Il crollo d'un ponte in construzione

Il crollo d'un ponte in construzione Il crollo d'un ponte in construzione suie iìì eslio Due morti e due feriti (Per telegrafo alla Stampa) Alicorni, 13, «re 15. In contrada Angelo, nel territorio del Comune di Mergo, e precisamente presso ia stazione ferroviaria di Castelplanio, si sta costruendo un ponte sul fiume Esmo. Imprenditore dei lavori, cui sono addetti parecchi operai, è il capo-mastro Luigi Masscria, di Fabriano, sotto la cui direzione i lavori sono proceduti fino ad oggi. Di questi giorni, nolla regione sono cadute copiosissime piogtre, per cui il fiume Esine è ih piena. Pare che l'infiltrazione delle acque e Ta forza aumentata della corrente abbia coro.-! gdcaTfipromesso la narte già costruita del oonte. ; Fatfoei è che stamane, mentre quattro mu- ... , 1 ,. 1 „ , „ , .'graton stavano lavorando su di un arco del;tponte, l'arco iihprovvisamente cedette e croi-:lò, travolgendo nel suo crollo i quattro ope-j rai. Essi sono: Egidio Burattini, di sedici|anni, Arnaldo Giacchino, di ventisei anni, Vecchi, di sedici anni, e Gtovanelli, di diciassette anni. Sùbito accorsero sul luogo de! disastro i carabinieri e contadini dei dintorni. Questi — ——-, il!si€me CQn glj a]tri muratore procedettero;l prime opere di soccorso, per estrarre . , ' _ - 1 s-.poiu adite macene. U Burattini od il Giacchino furono e-[sfratti cadaveri. Il Vecchi ed il GiovaneLli: [,„,„„ -.ri-o**! „„„a^„ „;,.ì _ • furono estratti ancóra vivi: essi sono però sn gravissimo stato, a causa di parecchie fe- rite riportate in varie parti del corpo. Sùbi-into si provvide al loro trasporto all'ospedale dri; rno<,i,-,innì« .- -u^ili uo „ Ì- u• di Castelplanio, ove i medici hanno dichta- ndo di riservarsi ogni giudizio sul I-oro.dcaso. Appena accaduto il disastro, l'imprendito-'fa hal tn,.^..i t„i„: ■ , .„ , re de» indoli. Luigi Masseria, e fuggito. tjan-:dosi alla latitanza; e per quante ricerche siano stato fatte di lui, finora non si è po- tuto ritrovarlo. Egli e ricercato dai cara-' hir,:™\ ^ i i ,. , . ì bin.eri, poiché grava su di lui, pare, tutta ! la responsabilità della gravissima disgrazia. : io n,nvi. ,1.: „;„,.,.„; „ . . ,' La morte dei due giovani muratori e lo, stato pressoché disperato dogli altri due, ha-vivamente commosso la popolazione di ouestL luoghi. i■v„,,' .„ , . , ìNflUiratmente, ogni lavoro del ponte è! stato sùbito sospeso. Ancora de! tentato ricatto al Conte di Biandi-à Suicida per patirà di un giudizio V«&reKe, 13, ore 16. Anche, per tutta la notte scorsa la sorveglianza fu molto attiva attorno alla villa del conte di Riandrà, a Montegrino (Lulno), ma sempre infruttuosa. Nessuno s'è presentato per ritira-e "'.fui tiro ì.ti ri«nneii,i« ~ „ -, <i '. .n"i,, depositate elove era indicato nella lettela minatoria. Oggi, dopo circa tren- tasei ore di appostamento, le guardie, apposita- mente chiamate a Como, sono state ritirale e rimandate alle loro caserme. Sul posto'restano ,„„,. „,„A „„„„,,;, ,. ,. " 1 restano ancaia però guardie di Varese. Ormai però co- mmeia a nascereil dubbio che possa trattarsi di. uno scerzo di cattivo genere. 11 conte e la contessa Celeste di Reaglio, coi due figli sono però impresstonatissiml : dal „-„... „,no,.„„„„m ,„ • . • riorno che ricevettero la lettera minatoria non,escono dalla villa che per affari urgenti. | - Giunge notizia da Domodossola che su una sponda del fiume Bogna, sbattuto dai gorghi delle acque, da alcuni passanti nella locatila1 ^!^,,r,„i„ Tj„^*i„„i„ a _.n4H „ denominata Ponttggla è stato trovalo u cada-1ere coi vedilo Beltrami Giuseppe, un mezza- jIrò di Cado, e poco discosto si rinvennero, so- - pra un masso, la giacca ed il cappello del (fe. fnni0 , , . . 11 Beltrami era stato visto, mezzora prima del-rinvenimento in un'osteria, dalla quale era uscito alauaiito alliccio. Nella mattinata aveva ricevuto dall'Autorità giudiziaria una citazione a comparire in giudizio per ferimento con armaida taglio a danno di suo genero. Pare che Vim- pressione per ia citazione ed il timore di una condanna disonorante 'gli abbiano sconvolto il cervello e l'abbiano indotto a! .triste passo. Si peno è frana m Mi Si ignorano le vittime l'nlei'inn, 18, ore 15. Ieri sera in contrada Cappella, non distante- da Cefalù, 6 accaduta una gravissima disgrazia, di cui però si ignora ancora la portala dato che le prime notizie giunte qua sono molto sommarie e non recano alcun particolare. Eccovi il fatto. In un pozzo, di proprietà del cancelliere di pretura Sabbatini, si «stavano praticando dei lavori di ovazione Ai 'averi erano addetti parecchi operai, e ad assi assisteva, dirigendoli, lo sfesso proprie- itarlò Sabbatini. \d un tratto, nel terreno che si slava sca-véndb si produsse una profonda frana. I* '•erra, ne! franare, travolse gli operai che la-voravano e lo stesso Sabbatini, seppellendoli.\nneria a Cefa!ù rriunse notizia della di- • . T- . , . •... „ sgrazia, accorsero sul posto di esaa nunieio-•;i soldati zappatori per i lasvri di soccorso, ner procedere alfe opere di escavazione dei yci t"»«w »>■ 1 sepolti, e agenti di P. a. \l momento in cui vi tefearafo si ignora -,,,,.^■•0 n nnniam /^i «>n/,iti e <« tntH i «v. ancoia il numero dei sepolti, e so tutu 1 ss-po!ti siano rimasti soffocati sotto la trana. iSÉBfiiiiiliirtifeii Liiieeu* liì, oru lo. ieri, alle.15.30 .circa l'avvocato Bragaglla ap » ^ è . & Cesare, di io unni, di Coprano, domiciliato aFrosiiione, con la sua signora Loreta Mastrosanti, di 3» nani, e il loro bambino di otto anni Gino,, provenienti da Marina di Pisa e diretti a .Spello, percorrevano ncllu loro automobile. guUaia dallo cliaufjeur, Maiorani Itomolo di Roma, lo stradale Lucca-Pescia, quando, giunti al luogo detto Fontana Nuova, uve e una discreta discesa, lo chauffeur Si voltò improvvisamente per rendersi conto di un sibilo strano che udiva. L'automobile, nei si sa bene per quale ragione, slittando rag- giunse il bordo della strado e andò a cadereoi punta nel sottostante vigneto piegando a mantice la vettura. L'avvocato e il bambino, liberatisi presto, riuscirono a eslrarre dal- l'automobile la slguuru e lo chauffeur, mentre da ogni parte accorreva gente a prestare, aiu- to. Nel frattempo, sopragglungeyu. da Monto-catini, direno a Lucca, il cov. Giuseppe !»£ ioidi, il quale fermatosi ai cerini che gh iujono fatti dai presenti e resosi conto del fatto, sì recò a prendere il dotior Montanelli. dal quale alla meglio 1 feriti ebbero le prime cure. Lo stesso cavaliere Bertoldi condusse poi nella sua automobile i feriti al l'osi "-da le di Lucca, ove il medico Mario Orlandi fece le seguenti diagnosi: itll'avv. Bragaglla, abrasione al monto ..• frattura di una costa: alla signora finitura doU'acambraccio destro: al bambino principio di commozione cerebrale; allo chauffeur frattura della gamba destra. L avvocalo e la signora, interrogati dui magistrato, hanno esclusa ogni colpabilità, ritenendo il fatto puramente casuale.