La delinquenza dei minorenni

La delinquenza dei minorenni La delinquenza dei minorenni (Meia-zione di Scipio Sigheìea a o o) poco fino òlla. •5&a"tti siijBh fléYliW" é_ò}&ir [a Roma, 13, ore il. Scipio ?i£hole. d'incarico della Sottc-Coinmissiono II della Commissione reale istituita per lo s: udic dei provvedimenti contro la delinquenza dei minorenni ha compiilo una relazione, sul tema : » Prpvyedimema dà profilassi sociale sulla delinquenza dei minorenni in rampono alla ti- ^L^i^Snetlf SSJio! numerosi Ihi-udl esegeti sull'argomento, e in Italia, e al- l'cs-toro, ben poco o quasi nulla vi è di nuovo jda proporre; non occorre ora. che riassumerò, defctoIfamih^ri^cne-dél^ minorenni, e speciucatarriente illustra la stali- stfcìi delti figliazione legittimo ed illegittima, rilevando subito come il numero nei nati llle-(Sente SS rMST*"6 ° * Erano 85.904 nel 18S7 diminuirono a poco a poco Uno aito cifra di' 50,671 ne! W07. e mtìn- tre noi 1SS7 si contavano su 1Ò0 nati T.-45 ille- frittimi ed esposti, nel 1007 non se contarono che a,:!.'!. [.. e i E il relatore continua: «Il risultato confortante che appare dallePsuddette cifre si deve con tutta proWlità al tàOo che i matrimoni contratti còl solo rito religióso vanno diminuendo. Ma non è questa una ricerca che riguardi il nostro assunto. A me importa, nei- ora, una «ola conslderazions d'indole generale, od è questa: poiché, da un. lato, te (nascite illegittime dfmtouiscono, e pof: che d'altro Imo. la criminalità dei minorenni invece alimonia non si può — a ipriòri — attribuire: all'inègi'ttimitA dei natali alcuna appa- I ronza dì causa sulla delinquenza in peneri' e su quella dei minorenni in ìspocie E' neces- «orlo concludere coll'.Mbanesi. I figli nata- rali ° i Qgli legfltirrii hanno preso a poco le stesse probabilità di cadere nel male, e tutto dipende dal valore un rale di col irò che li edu- Icario; e dalla matura specifica di ossi. '. %'«^uinfìmei)te cnViaiò'I vere una grande influenza stilla criminalità in Renere, e su quella dei minorenni In Lspecie; - ma sono !o condizioni fisiche dei genitori al ni niomento del concepimento, r le loro condì- economiche, sociali che hanno ri rl,.- matrimonio: si tratta di una complessa o|auestione sociale di eredità fisiologica e di « I.n altre pi pittima-monte r Juotueuui ava conospimeiuo, r le raro cono,- il z'oni inorali, ocot.oniiclie. sodaU che. hanno a irdluenza stili avvenire dei figli. Non si tratta j^ cioè di una bm-ocraticamèhte selniplice quostio- - ne legale di nascere da tm niairimonio? o tuo- cause di tale triste fenomeno sono mei- ntissime ». 1ambiente morale te e notissime"»."" ili relatore rileva poi questa contraddizione: ;evi sono signore che lavorano tutto 1 aiii-io ii.co.n fervóre in onere di carità, e credono con ?o, d'avere, tato una specie di carta o ciò d'aver esaurito ogni loro obbligo, d'avere, - per dire così, acqutótr— v,• --^j-òreoccnnù'^VdlThr^'ch'cinda n'ù i ni cai Ri esuali nello loro conseguenze — sia i perchè * clar-si alte vogliono essèi;o più «bere oi i a o o e ò ojstra« «Aliene u namnino cne na una lamjgiia silme cioè oggi lontano, estraneo .ai suoi, si aie oggi Più solo, li in questa solitudine orale e«U diventa":pei- fòrza jriù presto uomo «Egli seme troppo presto il cocitraccolpo i ' amsg! « Anciic il bambino che ha una famiglia senio se.ntc mar: igli seme troppo presto il contraccolpo Idell'esistenza febbrile elio ci trascini': perone Uncuo od agiato, inesoolandOsi alla nostra yi: la. udendo ì nostri discorsi, leggendo i nostri1 giornali, prova troppo presto quelle emozioni che la sua età dovrebbe ignorare e che lo tarbo.ao: pòvero e abbandonato, egli subisce tutte le tentazioni, tutti i pericoli della miseria e deve lottare contro di essi. M;j. .Jalottaè impari; perchè la sua .precocità, se lo fa nonio per i desidèri e per le passioni, non può farlo uomo squilibrio fra la legge di natura e le disgraper la. forza e per la costanza. E da questo zìate condizioni sociali, scoppia oggi assai più frequente che una volta quel dramma che è il suicidio o i! delitto del minorenni. Polche non solo l'aumento del detitio. ina anche l'auménto del suicidio nei fanciulli è imo del fenomeni caratteristici della nostra civiltà, è 1 trista brevetto d'immoralità dell'epoca no- i e o 1! prof. .Sighole. esposte le condizioni famigliari ffeneràli della società moderna, possa ad esaminare lo cause della delinquenza minorile e pane come assioma questa, pregiudiziale: Ogni fanciullo che delinque non è che la vittima di un delitto che altri, prima, ha commesso verso di lui. -[stira. Ebbene il ministro della guerra del vicia M prof. Sighele ritiene che per ocnuna di a Queste quattro categorie di cause occorrere^ *N>tó*vewi ^^ic;Si^'^'c^| e^X^^^^e ^"passando p^ nell'ultima parte della sua relazione, a trarre ,he conclusióni, che cosi iriassiime: e! l.o E' necessario che la decadenza o la re jo tutto TLstl-tuto della tutela., che deve appunto o sostituire iti patria potestà, '/ 3.0 E' necessario, a complemento dell isti-; tato deliri tutela, per integrare e organizzare n £^ fè£82^?SS8tà idi vigilanza, che in osimi Comune abbiano la e sorveglianza dei fanciulli abbandonati, o malo!trattali, 0 trascurati, n viziosi, o oziosi (<vin- didati unti alla delinquenza), e cne per mezzo u- tt'ràebieste possano tornire olle Atrtprila^ coni- a ae. o i; è è adi petenti o a21a Società ' Pro Infanga » lo informazioni e i metodi per provvedere con immediata efficacia. li m's'ero ilei banditi-fantasma di Pégomas Un arresto Ckiuio», 13, ore 10. . ricerche della brigata mobile siano rie scite u scoprile qualche traccia nel misterioso uffare dei banditi-fantasmi di Pégomas. Un arresto impreveduto ha vivamente Impressionato la popolazione. L'arrestato, che fu tra, dono alle prigioni di Oicsse, è il becchino di rt ,»éBon-,a5 l, La Rochette: Jean Tonlello. No¬ Sembra flnalrnente^ohe le lunghe e h^orio-a ra ei è o, n la e nostante che la popolazione lo ritenga incapace dei pravi reati attribuitigli, gravano sul suo conio degli indizi e delle presunzioni lorìissinie. Ima donrw avrebbe formalmente riconosciuto il Tonlello quando si dava alla fuga, colla testa coperta da un fazzoletto, oopo la fucilata esplosa contro un certo Mo?ai:::ose. L'na periiulsizione nelle vesti del becchino ha fatto rinvenire una cartuccia contenente una palla grossolanamente fabbricata ed irregolare. Ora, siccome la palla da cui fu ferito il Magagnose e quella esploda, non si sa da qual direzione, contro j pacitlci cittadini seduti al Cfifé Merle; presentano appunto gli identici caratteri, il fatto costituisce un grave indizio contro il Tonlello. E' escluso che il becchino si>i il solo colpevolo del molti e misteriosi attentati. Ma è quasi certo che egli ha avuto una parte nella tragica commedia che ha da tempo Pégomase per teatro, dì La Polizia dichiara d'essere sulla pista d a- una vasta associazione dì malfattori, operana- te su un vastissimo territorio. L'impressione o e lo spavento perdurano a Pégomas ei y^fò aecMeiìtalffigutG UH fratello con ima rivoltellata ."Vntiolll. 18, or.^ 11. Una tragica disgrazia è avvenuta ieri a Co | raglio, in una famiglia di villeggianti. Mentre: r. n ii .!-.< i, i rl<-.l cifri/-,.. W-l'/vnvfY pi . o;! bambini del signor .Nazzaro, commercia. i di Monte Sarchio, si trastullavano, apriremo - un mobile, dal quale estrassero una rivoltella, à L'arma, ch'era carica, passò di mano in mano ea ini tratto esplose: il bambino Carmelo di anni 7, cadde esanime. lì fratello che aveva fatto Involontariamente partire il colpo, Giacomo, d'armi 8. allibì e gridu al soccorso; ma tutto fu inutile perchè il band.ino, colpito al viso, pochi secondi dopo spirava. E'indicibile lo strazio d^lla famiglia e la tria sta impressione riportata da tutta la coloniu vil loggiante, o . o si o aa

Persone citate: Jean Tonlello, Nazzaro, Rochette, Scipio Sigheìea, Sighele

Luoghi citati: Italia, Roma