'Esposizione che sitrovano nel portico della sezione belga. Dellefiammelle sono cadute ne saloni a, cuciturabelga, della seta artificiale. Il fuoco si dif[on-deva immediatamente alla sezione inglese. Ilgiornale aggiunge che i compartimenti bclghi dell'alimentazione, del tabacco, dei cuoi e pelli, della decorazione, dcl mobilio, delle industrie diverse, delle oreficerie, delle gioiellerie, ed i saloni d'onore sono sotto le macerie. Una trentina di persone rimasero ferite dagli scoppi e dalla rottura di vetri. Esse sono state curale al posto della Croce Rossa della sezione francese. Un uomo è caduto dall'altezza di dieci metri. Egli si lagna di forti dolori ai reni. Un soldato, cooperando all'estinzione dell'incendio, si è ferito gravemente al piede. Secondo lo slesso giornale le Case Revillon e Moet Citandoti nella ria delle. Nalions sono incolumi. Tutte le carie del Giunj chesi trovavano nell'ufficio del Comitato esecutivo sono distrutte. I diretori generali hanno potuto salvare un centinaio di mille franchi. L'Etoile Belge dice che il Comitato esecutivo ha deciso che l'Esposizione resterebbe aperla, e che il pubblico sarebbe ammesso nelle parti non distrutte. All'alba si è potuto constatare che le sezioni della allena internazionale [Austria, Russia, Danimarca, Norvegia Giappone, America. Turchia, Svizzera) hanno poco sofferto. Il fuoco ha eomple- i I - \ * ^ i i tamentc distrutto il palazzo principale della sezione belga e di quella inglese, il padi-glione aeila citta di Parigi ed il palazzo del iimcntazione francese, una parte della sezio ne francese e la Bruxelles Kermesse. Circa l'incendio della sezione francese, la National scrive-, ali fuoco si propagò alla sezione francese, una delle più ricche dcll'E- e n e el , a n ni dalla sezione italiana. Le pompe a vapore ed automobili di Bruxelles arrivarono in tutta fretta e si collocarono dinanzi al grande scalone che conduce al giardino francese. Dei potenti getti adacqua sembrano dovere arrestare la marcia in avanti delle fiamme, ma queste non sembrano volere indietreggiare. Tuttavia la marcia di esse è molto meno rapida nei rimanenti padiglioni. Il fuoco, arrestandosi infine, si son potute salvare nella parte della sezione ancora intatta delle ricchezze incalcolabili. Dei salvatori espositori e venditori, ecc., si sono presentali e impadroniti degli oggetti più preziosi: gioielli, opere d'arte, quadri ecc., ed hanno deposto lutto nei giardini. E' un ammasso curioso di og- g-\o^ a cui valore * inapprezzabile. La gendarmeria è stata incaricata di sorvegliarli. a a. s ii- Id. Sezione Italiana è salva AT07to.s'(ntifc ie voci contraddittorie corse nella notte, la sezione italiana ed il padiglione italiano sono completamente salvi. Per un miracolo l'incendio che ha devastato la se¬ il\zione inglese, belga e gran parte della fratioicese, non ha invaso l'italiana. Sembrava che o'le fiamme dovessero invadere anche la gal a.*leria che unisce la sezione francese dall'ila- a lieta, quando i funzionari del Comitato ita e Vano, che erano accorsi sotto la direzione del- OlVing. Gdlli-Casazza e del segretario generale\cav. Orlandi, hanno messo a disposizione deipompieri due scale Porta che si trovavanoncll'Esposizione della sezione italiana, ed es- e i \rico per il disastro, e la sua compiacenza per -\i provvedimenti presi per la salvezza della -\moslra italiana. I funzionari del Comitato , italiano si trovano lutti al loro posto per vi- n gilare la mostra completamente risparmiata -)* OU oggetti preziosi che sono riuniti provvi- i san riusciti a lanciare un getto altissimo ed a domare il fuoco. Il fuoco si è arrestato a pochi metri dalla sezione italiana, che ha sofferto soltanto dei danni provocati dalla fretta del salvataggio. Il ministro d'Italia ha visitato stamane la sezione italiana, esprimendo il suo ramma- s e i e . l soriam.cnte nel padiglione. ■Una folla enorme si aggira nei dintorni dell'Esposizione. 500 milioni di danni? A quanto ammontano i danni dell'incendio? L'erto, essi sono enormi, incalcolabili. Nel palazzo centrai'', tulle le collezioni di diamanti si trovano in mezzo alle rovine ancora fiammeggianti. Molli espositori non erano assicurali. Nelle parli laterali si trovavo le Sezioni dell'Austria, della Danimarca a ee mi. ò \P'omi- aideila Persia, con una enorme quantità di. -1 gioielli, tappeti e sete rare, che sono andati i-] distraili. La celebre Casa parigina Paquin, \la cui Mostra è completamente distrutta, e-o] ra assicurala per un milione e mezzo. Nella o]Sezione dcl Belgio vi era una considerevole e\qnaiitilà di prodotti chimici, che esplosero con fragore terrificante. I quadri della scuola fiamminga furono fortunatamente salvati, poiché erano in una galleria lontana dal punto in cui l'incendio scoppiò. 1 preziosi arazzi francesi sono invece andati distrulli. Il totale dei danni è stimato a cinquecento milioni di lire. Tutti gli archivi dell'Esposizione contenenti i rapporti dei vari Giurì, sono andati distrutti. Per questo sarà impossibile conferire molte medaglie e di- a ei a, e'* o-ì oi-, u sposinone che fu si f"oco rha distrutta in un attimo, inceneren-e ,lc,]a scAio »n« spaventosa vampata. Il fuocoa farà sempre il più terribile nemico delle E -\sPOSizioni, di queste città improvvisate conl\ i e . o a l s e] o . o - bell'orgoglio e con smisurato sforzo per la gioia intensa delle fov'le cosmopolite, per la esalazione della possanza nazionale al cospetto del mondo: città di legno che Si coprono di tela dipinta e di gesso dorato per raccogliere sulle loro troppo fragili membra mirabili campioni di ricchezza. Concepite in una fiammata di entusiasmo, e.sse custodiscono in ogni l'oro angolo l'insidia inawertibile e tenace della distruzione fulminea. Senza confronti Molte Esposizioni furono già distrutte dall'incendio: l'Italia, purtroppo è stata colpita frequentemente da tale disastro. Nel 1892, a Genova, bruciò intieramente i'a Mostra Colombiana sorta in piazza d'Armi; tre anni appresso fu distrutta così l'Esposizione serica di Como, che peraltro risorse subito dopo; ne/. 1906, il 3 agosto, arse la Mostra di Milano. Ma la catastrofe di Bruxelles supera forse in proporzioni tutte le precedenti del genere. Fu inaugurata, è vero, il 23 aprile scorso, in « maniche di camicia »; ma nei due ultimi mesi si era completata: ora le sue mostre facevano furore. L'Esposizione universale di Bruxelles aveva proporzioni grandiose: era un segno tansi- Sorta in pochi mesi per riassumere nello spazio di una stagione tutto il vigore prodigioso del lavoro della civiltà, della ricchezza di quella piccola, grande nazione che è ilBelgio, l'Esposizione mondifi'e di Bruxellestornava ora il successo che meritava. E ila , -\**» d<i}a "onerila di un popolo ricco, ina a - e e i a . e e o - . e n ¬ e a- telligente, operoso: tutte le Potenze invitate dal piccolo animoso regno avevano largamente contribuito al successo della Mostra internazionale e fra le altre nazioni, coma Germania. Francia ed Inghilterra, l'Italia non impallidiva al confronto. L'eleganza esteriore dei suoi padiglioni, la felice disposizione dei prodotti, ponevano nel la migliore vista gli ultimi campioni devle industrie e dell'arte italiane. E dopo l'Italia avevano belle graziose mostre la Turchia, la Spagna, il Portogallo, l'Oi'anda la Danimarca, la Svizzera, la Cina, l'Uraguai, San Domingo, eccetera. Tra le mostre più grandiose, era quella della meccanica. La locomotiva Lo grandiose installazioni fatte dalle più importanti officine meccaniche del Bei'gio, detU'Inghilterra, della Francia. dell'Italia! dell'Olanda, dell'America nella sezione macchine all'Esposizione universale richiesero tanto lavoro, cho soltanto il giugno scorso la sezione potò ufficialmente inaugurarsi. La galleria delle macchine attigua alla sezione italiana si componeva di cinque immense corsie provviste ciascuna di un ponte giranteelettrico. Accanto si trovava la galleria dei generatori della forza. Per la cerimonia inaugurale la maggior parte delle macchine erano in movimento rivelando la loro formidabile attività. Negli stands dell'I tal'.ia si ammirarono lo turbine o i motori de!l'officin<i Tosi di Legnano, le macchine per la. panificazione della So- cietà anonima meccanica lombarda, le macchine per le pietre artificiali de.'Ja Casa Ven-dar di Milano, le fucine dello stabi'iniento Lizzoli di Novara, le macchine idrauliche fieli a Ditta Baìlório di Milano, i tubi condut tori d'acqua dell'officina Brogni di Brescial L'amor patrio, l'innata baldanza dei BelgPassoni di Milano la turbina idraulica delloj.wr™i.ni. r>;,.„',i; *r;icmr* r-ivenmre Stì-stabilimento Brva di Milano. ] ascensore fati. «ler funzionante pel pubblico. Le terroviodeHo Stato d'Italia avevano esposto dueBnlendide locomotive una per treno diretto aepienuiae locomotive,^uim p ^.^^ vivnle macchine per buli'oni della Ditta Macchl'attra per treno merci, che suscitarono viva ammirazione per la loro semplicità e praticità, quantunque esposte in un paese eminentemente costruttore di materiale ferroviarioVasta e superba, essa era più che una festn d'arte, e un pretesto di spasso. Era veramente un'occasione preziosa per consultare Io sviluppo della civiltà di questo meraviglioso paese, lo stato d'animo del mondo contemporaneo, il bilancio delle forze economiche disciplinate dall'industria internazionale. L'ultimo prodigio della meccanica e gli eterni capolavori del Rubens e del Van Dyc.h costituivano gli estremi limiti della umana rappresentazione di civiltà e di energia prodigata dalla Esposizione distruttaTutta la realtà ed il sogno : tutta la forza e la bellezza: tutta l'universale espansione dell'egoismo umano nel mondo della materia e in quello dello spirito. La conquista, insomma. Ora, tra i rovinatpadiglioni, che custodivano le meraviglie dell'arte fiamminga del 17.o secolo, e quelle dell'ingegneria ferroviaria ed elettromeccanica, prevalgono cumuli di legname fradiciodistese di macerie carbonizzate. E come l'opera dei soccorritori e stata grande, cospotrà sembrare che sopra quella città devastata sia passata la furia di una inondazione, dell'uragano. Risorgerà ? Risorgerà da tanto TOvina l'Esposizione mondiale di Bruxelles? Certo, la possanza nazionale, che l'aveva creata non s'è consunta tra le vampe del l'incendio disastroso: il gagliardo spirito del popolo belga è ancor vigile. Ma tali disastri non sono tutti e sempre reparabiliRisorse, è vero, la nostra Esposizione di Co mo distrutta dai fuoco nel 1895, ma crucila non misurava le proporzioni, né aveva isignificato di questa di Bruxelles, cui erano convenute tante Nazioni, e dove si erano riversati l'entusiasmo e la ricchezza di pae| si stranieri, di colonie lontane... Eppoi; ja stagione è' ormai troppo inoltrata per con | sentire il miracolo di tanta Tesurrezione. tenterà, certamente, parziali ricostruzioni, e farà prodigi di lavoro per limitare i dannenormi del disastro odierno. Ma dopo tuttocomunque torni a rivelarsi la bravura della città di Bruxelles, e lo spirito di sacrificio del Belgio, questa Esposizione mondiale deve purtroppo considerarsi come finita. Abbiamo chiesto telegraficamente ragguagli al Comitato centrale di Bruxelles, e la sua risposta esclude la probabilità di una soddisfacente ricostruzione. Il fuoco è più forte della buona volontà degli uomini.

Persone citate: Lizzoli, Orlandi, Paquin, Resta, Uglione, Van Dyc, Vano